Gnocca forum
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Sandokan (1457 post)
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bigfoot:

x Over :
"...tra cui c'è anche l'ucraina Mila Kunis, in dolce attesa..."

Mila Kunis non c'entra nulla, è un'attrice ed è mora; la Mila che ho raccontato è una fotomodella ed è bionda.

BF )
: Mila I
http://i61.tinypic.com/255n…" /> http://i62.tinypic.com/34et…" />
bigfoot
Sr. Member (224 post)
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bigfoot:

x Over :
"...tra cui c'è anche l'ucraina Mila Kunis, in dolce attesa..."

Mila Kunis non c'entra nulla, è un'attrice ed è mora; la Mila che ho raccontato è una fotomodella ed è bionda.

BF )
: Mila I
Yes, la ragazza del mio discepolo, Mila (ovviamente è il suo alias di lavoro), ukraina, bionda, fotomodella; segni particolari : "occhi di ghiaccio", Supergnocca. )

BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
I Love M_Q
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Leggendo questo tuo, ultimo brillante racconto,
avevo davanti agli occhi, come in un film,
l'immagine di una bellissima L.L.
Rileggendo piu attentamente.... non posso che congratularmi
con te per l'ottima scelta.
In attesa dei prossimi racconti. K virtuale
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Sandokan (1457 post)
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bigfoot:

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bigfoot:

: Mila I
Yes, la ragazza del mio discepolo, Mila (ovviamente è il suo alias di lavoro), ukraina, bionda, fotomodella; segni particolari : "occhi di ghiaccio", Supergnocca. )

BF
: Si bella è bella, ma io avrei scelto altro, per i miei gusti è troppo spigolosa un saluto Big.
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bigfoot
Sr. Member (224 post)
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: Si bella è bella, ma io avrei scelto altro, per i miei gusti è troppo spigolosa un saluto Big.
Spigolosa ?

Io per una così attraverserei l'Atlantico a nuoto. ) ) ) )

BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
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Sandokan (1457 post)
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bigfoot:

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: Si bella è bella, ma io avrei scelto altro, per i miei gusti è troppo spigolosa un saluto Big.
Spigolosa ?

Io per una così attraverserei l'Atlantico a nuoto. ) ) ) )

BF
Io no ) questo tipo di ragazza è apparenza.... vent'anni fa l'avrei scelta anch'io oggi cerco ben altro, logicamente se mi capitasse un occasione mica la rifiuterei, ho solo detto che potendo scegliere....
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bigfoot
Sr. Member (224 post)
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Io no ) questo tipo di ragazza è appaviziorenza.... vent'anni fa l'avrei scelta anch'io oggi cerco ben altro, logicamente se mi capitasse un occasione mica la rifiuterei, ho solo detto che potendo scegliere....
Su questo hai ragione, un conto è vederle "tirate a lucido" prima di un servizio fotografico o in tv/cinema, un conto è vederle alle 7 di mattina che fanno jogging o portano a spasso il cane (ne parlerò nella prossima puntata).

Però è anche vero che alcune sono comunque belle in partenza (restando nel settore che io e te apprezziamo maggiormente, una Gong Li (49 anni) oppure Zhang Ziyi (35), due che ho incrociato personalmente sono comunque belle donne).

Poi è chiaro che ognuno di noi ha dei suoi parametri personali sui canoni della bellezza, così come i gusti cambiano nel tempo.
Qualche anno fa, sarebbe stato impensabile che una Candice Huffine diventasse una delle modelle più richieste; e anche questa, t'assicuro ), è una bella donna a prescindere dalle misure.

BF
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Sandokan (1457 post)
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bigfoot:

Su questo hai ragione, un conto è vederle "tirate a lucido" prima di un servizio fotografico o in tv/cinema, un conto è vederle alle 7 di mattina che fanno jogging o portano a spasso il cane (ne parlerò nella prossima puntata).

Si ma io non baso i miei incontri solo sull'aspetto fisico, una ragazza può essere benissimo un amazzone e poi far pena a letto ) ecco perché diffido della troppa dall'apparenza, meglio la sostanza
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bigfoot
Sr. Member (224 post)
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Cari amici,
è ora di riprendere il viaggio; questa volta andremo a sud : California, lo stato dell'eterna primavera.

Tra Star, Vip, bella gente... )
Tra finzione e realtà...
Tra occasioni perse e guadagnate...

Nella prossima puntata :

  "L.A. confidential "


------- Coming soon -----------
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
Wonderfulmagic
Sr. Member (319 post)
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bigfoot:

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: Si bella è bella, ma io avrei scelto altro, per i miei gusti è troppo spigolosa un saluto Big.
Spigolosa ?

Io per una così attraverserei l'Atlantico a nuoto. ) ) ) )

BF
ammazza...e nemmeno ha ritirato l'obolo...che dirti...beato te!!
"Papa' esistono gli idraulici gonfiabili?" "No!" "E perché stamattina la mamma ne ha gonfiato uno?"
zimmerman2
Hulk (1948 post)
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Bravo bigfoot tutto gratis questa volta ti è andata bene k+151
La figa e il ciuffetto e' un duo perfetto!!!
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
X Wonderfulmagic e Zimmerman2 :

Anch'io mi sono chiesto perchè. :
L'unica spiegazione che ho trovato, è che lei non era "disponibile" come l'altra; probabilmente a giocato il fatto che mi ero presentato a nome di una "molto conosciuta" e "potente".

Gli amici sono importanti )

BF
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bigfoot
Sr. Member (224 post)
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Cap. IX  -    “L.A. Confidential”

Appena vidi Teresa scendere dall'auto, capii che c'erano novità in arrivo; erano 8 anni che stavamo assieme e per me era diventata un libro aperto.
Alla sera quando rientrava dal lavoro, dopo un numero di ore spropositato in ospedale, non era mai di buon umore; ma poi bastava un po' di coccole del suo “cucciolone” e riacquistava il suo buon umore.
Peccato che il suo “cucciolone” non sempre c'era.....

