Gnocca forum
Escort Italia, Donna cerca Uomo - Simple Escorts Escort Italia, Donna cerca Uomo - Simple Escorts
« 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 »
dania.rose
Pay girl (43 post)
K+ 170 | K- 55
Bella lì BF! Ci voleva un episodio di avventure
Eyjafjallajökull
Super Hero (943 post)
K+ 292 | K- 117
Meglio non tagliare la strada a Beth. Se no si fa una brutta fine!
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. XI -    “The Red Rose”  - 2° parte

L'episodio mi aveva lasciato perplesso; non mi aspettavo la sua assoluta freddezza nel gestire la situazione createsi.
Mentre ritornavamo ai cavalli, l'osservai bene: sembrava una tranquilla donna di campagna che ritornava da una gita; i cavalli erano rimasti esattamente dove li avevamo lasciati, vicino alle traccie lasciate dalle pecore.

Appena risalì sul suo cavallo, Beth disse che adesso avremmo seguito le traccie del branco di pecore, ma comunque dovevamo tenere gli occhi aperti perchè probabilmente gli altri cani erano ancora nei dintorni.
Impiegammo circa un'ora a ritrovare il branco di pecore ed ancora una volta fu lei ad avvistarle per prima; erano ferme vicino ad un boschetto di acacie, all'ombra.

Guardai l'orologio, erano circa le 16 e faceva ancora un caldo allucinante; quando si avvicinò al branco, alcune pecore vennero fuori dai cespugli, belando; allora Beth tirò fuori da una borsa della sella un piccolo campanello di metallo e cominciò ad agitarlo; magicamente, grazie a quello scampanellio tutte le pecore gli corsero incontro.

Incredibile, sta a vedere che oltre ai cavalli aveva addestrato anche le pecore; dopo averle contate velocemente, Beth mi si avvicinò e mi disse :
&ldquoovrebbero essere tutte qui, a parte le 2 perse; ora io vado in testa e me le trascino dietro con lo scampanellio a cui sono abituate; tu mettiti in coda, e occhio che gli altri potrebbero essere qua attorno; se li vedi falli fuori.”

Si sergente pensai, ma gli dissi solo “OK”

Non mi piaceva l'incarico, da sempre il posto di fine convoglio è quello più pericoloso; “il posto del morto” diceva Linette (chi è Linette ? E' quella che avrebbe potuto diventare la Signora Bigfoot, ma poi le cose andarono diversamente; ma questa comunque è un'altra storia, che magari racconterò; forse). )

Comunque, per la cronaca, è quella che ha insegnato a sparare BENE a Bigfoot.......

Come da ordini quindi mi accodai al branco di pecore; davanti Beth con il suo campanello guidava il branco sulla via di casa; ogni tanto vedevo che si girava per controllarmi, meno male. :

Mentre stavamo costeggiando una boscaglia di piccoli alberi e cespugli, il mio cavallo si fermò di botto, inquieto; notai subito che con la testa puntava verso dei cespugli alla mia destra, muovendo le orecchie per capire da dove provenivano i rumori.
Guardai anch'io, ma non vedevo nulla, l'erba era troppo fitta e alta; poi però sentii distintamente anch'io dei rumori e a quel punto decisi di scendere dal cavallo; sono un uomo di terra, se devo sparare preferisco farlo con i piedi per terra. :

Ora percepivo chiaramente dei movimenti dietro la barriera dell'erba alta; mi venne in mente la scena finale del film “Spiriti nelle tenebre”, quando Michael Douglas segue nel bush i 2 leoni per ucciderli, e purtroppo sono invece i 2 leoni che uccidono lui.
Se quegli animali pensavano di attirarmi con un po' di rumore nell'erba alta del bush, avevano sbagliato completamente; misi un ginocchio a terra e appoggia il braccio sinistro sulla gamba sinistra tenuta a 90°, l'SVD ben saldo in mano; tolsi la sicura, e aspettai.

Se devo essere sincero, avevo una paura folle; se il gruppo di cani mi avesse attaccato contemporaneamente quante probabilità avevo di uscirne bene ? :

Anche ammesso di colpirne qualcuno, gli altri cosa avrebbero fatto ?
Tutti mi avevano detto che il fatto di essere incroci di animali domestici e selvatici li aveva resi insensibili alla paura; conoscono l'uomo e sanno come attaccarlo; avevo la gola secca e il battito a 180, reggevo solo grazie all'adrenalina che entra in circolo in quei momenti.

Non era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere, ma le altre volte avevo a fianco un compagno di caccia, o la mia guida, o il P.H. di turno; 2 fucili e sempre meglio di uno; questa volta invece ero solo.

Guardai l'SVD; e se si fosse inceppato ? E' vero che è un fucile militare, ma esiste sempre la possibilità; intanto anche il mio cavallo si era spostato, e si era messo dietro di mè; bestia intelligente. :

Davanti a mè avevo campo libero per una ventina di metri, non di più; poi era tutto bush, erba alta e piante; controllai che il mio puukko (coltello dei Sami finlandesi) fosse al suo posto, sul mio fianco sinistro dentro il suo fodero in pelle; in un eventuale corpo a corpo, il coltello è più sicuro di una pistola e di un fucile. :

Non so quanto rimasi accucciato con il fucile spianato in attesa dell'attacco; stavo rivivendo la parte finale della battaglia di Little Big Horn, quando i cavalleggeri del 7°, ginocchio a terra e i cavalli alle spalle aspettavano l'assalto finale delle 3 tribù Sioux.

All'improvviso, gli animali saltarono fuori, tutti assieme dai cespugli.

Erano dei wallaby, una decina circa; saltellando mi passarono accanto, guardandomi con curiosità; l'ultimo, addirittura si fermò a una distanza di 5/6 mt., alzò la coda, fece pipì, e poi sempre guardandomi con curiosità raggiunse gli altri dall'altra parte del bush.

Mi rialzai, per la tensione ero completamente fradicio di sudore e mi girai verso il cavallo; ad una trentina di metri, c'era Beth, seduta sul cavallo nel suo solito modo “strano”, con il fucile puntato verso la direzione del bush.

Quando gli feci cenno che era tutto ok, si rimise velocemente in sella, girò il cavallo e tornò in testa, il tutto senza una parola; guardai il mio cavallo e lui guardò mè; il suo sguardo diceva chiaramente “Visto, non c'è nulla di cui preoccuparsi”.

Non gli risposi, rimontai anch'io in sella e ripresi la marcia.

Impiegammo circa 3 ore a ritornare alla fattoria; non so quante volte mi girai indietro per controllare che se c'era qualcuno che ci seguiva, ma quando vidi la fattoria ero veramente contento che fosse finita.

Anche gli altri erano già tutti rientrati, probabilmente avvertiti da Beth tramite la radio VHF che si era portato dietro; il branco di pecore venne preso in consegna dai 2 mandriani e portato con le altre compagne nei recinti, mentre noi ci dirigemmo verso la grande casa.

Erano tutti fuori, compresi i ragazzini; ma eravamo tutti e due in condizioni pietose e decidemmo di andare a farci almeno una doccia prima di presentarci per la cena.
Brian mi accompagnò nella dipendence e si fece raccontare cosa era successo; cortesemente gli dissi che ne avremmo parlato a cena; più che altro perchè preferivo che la storia la raccontasse Beth.
“OK, fai pure; ti aspettiamo a tavola” disse Brian ritornardo dagli altri.

