Cap. VII - “Nelle mani della Legge” - 8° parte
In effetti, se devo essere sincero, ero rimasto spiazzato.
Ora mi trovavo, nudo, ammanettato alla spalliera del letto, con lei che si era seduta, nuda sul mio bacino, che mi guardava, seria.
Dovevo assolutamente dire qualcosa: :
“Mi dichiaro prigioniero politico”
Nel momento in cui dissi questa frase, capii di aver detto una cazzata. :
Questa frase è famosa solo per noi italiani, in USA ha tutto un 'altro significato; difatti MJ rispose subito, in tono quasi beffardo :
“Noi i prigionieri politici li mandiamo a Guantanamo........”
Forse i nostri umorismi reciproci avevano bisogno di qualche spiegazione supplementare. : :
Visto che stavo zitto, MJ decise di dare il via alle “operazioni”; si abbassò su di me e cominciando dal viso e proseguendo con occhi, naso, bocca etc. iniziò ad alternare bacetti, mordicchiamenti, leccate, sempre molto lentamente.
E lentamente, iniziò a scendere sul collo, spalle, petto, capezzoli.
Avevo capito il gioco, sapevo dove sarebbe andata. : ) )
Solo che faceva tutto lentamente, sempre più lentamente man mano che scendeva; sapeva come dare piacere.
Pensai a Teresa, anche MJ probabilmente aveva letto gli stessi testi; chiusi gli occhi.
Come la nebbia nelle giornate autunnali sentii il “piacere” salire e impossessarsi del mio corpo; dovevo assolutamente resistere, non volevo che questo gioco finisse subito. ) )
Comincia a pensare a cose diverse, in modo da distogliere il cervello dalle sensazioni che arrivavano dal corpo; ad esempio come si calcola l'angolo di sito in base al calibro/peso palla nella caccia, le formule per avere un finale calibrato nella pesca a mosca; e poi ad una serie di problemi di lavoro che dovevo risolvere al mio ritorno in Europa. : : :
Ma purtroppo le sensazioni provenienti dal mio corpo riprendevano sempre il sopravvento; ci sapeva fare, MJ si stava rivelando una autentica fuoriclasse.
Nella mia top ten personale, composta tutta da autentiche Professioniste, lei ci rientrava alla grande; e non era certo una professionista del sesso. :
Quando arrivò al punto finale a cui ambiva arrivare, decisi che era ora di entrare in partita.
Per prima cosa, visto che era impegnata là sotto, mi liberai delle manette (grazie agli insegnamenti che mi aveva dato una volta uno dei miei “bravi ragazzi&rdquo. )
Quando le presi il viso per tirarla su, MJ guardando le manette appoggiate sul letto, rimase stupita :
“Come ha fatto a liberarti ?”
“Eh,eh,eh, un amico mi ha insegnato un trucco.......”
“Forse un amico che ha frequentato qualche collegio ?”
Sinceramente non sapevo se il mio “bravo ragazzo” fosse stato in qualche prigione, ma in fondo quello che contava per la compagnia (e per me) è che facesse bene il proprio lavoro. :
“Non so, non l'ho mai chiesto”.
Mentre MJ guardava, forse un po' delusa , le manette, diedi il via al mio “air show”.
Non potevo deluderla, quindi mi impegnai a fondo; grazie alle mie esperienze raccolte negli anni in giro per il mondo, sciorinai tutte le figure acrobatiche che avevo imparato, compreso le più impegnative come “il ponte tibetano”, “la virata di Immelman”, “rondò veneziano”, “il doppio cubano” e per finire il più difficile e recente, “il cobra di Puga?ëv”.
