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bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. XII -  “Il club delle Piccole Mogli” 3° parte

Ero paralizzato.
Per alcuni secondi pensai di essere in un sogno, quello che vedevo davanti a me non poteva essere reale.
Se le ragazze che avevo incrociato nel locale “karaoke” era belle, queste 2 che erano entrate nella stanza non era catalogabili; queste erano semplicemente stratosferiche, fuori classifica.

Per rendervi un'idea, avete presente Lin Li-Hui e Zhang Ziyi ?
Bene, avevo davanti i loro cloni.

Questa volta avevo finalmente la conferma che non esistono solo rospetti, ma anche cinesi belle, anzi molto belle.
Mentre le guardavo affascinato, una delle 2 mi chiese (in italiano) se potevamo usare un'altra lingua perchè l'italiano non lo conoscevano molto bene.
Non so come facessero a sapere che ero italiano (e in quel momento non me ne fregava niente); allora gli chiesi quale lingue sapevano.
“Inglese, francese, tedesco e russo” mi risposero.
Scelsi l'inglese e quindi gli chiesi come si chiamavano.

Quella più piccola (1.70 circa, capelli lunghi neri, fisico da modella) mi disse di chiamarsi Xhin (o qualcosa di simile, ho sempre delle difficoltà ha tradurre in parole i loro nomi); l'altra, leggermente più alta (1.75 circa, capelli a caschetto neri (stile Valentina di Crepax), fisico “sportivo&rdquo si presentò come Whuan (o qualcosa di simile).

Ambedue erano vestite con camicetta chiara e una gonna scura in stile occidentale, di colori e foggia diversa, ma che le rendeva molto sexy.
Dopo le presentazioni, Xhin mi chiese se, tanto per cominciare, gradivo un thè.
Gradisco, gradisco tante cose, anche un thè; probabilmente sarebbe stato il thè più costoso che avessi mai bevuto, ma andava bene ugualmente.
Ero arrivato alla fine della mia ricerca del sacro Graal, ed ero soddisfatto; comunque sarebbe andata a finire, Bigfoot aveva raggiunto il suo obiettivo. )

Le due ragazze rientrarono nella stanza dopo un paio di minuti, con su un vassoio tutto l'occorrente per il thè e alcuni dolcetti; indubbiamente nella casa c'era un ottima organizzazione.

Mi sedetti su una poltrona e mi godetti lo spettacolo; erano veramente belle, le più belle che avessi mai visto.
Quando Xhin mi offrì la tazza con il thè, la guardai negli occhi sorridendo; anche lei sorrise, ma poi abbassò subito gli occhi, quasi impacciata.
Mentre sorseggiavamo il nostro thè, iniziammo a chiaccherare di vari argomenti; ad un certo punto gli chiesi quanti anni avevano.
Xhin mi disse 21 mentre Whuan ne aveva 23; è sempre molto difficile indovinare l'età delle orientali (sopratutto con le cinesi e le thai), ma credo che questa volta era la verità. :

Una cosa che avevo notato fin da subito, era che sembravano un po' impacciate quando chiedevo loro qualcosa; sopratutto notai che quando rispondevano abbassavano gli occhi.
Un amico, profondo conoscitore del mondo orientale, mi aveva spiegato una volta che abbassare lo sguardo quando si risponde ad una domanda è una forma di rispetto verso l'interlocutore, in quanto guardare negli occhi chi ti ha fatto la domanda sarebbe considerata una forma di “sfida”.

Comunque mi piacevano e non vedevo l'ora di proseguire la serata.

Cogliendo l'occasione di una pausa, Whuan mi chiese gentilmente cosa potevano fare per me.
Era una situazione strana, per un attimo pensai che stavo prendendo una cantonata pazzesca; se sbagliavo risposta, avrei beccato come minimo un bello schiaffone.
Poi la mia parte razionale prese il sopravvento, così invece di rispondere iniziai a guardare i vari quadri, arazzi e statuette, molto esplicite, che ci circondavano.

Le ragazze, dopo essersi scambiate un'occhiata, si alzarono dalle poltrone e si avvicinarono ad una delle porte che si intravedevano dietro a delle tende.
Whuan l'aprì, e mi chiese di accomodarmi nell'altra stanza; mi alzai, subito seguito da Xhin ed entrai; era una stanza da bagno, molto grande; al centro c'era una gigantesca vasca da idromassaggio, mentre le pareti erano coperte da specchi e piante con fiori; nell'aria si sentiva un piacevole “profumo di foresta”.
Bello, molto bello. :

Whuan si affrettò ad accendere una serie di candele che dispose intorno alla vasca e davanti agli specchi.
Siccome gli specchi erano messi tutti in modo da essere uno di fronte all'altro, l'effetto era di una moltiplicazione dei punti luce all'infinito, creando una sorte di ambientazione fiabesca.
Le capacità coreografiche dei cinesi sono straordinarie, dovetti ammettere tra me e me. :

Intanto Xhin aveva iniziato a spogliarsi, subito seguita dall'altra ragazza; anche la lingerie che avevano sotto era in linea con i vestiti, tutta roba griffata di note marche europee.
Appena furono completamente nude, iniziarono ad aiutarmi per spogliarmi (visto lo spettacolo me l'ero presa con calma).