Quella sera invece era di buon umore, lo capii anche dal fatto che posò lo zainetto con tutte le sue cose che si porta sempre dietro, invece di lanciarlo.
“Piccola che ti succede ?”
Detesto gli imprevisti, e una certa inquietudine si faceva strada in me; ero quasi preoccupato di questo cambiamento d'umore della mia piccola.
“Tranquillizzati, non sono incinta” fu la sua risposta, mentre si spogliava per infilarsi sotto la doccia.
Naturalmente la seguii, volevo sapere cosa era successo per far cambiare il suo umore.
E anche per lo spettacolo della doccia........ )

Mentre si lavava, iniziò a raccontare :
“Questa sera mi ha chiamato Michelle”
“Michelle chi ?”
“Michelle, la mia amica e collega che vive a Los Angeles”
Ora avevo capito chi era; Teresa e questa Michelle avevano lavorato 2 anni assieme come a Boston (avevano ambedue ottenuto un dottorato di ricerca presso la locale università; al termine si erano separate: Teresa aveva girato il mondo (Terzo Mondo) con una ONG per la gloria, Michelle invece aveva deciso che i soldi sono importanti come la carriera.
Quindi si era data da fare, sposandosi (e divorziando) 2 volte; la prima volta con un'avvocato, la seconda volta con un medico.
Il giochetto le aveva fatto guadagnare un patrimonio valutabile in una ventina di milioni di $, 2 cliniche estetiche e altri gadget che non ricordo.

“Michelle ci ha invitati per il suo 33° compleanno, vuole passare qualche giorno con me...”
“Io sono fermo per 3 settimane, ma tu con l'ospedale come fai ?”

Allora, dovete sapere che a forza di lavorare con gli americani, ho preso anch'io qualcosa dei loro metodi; uno è quello di avere delle “basi” in giro per il mondo, in modo di avere dei punti d'appoggio quando servono. )

“Con l'ospedale non c'è problema; posso assentarmi per un paio di settimane, ho già trovato chi mi sostituisce; così in 2 settimane mi fai vedere la zona, visto che non ci sono mai stata.”

Io sì invece, molte, molte volte; tant'è che ho pure una “base” a Santa Monica (per chi non conosce la zona è dove hanno girato la serie di Baywatch).
Andare a Los Angeles con Teresa, poteva diventare molto rischioso, ho troppe “conoscenze” da quelle parti; tentai un diversivo :
“E se andassimo da qualche altra parte per queste 2 settimane ? Non so, Caraibi o Costarica (abbiamo degli amici laggiù.”
“No.”.
“Bali oppure le Hawaii, hai sempre desiderato andarci.”
“No.”
Tentai l'ultima carta :
“Florida, le Keys, sulle tracce di Hemingway ? (Teresa ama molto questo scrittore) ”
“Perchè sei così contrario ad andare a Los Angeles, hai sempre detto che è bellissima...” :

Incastrato, forse era meglio che mi preparassi un piano B. :

Due giorni dopo, volavamo alla volta di Los Angeles; durante il lungo volo, Teresa si premurò di narrarmi la vita “spericolata” di Michelle; molto interessante, sopratutto quando mi raccontò come era riuscita ha “spiumare” i 2 mariti.
Una così era da studiare bene; alla fine Teresa mi disse pure di stare attento, perchè la sua amica era una “mangiatrice di uomini”.
Wow, quella mi mancava nel mio Book of Fames.

All'aeroporto di L.A., trovammo Michelle che ci aspettava; se devo essere sincero, rimasi anche un po' deluso; era una donna normale, abbastanza bella, disinvolta.
Quando Teresa ci presentò, si congratulò con lei per l'ottima scelta; mi sembrava il mercato delle vacche, ed io rappresentavo il ….. vabbè avete capito.

In macchina, mentre veleggevamo verso casa sua, ad un certo punto mi chiese se avevo la lingua, visto che fino ad allora ero stato zitto; la battuta mandò in visibilio Teresa, che voltandosi verso di me mi disse con il suo solito sorriso :
“Povero cucciolo, sai è un po' spaesato...”

Siiii, spaesato. Stavo solamente cercando di capire come muovermi; qui era tutto minato per me, e dovevo stare attento a dove mettere i piedi. :

Finalmente arrivammo a Santa Barbara; naturalmente Michelle abitava nel quartiere più esclusivo della simpatica cittadina, in pratica dove ci sono solo star del cinema e vip; lì con la privacy non ci scherzano, bastava guardare il numero di poliziotti e vigilantes che si aggiravano per le stradine.
Mi ricordava la “Zona Verde” di Bagdad, ma qui ovviamente era tutto molto più bello.
Quando arrivammo alla casa, pensai che Michelle (o il suo ex-marito) dovevano essere un pochettino megalomani; non era una casa normale, ma uno di quei villoni in stile coloniale che si vedono negli stati del sud, con tanto di colonne e archi in marmo, campi di golf (che loro chiamano giardini).
L'opulenza americana, il gusto per il grande, in questo paese tutto deve essere “big”.

Anche Teresa rimase un poco sorpresa; lei che considerava i nostri 270 mq con doppi servizi, già fin troppo “ridondanti” per noi 2; bè, lì era servita a dovere.
Quando entrammo in casa, mi sembrò di averla già vista da qualche parte; Michelle se ne accorse subito e mi chiese conto del mio sguardo interrogativo.
Gli dissi che mi sembrava di averla già vista; Teresa sgranò i suoi occhioni scuri :
"Cucciolo, ma cosa dici, come fai a dire di averla già vista ?”

A questo punto, intervenne Michelle, ridendo:
“No Terry, ha ragione lui; qui sono state girate alcune scene de “La guerra dei Roses”, sai quel film con Douglas e la Turner.”
Ecco dove avevo visto quegli interni, con quella gigantesca scala che portava al primo piano; e visto la storia raccontata nel film, direi in perfetta sintonia con Michelle.

La casa era composta di 26 stanze; come si fa a vivere in una casa con 26 stanze ? C'è da perdersi; Teresa era sempre più impressionata, lei che preferiva una vita “minimalista”, cominciava ad essere in difficoltà.
Quanto a Michelle, lei si era perfettamente adeguata alla vita; mi sarebbe piaciuto conoscere i 2 suoi ex-mariti, anche per sentire anche la loro opinione. :

Dopo esserci sistemati nella stanza degli ospiti (in realtà un mini-appartamento o, come dicono qui, la suite degli ospiti) e mentre le ragazze si preparavano per andare a cena, diedi un'occhiata fuori.
Giardino immenso e piscina proporzionata; mi domandai più volte quanto poteva valere tutto quel ben di Dio. :
La cifra che venne fuori era semplicemente immorale.

Per cenare, Michelle ci portò in un locale molto chic di Santa Barbara, gestito da italiani (ma guarda ), dove mangiammo divinamente.
E non poteva essere diversamente, visto che la clientela erano tutti vip (cosi ci disse Michelle), con alcune star del cinema/televisione.
Durante la cena, Michelle e Teresa iniziarono a parlare del loro lavoro (te pareva); ed ad andare indietro nel tempo, fino ai tempi di Boston.
Ad un certo punto Michelle si lasciò scappare un :
“E si, in quel periodo ci siamo veramente divertite, eravamo sempre piene di ragazzi.”
Poi, girandosi verso di me, mi chiese :
“Te l'ha detto Terry che per alcuni mesi siamo state anche insieme ?”