Avrei voluto restare sotto la doccia per almeno un paio di ore, ma dovevo sbrigarmi, non volevo arrivare in ritardo, quindi dopo una ventina di minuti, uscii dalla doccia, mi misi dei vestiti puliti e andai a cena.
In effetti Beth aveva fatto più veloce di me ed era già a tavola che parlava con le sorelle; quando arrivai, i ragazzini vollero sapere dell'uccisione del “wild-dog”, perchè la zia non voleva parlarne.
Guardando Beth anch'io confermai che non era un'argomento adatto alla cena, provocando così una forte delusione nei ragazzini.
Per fortuna anche gli adulti confermarono la mia tesi, per cui la cena filò via liscia; ancora una volta però dovetti annotare che Beth non era molto loquace. :
Anzi sembrava preoccupata; quando Grace glielo fece notare, rispose che il problema non era ancora stato risolto, c'erano ancora 3 “wild-dog” in circolazione.

Speriamo che si facciano vivi dopo che saremo partiti, mercoledì pomeriggio, pensai. :

Non per essere egoista, ma era stata una giornata pesante e non avevo voglia di essere coinvolto in un'altra battuta di caccia.

Siccome quando eravamo rientrati, avevo notato che l'SVD era in condizioni pietose; la polvere del bush si era depositata dappertutto, quindi dissi a Brian che me lo portavo in camera per dargli una ripulita prima di riconsegnarlo in “armeria”.
“Fai come vuoi” fu la risposta.
Dopo il bicchiere della staffa, alle 11 mi ritirai nei miei alloggiamenti; misi l'SVD sul tavolo, lo smontai e lo pulii bene; per fortuna essendo un fucile militare l'operazione fu semplice e veloce; al termine era ritornato come nuovo.

http://media-cache-ec0.pini…

Ero curioso di vedere come funzionava l'ottica attivando il dispositivo “all'infrarosso”; mi affacciai quindi alla finestra e lo provai.
Era sorprendente, non pensavo che avesse una nitidezza simile; ad un certo punto inquadrai il terrazzo su cui si affacciava la camera di Beth; lei era la, appoggiata alla ringhiera, in camicia da notte.
Faceva ancora caldo, e la camicia da notte aperta permetteva di scorgere molti particolari; devo ammettere che i russi avevano fatto un'ottimo lavoro con quell'ottica.

Quella sera, per la stanchezza, dormii come un angioletto, tra il profumo delle rose selvatiche che entrava dalle finestre e ..... altre visioni. )


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
avogadro
Jr. Member (182 post)
K+ 24 | K- 16
e poi .?.?.?.
Eyjafjallajökull
Super Hero (943 post)
K+ 292 | K- 117
I russi.... Fan le cose un po' grezze, ma molto pratiche! Quello nella foto é il fucile pulito da te? Sembra nuovo! Eppure di anni ne ha.
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Eyjafjallajökull:

I russi.... Fan le cose un po' grezze, ma molto pratiche! Quello nella foto é il fucile pulito da te? Sembra nuovo! Eppure di anni ne ha.
Certe volte basta solo un pò di "olio di gomito"; e poi sono armi militari, senza fronzoli.
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. XI -  “The Red Rose” - 3° parte

LUNEDI'
Come avevamo deciso all'inizio di questa vacanza, questa giornata la dedicammo alla pesca; io, Brian e i suoi 2 cognati, dopo aver caricato l'attrezzatura su una Land Rover e un Toyota pick-up, partimmo di buon mattino per andare sul fiume che scorreva ad una distanza di 4/5 km.
Per fortuna i ragazzini avevano deciso di restare alla fattoria ha giocare con i pony, assieme alle loro madri e alla moglie di Brian; Beth invece era già sparita fin dal mattino presto; quando chiesi alle sorelle mentre facevamo colazione, Grace mi disse che era partita all'alba a cavallo per fare un giro di controllo.

Che, tradotto nella mia lingua, voleva dire che era uscita per cercare di risolvere “il problema”. :

Feci presente alle ragazze che non mi sembrava una buona idea di andare da sola in giro con quegli animali ancora in circolazione.
La prima a rispondermi fu Annie, la più giovane, con un tono sarcastico :
“Quella non ha paura di niente, è stata ben addestrata...”
Lì per lì rimasi perplesso : cosa voleva dire ? :

A quel punto fu Grace ad intervenire, dopo aver lanciato un'occhiataccia alla sorellina :
“Annie intendeva dire che è stato nostro padre ad insegnare tutto a Beth.”
E, tanto per rimarcare la cosa mi indicò una serie di foto che c'erano sparse per la stanza; non mi sfuggì però anche l'occhiata che si scambiarono Brian e la moglie.
In quella famiglia forse c'erano dei segreti. :

Dopo aver finito la colazione, in attesa degli altri, diedi un'occhiata alle foto; in molte compariva Beth, ancora ragazzina, sempre in compagnia del padre e di cavalli; e quasi sempre Beth aveva un fucile in mano.....
Una in particolare mi colpì: c'era tutta la famiglia, padre, madre, Beth, Brian, Grace e la piccola Annie; tutti a piedi, vicino ad una staccionata, con solo Beth e il padre che erano a cavallo; e Beth era seduta in quel modo “strano” sulla sella con un grosso fucile in mano.

Comunque la cosa non mi riguardava, adesso volevo distrarmi un po'; quindi appena pronti, 2 per macchina partimmo per il fiume.
Era un bel posto, acqua pulita e molto bassa, caldo sopportabile grazie alla ventilazione proveniente dalle colline attorno.
Peccato che probabilmente il periodo non era dei più adatti; sia io che Brian non prendemmo nulla, per cui, in attesa dei 2 cognati che si erano allontanati con la Land, ci sedemmo all'ombra di una pianta chiaccherando e bevendo birra.

Nell'attesa del ritorno degli altri due, Brian mi completò la storia della sua famiglia che aveva iniziato giorni prima; il nome della tenuta era stato dato dal bisnonno in onore della moglie; come molte irlandesi aveva i capelli rossi ed era molto bella, tanto che i vicini l'avevano soprannominata “The Red Rose”.
Quando nacque Beth, che aveva gli stessi capelli di un rosso acceso, il padre in suo onore piantò numerosi cespugli di rose rosse, gli stessi che ora Beth cura amorevolmente.
In effetti fin dal primo momento mi aveva colpito vedere quei fiori quasi dappertutto nella fattoria.:

“Alla morte di mio padre, Beth ha preso in mano il tutto, e oltre ha tirar su me e le mie sorelle, ha reso “The Red Rose” il posto che vedi; è stata molto brava.”
Brian aveva un'altissima considerazione di sua sorella, più o meno come Grace; forse solo Annie, la più piccola non l'apprezzava come i suoi fratelli.
Cose che capitano anche nelle migliori famiglie.

Seguendo il suo discorso e facendo finta di niente, gli chiesi come mai era rimasta l'unica a non mettere su famiglia.
Troppo indipendente, carattere non facile, e probabilmente non aveva trovato ancora l'uomo giusto, ma mentre lo diceva, mi sembrava non molto convinto.
A metà pomeriggio, quando anche i 2 cognati ritornarono con le pive nel sacco, capii che quel fiume non l'avrei mai incluso nei miei itinerari di pesca: troppo difficile. :

Quando ritornammo alla fattoria, erano già rientrati tutti; tranne Beth.
“Forse è il caso di andarla cercare.....” dissi, ma nessuno si preoccupò, anzi Grace rimarcò subito che la sorella sapeva cavarsela benissimo, e che al massimo con un po' ritardo sarebbe arrivata per cena.
Io comunque ero inquieto, avevo visto quelle bestie e saperla in giro da sola non mi piaceva; andai da solo all'entrata e mi sedetti sulla staccionata ad aspettare.