Quello che vedevo comunque valeva veramente il prezzo del biglietto; corpi perfetti, niente difetti tipici delle cinesi.
Se non fosse stato per il viso, avrei potuto scambiarle per delle russe o nord-europee; ora cominciavo a capire, quelle che arrivano in Italia sono la versione low-cost, quelle “originali” rimangono a casa.
In fondo è anche una questione di costi; volete spendere poco ?
Beccatevi le low-cost.

L'acqua era tiepida, e immergersi in quella vasca, con la schiuma che, spinta dall'idromassaggio, lentamente montava, era estremamente piacevole.
Ma il tutto era diventato ancora più piacevole nel momento in cui le ragazze, una per parte, iniziarono a “giocare” con me (Ndr : qui non è molto chiaro quello che Bigfoot intende dire, quindi si raccomanda al lettore di usare un po' di fantasia : ).

Mi appoggiai al bordo della vasca, chiusi gli occhi, e le lasciai fare; avevano un notevole spirito di iniziativa, sopratutto Whuan che in pochissimo tempo costrinse Mr. Dick a bordo del suo F-104s ad attestarsi all'inizio della pista di decollo in attesa dello “scramble” di Bigfoot.

Fu in questa fase che notai che la coppia era molto ben affiatata; mentre una si occupava di un argomento, l'altra si occupava dell'altro.
Lo spettacolo stava decollando; però c'era un problema, dovevo fare attenzione a non sprecare colpi, perchè con queste 2 sarebbe stata una battuta di caccia lunga e non volevo rimanere con il caricatore vuoto sul più bello.

Durante questa fase di “studio” cominciai a capire che anche caratterialmente erano diverse; Xhin era più “dolce”, faceva le cose con molta calma; Whuan probabilmente era la femmina “alfa” della coppia; anche lei era “dolce” e “carina” verso di me, ma mi sembrava più “decisa” nel prendere l'iniziativa.

Comunque la coppia, nel suo insieme, era semplicemente fantastica; non ho mai apprezzato particolarmente le riunioni di gruppo, anche se molti amici me ne hanno parlato come esperienze interessanti.
Questa volta invece era diverso, e mentalmente mi congratulai con me stesso per essermi buttato in questa avventura.
Quando, a turno, le 2 ragazze passarono alla fase “sommozzatori con un solo boccaglio”, capii che era ora di passare alla casella seguente del gioco.

Fu uno sforzo pazzesco, ma riuscii a controllarmi; uscii quindi dalla vasca e iniziai ad asciugarmi, seguito dalle 2 ragazze.
Anche in questa fase riuscirono a creare delle “situazioni interessanti”; non sapevo che si poteva utilizzare il phon in altri modi che non fosse quello dell'asciugarsi i capelli. )

Come mi disse una volta una “no-prof” italiana, è anche questione di “know-hown”; difatti lei migliorò tantissimo.

Una volta asciugati e lucidati, ci spostammo in un'altra stanza dove c'era il vero campo di gioco; se prima avevamo fatto una sorta di riscaldamento, ora era il momento di scendere in campo.
Anche questa stanza era arredata all'europea; vi troneggiava un letto gigantesco, una via di mezzo tra un “2 piazze” e piazza Tienanmen; sopra vi erano cuscini e puff di tutte le foggie e colori.
Sui lati una serie di armadi, cassettiere d'epoca e i soliti specchi; su un tavolino davanti al letto una “lampada magica” accesa distribuiva una luce soffusa e multicolore dando all'ambiente un senso di intimità, di vedo / non-vedo molto caratteristico.

Xhin mi chiese subito se il campo di gioco andava bene oppure se volevo qualcosa di diverso.
Gli risposi che andava benissimo così (volevo dire che avevo giocato anche su campi molto peggiori di quello, ma non mi sembrò il caso di spiegare).

Whuan si tolse l'accappatoio e si coricò su un lato del lettone : spettacolo !!
OK, andiamo a cominciare; anch'io e Xhin ci togliemmo il nostro e saltammo nel lettone.
Ovviamente mi misi al centro e lasciai a loro l'incombenza di battere il calcio d'inizio; essendo fin dall'inizio in inferiorità numerica dovevo stare attento a dosare le forze. :

Come prevedevo fu Whuan ha prendere l'iniziativa, ovviamente seguita a ruota da Xhin; ora descrivere tutto quello che successe è difficile perchè fu una partita molto accesa, con frequenti cambi di fronte e ripartenze; praticamante mi illustrarono tutto il catalogo dei giochi che erano rappresentati nei quadri, arazzi e statuette che c'erano nel salotto.