Quell'anche era pieno di significati; mi girai verso Teresa, che intanto aveva tuffato il viso dentro un piatto di gamberoni alla brace, visibilmente in inbarazzo.
“Questo non l'avevi messo nel C.V. quando ci siamo conosciuti....”

Ridemmo tutti, Teresa un po' di meno; per fortuna Michelle lasciò cadere il discorso.

Questa è veramente pericolosa, devo tenerlo a mente.
E anche questa vacanza stava diventando veramente pericolosa.
E l'indomani mi aspettava un giro a Los Angeles e Beverly Hills con queste due.
:


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Eyjafjallajökull
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E dame che ci lasci in suspance sul più bello!
bigfoot
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Cap. IX -  “L.A. Confidential” - 2° parte

Il mattino dopo mi svegliai abbastanza presto, contrariamente alla mia compagna, il jet-lag mi fa un baffo; mi districai dalla sua presa e scivolai silenziosamente fuori dal letto; una doccia veloce, pantaloni corti e t-short ed ero pronto.
Scesi in cucina per fare colazione; Michelle e le sue 2 “mamacitas” erano già al lavoro per preparare la festa di compleanno alla sera; caffè (purtroppo quello solito “americano&rdquo e un paio di biscotti di mais (buonissimi) e uscii nel giardino dove si trovavano.

Michelle appena mi vide, chiese di Terry; gli risposi che stava ancora dormendo; lei sorrise poi mi si avvicinò e mi disse che purtroppo non poteva accompagnarci un po' in giro perchè doveva seguire i preparativi per la sua festa.
“Sai, ci sarà un sacco di gente, anche importante.....”
E lo disse facendomi l'occhiolino.
“Perchè non prendete una delle mie auto e vi fate un primo giretto per conto vostro ?”
Preferii passare la palla a Teresa, io ero solo un ospite.
“Vado a svegliare Teresa e sento cosa ne pensa”

Manco a farlo apposta Teresa apparve, un po' assonnata, ma arrivò; fu messa al corrente del cambio di programma.
Disse subito va bene, purchè rientriamo presto, voleva dare una mano alla sua amica.
Non credo che servisse, visto il numero di persone impegnate nel progetto, ma feci finta di niente; mentre Teresa sorseggiava il suo caffè, andammo con Michelle nel garage per scegliere l'auto.

Qui, nel garage sotterraneo della villa, ebbi l'ennesima dimostrazione della capacità di Michelle nel gestire matrimoni e relativi divorzi. )
Oltre alla macchina con cui era venuta a prenderci all'aeroporto di L.A. (una Jeep Gran Cherokee), c'erano le auto dell'ultimo marito : una Range Rover, una Porsche Cayman GTS e una Mercedes SLK cabrio.
La Range l'avevo già guidata diverse volte, la Mercedes cabrio (nera con interni rosso Ferrari) era troppo vistosa; optai per la Cayman GTS “canna di fucile”. )

Michelle prese le chiavi da un'armadietto e me le porse, dicendomi :
&ldquoivertitevi ragazzi, ci vediamo questa sera...”
Quando Michelle se ne tornò ai sui impegni dirigenziali, Teresa esclamò :
“Non vuoi mica andare in giro con una macchina del genere ?”
“Piccola, non siamo in Italia, vai a metterti un vestitino scosciato che si intoni al colore di quest'auto e partiamo”.
Andò a cambiarsi, borbottando.

Inizialmente ebbi qualche difficoltà a trovare la posizione di guida “giusta”; alla fine mi dovetti adattare un po', su queste auto si guida praticamente da “sdraiati”.
Accesi il mostro; prima sorpresa, i 350 cv era molto silenziosi, anche se il “timbro” era il classico Porsche.

Portai l'auto sul vialetto per aspettare Teresa; vidi Michelle che si voltò e mi fece segno dell'ok; Teresa arrivò subito, mi aveva accontentato, aveva messo un vestitino abbastanza corto, che lasciava vedere le sue belle gambe; anche lei si beccò l'ok della padrona di casa.
Salì a bordo con un po' di titubanza chiedendomi:
“Ma sarai capace a guidarla ?” :
“Piccola, lo dicevi anche la prima volta che mi hai lasciato guidare la tua sw; e poi si può sempre imparare...”
Infilai i miei Ray-Ban Aviator e partimmo (senza sgommare).

Gran macchina, nessuna vibrazione anomala, si guidava come un kart; visto che c'era il tettuccio elettrico, l'aprii.
Una folata di vento ci avvolse, per fortuna era una bella giornata, 24° di temperatura.
Al primo semaforo, ci fermammo; subito dopo arrivarono un gruppo di ciclisti, ragazzi e ragazze, tutti con il caschetto regolamentare; fummo circondati da una serie di “Wow”; i ragazzi ammiravano l'auto, le ragazze invece guardavano Teresa; una si lasciò scappare un “beata lei”, che probabilmente voleva dire molte cose.
Le piccole soddisfazioni della vita.)

&ldquoove mi porti ?”
“Piccola, per adesso goditi il viaggio e il paesaggio.....”
Mentre la mia piccola si rilassava sul magnifico sedile anatomico in vera pelle, cullata dal vento e dal sole che entrava nell'abitacolo, io assaporavo “il mostro”.
Essere seduti dentro quel bolide in grado di schizzare da 0 a 100 km in 4,6 sec. mi dava quasi un senso di onnipotenza; se poi guardavo la strumentazione simile a quella di un aereo, il contagiri poteva arrivare a 10.000, l'ultima cifra del tachimetro era 340 Km.
Vedere quei numeri mi inebriava; avrei voluto provare quel missile a tutti i costi, ma le macchine della Stradale che incrociavamo, senza contare il controllo dall'alto con elicotteri e ora anche droni, mi sconsigliava caldamente di fare qualche test.

Comunque arrivammo a destinazione; quando Teresa vide il cartello Beverly Hills, scattò entusiasta.
Quando si viene qui, il modo più veloce per capire e percorrere Rodeo Drive e poi andare sul Sunset Boulevard.
Teresa era fuori di sé dall'entusiasmo, vedeva per la prima volta quei posti che fino ad allora aveva visto solo in televisione o al cinema.
Cominciai a fargli vedere le case dove abitavano alcuni divi del cinema o della televisione; alcune non ci piacevano, altre …... cavolo che figata !!.

Teresa volle fermarsi per visitare alcuni negozi; misi il “mostro” in un piccolo parcheggio davanti ad un negozio di abbigliamento; immediatamente schizzarono fuori 2 commesse per riceverci, e mentre entravamo dissi alla mia piccola :
“Chissà se anche in Italia farebbero così ?”
“Ne dubito”

Il negozio era rifornitissimo di abbigliamento, scarpe e pelletteria, quasi tutta di provenienza italiana o francese.
I prezzi erano decisamente folli anche se in linea con il posto; questa volta la carta di credito subirà un forte scossone, pensai.

