Questo ci permise di rilassarci (solo lei in verità
e di chiaccherare un po'; siccome avevo manifestato molto interesse per l'artigianato locale, mi disse che ha casa sua aveva parecchia roba antica, in parte proveniente dalla sua famiglia, in parte acquistata durante i suoi viaggi.
Mi chiese se ero interessanto .
“Ok, mi piacerebbe vedere questa collezione” dissi (e magari anche qualcos'altro, pensai
)); lei rispose con il solito sorriso gentile.
Dopo circa un'ora abbondante, arrivammo a casa sua; era un palazzo di 3 piani, circondato da tantissimo verde in uno dei quartieri più esclusivi di Bangkok; salimmo all'ultimo piano, ed entrammo in casa.
L'appartamento era molto grande, dotato di un vero e proprio giardino prensile, arredato con molto buon gusto ed elegante (era in linea con la padrona di casa); c'erano fiori e piante dappertutto che lasciavano nell'aria un odore di bosco e di “fresco” piacevolmente gradevole.
“Mi vado ha cambiare, tu intanto mettiti comodo che poi ti preparo un drink”.
Mentre lei spariva in un'altra stanza, mi sedetti su un divano e ricordo che pensai : “Caro Bigfoot, oramai sei a Roma, sarebbe stupido andare via senza vedere il Papa”.
Cominciai ha pianificare le prossime mosse; lei tornò dopo circa una decina di minuti, bella fresca e “profumata”.
A questo punto incuriosito gli chiesi che profumo usava, perchè mi piaceva moltissimo anche se non l'avevo mai sentito.
Mi guardò silenziosa per alcuni secondi poi mi rispose che era una fraganza che si faceva fare da un'amica che aveva un negozio di aromi e profumi nel quartiere cinese.
Gli dissi che era molto buono e secondo me, molto adatto ad una persona raffinata come lei; intanto aveva preparato il solito drink a base frutta e alcolici tipico di queste parti.
Quando si avvicinò a me con i due bicchieri, mi alzai educatamente in piedi guardandola; ora aveva una specie di sari verde (un poco trasparente) che le lasciava scoperte le spalle e metteva in risalto il seno (piccolo, quasi da adolescente) e il suo corpo perfetto; ci guardammo negli occhi (aveva finalmente tolto gli occhialoni scuri, forse era la prima volta) e notai dei bellissimi occhi verdi.
Mi ricordo che intanto fuori il tempo era cambiato; in lontananza si sentiva un rumore di tuoni e l'atmosfera era carica di elettricità; nessuno dei due aveva ancora bevuto, continuavamo ha guardarci in silenzio senza proferire parola ognuno in attesa della mossa dell'altro.
Ormai Bigfoot aveva capito cosa sarebbe successo; solo che ero come paralizzato davanti a questa donna (normalmente sono io ha condurre le operazioni); ora invece non sapevo che pesci pigliare. :
Lei intanto cominciò ad avvicinarsi, fissandomi, come io fissavo lei, in silenzio; solo il rumore dei nostri respiri rompeva l'atmosfera.
Mi venne in mente una scena di un documentario che avevo visto una sera in albergo, in cui il cobra ipnotizza con il suo sguardo la sua vittima prima di sferrare il suo attacco.
Un brivido percorse la schiena di Bigfoot; pensai : “da predatore a preda”.
Fu l'ultima cosa che pensai.
Lei con una mossa velocissima si avvicinò e cominciò ha baciarmi (con tanto di lingua in bocca).
Restammo alcuni minuti avvinghiati a baciarci, con le mani che esploravano i nostri corpi, mentre fuori il temporale si avvicinava.
Improvvisamente si staccò da me e con una mossa elegante fece cadere il sari ai suoi piedi, rimanendo con solo le minuscole mutandine addosso.
Ragazzi, che spettacolo !!
Conosco un sacco di donne che darebbero l'anima per avere un corpo come il suo; sulla schiena aveva un gigantesco tatuaggio a colori che riproduceva una farfalla posata su un fiore; era il più grosso tatuaggio che avessi mai visto (anche se poi dopo, in Giappone ne ho viste alcune completamente tatuate).
In un attimo anche Bigfoot si liberò dei vestiti, restando bello nudo (con solo i suoi peli ovviamente
) ).
Ci buttammo letteralmente sul divano e cominciammo ha baciare ogni cm del nostri corpi; tutti i dubbi che avevo avuto sull'esito di questa avventura si erano dissipati come neve al sole.