Se inizialmente avevo un certa preferenza per Xhin (per via della sua “dolcezza&rdquo, anche Whuan si dimostrò all'altezza della collega per cui dovetti ammettere a me stesso che non potevo scartarne una per l'altra; le avrei comprate volentieri tutte e 2.

Comunque la partita stava diventando memorabile (almeno per me); e stava andando anche per le lunghe, il che vuol dire che dovevo tener d'occhio anche la scorta di carburante. :

Ad un certo punto feci rientrare a terra Mr. Dick con il suo F-104s; doveva fare rifornimento e ricaricare l'armamento, per cui le 2 ragazze approfittarono subito del time-out per sparire per alcuni minuti.
Intanto io mi assaporavo il momento; avevo tribolato come pochi per arrivare qui, ma finalmente me la stavo godendo.
E alla grande. )
Se non fosse stato per Danny e per i suoi “colleghi” non avrei mai scoperto questo posto; per fortuna esiste “il mondo parallelo”...... :

Le ragazze intanto erano ritornate, e avevano una “sorpresa” per me:
“Perbacco !!” dissi, ma poi l'entusiasmo si affievolì subito; la sorpresa era .... che Whuan aveva indossato un piccolo perizoma con tanto di pene, molto realistico, anche se di misura normale.

Gli dissi subito che al sottoscritto quei giochini non piacciono molto, ma Whuan ridendo mi disse che non era per me.
“Ri-perbacco !!”

Saltarono sul lettone e mi diedero subito un'idea chiara a cosa serviva e come si usava.

Uno spettacolo nello spettacolo; e con un'unico biglietto (anche se caro).
Fu uno spettacolo lesbo assolutamente straordinario, tanto che anche Mr. Dick preso dall'entusiasmo decollò immediatamente in “scramble”.
E per non farmi mancare niente, quando Xhin decise per un'accoppiata, accettai subito.

Prima di allora non avevo mai fatto una cosa del genere; sono un solitario, un “cecchino” da “one shot, one kill”; ho sempre considerato una cosa del genere una “variante accademica” valida solo per gli spettatori. :

Questa volta capii la differenza; mentre Xhin mi cavalcava, sentii distintamente Whuan che, alle sue spalle, entrava nel secondo canale.
In quel momento capii perfettamente i discorsi entusiastici degli amanti della DP.

Mentre Xhin sobbalzava sotto i colpi della sua collega (e i miei), cominciai a fantasticare; quest'incontro stava diventando storico, una cosa che non avrei mai più dimenticato.

Ed era un peccato che tra un po' sarebbe finito tutto.

Dopo un po' il mio fantasticare fu interrotto dalle ragazze; c'era da fare il cambio di posizione (e il relativo cambio gomme); ne approfittai per chiedere come mai una usava gomme gialle e l'altra gomme rosa. :
“Per non confondersi” fu la risposta.
Caspita, pensavano veramente a tutto.

Grazie al lavoro di sbancamento di Whuan, l'entrata fu abbastanza agevole, e una volta sincronizzati, io e la ragazza riprendemmo il lavoro su Xhin.

Finalmente arrivammo, quasi contemporaneamente, alla fine; e con reciproca soddisfazione. )

Era stata una grande partita; per la prima volta avevo esaurito tutti i colpi che avevo nel caricatore, Mr. Dick si era battuto alla grande, e anche le due ragazze cominciavano ad essere stanche.

Guardai l'orologio, era tardi, molto tardi; le ragazze mi dissero subito che se volevo potevo fermarmi anche a dormire.
Sarebbe stato bello, ma oramai era quasi l'alba, e dovevo andare a lavorare.
Mentre mi aiutavano a rivestirmi, un velo di tristezza scese sui loro bei visi; mi chiesero se ci avremmo rivisto.
“Sicuramente, tra qualche giorno....”

Si misero addosso una vestaglia e mi accompagnarono all'ingresso; ultimi baci appassionati (cavolo :, quasi quasi ero pronto a ricominciare), poi uscii nel giardino.
Mi girai un'ultima volta per salutarle e vidi che erano ancora là, sul porticato; anche loro mi fecero ciao-ciao.

Quando uscii sul vialetto, prima di chiamare il taxi che mi avrebbe riportato in albergo, pensai a quando potevo ritornare in questo posto.
Presto, molto presto, oramai avevo deciso, questa storia doveva continuare. :

In quel momento non sapevo ancora di essere solo all'ingresso di un "tunnel spaventoso".