Per fortuna la mia compagna non era una spendacciona, e alla fine se ne uscì con un vestitino da (solo) 195 $; ammesso che quella sia una cifra bassa, visto la delusione dipinta sulla faccia del proprietario e delle 2 commesse.
Sono sicuro che avranno pensato :
“Questi vanno in giro con una macchina da 100.000 $ e poi comprano un vestitino da 195 $ !!”

Mentre uscivamo dal parcheggio, incrociammo una pattuglia della polizia; rallentarono per guardarci in faccia tutti e 2, e poi per guardare l'auto (e la targa, ci scommetto).
Ma tutto era regolare, un tizio “grosso” coi capelli corti in camicia hawaiana, pantaloni corti e Ray-Ban che coprivano buona parte del viso, accompagnato da una gnocca seminuda con borsa “regalo” di un noto negozio del posto.
Eravamo perfetti, eravamo come quasi tutti quelli del posto e quindi i 2 cops se ne andarono lemmi lemmi.

Non potei fare a meno di congratularmi con me stesso : bravo Bigfoot sei veramente un drago...
Ero diventato parte integrante dell'ambiente.
Dopo aver gironzolato un po', era ora di andare in un'altro posto, molto romantico; ma anche molto pericoloso per me. :
Ma mi sentivo su di giri, l'adrenalina mi stava facendo effetto; come a caccia, prima c'e la paura, poi subentra l'eccitazione e a quel punto andresti anche all'inferno, convinto di poter tornare indietro.

Per fortuna il traffico era diminuito moltissimo rispetto al mattino, e arrivammo a Santa Monica quasi in un attimo (si fa per dire).
Quando Teresa vide il Santa Monica Pier, il lungo molo frequentatissimo che è il simbolo di questa cittadina, esclamò dubito :
“Caspita, ma questo l'ho già visto, qui hanno girato un sacco di film (e giù, da brava cinefila l'elenco)”.

Con un colpo di c..o riuscii anche a trovare un parcheggio nelle vicinanze; scendemmo tra la solita ammirazione di un gruppo di ragazzi e ragazze (le macchine europee scatenano sempre la libido dei giovani americani).
Ci tuffammo in mezzo alla gente (sperando di non incrociare qualche mia conoscenza) e percorremmo il lungo molo fino in fondo, dopo aver dato una sbirciatina ai vari negozietti di chincaglierie; quando arrivammo in fondo, mi guardai indietro: era veramente lungo, mi sarebbe piaciuto essere qui quando l'oceano si gonfia, con le onde alte 8-10 mt. e tutti i giovani del posto si catapultano sui surf. :

Mentre guardavo l'oceano, Teresa si fece sotto e mi diede un lungo bacio.
Poi sottovoce : “Grazie di tutto....”
Rimane uno dei più bei ricordi della mia vita.)

Oramai era metà pomeriggio, ci prendemmo 2 “Italian ice cream” (in queste cose siamo sempre i migliori) e ce ne tornammo alla macchina; era ora di riprendere la via di casa.
Avrei voluta portarla a visitare la Promenade, l'isola pedonale piena di artisti di strada e negozietti con le cose più strane, ma ci voleva troppo tempo.
Per tornare, invece di prendere la Highway, presi la strada litoranea che corre in riva all'oceano; più lunga ma molto più scorrevole.
E sopratutto più romantica, con il disco del sole che lentamente si tuffa nell'oceano.

Purtroppo quando arrivammo a Santa Barbara, avevamo un leggero ritardo; mentre entravamo nella villa di Michelle, alcuni invitati stavano già arrivando.
Ad un certo punto, Teresa esclamò :
“Guarda, Michelle ha invitato anche dei marinai !”
Guardai nella direzione indicatami: c'era un gruppo di uomini in divisa bianca che stavano parlando tra di loro.
Mentre passavamo davanti a loro in macchina guardai meglio :
“Non è possibile !!!” esclamai ad alta voce.

Uno del gruppetto si girò, abbassandosi per guardarci meglio; poi lo sentii esclamare :
“Ma è Bigfoot !!”, indicandomi agli altri.
Bloccai la macchina e scesi subito; i 4 militari mi circondarono subito, e partì una valanga di abbracci e pacche sulle spalle.

FLASHBACK:
Non erano marinai, ma piloti dell'USNavy con la divisa da cerimonia; molto amici, era più di un anno che non li vedevo; li avevo conosciuti alcuni anni prima, ad un corso di addestramento dalle parti di S.Diego; avevo dato loro una “mano” a superare dei test, e loro per riconoscenza mi avevano fatto entrare nel “cerchio magico” o meglio, nel loro “squadron 69”.
Voi ora vi chiederete cosa ci fa un civile in uno “squadron” composto da militari; bene, vi devo qualche spiegazione (per quello che si può dire).

Il numero dello “squadron” (69) penso abbiate capito cosa significa; esatto, proprio quello; e lo “squadron 69” è la più famosa confraternita di “punter professionisti” degli USA.
Entrare a farne parte è un'onore, e ti da la possibilità di accedere a dei “meeting” molto esclusivi, di difficile se non impossibile accesso.

I 4 che mi circondavano erano il “Comandante” Cpt. Rick “Maverick” (..omissis..), il Cpt. Tommy “Fat Goose” (..omissis..), e i Lt. Sam “Turkey” (..omissis..) e Elliot “Firebolt” (..omissis..).
Come nella caccia/pesca non puoi scegliere il tuo soprannome, anche tra i piloti capita la stessa cosa.
“Maverick” era stato battezzato con quel nick durante il sua periodo alla base di Miramar, quando era uno degli istruttori della Top-Gun AFTC, e si divertiva a “far fuori” gli aspiranti top-gun del USNavy; mai nickname fu più appropriato.

“Fat Goose” aveva iniziato a pilotare aerei a 11 anni, con il padre, in British Columbia; anzi era idrovolanti e quindi nello slang dei piloti erano un “goose”; poi siccome era piuttosto tarchiato e con qualche kg. di troppo era diventato “Fat Goose”; gran manico, era in grado di atterrarti nella vasca da bagno (e poi ripartire naturalmente).

“Turkey” era del Kentuky (lo stato con più tacchini selvatici degli USA), aveva capelli brizzolati : il suo nick lo calzava a pennello; grande “tacchinatore” (nel senso italiano del termine).

“Firebolt” : è il nome della 2° scopa magica che usa Harry Potter; vederlo volare non sapevi se aveva imparato da Harry Potter o viceversa.