Sapeva usare la lingua come nessun'altra fino a quel momento; anzi non era una lingua ma una specie di serpente che si insinuava dappertutto portandomi più volte sul punto di non ritorno.
Dovetti costatare che ci sapeva fare, molto più delle “Prof” e delle “No-prof” che avevo fino a quel momento conosciuto.
Ad un certo punto decisi che dovevo partecipare attivamente al gioco; partendo quindi dalla bocca dove mi ero concentrato inizialmente comincia leccarla tutta; i piccoli seni (naturali, morbidi e con i capezzoli scuri che erano diventati 2 piccoli chiodini); la pancia e l'ombelico (zone molto sensibili per tutte); aveva la pelle come la seta, liscia e profumata.
Poi decisi di scendere e di andare verso il Centro dell'Universo; cominciai ha leccare, attraverso le mutandine, il monte di Venere e zone adiacenti.
Immediatamente notai che il suo respiro era diventato più affannoso e, attraverso il tessuto delle mutandine, anche il suo clitoride si era destato.
Oramai ero lanciato (e in tiro) quindi proseguii nel mio lavoro inebriato dal suo “profumo” che mi annebbiava il cervello in una sorte di delirio alcolico (sorry, ma non posso fare altri paragoni perchè non ho mai usato droghe).
)
Attraverso la stoffa delle sue mutandine sentivo che era sempre più eccitata; il suo respiro si era trasformato in una specie di rantolo (e anch'io cominciavo ad essere in affanno, e il clima thailandese non ti aiuta certo ha fare queste cose).
Era giunto il momento agognato : afferrai le sue mutandine e gliele sfilai mentre lei mi guardava con il suo solito sguardo ipnotico .
Rimasi basito (e con le mutandine in mano).
Dove doveva esserci il Fiore dei Desideri, c'era qualcos'altro.
Un piccolo pene, con le sue due brave palline sotto (avete presente quello di un bimbo di 1/2 anni ?)
Stessa cosa.
Non ero preparato ad una situazione del genere (anche perchè mai l'avrei immaginata).
Lei se ne accorse subito, e mi domandò “se c'erano problemi”, sempre con il suo solito sorriso ammaliante.
A questo punto mi venne in soccorso la mia preparazione professionale; i miei ormoni ri-programmarono in pochi secondi i computer di bordo; tra me e me, da buon piemontese mi dissi “Avanti Savoia !!”
)
Mi tuffai su di lei e ricominciai ha baciarla sulla bocca; in un turbinio di corpi scivolammo dal divano al pavimento (per fortuna c'era il tappeto) ; steso sul pavimento guardavo le immagini della mia mente scorrere sul soffitto mentre lei che si era tuffata tra le mie gambe mi dava una dimostrazione di cosa si può fare con una bocca.....
Avrei voluto che il gioco non finisse mai, anzi facevo sforzi pazzeschi per resistere; lei era bravissima nel capire quando fermarsi e quando ripartire.
Ad un certo punto si tirò su, mi prese per mano e mi disse “vieni con me”; mentre mi guidava in un'altra stanza, davanti a me vedevo solo il corpo di una “donna” perfetta con un fondoschiena da urlo.
)
Entrammo in una stanza, c'era una vasca da bagno gigantesca in pietra nera; pensai tra me e me (cavolo, è grande come il mio appartamento in Italia).
Aprì l'acqua e versò una serie di liquidi; in pochi attimi cominciò ha formarsi una schiuma bianca profumatissima; mi prese per mano e entrammo nell'acqua tiepida, sedendoci in un angolo uno di fronte all'altro.
Riprendemmo i giochi che avevamo interrotti nell'altra stanza; lei ogni tanto si tuffava e “lavorava” sott'acqua creandomi sensazione mai provate; i nostri corpi bagnati e scivolosi, il “profumo” che aleggiava nella stanza stava cortocirquitando il mio cervello.
Pur essendo nato nelle Terre d'Acqua e quindi “umide” , non avevo mai fatto, sino ad allora sesso nell'acqua.
I nostri corpi si attorcigliavano e si scioglievano in sempre nuove posizioni; ero in balia di un essere che mi sentivo dappertutto (davanti, dietro, sopra, sotto e attorno a me); era come lottare con un serpente.
Ad un certo punto capii che non potevo continuare a resistere all'infinito; mi tirai su, la girai di schiena spingendola verso il bordo della vasca, ed in un attimo fui dentro di lei.
I suoi movimenti diventarono sempre più frenetici; sapeva esattamente come dare e ricevere piacere.