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
Torele.
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K+ 374 | K- 368
Grazie Bigfoot un'altra perla + che bella. Ciao
aliberro
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K+ 46 | K- 23
n° 1 !!!!!!
bravissimo.
dania.rose
Pay girl (43 post)
K+ 170 | K- 55
Weee le mega avventure di BF
AnDaty
Sr. Member (226 post)
K+ 237 | K- 99
... un giro in oriente, non sarebbe male
Mi fai da guida BF?...
Eyjafjallajökull
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Bigfoot ama tenerci sulle spine... Comunque hai capito le cinesine... Qui abbiamo i ruotino, i modelli fallati, le copie scadenti e chissà cos'altro. Lá, tengono le originali di alta classe { immagino vestite di cari marchi italiani originali).
giuseppetubi
Hulk (1852 post)
K+ 518 | K- 1119
Che colpo al cuore, leggere di quel "velo di tristezza" che le pervase!
AnDaty
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K+ 237 | K- 99
Eyjafjallajökull:

Bigfoot ama tenerci sulle spine...
Ovvio, come un buon libro di avventura, finisci un capitolo e vorresti leggere subito l'altro...
Comunque hai capito le cinesine... Qui abbiamo i ruotino, i modelli fallati, le copie scadenti e chissà cos'altro. Lá, tengono le originali di alta classe { immagino vestite di cari marchi italiani originali).
...Eh si caro Eyjafjallajökull (ma un ghiacciaio italiano, no )...da noi ci sono quelle "normali"...ce ne facciamo una ragione
Eyjafjallajökull
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K+ 292 | K- 117
AnDaty:

Eyjafjallajökull:

Bigfoot ama tenerci sulle spine...
Ovvio, come un buon libro di avventura, finisci un capitolo e vorresti leggere subito l'altro...
Comunque hai capito le cinesine... Qui abbiamo i ruotino, i modelli fallati, le copie scadenti e chissà cos'altro. Lá, tengono le originali di alta classe { immagino vestite di cari marchi italiani originali).
...Eh si caro Eyjafjallajökull (ma un ghiacciaio italiano, no )...da noi ci sono quelle "normali"...ce ne facciamo una ragione
Va già bene che sono di bocca buona!
bigfoot
Sr. Member (224 post)
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AnDaty:

Ovvio, come un buon libro di avventura, finisci un capitolo e vorresti leggere subito l'altro...
Calma ragazzi.
Questa storia diventerà presto "scabrosa" e non è facile per Bigfoot metterla nero su bianco...... :
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
bigfoot
Sr. Member (224 post)
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Cap. XII - “Il club delle Piccole Mogli” 4° parte

Tutto sommato la serata (o meglio la nottata) era andata meravigliosamente bene, oltre ogni previsione. )
A conferma di ciò, passai i 2 giorni seguenti ottimamente, tant'è che anche la mia collega Liu e gli altri si domandarono come mai ero di così buon umore.

Ma il terzo giorno, cominciai a sentire nostalgia delle 2 ragazze; e contemporaneamente ritornò la mia depressione.
Per fortuna però avevo trovato il rimedio giusto.

Nel tardo pomeriggio del terzo giorno, non potendo telefonare perchè non avevo un numero diretto ritornai alla villa; non avevo idea di cosa sarebbe successo presentandomi direttamente, ma confidai nella proverbiale gentilezza dei cinesi nei confronti degli ospiti.

Dopo aver suonato al cancello, attraversai l'immenso parco che circondava la villa ed entrai; appena la responsabile mi vide, il suo viso si illuminò di un bel sorriso, mentre negli occhi comparve il segno del $.
Ogni “games” ha il suo costo e quindi versato il ticket, andò a chiamare le “mie 2 ragazze” che nel giro di qualche minuto arrivarono.

Anche loro, appena mi videro, diventarono subito sorridenti; forse non pensavano che sarei ritornato.

Questa volta avevo deciso che mi sarei dedicato di più a Whuan, che nella visita precedente avevo un po' trascurato; appena entrammo nel solito salotto, Xhin mi chiese se volevo bere qualcosa.
In effetti avrei voluto bere qualcosa, ma quello che desideravo potevano darmelo solo loro, eheheh. )

Dopo qualche chiacchera sui massimi sistemi, così tanto per rompere il ghiaccio, reputai che era ora di dare il via al match: prima partita io e Whuan, con Xhin in panchina pronta a dare il cambio.

Probabilmente fu in questo momento iniziò la mia deriva con queste ragazze; Whuan dopo una fase di “riscaldamento” a base di coccole reciproche, si scatenò.

Fino a quel momento non avevo mai provato simili sensazioni, nemmeno con le tanto osannate thai; ma la cosa che mi eccitò di più fu vedere Xhin che al nostro fianco seguiva la partita con estremo interesse.

Bigfoot aveva perso l'abituale aplomb ed era diventato una specie di babbuino in calore, invasato di sesso.
Ma il bello era che la ragazza non perse mai per un momento l'abituale gentilezza e sobria allegria che mi aveva colpito fin dal primo incontro.
Concluso il primo set io e Whuan, rientrammo nello spogliatoio per darci una sistemata, ma anche lì trovammo modo di ridere e scherzare.