Quando dopo circa un'ora apparve sulla sommità della collina, tirai un sospiro di sollievo; durante le mie battute di caccia in giro per il mondo, quando qualcuno non rientra per l'ora prevista si muovono tutti per andare a cercarlo; questa è la prassi.
Quando Beth mi arrivò vicino, gli chiesi subito se li aveva trovati.
“No, ho visto delle traccie ma non portavano da nessuna parte.”
Poi scese dal cavallo e si avviò verso le scuderie.
Lapidaria come sempre. :

Io intanto tornai verso la grande casa per avvertire gli altri che era arrivata; ora si poteva andare a cena.
Quando arrivò, subito tutti i ragazzini gli andarono incontro per farsi raccontare cosa aveva fatto tutto il giorno in giro a cavallo; lei per tutta risposta, disse che l'indomani, se volevamo, potevamo andare a fare un pic-nic fino al lago (disse un nome che non ricordo) usando i cavalli e i pony.
L'hurrà dei ragazzini mi fece capire che l'indomani mi avrebbe portato un'altra bella cavalcata. :


MARTEDI'
Come sempre, anche quel giorno mi dovetti alzare presto; quando arrivai erano già quasi tutti pronti, cavalli e pony compresi.
Questa volta c'erano anche i due cognati di Brian; eravamo una bella colonna di cavalleria, e quando Beth diede il via, io memore della volta precedente andai in coda con Brian e sua moglie.

Per fortuna l'andatura era tranquilla e così cominciai a chiaccherare con i miei compagni; scoprii così che anche la moglie di Brian era abbastanza simpatica, e con un umorismo di stile prettamente britannico.
Ad un certo punto, mentre percorrevamo un sentiero che si snodava tra basse colline e verdi pascoli, incrociammo un'altro allevatore con una grossa mandria di pecore; subito Beth abbandonò la testa della colonna lasciandola in mano a Grace e andò dal tizio per parlargli.
Anche Brian decise di seguirla, e dopo averci avvertiti, andò a salutare il vicino di casa; la moglie di Brian ne approfittò subito per spiegarmi quello che già avevo notato.

C'era Beth, il capo indiscusso, Brian e Grace un gradino al di sotto, e la povera Annie, l'ultima, che doveva solo ubbidire.
E' normale, in qualsiasi squadra chi ha più esperienza prende il comando; forse il fatto che Beth fosse sempre stata lì, ne faceva semplicemente la persona più adatta.
La donna mi guardò scuotendo la testa, il mio ragionamento andava bene fino ad un certo punto; era Beth che aveva deciso di fare così, lei decideva per tutti, senza tanta complimenti; e poi non era vero che era sempre stata lì; quando anche Annie si era sposata, lei aveva abbandonato la vita in canpagna e si era trasferita a Camberra, a lavorare per il Governo Centrale, lasciando la gestione della fattoria a Brian e Grace.
Poi, dopo un paio di anni, era ritornata all'improvviso a casa e si era ripreso tutto.

Dal tono della voce capìì che la cosa non gli era piaciuta per niente; all'ora arrischiai la domanda che da un bel po' mi frullava nella testa :
“Non ha un uomo, un fidanzato .....?”
Rispose ridendo, ma molto convinta :
“Quella farebbe scappare qualsiasi uomo a gambe levate, al massimo la cosa durerebbe un 2/3 giorni, giusto il tempo di conoscerla."

Caspita che tipino, pensai; ma qualche idea cominciava ha formarsi nel mio cervello; per il momento erano solo ipotesi, in attesa di risposte. :

Impiegammo circa 2 ore ad arrivare al lago, tra le colline; non era molto grande, però il posto era veramente bello; Annie mi disse che da piccola venivano spesso a fare il bagno, ovviamente sotto la sorveglianza di Beth, che era l'unica di cui si fidava suo padre.
Cominciavo a capire che la figura della primogenita era difficile da sopportare anche da parte delle sorelle; o almeno dalla “scapestrata” Annie come l'aveva definita una volta Brian.

Visto che Beth e Brian non erano ancora arrivati, aiutai Grace e Annie a preparare il “bivacco”; è un lavoro che, modestamente, conosco molto bene; e quando videro che in quattro e quattr'otto avevo anche acceso il fuoco per il barbecue, mi lasciarono campo libero.
Probabilmente ero l'unico in quel momento che sapeva fare e il come farlo; mentre lo facevo, spiegavo ai ragazzini, per cui il tutto si trasformò in una lezione di outdoor surviving; gli adulti seguivano in silenzio, mentre i ragazzi erano semplicemente affascinati dalle spiegazioni di Bigfoot.

Feci vedere come si preparava un'esca per accendere il fuoco; come si accende un fuoco con metodi primitivi oppure usando una batteria da 9v tolta ad una radio ricetramittente; di come deve essere posizionato un fuoco, per avere la massima resa con il minimo consumo di combustibile (legno); poi, visto l'entusiasmo dei ragazzini, decisi di far vedere un po' di “trapping” che avevo imparato durante i miei viaggi di caccia/pesca in giro per il mondo.
Quel giorno, devo convenire, il Grande Spirito fu benevolo con il buon Bigfoot e gli fece fare un'ottima figura di fronte ai suoi allievi; con la tecnica del "sasso e cordino" presi una grossa lucertola (sono sempre proteine, e poi dalle mie parti mangiamo le rane che non sono molto differenti); invece con la tecnica della “gabbietta” presi un coniglio (un vero flagello dell'Australia) e nel lago, pescando con le mani, un bel pesce gatto e una piccola carpa.

Ovviamente il tutto finì, pulito a dovere sul barbecue, dove alla fine tutti assaggiarono i piatti preparati da Bigfoot.

A parte Beth, che mangiò pochissimo; forse perchè era preoccupata da qualcosa; a metà pomeriggio decise che era ora di rientrare, voleva farlo prima che tramontasse il sole.
Non gli diedi torto, con 5 ragazzini, 3 persone senza nessuna esperienza, rimanevano solo loro quattro ed io; troppo rischioso riattraversare le colline al buio. :

Mentre cavalcavamo verso casa, vidi che Beth aveva cambiato disposizione nella colonna; aveva messo al centro i ragazzini con i relativi cognati e cognata, sui fianchi c'erano Grace e Annie, Brian ed io, come al solito in coda; ovviamente lei in testa a guidare il tutto.

Mentre cavalcavo con Brian gli chiesi dell'incontro con l'allevatore al mattino; e Brian mi confermò quello che già avevo immaginato, vedendo il comportamento di Beth; anche quell'allevatore, come altri della zona, aveva subito degli assalti da parte di quella banda di cani selvatici, perdendo diversi animali e uno dei cani da pastore che l'accompagnavano.
Fin'ora erano riusciti a sfuggire a tutte le battute organizzate; l'unico esemplare abbattuto era quello di Beth; si muovevano tra i confini delle varie proprietà facendo incursioni e sparendo poi nel nulla.
Certe volte gli animali si comportano come gli uomini, dissi; Brian mi diede ragione annuendo.