“Maverick” era quello che mi ha insegnato alcuni numeri (come la Immelman e il Kobra di Pugacev) che da allora sono diventati parte integrante del mio “air show”; per contraccambiare io ho insegnato loro la famosa posizione, che “Fat Goose” poi battezzò “del rifornimento in volo”, costato a me e a Teresa innumerevoli prove (e figure, le prime volte non è facile). )
Tutto queste “posizioni” sono legate alle figure del volo; se volete farvi un'idea potete cercarle sul web dove sono spiegate molto bene.

Siccome dovevo avere anch'io un nick, “Fat Goose”, con l'approvazione degli altri 3, mi battezzò “Bigfoot”; e quindi, essendo comunque io un civile, mi regalarono un casco da pilota (che tengo tra i miei cimeli), con il mio nick stampato davanti e l'emblema dello “squadron 69” (potete immaginare cos'è. )

Un anno dopo il nostro primo incontro a San Diego, ricevetti le promozione; lo “squadron 69” mi avevano promosso “comandante” (questo termine viene affibbiato ai “soci” anziani che abbiano contribuito alla causa comune ed è indipendente dal grado; inoltre era la prima volta che veniva conferita ad un civile (come sottolineava “Maverick” nella lettera inviatami); e per rimarcare la cosa, mi diedero anche il pin della US Navy da mettere sulla giacca (l'unica che può essere portata anche da un civile).
Mi sentivo veramente orgoglioso di quella combriccola di “matti”.
Fine FLASHBACK

Chiesi che ci facevano da quelle parti; la Florida era lontana; mi aggiornarono sulle rispettive dislocazioni.
“Maverick” era stato promosso ed ora era a Washington; purtroppo li c'erano un sacco di “no-fly zone” da rispettare e il nostro hobby ne risentiva.

“Fat Goose” era diventato un “tester” e adesso era ad Ellis, in Nevada; gli dissi “A caccia di Alieni ?”
Mi rispose che non c'erano Alieni ad Ellis, però in compenso c'è lì vicino Las Vegas (che non è poco per il nostro hobby).

“Turkey” e “Firebolt” invece erano imbarcati, su portaerei diverse (sfortunatamente) e lì era veramente dura...... le colleghe sono “OFF”.

A questo punto presentai loro Teresa, la quale scese dalla macchina con un movimento rapido che mise subito in evidenza le belle gambe.
Notai subito un lampo negli occhi di quei 4 lupi, ma per mettere subito ben in chiaro le “regole d'ingaggio”, la presentai come mia compagna "da ben 8 anni".
Erano tutti ufficiali e gentil'uomini, per cui tutti e 4 risposero con un perfetto baciamano, che lasciò abbastanza perplessa la mia piccola.

Ma comunque avevano tutti recepito il mio messaggio, per cui mi misi tranquillo.
Chiesi a “Maverick” come mai erano a quella festa:
“Conosciamo Michelle e ci ha invitati alla sua festa di compleanno” disse sorridendo a me e a Teresa.

Guarda guarda, Michelle conosce questi qui; interessante, molto interessante, pensai tra me e me.
Guardai la mia cerbiattina; era ora di allontanarsi da quel branco di lupi, a scanso di equivoci; diedi loro l'arrivederci a dopo, risalimmo in macchina e rientrammo alla base; dovevamo ancora anche cambiarci per la festa.
Quando,dopo aver rimesso ad incastro le auto nel garage, arrivai su nella nostra stanza, trovai Teresa che stava provando il vestito che aveva preso, con l'assistenza di Michelle; mentre mi preparavo, sentii nell'altra stanza che Michelle consigliava a Teresa di togliere l'intimo di sotto, perchè si notava sotto il vestito; ma la mia piccola non era molto d'accordo e quindi si accese una piccola discussione. :
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FLASHBACK
Ho conosciuto Teresa a casa di amici (e amiche) comuni; fin dal primo momento la notai: era sempre un po' in disparte, molto riservata; fisicamente mi attraeva moltissimo, non molto alta, un po' “curvy” come dicono gli americani, ma con delle “curvy” perfette che non davano fastidio. )

Incarnava il mio ideale di donna (a parte la passione per le orientali); con l'aiuto di un paio di sue amiche che conoscevo bene, cercai di “attaccare bottone”.
Niente da fare, fin dalla prima volta si rinchiuse a riccio e quella sera mi servì un bel 2 di picche; da allora, ne feci una bella collezione.

Cercai, sempre con l'aiuto degli amici/amiche di rivederla, ma lei continuava a servirmi 2 di picche regolarmente.
Ma Bigfoot è testardo, quando si fissa su qualcosa, deve andare fino in fondo.
Venni a sapere che era medico chirurgo con specializzazione in ginecologia e andrologia; mi feci dare da un'amica l'indirizzo del suo studio e prenotai una visita (come androloga). )

Quel giorno, appena mi vide nel suo studio, mi chiese subito quale problema avevo; gli spiegai che volevo semplicemente rivederla; mi guardò per alcuni secondi, senza tradire nessuna emozione, mi prese per un braccio e mi accompagnò dalla segretaria.
Poi indicandomi disse alla segretaria :
“La prossima volta non fissare nessun appuntamento con questo Signore”.

Questa era veramente troppo; probabilmente qualcun'altro avrebbe buttato la spugna, ma Bigfoot no.
Era il momento di cambiare gioco, ora Bigfoot faceva scendere in campo la sua “professionalità”.

Cominciai a raccogliere informazioni, discretamente, sulla ragazza; quello che si andava componendo davanti a me era un quadro non molto incoraggiante.
Figlia unica di una famiglia dell'alta borghesia (..omissis..), fin da bambina aveva espresso doti di “secchiona”, sopratutto nel periodo che aveva trascorso in un noto collegio femminile gestito da religiosi.
Laureata in medicina con il massimo dei voti (ed in tempi brevi), si era poi specializzata in due branche della medicina molto interessanti (per me). )

Visto le sue capacità una università di Boston le aveva offerto un dottorato di ricerca di 2 anni; al termine del quale, da brava “madamin” (..omissis..) aveva deciso di mettere a disposizione dei poveri le sue conoscenze scientifiche; per tre anni aveva girato il mondo con quelli MSF : Sudan, Ciad, Eritrea, Somalia, Thailandia, Cambogia, Laos.
In Ciad lei e alcuni suoi colleghi furono catturati da uno di quegli innumerevoli gruppi di combattenti di non so che e tenuti prigionieri per un paio di settimane; poi per fortuna intervennero le forze speciali francesi e li liberarono tutti, imbarcandoli per l'Europa.
Qui, visto che orami i genitori erano anziani, preferì fermarsi e andò a lavorare in un grosso ospedale del nord Italia.