Quando ritornammo nella camera da letto, trovammo Xhin pronta a battere il calcio d'inizio, con accanto un vassoio con una teiera e una tazza fumante.
Quando gli chiesi cos'era, tutte e 2 risero di gusto, poi Xhin mi disse :
“Ora vedrai, è un nuovo gioco.....”

Mi stesi sul lettone con accanto Whuan, ora la panchina toccava a lei; Xhin prese la tazza fumante e bevve un sorso, dopodichè decise di far assaggiare la tisana anche a Mr. Dick, il quale nonostante la stanchezza del primo set che l'aveva lasciato piuttosto esausto, a quel contatto scattò sull'attenti.
Il gioco, pur entusiasmante, non mi piacque molto; andare al match-ball dopo neanche un minuto non fa per me.

Per fortuna riuscii a fermarla e a riprendere le redini del gioco; dopo una serie di dritti e rovesci, riuscii a spostare il gioco sulle fasce dove avevo già visto l'altra volta che Xhin dava il meglio di sé. )

Ero di nuovo eccitato come un babbuino, e il fatto che Whuan partecipasse comunque ai nostri numeri con incitazioni e una serie di “pacche” sulle nostre chiappette contribuiva a tener alto il ritmo. )
Quando arrivò la fine anche del secondo set, fui quasi contento; cominciavo ad essere stanco, anche perchè quando guardai l'orologio avevo visto che erano già passate 2 ore.
Cavolo come vola il tempo, mi sembrava di essere appena arrivato.

Era ora di fare una pausa, e mentre le ragazze andarono a sistemarsi un po', io con calma cominciai a guardare i quadri, arazzi e statuette che arricchivano quel piccolo appartamento.
Erano molto interessanti, anzi di alcuni presi mentalmente nota, c'erano delle situazioni “molto intriganti” che mi sarebbe piaciuto approfondire.

Appena le 2 ragazze ritornarono, glielo dissi; Xhin sorrise, ma non si meravigliarono più di tanto; in fin dei conti ero io a decidere e loro avrebbero fatto quello che io chiedevo, così mi dissero.

Interessante, molto interessante; ora dovevo solo scatenare la mia fantasia, forse avevo trovato il mio paese dei balocchi. :

Mentre chiaccheravamo (il clima che avevamo instaurato tra di noi era incredibile), Whuan si alzò dal divano (da notare che eravamo tutti e 3 completamente nudi) e andò verso un grosso armadio d'antiquariato, lo aprì e mi invitò a venire a vedere ridendo.
Mi alzai anch'io e abbracciato a Xhin andai a vedere; su una serie di scaffali c'erano un numero impressionante di “sex-toys” di tutte i tipi,foggie, calibri, forme e materiali.

Whuan indicandoli mi chiese se volevo approfittare per giocare un po' con qualcosa di diverso; guardai a lungo, ma c'erano parecchi aggeggi strani che non avevo mai visto e di cui bisognava anche leggere le istruzioni per l'uso; troppo complicato, io non volevo perdere tempo in queste cose.

Visto che non prendevo nessuna decisione, Whuan prese da un vassoio un paio di manette delle polizia e sorridendo mi disse :
“Guarda cosa facciamo adesso.....”
Dopo aver ammanettato Xhin, la partò di nuovo sul lettone, e dopo pochi minuti partì uno spettacolo a luci rosse che difficilmente si potrebbe vedere su uno schermo, anche ai tempi di internet.
Ancora una volta queste cinesine mi avevano spiazzato..... :

Questa volta ero io in panchina (mi sembrava giusto) anche perchè adesso erano loro a divertirsi; non pensavo che con un semplice paio di manette si potesse organizzare uno spettacolo simile. )
Peccato però che questa volta il pubblico, complice lo spettacolo a cui stava assistendo, decise di intervenire.

Appena comunicai a Mr. Dick l'ordine di “scramble”, il caccia decollò immediatamente e si buttò nella mischia.
Nonostante fosse impacciata dalle manette Xhin, devo ammettere se la cavò egregiamente; le ragazze erano oramai “sciolte” e cominciai a fare paragoni con le mie passate esperienze. :

Queste 2 cinesi si stavano dimostrando molto più “professionali” delle famose “Top-class” americane, lontane dalle pur brave thai (almeno qualcuna), lontanissime dalle “scaltre” sud-americane e dalle “calcolatrici” ragazze dell'est-europa.