Per fortuna, grazie anche al fatto che Beth aveva imposto un ritmo un po' più veloce rispetto all'andata, arrivammo a casa ben prima del tramonto.
Questa volta il mio sergente aveva fatto un buon lavoro; ed io ero soddisfatto della giornata passata con queste persone; avevo insegnato loro alcune cose che non conoscevano, e loro mi avevano dato modo di capire che l'Australia non fa per me.
Comunque era passato un'altro giorno, domani pomeriggio, mercoledì, saremmo rientrati nel mondo civile abbandonando questi posti selvaggi e inospitali ai loro abituali scorbutici abitanti.

Quello che non prevedevo, è che ancora una volta il destino ci avrebbe messo lo zampino e che “Red Rose” sarebbe diventata un ricordo indelebile della mia vita.


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
Eyjafjallajökull
Super Hero (943 post)
K+ 292 | K- 117
Allora l'ultima è la puntata conclusiva? L'attendo trepidante.
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. XI - “The Red Rose” - 4° parte

Avevamo quasi finito di cenare, quando arrivò uno dei mandriani per parlare con Beth; avevano visto il branco di cani selvatici aggirarsi sul bordo del boschetto vicino ai recinti esterni dove c'erano le pecore.
Fu allarme generale, Beth ordinò al mandriano di andare a prendere i fucili e di appostarsi lungo il recinto esterno con l'altro collega, poi corse di sopra, nella sua camera.

Brian, Grace e il sottoscritto andammo a prendere anche noi i fucili “nell'armeria”; io presi il solito SVD, oramai mi ci stavo affezionando, Brian un Remington 7400 semiauto in 30.06 e Grace, prosaicamente prese il Benelli a pompa in calibro .12 e cartucce a pallettoni.Prima di venir via, Brian mi diede altri 2 caricatori da 10 per l'SVD.

A questo punto fummo raggiunti da Beth, e questa volta capii chiaramente che voleva chiudere la partita una volta per tutte; appeso alla spalla destra aveva un SIG SG552 in .223r con caricatore da 30 e RED-DOT; è quello che molti “professionisti” considerano il miglior fucile d'assalto moderno (gli svizzeri non fanno solo orologi e gruviera ).

Chiesi a Brian da dove saltava fuori quel “gioiello”; fu Grace a rispondermi, dicendomi sorridendo che Beth lo teneva sotto il letto, per difesa personale.


Quando fummo tutti riuniti, Beth fece il piano di battaglia: Brian e Grace sarebbero andati alla stalla dove c'erano i cavalli e che aveva un lato che confinava con i recinti e da lì non si dovevano muovere.
Annie con i ragazzi e tutti gli altri dovevano rimanere in casa, con porte e finestre chiuse e non uscire per nessun motivo.
“Io e te andiamo a scovarli” disse indicandomi.
Il piano non mi piaceva per niente, non avevamo a che fare con un singolo animale, ma con un branco che probabilmente si muoveva; non mi sembrava un buon piano, e glielo dissi.

“Cominciamo ad andare vicino ai recinti.”
Ci dividemmo e mentre Brian e Grace andavano verso le stalle, noi ci avviammo verso il boschetto; quando arrivammo al recinto, la situazione mi fu un po' più chiara; dal recinto al boschetto c'era una zona di “bush” con l'erba abbastanza alta e alcuni cespugli, tutta in salita di circa 300/400 mt.

Beth tirò fuori il binocolo e cominciò a controllare la zona; eravamo piazzati male, avevamo poca visibilità; difatti dopo un paio di minuti, disse che non vedeva niente di anormale.
Presi il binocolo e diedi un'occhiata anch'io; chissà dove erano ora, magari erano già esfiltrati tra le nostre linee di difesa e stavano scegliendosi quale pecora papparsi. :

L'unico modo per vedere è cercare un posto più in alto, almeno pari a dove si trova il boschetto; lo dissi a Beth, e lei mi indicò la torre dell'acqua; attorno aveva una balconata, ed era abbastanza alta per poter avere una buona visuale.
Guardai Beth : aveva appoggiato il SIG sulla staccionata e guardava verso il bosco attraverso il RED-DOT; non penso che potesse servire molto, il bosco era troppo lontano e il basso numero di ingrandimenti del RED-DOT giocava a suo sfavore.

Mi feci dare il suo binocolo e gli dissi che andavo a piazzarmi sulla torre:
“Spara solo se li vedi bene” gli dissi.
“OK”
Caspita, questa volta il sergente mi aveva dato ragione.

Presi il binocolo e l'SVD e andai verso la torre dell'acqua; per salire sulla balconata bisognava utilizzare una stretta scaletta verticale a tunnel con protezioni esterne.
L'ideale per la mia stazza e il lungo SVD; per arrivarci impiegai qualche minuto, che mi sembrarono eterni.
Comunque ci arrivai e mi misi subito in postazione; con il binocolo cominciai a controllare il bordo del bosco, e anche un po' all'interno, visto che ero un pelo più in alto.

Niente, nulla, nisba; la luce cominciava a scemare, rendendo la visione attraverso le lenti del binocolo sempre più difficoltosa.
Guardai verso le stalle; Brian e Grace erano appostati anche loro vicino alla staccionata, ad una distanza di una ventina di metri tra loro; bene, speriamo che non si muovano.
Poi guardai il recinto esterno, dove erano ammucchiate le pecore che i mandriani avevano riunito in un unico gruppo; mi sembrarono subito molto nervose e sopratutto erano tutte ammucchiate verso la parte opposta al bosco; brutto segno. :
Comunque tra di loro e i cani c'erano i 2 mandriani, armati ed appostati lungo il perimetro esterno del recinto.

La sfida dell'OK-Corral poteva cominciare.

Ritornai a guardare il bosco; e se non fossero più stati là dove pensavamo che fossero ?
Cominciai a guardare verso il basso della collina, tra l'erba alta del bush; mi sembrava che tutto fosse normale; guardai attentamente anche alcuni cespugli; niente.

Poi mi ricordai di quello che mi aveva detto Linette, durante alcune “lezioni private”:
“..... puntare l'attenzione su tutto quello che può essere anomalo al contesto di osservazione : una protuberanza lungo il tronco di una pianta, dei rami che si spostano non in sincronia con il vento, la direzione in cui scappano gli uccelli oppure il loro cambio di canto; una tenda che si muove dietro ad una finestra oppure sollevata in modo strano oppure uno scatolone su un terrazzo messo in modo diverso dagli altri.....”

Il suo elenco era lunghissimo, e riguardava cose che io sinceramente non avrei mai pensato. :
Ricominciai a guardare il terreno che scendeva dal bosco; ora cominciavo a notare alcune “strisciate” tra l'erba alta che, a rigor di logica non dovevano esserci. :

Decisi di seguirne una, e dopo alcuni minuti che la fissavo, vidi muoversi delle erbe, mentre le altre rimanevano ferme.
Eccoli lì, erano già tutti nel bush, quasi 200/250 mt davanti Beth; la guardai, ma lei essendo più in basso non poteva vedere le “strisciate” e il movimento anomalo delle erbacce.
C'era un po' di brezza e tra poco, calando il sole, ci sarebbe stata l'inversione termica; con il sole il vento spirava da valle verso monte, ora con il buio sarebbe diventato inverso.
Ora mi era chiaro, le erbacce si piegavano al contrario rispetto a dove spirava la brezza; c'era sicuramente qualcosa che le faceva piegare.

