Cap. VII - “Nelle mani della Legge” 2° parte
Mentre facevo finta di seguire la televisione che c'era in un angolo del bar, mi misi ad osservarle più attentamente.
La più giovane continuava ha parlare di una certa pratica che stava seguendo e che gli stava dando un sacco di problemi; ogni tanto anche l'altra (più anziana) interveniva, ma mi sembrava senza entusiasmo, come se avesse dovuto per forza dire qualcosa.
Avevano tutte è 2 un bel fisichino, altezza normale, quella più anziana leggermente più curvy dell'altra.
Niente gioielli, a parte l'orologio tenuto sulla mano destra di quella più anziana, mentre l'altra ce l'aveva regolarmente a sinistra; sopratutto notai, niente anelli.
Buon segno, anche se non determinante.
Quella più anziana, mentre l'altra parlava, spesso guardava l'orologio e il Black Berry posato davanti a lei ; ad un certo punto riuscii ha vedere che l'orologio era un Hamilton, uno delle marche che preferisco.
Una che porta un orologio del genere diventa immediatamente interessante ai miei occhi; decisi di puntare su di lei.
Il giovedì stava volgendo al termine, domani sarebbe iniziato l'ultimo week-end prima del Natale e correvo il rischio di essere lasciato a terra da tutti i voli previsti.
I miei analisti intanto mi avevano presentato il “profilo probabile” della tizia che mi stava accanto :
- Manager, funzionaria governativa, avvocato
- 35-40 anni
- single / divorziata
- elevato livello culturale
- ricca, o quantomeno con uno stipendio che le permetteva di avere un certo stile di vita.
Mentre stavo studiando come “entrare” in gioco, come spesso accade nella vita, la fortuna si fece viva.
A quella più giovane arrivò una telefonata; dopo di chè, finì velocemente il suo drink, si rivestì e se ne andò lasciando l'amica (collega ?) sola.
In un attimo avevo perso il 50% degli obiettivi possibili, ora dovevo concentrarmi assolutamente solo sulla tizia al mio fianco; mi guardai intorno, ma non c'erano altre possibilità. :
Avevo già visto che alcune coppie di colombi erano volati via, e dovevo sbrigarmi; mentre guardavo la televisione, la sentii imprecare.
Mi girai verso di lei; aveva dei problemi con il Black Berry, continuava a trafficarci sopra senza risolvere il suo problema.
Tirai fuori il mio (era identico) e glielo offrii; mi disse subito che era solo un paio di giorni che ce l'aveva e ancora non lo conosceva bene; da circa 2 ore non riusciva più ad inviare messaggi e non riusciva a capirne il perchè.
Occasione offerta su un piatto d'argento.
L'afferrai subito, e gli offrii il mio aiuto; io ce l'avevo da alcuni mesi e lo conoscevo molto bene; sorridendo,me lo diede subito da vedere.
Impiegai pochissimo ha capire che aveva inserito, per errore, il blocco dei messaggi in uscita; glielo disattivai e spiegai cosa era successo.
Lei rise, con una smorfia che mi ricordò Teresa, nelle (rare) volte che la beccavo in fallo sulle tecnologie. :
Gli chiesi se potevo offrirgli un'altro drink; accettò subito, avevo superato il momento più difficile, l'approccio iniziale.
Adesso non rimaneva che fare il solito Bigfoot “cucciolone bisognoso d'affetto” per vedere cosa succedeva. )
Mentre chiaccheravamo del più e del meno, sulla televisione apparvero le previsioni del tempo; il presentatore cominciò ad illustrare la situazione e poi partì con le previsioni per il week-end : freddo e neve in arrivo nella zona di Baltimora.
La tizia istintivamente rabbrividì, stringendosi nelle spalle con le mani; gesto istintivo, ma sufficiente ha confermarmi che era “libera”, non aveva nessuno a casa che l'aspettava.
Le reazioni del nostro corpo difficilmente mentono; e mentire con il proprio corpo si può anche fare, ma devi essere stato addestrato. :
Mi chiese da dove venivo, visto che il mio accento non era della zona; risposi che ero italiano e che stavo facendo un corso presso la Johns Hopkins.
Mi raccontò che era stata 2 volte in Italia con amici; la prima volta a Roma e poi a Firenze (te pareva); la seconda volta invece a Venezia e a ..... Torino.
Strano, dissi; perchè Torino ?
Per visitare il Museo Egizio e poi per una breve vacanza enogastronomica nelle Langhe.
Wow !!!
Mi aveva dato la password di accesso al sistema.
Cominciammo ha parlare di vini e di cibi piemontesi (i miei preferiti); i drink cominciarono ad accumularsi sul bancone, sotto lo sguardo estasiato del barman.
Avevamo scoperto di avere un sacco di interessi comuni, e la conversazione andava via sciolta.
Anche lei si era sciolta; spesso le arrivavano chiamate o messaggi, ma lei zittiva subito il telefonino per poter continuare la conversazione con me.