Con un curriculum così era perfetta per me; dopo “l'identificazione” cominciai la 2° fase della caccia, “l'avvicinamento”.
Con l'aiuto degli amici/amiche che avevano preso a cuore il mio problema, ogni occasione era buona per incontrarla; ma lei continuava ad essere indifferente.

Con qualsiasi altra ragazza, probabilmente l'avrei già piantata da un pezzo; ma con lei non potevo, era più forte di me.
Iniziai a frequentare il suoi luoghi abituali, negli stessi orari che faceva lei (è molto metodica), facendo finta di incontrarla “casualmente”; lei, sempre gentile, da brava “madamin” già alla seconda volta mi aveva sgamato.
Mi disse che non gli piacevo affatto, e che se non la smettevo avrebbe chiamato la Polizia; in effetti era un caso di stalking da manuale. :

Quella volta decisi la tattica che poi in seguito mi avrebbe dato enormi successi; come Sun Tzu ne “L'arte della guerra”: “….fai credere al tuo nemico di essere debole e fai in modo che ti attacchi dove vuoi tu.....”
Assunsi un aria da “cucciolo impaurito”; ogni volta che Teresa mi dava (metaforicamente) un bel calcione nel c...o, Bigfoot guaiva, ma restava vicino in attesa di una carezza. )

Il trattamento durò un paio di mesi; Bigfoot è un duro, resisteva con tutte le sue forze accanto alla “sua padroncina”.
Alla fine, Teresa si impietosì di quel ragazzo che nonostante tutti i calci in c..o (metaforici) e pesci in faccia, continuava a stargli dietro; quella sera, quando al supermercato accettò di uscire a cena con me, divenne festa nazionale sulla mia agenda personale. )

3 mesi dopo iniziammo a convivere, con soddisfazione indescrivibile dei nostri comuni amici che non ce la facevano più di questa telenovelas.
Fine FLASHBAK

“Cosa stai pensando”, la voce di Teresa mi risvegliò dai mie ricordi.
“Michelle mi ha fatto togliere l'intimo, perchè si notava....”
Forse sperava che gli dessi una mano per controbattere la sua amica; mi limitai ad un “Ha ragione Michelle, con quel tipo di tessuto si nota subito quello che porti sotto.”
Rimase delusa.
Eravamo pronti, io come al solito comincia a scherzare :
“Farai una strage di cuori stasera”
Appena le sfiorai un seno, un “chiodino” apparve da sotto il tessuto del vestito.
“Smettila def....te”.
Bene, era ritornato tutto normale, potevamo scendere in campo. :

Era già arrivata parecchia gente, il salone era quasi pieno di invitati, così come il giardino fuori.
Vidi subito, in un angolo il mio “squadron” al completo, già in compagnia di alcune signore e signorine; il fascino della divisa bianca....
Ci avvicinammo e li salutammo di nuovo; nel mentre arrivò Michelle che fu molto sorpresa nel costatare che ci conoscevamo; anche a lei raccontai la solita storiella di San Diego etc.ect..
Ad certo punto, da perfetta padrona di casa, ci prese sottobraccio (io e Terry, come la chiamava sempre lei) :
“Venite che vi faccio conoscere un po' di persone.....”

Lasciammo il mio gruppetto di amici, non senza prima di sentire “Fat Goose” che, alzando il bicchiere, mi augurava “Buona fortuna Comandante”.

Ora potrei fare un lungo elenco di persone che incontrammo quella sera, attori/attrici/giornalisti/politici e vip in generale.
Ma sarebbe noioso per voi, e avrei comunque difficoltà a ricordarle tutte.
Perciò mi limiterò a darvi delle indicazioni (niente nomi per privacy, da quelle parte ci tengono molto), di qualcuno/a che mi ha deluso/sorpreso o entusiasmato; ovviamente è un parere del tutto personale, in quanto spesso il giudizio mio e di Teresa non coincideva.

Due attrici che mi hanno sorpreso molto : una è diventata famosa per un accavallamento di gambe; l'altra è diventata famosa con un film catastrofico sugli uragani; tenuto conto che ambedue hanno superato i 50, belle brave ed intelligenti; è stato un vero piacere parlare con loro. )

La terza, cinquantenne , presente con una delle 3 figlie, con all'attivo diversi film e partners famosi,mi ha deluso; il fisico di “Soldato Jane” non esiste più, inoltre come ha detto anche Teresa, è triste vedere una cinquantenne che cerca di assomigliare alla figlia più giovane di 30 anni.

Un'altra splendida quarantenne (è sorprendente vedere dal vivo questi attori/attrici, tu hai in mente l'immagine nel film, magari girato anni prima); poi te li ritrovi davanti e rimani spiazzato.
Di questa ricordo il film “Seven” in cui lei interpreta la figura della moglie del detective (Brad Pitt);il film è del 1995, ma lei è ancora quasi uguale.

Michelle ci presentò ad un sacco di suoi amici, eravamo i suoi “italian friends”, venuti apposta per la sua festa dalla lontana Italia.
Meno male che nessuno fece battute su pizza, mandolini e mafia........
Teresa era al settimo cielo, conoscere tutta quella gente che aveva visto solo e sempre in televisione o al cinema la mandava in estasi.
Ad un certo punto, eravamo in giardino, Michelle prese sottobraccio Terry e gli disse :
“Venite, vi faccio conoscere una donna straordinaria, attrice fantastica e famosissima....”

Ci avviammo verso un gruppetto di persone, uomini e donne che chiaccheravano amabilmente in un'angolo del giardino.

Mentre ci avvicinavamo, scattò l'allarme “Collisione” a bordo della mia astronave; il mio equipaggio fù preso immediatamente dal panico...

Guardai nel gruppo di persone, e la vidi.

Impossibile sbagliarsi, indossava un “tubino da sera” che la fasciava come un guanto, mettendo in risalto il suo fisico atletico.... che conoscevo molto bene. )

Sentendo la voce di Michelle, si girarono tutti verso di noi.
Era proprio lei.......


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
dania.rose
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Mei Ley part 2
Attendiamo la prossima puntata
Eyjafjallajökull
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dania.rose:

Mei Ley part 2
Attendiamo la prossima puntata
Oh si. Quando ha parlato del fisico fasciato.... Non può essere che lei. Poi ancor di più dicendo che lo conosceva così bene :=)
Marcuzzo63
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Grande Big ! :-)
bigfoot
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Cap. IX - “L.A. Confidential” - 3° parte

Quando Michelle ci presentò, i nostri sguardi si incrociarono; nei suoi bellissimi occhi scuri da orientale ci fù come un lampo, mi aveva riconosciuto.
Anche perchè la nostra padrona di casa ci aveva presentato con i nostri nomi, lo stesso che avevo usato quella volta a N.Y., al contrario di lei che ora ha un nome nuovo (in realtà e il diminutivo di quello di battesimo.
Purtroppo ho un nome non molto comune, e un nome poco comune associato ad un episodio è molto più facile da ricordare.