Non ricordo quanto tempo durò, oramai tutti i sistemi di bordo erano andati in tilt e dovetti passare ai comandi manuali ; ricordo solo che l'ultima cosa che pensai fu “C....zo, non ho messo il gommino !”
Persi la cognizione del tempo; ad un certo punto il mio orgasmo arrivò violento e improvviso come mai mi era successo.
Dopo alcuni secondi mi staccai da lei e scivolai nell'acqua; mentre galleggiavo, con lo sguardo perso sul soffitto e il cuore che pulsava a 200, pensai : “Che bella morte”.
Lei intanto mi aveva raggiunto al centro della vasca e mettendo la sua coscia sotto il mio capo, mi sosteneva amorevolmente, mentre con una mano mi massaggiava il petto.
Riaprii gli occhi ma avevo lo sguardo annebbiato; l'unica cosa che intravidi fu il suo viso bellissimo e sopratutto quei due occhi verdi che mi fissavano.
Poi, fu l'oblio...........
Il mattino dopo mi risvegliai in albergo (non so come ma ero riuscito a tornarci), steso di traverso sul letto con ancora addosso i vestiti (e il suo profumo) della sera precedente.
Ero solo un po' “arruffato” (avete presente quando i gatti rientrano a casa dopo qualche giorno di “libera uscita” ?).
La rividi solo qualche giorno dopo, al Country Club; era ai bordi della piscina con alcune amiche ha prendere il sole con il solito bikini ridottissimo che copriva il minimo indispensabile.
Ed era più che sufficiente.
Nelle settimane a seguire ci rivedemmo diverse volte, ma non si andò mai oltre il semplice bacino sulla guancia e le solite chiacchere di circostanza che si fanno in quei posti.
L'ultimo giorno che la vidi, gli comunicai che stavamo smontando il campo perchè il lavoro era stato completato; si dimostrò dispiaciuta e mi chiese subito se sarei tornato; gli dissi “può darsi, ma ancora non lo sapevo”.
Allora lei mi accompagnò fino alla macchina, dove, guardandomi fisso negli occhi (finalmente si era tolta quegli occhialoni da sole che teneva sempre), rividi quello sguardo che così tanto mi affascinava.
Questa volta mi baciò sulla bocca.
Ogni volta che ci ripenso, mi sembra di risentire il suo “profumo”.
L'ultimo giorno, mentre completavo le pratiche dell'albergo prima di venir via, vidi su una rivista appoggiata sul bancone, la sua fotografia; con noncuranza chiesi all'addetto alla reception chi era quella bella ragazza.
Lui guardò e mi disse che era una giornalista che scriveva su diversi giornali di moda e che aveva anche una trasmissione televisiva settimanale dedicata alla moda sul canale xx.
Poi sorridendo e guardandosi attorno mi si avvicinò e sottovoce mi disse che era una katoey; ovviamente facendo finta di niente, gli chiesi cosa significava.
Sempre sotto voce mi disse che le katoey sono “L'altra metà del cielo”; sono delle donne-uomo, che nella cultura popolare thay vengono considerate delle semi-divinità, reincarnazione di animali simbolo della loro cultura, tipo la tigre e il serpente.
Un brivido mi percorse la schiena; presi i miei bagagli e mi avviai verso l'aeroporto.
A questo punto devo per forza aprire una parentesi tecnica, in quanto chi legge deve essere in grado di capire alcune cose fondamentali.
Con i termini di katoey e ladyboy, in Thailandia si indicano 2 diverse tipologia di genere; le ladyboy (che sono molto più numerose e in continuo aumento perchè molto richieste sul mercato del sesso), sono uomini che, tramite operazioni, cure ormonali etc., hanno scelto di diventare donne (per i più differenti motivi, ma sopratutto per denaro).
Le katoey (molto, molto più "rare"
invece sono donne a tutti gli effetti, che nella fase embrionale, (non si conoscono ancora i motivi), hanno sviluppato un apparato genitale maschile, che però dopo la nascita non si evolverà più, rimando sempre ad uno stadio quasi pre-natale.
Ne riparlerò comunque più in dettaglio nel capitolo finale.
PENSIERO N.ro 3 – Gli odori e/o i profumi quanto possono incidere sulla sessualità ?
Bene, a questo punto è giunto il momento di fare un bel viaggio tra passato e futuro, tenendo presente il soggetto principale di questo 3D; andremo in Giappone ha scoprire le origini di molte cose che ci attirano.
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Il titolo della IV puntata sarà : "Il canto delle allodole"
C O M I N G S O O N
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.