Buon segno.
Ad un certo punto, colsi al balzo una sua affermazione sul cibo italiano, e gli chiesi se gli andava di cenare in un locale italiano che conoscevo, lì vicino.
Lei guardò il suo orologio, ci pensò su qualche secondo (interminabile) e poi disse ok.
Pagai i drink, ci rivestimmo e uscimmo nella fredda notte di Baltimora.
Il ristorante non distava molto, c'ero già stato 3 volte nelle ultime 2 settimane e si mangiava molto bene; per fortuna non c'era molta gente, e quindi potemmo chiaccherare in tutta tranquillità; mi raccontò di lei, lavorava per il Comune di Baltimora, e lungo la settimana abitava, con un'amica in un piccolo appartamento nel quartiere universitario (peccato, aveva una coinquilina ).
Nei week-end invece tornava a casa, in un piccolo paese sulla costa nella baia di Chesapeake; un posto molto tranquillo e “intimo”.
Mi chiese se ero interessato ad andare a vederlo.
Caspita, un'occasione da non perdere.
Dissi si, anche perchè non avevo nessun impegno.
Era ora di andare a scoprire le carte.
All'uscita dal ristorante, ci scambiammo i numeri di telefono per concordare al meglio l'appuntamento del week-end, quindi ci salutammo come buoni amici (con bacetto sulla guancia).
Chiamò un taxi e si fece accompagnare a casa; io, lentamente me ne tornai al mio albergo.
Sinceramente avevo sperato in un qualcosa in più, ma forse era più giusto così; in fondo la pazienza non mi fa difetto, e il week-end prometteva bene. )
Il giorno dopo, mi arrivò un messaggio da lei (il Black Berry funzionava bene, pensai subito); mi annunciava che era riuscita ad ottenere per la prossima settima di Natale, 6 giorni di ferie e che se ero libero anch'io potevamo trascorrerla nella sua casa al mare.
Che cavolo di lavoro faceva che la obbligava ha lavorare anche a Natale ? :
Gli risposi subito che per me era ok, in quanto quella settimana l'università chiudeva ed io non avevo altri impegni (e anche se li avessi avuti, li avrei comunque annullati).
Mi rispose subito di tenermi pronto per le 9 di sabato mattina, che sarebbe passata lei a prendermi direttamente al mio albergo.
In quel momento, non avrei mai immaginato come sarebbero stati quegli 8 giorni successivi. :
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
Mentre facevo finta di seguire la televisione che c'era in un angolo del bar, mi misi ad osservarle più attentamente.
La più giovane continuava ha parlare di una certa pratica che stava seguendo e che gli stava dando un sacco di problemi; ogni tanto anche l'altra (più anziana) interveniva, ma mi sembrava senza entusiasmo, come se avesse dovuto per forza dire qualcosa.
Avevano tutte è 2 un bel fisichino, altezza normale, quella più anziana leggermente più curvy dell'altra.
Niente gioielli, a parte l'orologio tenuto sulla mano destra di quella più anziana, mentre l'altra ce l'aveva regolarmente a sinistra; sopratutto notai, niente anelli.
Buon segno, anche se non determinante.
Quella più anziana, mentre l'altra parlava, spesso guardava l'orologio e il Black Berry posato davanti a lei ; ad un certo punto riuscii ha vedere che l'orologio era un Hamilton, uno delle marche che preferisco.
Una che porta un orologio del genere diventa immediatamente interessante ai miei occhi; decisi di puntare su di lei.
Il giovedì stava volgendo al termine, domani sarebbe iniziato l'ultimo week-end prima del Natale e correvo il rischio di essere lasciato a terra da tutti i voli previsti.
I miei analisti intanto mi avevano presentato il “profilo probabile” della tizia che mi stava accanto :
- Manager, funzionaria governativa, avvocato
- 35-40 anni
- single / divorziata
- elevato livello culturale
- ricca, o quantomeno con uno stipendio che le permetteva di avere un certo stile di vita.
Mentre stavo studiando come “entrare” in gioco, come spesso accade nella vita, la fortuna si fece viva.
A quella più giovane arrivò una telefonata; dopo di chè, finì velocemente il suo drink, si rivestì e se ne andò lasciando l'amica (collega ?) sola.
In un attimo avevo perso il 50% degli obiettivi possibili, ora dovevo concentrarmi assolutamente solo sulla tizia al mio fianco; mi guardai intorno, ma non c'erano altre possibilità. :
Avevo già visto che alcune coppie di colombi erano volati via, e dovevo sbrigarmi; mentre guardavo la televisione, la sentii imprecare.
Mi girai verso di lei; aveva dei problemi con il Black Berry, continuava a trafficarci sopra senza risolvere il suo problema.