Sul suo bel viso, come tutto il resto, il passare degli anni non si è ancora manifestato (come d'altronde anche per me, visto che tutti quelli che mi conoscono sottolineano che sono sempre uguale, nonostante gli anni passino).

Ci stringemmo la mano, e lei mi regalò quel famoso sorriso che mi aveva ammaliato durante la cena con Francesco e Mila.
Eravamo paralizzati, io e il mio equipaggio; quante possibilità c'erano di beccare una di N.Y. conosciuta anni prima, a Santa Barbara ? :

Ancora una volta la sfiga aveva dimostrato di essere un cecchino infallibile e spietato.

Per fortuna mi venne in soccorso (involontario) Teresa; essere davanti al suo idolo le fece perdere la tradizionale sobrietà sabauda che la contraddistingue, dando a me la possibilità di riprendere il controllo della situazione.
Non è che avessi paura di qualche scenata, ma piuttosto che il suo o il mio comportamento potesse destare qualche sospetto (tipo quello che ci conoscevamo già. :

Per fortuna, mi venne in soccorso la mia esperienza in giro per ilo mondo, avevo subito interrogatori da israeliani e sauditi, uscendone bene; dovevo solo mantenere la calma e il “ritmo” giusto.
Così mi era stato insegnato.
E devo dire che, come attore, fui sicuramente alla sua altezza; lei è una attrice professionista, e si comportò di conseguenza.

Per fortuna Michelle aveva fretta di completare il giro di presentazione, e ci trascinò via, con enorme dispiacere della mia piccola che doveva separarsi dal suo idolo.

Quando ci allontanammo da quel gruppetto, provai una sensazione strana, quasi come quella di un condannato che all'ultimo momento viene graziato.
L'avevo scampata bella.:

Da quel momento, i miei ricordi sono un po' confusi; ogni tanto Teresa vedendoli in tv, ricorda quella serata e mi dice :
“Vedi quello, c'era anche lui/lei quella sera da Michelle”.
Ma io, sinceramente non ricordo, in quel momento un black-out aveva compromesso i mie sistemi di bordo.

Ad un certo punto, ritornammo dal mio “squadron”; i ragazzi, circondati da belle signore/signorine conversavano amabilmente; chiesi a “Maverick” dove erano alloggiati; mi rispose che erano a Santa Monica , all'albergo (..omissis..); avevano affittato un intero piano, perchè dovevano festeggiare 2 matricole che avevano ottenuto l'imbarco.

Fu “Fat Goose” a farsi avanti e lanciare l'idea :
“Perchè non vieni anche tu, ci farebbe un'enorme piacere, e anche i 2 novellini sarebbe contenti di conoscerti.”
Guardai Teresa che stava ascoltando, senza nemmeno immaginare quello che questi “matti” mi stavano trasmettendo.
“Veramente io e Teresa avevamo altri progetti....”
Michelle, che stava anche lei ascoltando, decise di intervenire in mio soccorso:
&ldquoai Terry, lascia che vada con i suoi amici, io e te ce ne andiamo per conto nostro a fare shopping”
Teresa era un po' titubante, io iniziai a scodinzolare con la mia solita aria da “cucciolo” in attesa che la padroncina lo liberasse dal guinzaglio (è una metafora, ma rende bene l'idea).
“Va bene cucciolo, vai con i tuoi amici, noi viaggiamo da sole”.
Sun Tzu aveva avuto ancora una volta ragione. )

Appena Teresa e Michelle si allontanarono richiamate da altri ospiti, i miei 4 soci mi guardarono :
“Cucciolo ?”
E giù risate.
“E' triste vedere un Bigfoot in gabbia; brindiamo al comandante Bigfoot ! “ disse “Fat Goose” alzando il bicchiere; gli altri, in mio onore, seguirono subito.
A me veniva da ridere; non solo ero scampato ad un pericolo, ma avevo guadagnato l'ingresso ad un “cerimonia” che presumevo memorabile. :

La festa di Michelle andò per le lunghe, e decisamente con troppi drink ingeriti.
Il giorno dopo ci svegliammo tutti molto tardi, con un leggero cerchio alla testa; per recuperare, Michelle e Teresa decisero di rimandare il tour di Santa Barbara ai giorni seguenti.
Passammo il pomeriggio ha crogiolarci nella sua piscina; se ci fosse stato anche qualche pesce avrei potuto anche pescarci, mi sarei divertito tantissimo, ma purtroppo non c'erano, per cui mi accontentai di fare pennichella.

Naturalmente le mie 2 donne continuarono a commentare la sera precedente; peccato che Michelle non fosse molto riservata (almeno con noi); visto che non avevo ancora capito il tipo di rapporto che c'era tra lei e il mio “squadron”, continuai a tenerla catalogata come pericolosa.

Per finire la giornata in bellezza, andammo a cena in un locale molto rinomato per il pesce, che Michelle conosceva molto bene, appena fuori Santa Barbara verso le colline.
Anche qui, c'era un bel po' di gente conosciuta (per fortuna non da me, la fortuna mi stava assistendo) ma da Michelle; più andavamo avanti, più mi rendevo conto che un chirurgo estetico come la nostra amica, in California trova la sua miniera d'oro. :

Mentre stavamo cenando, arrivò un gruppo di persone, uomini e donne; 2 di queste mi fecero sobbalzare, tanto che se ne accorsero sia Teresa e Michelle; erano molto belle, tanto che la mia “chimica” si era già messo in moto.

Cari amici lettori, chiarisco subito che prima di allora non le conoscevo, se non per averle viste sullo schermo; per fortuna ci pensò Michelle a presentarci, quando vedendola, vennero a salutarla al nostro tavolo.
Erano 2 attrici britanniche: una era la “regina cattiva” di un noto serial televisivo che parla di 7 regni, di un trono da assegnare e di spade da conquistare; fin da quando l'avevo vista in televisione aveva qualcosa che mi“attirava” : le folte soppraciglia scure combinate con il biondo dei capelli, quel perenne sguardo serio e il sorriso beffardo (come era Teresa quando la vidi la prima volta, probabile spiegazione); ora averla qui davanti L.H. era veramente una gran bella donna.

L'altra invece, molto più giovane, abbiamo imparato a conoscerla come Ermione in una nota saga cinematografica; ora, ricordandola come ragazzina nei film, vedersela davanti come una giovane donna, molto bella, e con quella caratteristica che ho detto prima, andai in estasi.