Era questione di feeling, e con queste era semplicemente eccezionale; sempre sorridenti, bastava chiedere per essere soddisfatto.
Una pacchia. )

Quando anche il terzo set finì, decisi che avrei pernottato con loro; appena glielo dissi, tutti e 2 furono contentissime.
In un attimo cambiarono le lenzuola con altre fresche di bucato e risistemarono il lettone, poi come in una bella “comune anni '60/70” andammo a dormire.
Beato tra le donne fù il titolo del quadro che rappresentammo. )

Al mattino, quando mi alzai silenziosamente, non potei fare a meno di guardare indietro; dormivano ancora tutte e 2 come angioletti; Xhin raggomitolata nel lenzuolo sembrava proprio una ragazzina, mentre l'altra distesa su un fianco, completamente nuda mi ricordava una statua del Bernini.
Presi un foglio di carta da un bloc-notes e ci scrissi sopra “A presto Principesse”. )

Oramai quelle due ragazze mi erano “entrate dentro”. :

Appena fuori dalla villa chiamai un taxi e mi fiondai al lavoro; sarebbe stata una splendida giornata, avevo le batterie cariche al 100%.
Avevo messo in conto di ritornarci la sera dopo, ma purtroppo una serie di disguidi sul lavoro me lo impedirono.
Per ben 4 giorni fui super-impegnato, ma nonostante ciò non c'era un attimo che non pensassi a loro; ero in piena crisi di astinenza, la “droga” che mi avevano inoculato durante gli incontri cominciava a far effetto e non vedevo l'ora di tornare nella villa con le “mie 2 ragazze”.
Era assurdo, ma le consideravo “mie”, come se fossero di mia proprietà; stavo cominciando a perdere di lucidità.

Purtroppo passò praticamente una settimana prima che riuscissi a ritornare da loro; quando arrivai alla villa con il solito taxi, capii subito che c'era qualcosa che non andava come le altre volte.
Davanti alla villa, lungo il vialetto erano parcheggiate 2 grosse berline nere con i vetri oscurati; quando passai accanto per suonare il campanello, da una delle auto smontarono 2 uomini che iniziarono ad osservarmi.
Mentre entravo nel giardino li osservai bene; ho abbastanza esperienza sul campo per capire che erano uomini di scorta.

Ma non me fregava niente, io ero lì per altre cose, e poi il mondo è grande abbastanza perchè ci sia spazio per tutti. :

Quando entrai, la maitresse mi venne subito incontro e con aria dispiaciuta mi comunicò che le “mie ragazze” non erano disponibili; poi sorridendo mi disse subito che però, se volevo, c'erano altre ragazze “altrettanto belle” come Whuan e Xhin.
Non mi andava la sostituzione e glielo dissi; volevo Whuan e Xhin assolutamente e nessun altra.

La tizia perse il sorrise e mi disse che non si poteva fare diversamente ma quelle che chiedevo non c'erano.
Gli chiesi quando allora sarebbe state disponibili.
Non lo sapeva, forse tra qualche giorno, quando sarebbero ritornate.

La notizia mi gettò nello sconforto, sentii quasi un dolore fisico dentro di me.
Se n'erano andate, e probabilmente non le avrei più riviste.

Uscii senza salutare e ritornai sul vialetto; i 2 uomini erano ancora lì, accanto alle berline scure.
Li guardai con sguardo truce, che loro contraccambiarono immediatamente; avrei voluto saltargli addosso e riempirli di botte, così tanto per sfogare la mia rabbia.

Qualcuno mi aveva portato via i miei giocattoli preferiti.

Feci alcuni passi, lungo il vialetto, poi chiamai un taxi per farmi riportare in città.
Bigfoot non si arrende facilmente, dovevo fare assolutamente qualcosa, era questione di vita o di morte.
La mia.....


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
Eyjafjallajökull
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K+ 292 | K- 117
Piatto prelibato ambito anche dai signori della politica locale?
AnDaty
Sr. Member (226 post)
K+ 237 | K- 99
bigfoot:

Calma ragazzi.
Questa storia diventerà presto "scabrosa" e non è facile per Bigfoot metterla nero su bianco...... :
...difatti è un pò difficile, qui su GF si trasforma in "bianco su nero" ....
...ma ci stai riuscendo mooooooolto bene

Un saluto
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. XII - “Il club delle Piccole Mogli” 5° parte

La notte fu un incubo, stavo lentamente scivolando nel delirio; mi sembrava di essere ritornato bambino, quando avevo invitato i miei amici e compagni di classe alla mia festa di compleanno a casa mia; e “qualcuno” aveva pensato bene di fregarmi alcune dei miei amati trenini.
Lo so che in fondo sono stupidaggini, ma quella volta mi sentii veramente “tradito”, qualcuno mi aveva portato via delle cose a cui tenevo moltissimo.

Quella notte decisi che non avrei fatto come per i trenini; questa volta avrei fatto tutto il possibile e l'impossibile per ritrovare le mie cose.
E a maggior ragione, visto che si trattava di persone.