“.... quando si tratta di scegliere, puntare sempre sull'obbiettivo più lontano, in coda al gruppo; facendo in questo modo il gruppo si spaventa di meno e si evita che che si disperdano; normalmente in questo caso ci si immobilizza in attesa di individuare da dove proviene lo sparo.
Al contrario se si punta sul primo della colonna, si provoca la dispersione del gruppo e il probabile ritiro di quelli in coda......”

Segui il consiglio di Linette e mi focalizzai sulla traccia più arretrata e più lontana; dopo alcuni minuti che la guardavo, cominciai a capire cosa facevano: si muovevano separatamente, “gattonando” per alcuni metri, poi si fermavano per alzare la testa e sbirciare verso valle dove c'erano i recinti delle pecore; il tipico modo di predare di molti canidi.

Abbandonai il binocolo, presi l'SVD e cominciai a guardare attraverso l'ottica POSP; la distanza cominciava ad essere notevole, oltre 300 mt, per cui dovevo stare attento a calcolare anche la deriva del vento, che comunque e per fortuna, stava calando.
Mentre guardavo la traccia più lontana, vidi spuntare un paio di orecchie dal bush; subito dopo sparirono e le erbe ricominciarono a muoversi.
Calcolai una dozzina di metri tra una sosta e l'altra e mi preparai di conseguenza, anticipando la traettorria; dovevo sfruttare il momento in cui si fermava per alzare la testa e guardare. :

Anche se non lo vedevo completamente, potevo “immaginarlo”.
Quello dell'immaginare il tuo “target” era stato uno dei concetti più difficile da capire nelle spiegazioni di Linette.

“..... spesso ci si nasconde dietro ad un riparo pensando che sia sufficiente a proteggerci; ma non sempre è vero; il tiratore vede solo una piccola porzione del suo obbiettivo, il resto è nascosto dietro il riparo.
In questo caso, invece di scegliere un tiro aleatorio su un obbiettivo piccolissimo da centrare, immaginate il vostro obbiettivo nel suo insieme e sparate come se il riparo non ci fosse.....”

E' un concetto che ho applicato diverse volte a caccia, e devo dire che mi è sempre andata bene.
“Tiri fortunati” sentenziava sempre Gigggetto, ma in realtà meditati; e poi c'è la teoria che mi supportava. )

Quando vidi che le erbe erano ferme e un paio di orecchie spuntavano dal bush, “immaginai” la sagoma dell'animale, collimai sull'attaccatura della spalla dove ci sono gli organi vitali e feci partire il colpo.
Per fortuna l'SVD non ha molto rinculo, ed essendo sdraiato e ben “assestato” non persi di vista l'obbiettivo; vidi distintamente un movimento brusco tra le erbe e poi più nulla.
Al 90 % l'avevo colpito, ora dovevo solo aspettare; intanto guardai gli altri: Beth era sempre nella medesima posizione, non aveva fatto una piega; Brian, Grace e i 2 mandriani invece guardavano cercando di capire da dove era partito il colpo.

Quasi senza volerlo mi ero messo in una posizione perfetta; in alto e con alle spalle il serbatoio dell'acqua, che essendo circolare contribuiva a disperdere il rumore del colpo in tutte le direzioni.

Anche di questo me ne aveva parlato a lungo Linette: “....la scelta del sito da cui sparare può salvarti la vita.....”

Ora mi concentrai sulle altre 2 tracce; mentre le controllavo, uno dei due animali si alzò in piedi per guardare da dove proveniva il rumore che aveva sentito.
Mentre guardava nella direzione dove c'era Beth, misi il reticolo sulla sua spalla; 290 mt. mi segnalava il telemetro; ora o mai più.
Il colpo lo prese in pieno, catapultandolo dall'altra parte in mezzo alle erbe; K+2

Ora non mi restava che dedicarmi all'ultimo; peccato però che era sparito.
La questione diventava difficile; guardai sotto, dove c'era Beth; vidi che si era girata e mi stava guardando.
Speriamo che vedendomi immobile capisca che deve rimanere ferma, pensai tra me e me. :
Per fortuna rimase nella stessa posizione, aveva capito.

Ora la luce era scesa parecchio, e usare l'ottica “normale” dell'SVD stava diventando difficile; spostai quindi la levetta sulla “visione notturna” ad intensificazione di luce.
Mi sembrò un po' meglio, quindi cominciai a controllare l'ultima traccia, quella più vicina; ma tutto era immobile, nessun segno di vita; probabilmente l'animale era acquattato tra le erbe del bush in attesa di capire da dove veniva il pericolo.

A questo punto mi venne in mente un trucco che avevo visto fare in Carinzia da un vecchio guardiacaccia quando i cervi fanno i “burloni” e si nascondono dietro i tronchi dei vecchi pini; tu cerchi di aggirare le piante e loro aggirano te, senza scappare cercando sempre di tenere i tronchi tra te e loro, in un balletto infinito.
Puntai l'SVD un paio di mt. da dove presumevo che fosse, sperando che la paura generata dall'impatto del proiettile lo facesse muovere nelle direzione opposta e dove mi preparavo a replicare subito il colpo.
Così feci, e quando lo vidi schizzare fuori con un balzo sopra le erbe lo ribattei subito; per fortuna avevo fatto in gioventù molta pratica con i beccaccini del novarese e del pavese (che sono infinitamente più piccoli e veloci).

Guardai in basso, verso la staccionata e vidi che Beth l'aveva scavalcata, addentrandosi nel bush; probabilmente voleva controllare gli animali abbattuti.
Mentre mi rialzavo in piedi, vidi che la questione non era ancora finita; gli animali erano 4 e non 3 come avevano detto i mandriani; il quarto era rimasto immobile nella prima traccia anche dopo che avevo colpito quello davanti a lui e ora si era nascosto dietro ad alcuni massi.
E Beth stava per passarci davanti ignara ad uno decina di metri di distanza !!

Mi ributtai giù, dovevo fare qualcosa; ma dalla mia posizione il tiro era impossibile, l'animale era nascosto dai massi; pochi secondi e quando gli sarebbe passata davanti l'avrebbe attaccata alle spalle.

Avevo pochissimo tempo per inventarmi qualcosa; a quel punto mirai al cespuglio che era a fianco dei massi e sparai un colpo.
Il rumore della pallottola attraverso i rami del cespuglio fece girare Beth appena in tempo per vedere il cane che balzava fuori dal nascondiglio dei massi e gli si buttava contro.

Fu rapidisima, alzò l'SG e fece partire 4/5 colpi che colpirono in pieno l'animale facendolo girare su se stesso; appena vidi bene la sagoma nel mirino gli mandai subito il colpo di grazia, a scanso di spiacevoli conseguenze.

Ora la questione era veramente chiusa; mi rialzai, presi l'armamentario e scesi dal mio appostamento per raggiungere gli altri.
Quando ci arrivai, dopo aver scavalcato la staccionata, vidi che anche gli altri erano già lì.
Tutti si congratularono, Grace addirittura mi abbracciò; Beth invece mi sorrise e mi disse :
“Bravo, ottimo lavoro”.
Andai a controllare i tiri; i primi 2 perfetti, appena dietro la spalla nella zona del cuore; il terzo invece l'avevo colpito al collo; per fortuna la palla aveva spezzato la colonna vertebrale immobilizzando l'animale che era comunque morto in pochi secondi.
Il quarto, quello più grosso e probabilmente il capobranco, si era beccato da Beth 2 colpi in testa e 2 al collo; il mio finale l'aveva beccato nella zona cuore/polmoni, ma probabilmente non era servito visto che con 2 colpi in testa era già morto.