Che volete farci cari amici, io di fronte a donne di quel tipo vengo colpito da una sorte di “sindrome di Stendhal”; e questa volta se ne accorse pure anche Teresa, che per farmi riprendere il controllo di me stesso mi rifilò un bel pizzicotto in un braccio.

Per fortuna, dopo qualche minuto di chiacchere con Michelle, le due se ne tornarono al loro gruppo; a quel punto, lo sguardo severo che Teresa mi rivolse, era più eloquente di tanti bei discorsi.

Quando tornammo a casa, dopo la cena, nella nostra suite degli ospiti, Teresa riprese il discorso (e i pensieri) interrotti dal pizzicotto; mentre ci infilavamo nel letto, mi disse con quell'aria da furbetta maliziosa :
“Immagina di essere adesso con quelle 2; fammi vedere cosa faresti.....”
"Coooome, tutte e due ?"

Meno male che aveva studiato dalle suore, se pensavo quanto tribolare mi aveva fatto fare i primi tempi per poterla conoscere, certe volte mi assale un dubbio : ma è la stessa persona ? :

Ora, se lor signori permettono, questa parte del racconto viene omessa per privacy.


Il mattino dopo, Michelle e Teresa partirono presto; la giornata era lunga e non volevano perdere tempo.
La Mercedes SLK cabrio era pronta davanti alla casa, tirata a lucido dal suo personale di servizio; quando le vidi arrivare, rimasi un tantino perplesso (è un'eufemismo, per non dire di peggio).
Indossavano ambedue vestitini corti, forse anche un po' troppo corti (quelli che certi miei amici chiamano "con vista passera"; quello di Michelle era bianco con dei motivi floreali che lasciava molto poco all'immaginazione, mentre invece quello di Teresa era sull'azzurro.

Era incredibile come Michelle aveva trasformato in pochi giorni una timida cerbiattina sabauda in spregiudicata ragazza californiana; salirono sulla SLK, infilarono ambedue occhialoni da sole e un cappellino della LAPD e, dopo avermi inviato un bacetto, sgommarono veloci.
Volevo dire loro di fare “le brave ragazze”, ma non ebbi il tempo. )

Bene, ora toccava a me, non vedevo l'ora di andare a trovare il mio “squadron”.
Mentre mi stavo preparando per raggiungerli, mi chiamò “Maverick”; c'era un contrattempo, i 2 novellini sarebbero arrivati più tardi, causa di forza maggiore.
L'inizio della cerimonia slittava quindi alle 19:00; peccato, avevo una mezza giornata da occupare, ma non ci misi molto a risolvere il problema. :
Chiamai Teresa per avvertirla che sarei rientrato tardi, causa slittamento della cerimonia; non era un problema, anche loro due sarebbero rientrate più tardi.
A questo punto, sistemate le varie caselle, andai in piscina e mi feci un bel riposino al caldo sole della California.

A metà pomeriggio, decisi che era ora di raggiungere i miei amici; mi misi un paio di pantaloni Cargo e una camicia Ex-Officio, scarpe Geox di tela, Ray-Ban sul viso; mi guardai allo specchio prima di uscire : perfetto, con anche i capelli corti potevo passare tranquillamente per un ex-militare.
Presi la solita Porsche Cayman GTS di Michelle (anzi dell'ex-marito), e dopo aver impostato la destinazione Santa Monica albergo ..omissis.. , partii.
Qualcosa mi diceva che sarebbe stata una bella serata.

Quando arrivai all'albergo, dopo un po' di giri causa incomprensione con il navigatore satellitare, trovai fuori, davanti all'entrata, “Fat Goose” e “Turkey”; erano venuti a ricevere un gruppo di ragazze che avevano invitato.
Appena mi videro, i 2 “buffoni incalliti” scattarono sull'attenti, provocando un sorta di “onda di attenzione” su di me; un paio di ragazze mi avvicinarono subito, facendomi i complimenti per l'auto; una addirittura, per chiarire subito, cominciò ad accarezzare lo specchietto esterno in modalità “lap dance”.
Mamma mia, qui c'era da tener saldi i nervi (e anche altro).

Lasciai la macchina al personale di servizio, raccomandandone la custodia (la faccia feroce che feci al ragazzo delle auto lo fece scattare come una saetta); poi assieme ai mie due “buffoni” e al gruppo di ragazze salimmo all'ultimo piano.
Qui trovai gli altri 2, “Maverick” e “Firebolt” assieme ai 2 novellini appena arrivati ed ad un folto numero di ragazze.

Appena mi vide “Maverick” e “Firebolt” mi vennero incontro; “Maverick” sogghignando disse :
“Buona sera Comandante Bigfoot”.
Quella semplice frase, fece scattare, seduti su un divano, i 2 novellini sull'attenti; tutte le ragazze presenti si girarono verso di noi.
Perfetto, pensai, in un solo colpo mi hanno segnalato a tutti. :

Decisi di stare al gioco e andai verso i 2 novellini chiedendo loro il nome e grado.
Risposero secondo la formula standard :
“Signore, LT. (..omissis..), Signore”

Dopo la presentazione ufficiale (non so come riuscii a stare serio), presi sottobraccio “Maverick”, un drink analcolico (come sempre) e ci appartammo in un angolo ha chiaccherare; volevo sapere tutte le “ultime novità” dello “squadron”.
Poco alla volta, le ragazze e gli altri erano intanto saliti sul terrazzo dell'albergo, dove c'era una grossa piscina; gli schiamazzi e le risate stavano aumentando di tono, probabilmente direttamente proporzionali all'alcool / birra / drink che venivano consumati. :

Ad un certo punto “Maverick” decise che era ora di andare a vedere, per cui salimmo anche noi sul tetto; appena arrivammo, vidi subito che la festa era decisamente decollata.
Alcune ragazze erano in piscina con i 2 novellini, quasi tutti seminudi, o comunque con molto poco addosso.

Ad un certo punto, “Maverick” richiamò all'ordine i 2 novellini, che si affrettarono ad uscire dalla piscina; non era decoroso per l'US Navy il loro atteggiamento, e quindi li spedì (anzi ordinò di andare a risistemarsi in una delle camere.
I 2 novellini sparirono subito, ubbidienti; io, vedendo la faccia seria di “Maverick” e “Firebolt”, mi veniva da ridere; anche le ragazze erano risalite e si stavano “ricoprendo” un po'.

Mi stavo appena domandando come sarebbe andata avanti questa serata, quando sentii dietro di me la voce di “Fat Goose” che urlava :
“Uomo in mare, uomo in mare, fuori le scialuppe !!”
Mi girai verso di lui e............


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
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