Nei giorni seguenti, sfruttando ogni momento libero dal lavoro e la sera, iniziai a controllare ogni posto della città dove potevo avere almeno qualche notizia tipo locali notturni e “karaoke”, discoteche, alberghi, ristoranti e bar di alto livello.
Per facilitare le risposte mi munii anche di un bel po' di “biglietti da visita dello Zio Sam” da distribuire, ma ovunque ottenevo sempre e solo le solite risposte.
Nessuno le conosceva o le aveva viste; ad essere sinceri, in un paio di casi mi sembrò che la persona a cui stavo chiedendo queste informazioni sapesse qualcosa, ma in Cina bisogna sempre tener conto della loro atavica tradizione di non immischiarsi in cose che non li riguardano direttamente.

Poi dopo 4/5 giorni di ricerche, quando oramai avevo quasi buttato la spugna, il portiere di un grosso albergo mi disse una cosa che fece accendere una speranza dentro di me; non conosceva le ragazze, ma sapeva, per sentito dire (tanto per sganciarsi da eventuali responsabilità che quel tipo di ragazze abitavano in una grossa e bella villa in collina nei quartieri residenziali; e che quel posto era conosciuto come “Il club delle Piccole Mogli”.
Altro non sapeva se non che il posto era molto, molto riservato e frequentato sopratutto da politici.

Avevo fatto un passo avanti, ora sapevo che pesci giravano in quel fiume e perchè i “colleghi” di Danny erano così informati. :

A questo punto, per riprendere il filo di Arianna, dovevo ricorrere di nuovo a Danny e al suo “mondo parallelo”.
Quel pomeriggio stesso gli telefonai e gli proposi il solito incontro di tennis al suo country club; accettò subito, forse sperando di ripetere la “fortunata” partita precedente.

Ora Bigfoot aveva superato lo sbandamento iniziale, finalmente avevo una flebile speranza in cui credere.
Anche se, ammesso di ottenere l'informazione giusta, non sapevo ancora cosa avrei fatto; non avevo un piano B, anzi ad esser sinceri anche il piano A aveva ancora molti punti oscuri, ma se non altro avevo la possibilità di muovermi e non stare sempre a pensare alla loro scomparsa.

Il giorno dopo, quando c'incontrammo dopo il lavoro al suo country club per la partita di tennis, appena lo vidi capii che Danny non era di buon umore; così per ingraziarmelo gli lasciai vincere la sua seconda partita in poche settimane.

Poi, ci ritirammo al bar per parlare con calma; e qui gli raccontai il mio problema, tutto (a parte i particolari intimi).
Alla fine, dopo averci pensato su, mi chiese cosa volevo fare.

“Ritrovarle, voglio assolutamente ritrovarle”
“Ti sei innamorato ?”
“Innamorato mi sembra una parola impegnativa, diciamo che ho un grosso interesse verso di loro.”
“Sono squillo d'alto bordo, è normale che abbiano altri clienti oltre a te....”
Messo su questo piano, la cosa mi dava un po' fastidio, ma dovetti riconoscere che era la verità. :

“Voglio ritrovarle perchè con loro stavo bene, mi piacevano molto e vorrei continuare a vederle.”
In fondo stavo dicendo la verità.
“Sono squillo d'alto bordo, probabilmente hanno clienti anche fuori Macao; prima o poi ritorneranno all'ovile, devi solo armarti di pazienza e aspettare il tuo turno.”
“Qui nasce il problema, io non ho molto tempo oramai, appena finisco il lavoro torno in Italia e.......” :

Danny a questo punto mi fissò truce :
“Non penserai mica di portartele in Italia ?”
“Bè, è un'idea che non scarterei a priori; è illegale avere più mogli, non più fidanzate....” :

Per un paio di minuti, Danny rimase in silenzio; aveva capito che ero proprio “partito” per la tangente.
“Ma dai, come si fa ad innamorarsi di una squillo ? Anzi di 2 squillo contemporaneamente; per loro è un lavoro, tu sei solo un cliente affezionato da spennare, sono delle (...censured...)”

Il termine che aveva usato era molto volgare, tipico dello slang americano e non mi piacque per niente; ma era anche tutto il suo discorso che non mi piaceva, e glielo feci presente.

“OK, chiamiamole come usavano una volta nella vecchia Cina : concubine o come le chiamano adesso Piccole Mogli; comunque la sostanza non cambia. Vuoi divertirti ? OK divertiti, paga e lascia perdere il resto.”

Danny non capiva che oramai Bigfoot era andato oltre il punto di non ritorno.
Forse ero pronto per una cura disintossicante, ma in realtà non lo volevo io; a me interessava solo una cosa, poter ritrovare le mie ragazze. :

Danny si arrese.
“Stai facendo un brutto sogno; comunque visto la nostra lunga amicizia, vedrò se posso fare qualcosa”.

Ero contento, anche se per ora era solo una speranza.
Ora non mi restava che aspettare; mi spiaceva dover ricorrere a Danny e ai suoi colleghi, ma se non ce la facevano loro, la partita era persa.