L'amico (omissis) “Maverick” istruttore della USFWS di Miramar che me ne aveva parlato la prima volta, mi disse che possono farla solo quelli che hanno un buon aereo e un gran “manico”. ) ) )
E io, modestamente, con tutta la pratica che avevo fatto e la bravissima istruttrice che mi aveva seguito per oltre 10 anni ero finalmente arrivato ad un buon livello. )
Un piccolo chiarimento per chi mi legge : le figure che ho citato non cercatele su Wikipedia, o nel Kamasutra (troppo spirituale) o nei vari manuali tantrici o di educazione sessuale in giro sul web; per il momento esistono solo nel Manuale di Bigfoot, che probabilmente renderò pubblico quando appenderò le scarpette (e qualcos'altro) al chiodo. )
Anche perchè voglio evitare che tutto questo know-how vada perso. :
Dopo circa 2 ore e un numero imprecisato di “Ohhh...”, “Ahhh...”, “Wow...” e “My God...”, portai a termine l'air show; ero stanchissimo, anche perchè non mi ero risparmiato; nonostante che in camera non ci fossero più di 20°, eravamo ambedue sudatissimi.
Dopo una po' di tempo trascorso a riprendere fiato guardando il soffitto ( io) e la neve che cadeva fuori dalla finestra (lei), ce ne andammo di comune accordo a fare una doccia (assieme).
Qui, grazie allo stretto contatto fra i nostri corpi, per poco, non ricominciammo; per fortuna riuscii a convincerla a rimandare al giorno dopo.
Il mio aereo aveva i serbatoi vuoti, ed il pilota era piuttosto stanco; diedi un'occhiata anche al mio equipaggio e capii subito che era meglio rimandare. :
Avevamo ancora 4 giorni pieni, più la domenica che doveva servire per il rientro; sorridendo gli dissi che se ce la faceva a sopportarmi potevamo fare ancora qualche altro "air show". )
La risposta fu un lungo bacio che interpretai come un si. :
Dopo la doccia, ritornammo nella sua camera, sistemammo il lettone e ci cacciammo tutti e due sotto le coperte.
Come d'abitudine, MJ si aggrappò al suo scoglio.
Io invece, cominciai a preparare il piano di battaglia per i giorni a seguire. :
Primo, togliere l'abitudine a MJ di dormire abbarbicata a me.......
Due, ...........
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
In effetti, se devo essere sincero, ero rimasto spiazzato.
Ora mi trovavo, nudo, ammanettato alla spalliera del letto, con lei che si era seduta, nuda sul mio bacino, che mi guardava, seria.
Dovevo assolutamente dire qualcosa: :
“Mi dichiaro prigioniero politico”
Nel momento in cui dissi questa frase, capii di aver detto una cazzata. :
Questa frase è famosa solo per noi italiani, in USA ha tutto un 'altro significato; difatti MJ rispose subito, in tono quasi beffardo :
“Noi i prigionieri politici li mandiamo a Guantanamo........”
Forse i nostri umorismi reciproci avevano bisogno di qualche spiegazione supplementare. : :
Visto che stavo zitto, MJ decise di dare il via alle “operazioni”; si abbassò su di me e cominciando dal viso e proseguendo con occhi, naso, bocca etc. iniziò ad alternare bacetti, mordicchiamenti, leccate, sempre molto lentamente.
E lentamente, iniziò a scendere sul collo, spalle, petto, capezzoli.
Avevo capito il gioco, sapevo dove sarebbe andata. : ) )
Solo che faceva tutto lentamente, sempre più lentamente man mano che scendeva; sapeva come dare piacere.
Pensai a Teresa, anche MJ probabilmente aveva letto gli stessi testi; chiusi gli occhi.
Come la nebbia nelle giornate autunnali sentii il “piacere” salire e impossessarsi del mio corpo; dovevo assolutamente resistere, non volevo che questo gioco finisse subito. ) )
Comincia a pensare a cose diverse, in modo da distogliere il cervello dalle sensazioni che arrivavano dal corpo; ad esempio come si calcola l'angolo di sito in base al calibro/peso palla nella caccia, le formule per avere un finale calibrato nella pesca a mosca; e poi ad una serie di problemi di lavoro che dovevo risolvere al mio ritorno in Europa. : : :
Ma purtroppo le sensazioni provenienti dal mio corpo riprendevano sempre il sopravvento; ci sapeva fare, MJ si stava rivelando una autentica fuoriclasse.