Mentre ritornavamo verso la fattoria, sentii Beth che ordinava di portare via le carcasse da dare poi ai “ranger” per le analisi.
Quando ci raggiunse, finalmente la vidi sorridere.
Quella sera, nel dopocena .....


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
dania.rose
Pay girl (43 post)
K+ 170 | K- 55
Eddaiiii raccontaci tuttoo
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Calma, calma ragazzi.
Sono appena arrivato nella mia nuova sede, devo ancora disfare le valigie e ....... ambientarmi.

Comunque ho già visto che qui ........ sono tutte bionde con gli occhi azzurri. ) ) )

Sveicieni no aukst?s R?gas

BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
squinternotto
Hero Member (534 post)
K+ 286 | K- 220
allora proverai a metterle sil Lettone...ed attento che non ti mettano in Riga.....
Eyjafjallajökull
Super Hero (943 post)
K+ 292 | K- 117
dania.rose:

Eddaiiii raccontaci tuttoo
Mi associo alla richiesta!
Ma non vorrei farti arrabbiare bigfoot giramondo, data la dimestichezza con le armi! E non solo quello comunque.
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. XI - “The Red Rose” - ultima parte

....... tutti erano su di giri; era stato risolto un grosso problema.
Sopratutto Grace e Brian e, parzialmente Annie; quanto a Beth, era come sempre, molto riservata.
Ma quelli più su di giri erano sicuramente i ragazzini; uno mi aveva paragonato addirittura Davy Crockett, perchè sapevo un sacco di cose come i Trapper americani.

Sogni di un ragazzino di 8 anni..... :
I primi a crollare furono naturalmente i più giovani, e alla fine restammo a bere birra seduti in giardino io, Brian, sua moglie e la silenziosa Beth.

Chiaccherammo un bel po' di cose varie, finchè la moglie di Brian decise che era ora di andare a dormire; ne approfittai subito anch'io per sganciarmi dalla compagnia; ero stanco e avevo bisogno di recuperare.
Dopo una bella doccia rigenerante, mi infilai nel mio letto; e come sempre i pensieri presero il sopravvento. :

Era da quando ero partito da Sidney che non sentivo della mia piccola; eravamo d'accordo che ci saremmo risentiti al mio rientro da questa breve vacanza, ma avevo comunque già nostalgia.
Poi i miei pensieri si spostarono sul presente; tutto sommato mi ero divertito, in fondo la paura fa parte del Grande Gioco; la compagnia mi era piaciuta, e i figli di Grace e Annie mi avevano fatto ritornare anch'io un po' ragazzino.

Lentamente stavo scivolando nel sonno, quando percepii qualcosa; immediatamente mi misi in all'erta.
Qualcuno era entrato nella dependance e stava camminando nel corridoio; mentre mi stavo alzando per andare a vedere, sentii bussare lievemente alla porta della camera.
Istintivamente guardai l'orologio, 00:30, l'ora delle streghe; chi cavolo poteva essere ? :

Aprii subito : era Beth, avvolta in una veste da camera molto elegante, i lunghi capelli rossi sciolti sulle spalle, con una bottiglia e 2 bicchieri in mano.
“Volevo ringraziarti per avermi dato una mano oggi...”
Mi spostai e lei entrò, andando a posare la bottiglia e i 2 bicchieri su un tavolino.
“Lo faccio arrivare appositamente dalla Scozia, è per le occasioni speciali.”
Guardai la bottiglia di whisky : Red Rose, invecchiato 12 anni; roba non facile da trovare. :

Beth riempì i 2 bicchieri e me ne porse uno :
“A noi....”
Presi il bicchiere e risposi anch'io : “A noi....”
Poi si sedette su una sedia vicino al tavolo, accavallando le gambe; il movimento le scoprì quasi fino alle cosce, ma lei con un rapido gesto si affrettò a ricoprirle con un lembo della veste.

“Ho visto che spari molto bene; dove hai imparato ?”
Era l'argomento ideale per iniziare una conversazione, tipica di una lady di campagna; mi sedetti su un angolo del letto e iniziai a raccontare.
Le prime esperienze con un mio zio, grande appassionato, che aveva finito di trasmettere anche a me la sua passione; poi pian pianino con gli amici avevo iniziato anche ad andare all'estero e di conseguenza l'esperienza era aumentata.
“In fondo non penso di essere l'unico ad aver fatto così.”

Mentre parlavo Beth non aveva mai smesso di guardarmi fisso mentre ogni tanto sorseggiava un po' di whisky.
“Non credo che s'impari a sparare così andando semplicemente in giro per il mondo a caccia....”

Ma guarda, mi stava dando del bugiardo, e senza tanti fronzoli.

In effetti avevo “saltato” l'anno trascorso in Usa con Linette, dove avevo fatto grazie a lei un notevole miglioramento; anche gli amici cacciatori in Italia se ne erano accorti, ma me la cavai dicendo che in Usa è più facile fare allenamento.

Provai ad uscire dall'angolo in cui mi aveva cacciato.
“Comunque anche tu te la cavi bene; chi ti ha insegnato ?”
“Mio padre, quando si vive in campagna bisogna essere preparati a tutto.”
“E' per quello che tieni un fucile d'assalto in camera ?”
“Quello è un regalo di un amico.....”
Che strani amici che aveva Beth. :

Poi con un mezzo sorriso divertito, se ne uscì con una frase che mi lasciò abbastanza sconcertato.
“Ho visto l'altra sera che mi guardavi con l'ottica dell'SVD mentre ero sul terrazzo....”
Porca miseria !! mi aveva beccato in pieno.

Daltronde ero stato stupido io, non mi ero ricordato quello che mi aveva detto una volta Linette :
“..... mai far sporgere un fucile da una finestra o da un angolo di un'ostacolo: saresti troppo evidente, come una mosca in una tazza di latte; restare all'interno della stanza almeno di un metro curando di non aver fonti luminose alle spalle oppure scegliere l'angolo di raccordo tra il terreno e l'ostacolo.....”

Ma avevo fatto anche un'altro grosso errore: non avevo coperto l'ottica e quando mi ero messo a sbirciare Beth, il riflesso delle luna sulle lenti mi aveva fatto subito notare.
A questo punto stavo facendo una figuraccia; per uscirne in qualche modo, dissi quello che in fondo era la verità :
“Volevo provare la “visione notturna” del POSP e ti ho usata come bersaglio......”
Lo dissi sorridendo. )

“La visione è stata di tuo gradimento ?”
Caspita, mi stavo quasi eccitando, ma preferii non aggiungere altro se non un :
“I russi sono stati molto bravi”

Per un paio di minuti restammo tutti e due in silenzio, a sorseggiare quel meraviglioso whisky, in attesa della prossima mossa dell'avversario.
Era come una partita a scacchi, solo che non avevo ancora capito il suo gioco; anche perchè Beth mentiva molto bene.
C'erano troppe cose che nel suo comportamento non mi quadravano. :

Improvvisamente cambiò discorso :
“C'è qualcuno che ti aspetta in Italia ?”
Impiegai qualche secondo a reagire, non mi aspettavo questa domanda.
“Si”
“Come si chiama ?”
Era semplice curiosità o c'era qualcos'altro ?
Gli dissi il nome della mia piccola e da quanto stavamo assieme.
“Allora è una cosa seria.....”