Tirai fuori il mio (era identico) e glielo offrii; mi disse subito che era solo un paio di giorni che ce l'aveva e ancora non lo conosceva bene; da circa 2 ore non riusciva più ad inviare messaggi e non riusciva a capirne il perchè.
Occasione offerta su un piatto d'argento.
L'afferrai subito, e gli offrii il mio aiuto; io ce l'avevo da alcuni mesi e lo conoscevo molto bene; sorridendo,me lo diede subito da vedere.
Impiegai pochissimo ha capire che aveva inserito, per errore, il blocco dei messaggi in uscita; glielo disattivai e spiegai cosa era successo.
Lei rise, con una smorfia che mi ricordò Teresa, nelle (rare) volte che la beccavo in fallo sulle tecnologie. :
Gli chiesi se potevo offrirgli un'altro drink; accettò subito, avevo superato il momento più difficile, l'approccio iniziale.
Adesso non rimaneva che fare il solito Bigfoot “cucciolone bisognoso d'affetto” per vedere cosa succedeva. )
Mentre chiaccheravamo del più e del meno, sulla televisione apparvero le previsioni del tempo; il presentatore cominciò ad illustrare la situazione e poi partì con le previsioni per il week-end : freddo e neve in arrivo nella zona di Baltimora.
La tizia istintivamente rabbrividì, stringendosi nelle spalle con le mani; gesto istintivo, ma sufficiente ha confermarmi che era “libera”, non aveva nessuno a casa che l'aspettava.
Le reazioni del nostro corpo difficilmente mentono; e mentire con il proprio corpo si può anche fare, ma devi essere stato addestrato. :
Mi chiese da dove venivo, visto che il mio accento non era della zona; risposi che ero italiano e che stavo facendo un corso presso la Johns Hopkins.
Mi raccontò che era stata 2 volte in Italia con amici; la prima volta a Roma e poi a Firenze (te pareva); la seconda volta invece a Venezia e a ..... Torino.
Strano, dissi; perchè Torino ?
Per visitare il Museo Egizio e poi per una breve vacanza enogastronomica nelle Langhe.
Wow !!!
Mi aveva dato la password di accesso al sistema.
Cominciammo ha parlare di vini e di cibi piemontesi (i miei preferiti); i drink cominciarono ad accumularsi sul bancone, sotto lo sguardo estasiato del barman.
Avevamo scoperto di avere un sacco di interessi comuni, e la conversazione andava via sciolta.
Anche lei si era sciolta; spesso le arrivavano chiamate o messaggi, ma lei zittiva subito il telefonino per poter continuare la conversazione con me.
Buon segno.
Ad un certo punto, colsi al balzo una sua affermazione sul cibo italiano, e gli chiesi se gli andava di cenare in un locale italiano che conoscevo, lì vicino.
Lei guardò il suo orologio, ci pensò su qualche secondo (interminabile) e poi disse ok.
Pagai i drink, ci rivestimmo e uscimmo nella fredda notte di Baltimora.
Il ristorante non distava molto, c'ero già stato 3 volte nelle ultime 2 settimane e si mangiava molto bene; per fortuna non c'era molta gente, e quindi potemmo chiaccherare in tutta tranquillità; mi raccontò di lei, lavorava per il Comune di Baltimora, e lungo la settimana abitava, con un'amica in un piccolo appartamento nel quartiere universitario (peccato, aveva una coinquilina ).
Nei week-end invece tornava a casa, in un piccolo paese sulla costa nella baia di Chesapeake; un posto molto tranquillo e “intimo”.
Mi chiese se ero interessato ad andare a vederlo.
Caspita, un'occasione da non perdere.
Dissi si, anche perchè non avevo nessun impegno.
Era ora di andare a scoprire le carte.
All'uscita dal ristorante, ci scambiammo i numeri di telefono per concordare al meglio l'appuntamento del week-end, quindi ci salutammo come buoni amici (con bacetto sulla guancia).
Chiamò un taxi e si fece accompagnare a casa; io, lentamente me ne tornai al mio albergo.
Sinceramente avevo sperato in un qualcosa in più, ma forse era più giusto così; in fondo la pazienza non mi fa difetto, e il week-end prometteva bene. )
Il giorno dopo, mi arrivò un messaggio da lei (il Black Berry funzionava bene, pensai subito); mi annunciava che era riuscita ad ottenere per la prossima settima di Natale, 6 giorni di ferie e che se ero libero anch'io potevamo trascorrerla nella sua casa al mare.
Che cavolo di lavoro faceva che la obbligava ha lavorare anche a Natale ? :
Gli risposi subito che per me era ok, in quanto quella settimana l'università chiudeva ed io non avevo altri impegni (e anche se li avessi avuti, li avrei comunque annullati).
Mi rispose subito di tenermi pronto per le 9 di sabato mattina, che sarebbe passata lei a prendermi direttamente al mio albergo.
In quel momento, non avrei mai immaginato come sarebbero stati quegli 8 giorni successivi. :
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.