Nella mia top ten personale, composta tutta da autentiche Professioniste, lei ci rientrava alla grande; e non era certo una professionista del sesso. :
Quando arrivò al punto finale a cui ambiva arrivare, decisi che era ora di entrare in partita.
Per prima cosa, visto che era impegnata là sotto, mi liberai delle manette (grazie agli insegnamenti che mi aveva dato una volta uno dei miei “bravi ragazzi&rdquo. )
Quando le presi il viso per tirarla su, MJ guardando le manette appoggiate sul letto, rimase stupita :
“Come ha fatto a liberarti ?”
“Eh,eh,eh, un amico mi ha insegnato un trucco.......”
“Forse un amico che ha frequentato qualche collegio ?”
Sinceramente non sapevo se il mio “bravo ragazzo” fosse stato in qualche prigione, ma in fondo quello che contava per la compagnia (e per me) è che facesse bene il proprio lavoro. :
“Non so, non l'ho mai chiesto”.
Mentre MJ guardava, forse un po' delusa , le manette, diedi il via al mio “air show”.
Non potevo deluderla, quindi mi impegnai a fondo; grazie alle mie esperienze raccolte negli anni in giro per il mondo, sciorinai tutte le figure acrobatiche che avevo imparato, compreso le più impegnative come “il ponte tibetano”, “la virata di Immelman”, “rondò veneziano”, “il doppio cubano” e per finire il più difficile e recente, “il cobra di Puga?ëv”.
L'amico (omissis) “Maverick” istruttore della USFWS di Miramar che me ne aveva parlato la prima volta, mi disse che possono farla solo quelli che hanno un buon aereo e un gran “manico”. ) ) )
E io, modestamente, con tutta la pratica che avevo fatto e la bravissima istruttrice che mi aveva seguito per oltre 10 anni ero finalmente arrivato ad un buon livello. )
Un piccolo chiarimento per chi mi legge : le figure che ho citato non cercatele su Wikipedia, o nel Kamasutra (troppo spirituale) o nei vari manuali tantrici o di educazione sessuale in giro sul web; per il momento esistono solo nel Manuale di Bigfoot, che probabilmente renderò pubblico quando appenderò le scarpette (e qualcos'altro) al chiodo. )
Anche perchè voglio evitare che tutto questo know-how vada perso. :
Dopo circa 2 ore e un numero imprecisato di “Ohhh...”, “Ahhh...”, “Wow...” e “My God...”, portai a termine l'air show; ero stanchissimo, anche perchè non mi ero risparmiato; nonostante che in camera non ci fossero più di 20°, eravamo ambedue sudatissimi.
Dopo una po' di tempo trascorso a riprendere fiato guardando il soffitto ( io) e la neve che cadeva fuori dalla finestra (lei), ce ne andammo di comune accordo a fare una doccia (assieme).
Qui, grazie allo stretto contatto fra i nostri corpi, per poco, non ricominciammo; per fortuna riuscii a convincerla a rimandare al giorno dopo.
Il mio aereo aveva i serbatoi vuoti, ed il pilota era piuttosto stanco; diedi un'occhiata anche al mio equipaggio e capii subito che era meglio rimandare. :
Avevamo ancora 4 giorni pieni, più la domenica che doveva servire per il rientro; sorridendo gli dissi che se ce la faceva a sopportarmi potevamo fare ancora qualche altro "air show". )
La risposta fu un lungo bacio che interpretai come un si. :
Dopo la doccia, ritornammo nella sua camera, sistemammo il lettone e ci cacciammo tutti e due sotto le coperte.
Come d'abitudine, MJ si aggrappò al suo scoglio.
Io invece, cominciai a preparare il piano di battaglia per i giorni a seguire. :
Primo, togliere l'abitudine a MJ di dormire abbarbicata a me.......
Due, ...........
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.