Non riuscivo a capire dove voleva andare a parare. :

A questo punto Beth vuotò con un'ultima sorsata il suo bicchiere, si alzò aggiustandosi la veste da camera e si avviò verso la porta; anch'io mi alzai per accompagnarla, ma arrivata sulla porta si fermò, poi girandosi di scatto mi venne vicino e mi baciò, appassionatamente.
Devo confessare che non me l'aspettavo, e feci un po' la figura dell'imbranato.

Poi tornò indietro, verso il letto, si tolse la veste da camera e la buttò su una sedia; sotto era completamente nuda.
Quindi si coricò sul letto, in una posa che mi ricordava la “Maja desnuda” e sorrise; o forse, più del quadro del Goya, visto il colore dei capelli mi ricordava certi dipinti degli impressionisti Fiamminghi. :

Per alcuni secondi rimanemmo a guardarci a vicenda immobili ed in silenzio; adesso che potevo vedere bene, non dimostrava di avere 43 anni, anzi mi ricordava di più una trentenne; e direi che la vita in campagna gli faceva molto bene.
Poi, visto che un'offerta così non si poteva rifiutare, mi spogliai alla velocità della luce ed in un attimo ero al suo fianco nel letto.
Iniziammo a baciarci, con baci sempre più profondi; posai una mano sui suoi seni e sentii subito la reazione dei capezzoli, molto sensibili.

La guardai negli occhi per vedere come reagiva, ma non c'era reazione; solo il suo corpo reagiva alle mie carezze, ma lei continuava a rimanere “fredda”, “imperturbabile”.
Visto che mi lasciava il pallino del gioco, iniziai ad esplorare il suo corpo con carezze e baci; avevo un obbiettivo, che da anni cercavo, e questa volta, vivvaddio l'avrei conquistato.

Costi quel che costi, l'avevo promesso al mio equipaggio per infiammarlo.

Era dalla mia adolescenza che cercavo un prato “autunnale”, o come dicono gli anglosassoni “autumn-orange bush”.
Daltronde quando avevo iniziato questa onorata carriera, mi ero ripromesso di cogliere tutti i colori ed eventuali varianti; ricordo ancora la mia prima volta, a 13 anni con una biondina, mia compagna di scuola di 14; un pomeriggio per riuscire ad abbassargli le mutandine, cm. dopo cm. in un gioco del “si/no/forse”. :

Quando finalmente riuscii a tuffarmi in quel prato dove iniziavano a crescere i primi fili d'erba color del grano maturo (o del riso visto dove eravamo) toccai il cielo con un dito.
La mia amichetta scoprì una nuova dimensione dell'essere, io inaugurai quella che sarebbe poi diventata la mia ossessione, sopratutto nel cercare le varianti di colore.

Peccato che ad un certo punto la moda impose un cambiamento e da allora la ricerca è diventata sempre più difficile. :

Ora però avevo davanti un bellissimo prato di erica, nei colori autunnali che manco nella tundra finlandese o, meglio ancora, nella brughiera scozzese riesci a vedere.
Mi ci tuffai letteralmente, percorrendo quel prato in lungo e in largo, avanti e indietro, da destra a sinistra e viceversa.

Ero come Tobia, il bracco italiano del mio amico Pinuccio, che la prima volta che lo porta a caccia, ha bisogno di rotolarsi e annusare tutti gli odori del bosco.

Beth mi osservava con curiosità, forse non si aspettava una cosa del genere; ma mi lasciò fare, forse anche solo per curiosità; ma ero come Tobia, non me ne fregava niente, a me piace così. :

Quando finalmente decisi che era ora di percorrere il sentiero che porta alla grotta del tesoro, sentii le mani di Beth sulla mia testa.
La guardaii, aveva chiuso gli occhi e inarcato il corpo; finalmente reagiva, ero sulla buona strada.
Quando varcai la soglia della grotta, le sue mani cominciarono a stringere la mia testa, mentre dopo aver fatto passare le sue gambe sulle mie spalle, le incrociò sulla mia schiena.

Eccomi bello arpionato, costretto ad un duro lavoro; quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare, ed io ci diedi dentro di brutto. :
Non so quando andai avanti, parecchio comunque; ad un certo punto sentii il suo nettare sulla mia lingua; finalmente pensai, alzando la testa. :
Ma, in maniera forse anche un po' brutale, con le mani mi sospinse di nuovo in miniera :
“Continua”
E il tono era abbastanza imperioso. :

Ricominciai il mio duro lavoro, in fondo mi ci ero cacciato io in questa situazione; appena rallentavo, anche solo per prendere fiato, Beth stringeva le gambe (come quando devi spronare il cavallo) e con le mani mi rispediva in miniera:
“Continua...”

Non ho idea di quanto andammo avanti, ma sono sicuro che gli vuotai tutti i barattoli del suo nettare delizioso.
Lo capii dal fatto che all'improvviso mi “liberò” dalle sue gambe, lasciando libera la mia testa; finalmente si poteva passare al prossimo numero.

Invece, elegantemente mi scavalcò, scendendo dal letto; prese la sua veste da camera e si rivestì.
Poi guardandomi mi disse :
“E' ora di andare a dormire, siamo stanchi tutti e due.....”

Ero basito !!

Mi diede il bacio della buona notte, su una guancia e se ne andò.

Scesi dal letto e mi rivestii; non riuscivo a capire cosa era successo.
Era come andare a Roma per vedere il papa e fermarsi alla cappella Sistina per poi tornarsene a casa.
Eppure mi sembrava che le cose stessero andando bene, non riuscivo a capire; oltre al fatto che mi giravano vorticosamente “i cabbesisi”.

Uscii sul porticato, a respirare un po' di aria fresca e per raffreddare i bollenti spiriti.
Una cosa del genere non mi era mai successo.
Poi, sbollita l'arrabbiatura, me ne andai a dormire.

Il mattino dopo, Grace e Annie con le rispettive famiglie partirono per tornarsene a casa; erano venute in macchina e avevano parecchia strada da fare.
Io, Brian e consorte saremmo partiti nel primo pomeriggio con il Cessna; a pranzo, Beth si comportò nel solito modo riservato e di poche parole.
Quando venne l'ora della partenza, ci accompagnò all'aereo, con il suo cavallo che la seguiva come un cagnolino.
Abbraccio, bacio sulla guancia e arrivederci.
Come tra buoni amici.

Mentre il Cessna saliva nel cielo, mi voltai a guardare la fattoria e Beth che era rimontata a cavallo e se ne andava.

Adieu mon Red Rose Aussie, pensai. :

.............................

Da allora non so quante volte ho pensato a quest'episodio, ho perso il conto. :

Quella donna non mi ha mai convinto del tutto; sono quasi sicuro che non era come voleva apparire.
Troppe cose non mi quadravano; ma ogni volta che mi facevo una domanda, non riuscivo a trovare una risposta plausibile.
Aveva dei segreti, che probabilmente neppure i suoi familiari sapevano : dai 2 anni che era stata via (se non fosse stato per la moglie di Brian che me lo aveva accennato, tutti gli altri mi avevano sempre detto che non si era mai mossa dalla fattoria), a come conosceva le armi e le sapeva usare.

Mi sembrava strano che tenesse un fucile d'assalto in camera per difesa personale (sarebbe stato più logico una pistola); e poi cosa ci faceva un fucile da “cecchino” in una collezione di armi da caccia ?
Ambedue poi “regalati da un amico” ?

Ma la cosa che mi insospettiva di più era quando mi aveva scelto per andare con lei a cercare i cani selvatici nell'Outback.
Visto il tipo di animali che stavamo cercando e a come erano armati gli altri gruppi, la scelta di darmi l'SVD che sarebbe stato più d'impaccio che d'aiuto, tenuto conto che fare caccia “stalking” non è come fare caccia “walking”, era abbastanza discutibile. :

Mentre lei aveva il Savage 22-250, arma da poligono o al massimo da “varmint”.

O per la caccia ai bipedi......

Forse avevo corso un bel rischio seguendola nell'Outback, se si fosse convinta che ero quello che non sono.
L'Outback è grande e pericoloso, stavamo cacciando animali pericolosi e un “incidente” di caccia può sempre avvenire.
In fondo eravamo solo io e lei.

O forse era solo un'eccentrica donna di campagna, che mi aveva dato un “contentino” per l'aiuto che gli avevo dato, fermandosi "prima", visto che gli avevo detto che c'era una persona che mi aspettava in Italia.

Forse........... :
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
porcellinus
Super Hero (1178 post)
K+ 487 | K- 158
un'altra bella storia... grazie per il racconto bigfoot!

http://s22.postimg.org/iux3…" />
fotti, sempre fotti, fortissimamente fotti
lordrise
Wannabe (3 post)
K+ 1 | K- 5
ciao a tutti ragazzi!mi presento sono lord rise,sono nuovo,sono di torino!
scrivo qui sperando di essere nella sezione giusta per parlare con i cacciatori di selvaggina miei compaesani!!ahahah
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
@ Porcellinus  : Grazie )


@ Lordrise : a quale selvaggina ti riferisci ? )


BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
xxxxlevel
Sandokan (1457 post)
K+ 644 | K- 225
K+175 al Big, hai rischiato grosso, scozzesi e irlandesi sono gnocche pericolose ehehehehehe.... un saluto.
http://i61.tinypic.com/255n…" /> http://i62.tinypic.com/34et…" />
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
xxxxlevel:

K+175 al Big, hai rischiato grosso, scozzesi e irlandesi sono gnocche pericolose ehehehehehe.... un saluto.
Grazie XXXXlevel

Peccato solo che sia finita in quel modo.......

BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
coccolo....
Jr. Member (123 post)
K+ 62 | K- 29
Buona sera a tutti, ho letto tutti i tuoi racconti scritti in maniera eccelsa a mio avviso e....non posso far altro che congratularmi con te per la fortuna che hai avuto nella vita e la voglia e capacità di voler condividere il tutto con noi tutti.
Ancora complimenti e ...GRAZIE BigFoot
« 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 »
AVVISO IMPORTANTE

Questo sito è il vero forum escort: una bacheca di recensioni di escort donne e trans e massaggiatrici erotiche. Entrando in questo sito di recensioni di escort, girl e transessuali, dichiarate di essere maggiorenni secondo la legge dello Stato di provenienza e di non essere offesi rispetto alla visione di contenuti cosiddetti per adulti. Informazioni Legali (Informazioni ed esclusioni di responsabilità).

Il titolare del servizio di "GnoccaForum.com" non ha nessuna relazione con le escort e le trans recensite e con gli utenti se non l'autorizzazione da parte di questi ultimi, confermata dall'accettazione automatica al primo accesso a seguito di registrazione effettuata su iniziativa dell'utente, della policy del forum e sempre accessibile da qualsiasi area dello stesso, alla pubblicazione dei topic, dei post, degli annunci che vengono proposti liberamente dagli utenti; pertanto nessuna responsabilità potrà essere fatta valere nei confronti del titolare del servizio che ospita tali contenuti, in relazione agli argomenti, thread, post, commenti e recensioni pubblicati o ad eventuali conseguenze, danni a cose e/o persone, che ne derivino. Il gestore di "GnoccaForum.com" non si assume alcuna responsabilità, non ha provvigioni o rapporti economici con gli iscritti e/o gli inserzionisti e provvederà alla rimozione dei contenuti ove sia riscontrato un abuso o illecito.
Il forum "GnoccaForum.com" non ha scopo di favoreggiamento di attività illegali. La c.d. community si configura come libero gruppo di confronto fra fruitori di servizi di accompagnamento per adulti.
Le pagine web presenti nel sito sono realizzate dinamicamente sulla base dei contenuti e la documentazione inserita dagli utenti iscritti i quali rimangono gli unici responsabili per ciò che riguarda il testo pubblicato, la legittimità delle immagini e del loro contenuto, nonchè delle attestazioni e delle dichiarazioni esplicitate nel testo medesimo.
I contatti e le relazioni interpersonali conseguenti all'inserzione sono assolutamente estranei all'attività di gestione degli amministratori e dei titolari di GnoccaForum.com i quali si occupano unicamente del mantenimento in rete e della moderazione ai sensi della policy del sito, delle pagine create.
Gli amministratori di "GnoccaForum.com" faranno ogni ragionevole sforzo al fine di garantire che le informazioni che appaiono su "GnoccaForum.com" siano esatte ed aggiornate. Tuttavia, non si escludono errori od omissioni involontarie. Pertanto si invita l'utente visitatore a verificare l'esattezza delle informazioni ivi contenute e a segnalare eventuali difformità e incongruenze direttamente presso l'Amministrazione di "GnoccaForum.com". "GnoccaForum.com" non sarà in alcun modo responsabile per l'utilizzo che potrè essere fatto della presente informativa nè tanto meno dei danni derivanti direttamente o indirettamente da tale utilizzo. I diritti dei consumatori non saranno in alcun modo pregiudicati. Collegamenti Ipertestuali (Hypertext Links)
"GnoccaForum.com" non è responsabile in relazione a quanto contenuto nei siti connessi al proprio tramite collegamento ipertestuale (link), in quanto totalmente estranei a qualsiasi forma di controllo da parte degli amministratori del forum "GnoccaForum.com". Pertanto i rischi legati all'utilizzo di tali siti saranno totalmente a carico dell'utente.

Diritti d'autore
Si fa espressamente divieto di usare:
1. dati ed informazioni contenute in questo forum senza la menzione "GnoccaForum.com" e senza la preventiva autorizzazione scritta dei titolari
2. rappresentazioni fotografiche contenute in questo sito senza la menzione "GnoccaForum.com" e senza la preventiva autorizzazione scritta dei titolari
Sono vietati altri usi del predetto materiale ed in particolare a fini promozionali o commerciali.
Ogni violazione della predetta normativa darà diritto al titolare del sito di agire nelle sedi competenti per la tutela dei suoi diritti.
Resta inteso che non verranno accettati contenuti che, in tutto o in parte, rappresentino una violazione a norme di legge con particolare riferimento a quelle poste a tutela dell'ordine pubblico e del buoncostume.
L'Amministrazione del sito si riserva di segnalare alle autorità competenti tutti i tentativi volti ad utilizzare le pagine da essa gestite per perseguire scopi illeciti.
ENTRA ESCI