I miei colleghi sul lavoro cominciavano ad essere preoccupati; sopratutto la povera Liù che probabilmente aveva fatto qualche progetto su di me; anche se riuscivo ancora a gestire bene la parte del lavoro di mia competenza, avevo abbandonato tutto il resto.

Il giorno dopo l'incontro con Danny, tornai alla villa sulla collina; il vialetto davanti era deserto, tutto era fermo e immobile; suonai il campanello e quando mi fu aperto, attraversai velocemente il giardino e la scalinata che portava al porticato.
Sulla porta c'era la responsabile della casa; appena mi vide mi disse subito che non c'erano novità sulle 2 ragazze.

Ma se volevo c'erano altre ragazze “belle e brave”; la ringraziai, ma io volevo gli originali non le copie conformi; girai i tacchi e uscii.

Mentre stavo per ritornare al mio taxi, sul vialetto incrociai un gruppetto di 3 ragazze, molto belle, vestite in modo casual.
Le salutai e loro gentilmente risposero subito sorridendo; quando stavo per sorpassarle, una delle tre mi prese per un braccio e avvicinando il suo viso al mio mi sussurrò sottovoce :
“Xhin e Whuan sono andate a Pechino, sono con un uomo 'molto importante'... ”
E quando lo disse, con il dito indice indicò il cielo.

“Quando torneranno ?”
“Non so.”

Poi mise il suo dito indice davanti alla bocca e sussurrò un “Ssssst”.
E se ne tornò dalle altre due compagne.

Ora potevo trarre finalmente delle considerazioni oggettive e non soggettive. :
Le mie ragazze erano andate a Pechino, nella capitale; “l'uomo importante”, tenuto conto che chi mi aveva dato l'informazione aveva una certa soggezione e il fatto che quel posto era “controllato” dai colleghi di Danny, mi indusse a pensare che avevo a che fare con un politico.

Daltronde tutto era stato estremamente riservato fin dall'inizio, e sopratutto chi poteva permettersi delle Piccole Mogli nella Cina odierna ?
Il quadro ora mi era molto più chiaro, ma non risolveva il mio problema.
Per l'ennesima volta passai una notte insonne, ero sempre più pessimista.

Il giorno dopo, mentre ero in riunione con Liù e altri 2 colleghi, mi arrivò un messaggio sul telefonino :
&ldquoomani, ore 17:40 ,volo (...) da Pechino”

Il cuore mi si fermò; mentalmente mandai un ringraziamento a Danny e ai suoi colleghi “venditori di macchine agricole”.
Vedendomi sorridere dopo giorni e giorni di tristezza assoluta, Liù si affrettò a chiedermi se erano buone notizie.
“Lo spero”. :

Quando arrivai all'aeroporto il giorno dopo, ancora non ci credevo del tutto, un senso di pessimismo aleggiava ancora in me.
Il volo da Pechino era in perfetto orario; in un angolo del terminal, iniziai a controllare tutti quelli che arrivavano, ma non le vedevo; mi passarono davanti parecchie belle ragazze, ma loro non c'erano.

Probabilmente era stata una falsa segnalazione; mi avviai verso l'uscita con la morte nel cuore, poi, davanti a me passarono 2 teenager in jeans, giacca a vento,cappellino da baseball e grossi occhiali scuri che trascinavano dei grossi trolley; se non fosse stato per il movimento di aggiustarsi i lunghi capelli neri, non avrei mai riconosciuto Xhin.

Breve corsa e quando giunsi alle loro spalle dissi ad alta voce :
“Buongiorno ragazze”.
Tutte e 2 si voltarono e quando mi videro si fermarono sorprese; la prima a riaversi fu Whuan che si tolse i grossi occhiali scuri e mi chiese subito :
“Che ci fai qui ?”
“Vi aspettavo”
Le due ragazze si guardarono meravigliate; ora anche Xhin si era tolta gli occhiali scuri.
“Come facevi a sapere che eravamo su questo volo ?”
“Eheheh, voi non potete sapere ma io ho molti amici.......”
Si guardaro ancora tra di loro, forse non sapevano cosa fare.

Poi Xhin ruppe gli indugi, mi mise le braccia al collo e .... partì un lungo bacio molto profondo. )
Quando ci staccammo fu la volta di Whuan che, tanto per far capire che tutto era rimasto come prima, andò ancora più in profondità con la lingua.
Perfetto, ero pronto all'uso. )

Le presi sottobraccio e gli dissi subito :
“Andiamo ragazze, vi accompagno a casa”
Mentre ci avviammo verso l'uscita e il taxi che ci attendeva, Whuan si avvicinò e mi sussurrò che loro avevano un problema.

“Sono Wolf e risolvo problemi” gli risposi sorridendo. )

Ma lei, molto seria continuò a bassa voce dicendomi che erano iniziati i giorni “off”.
La solita sfiga, maledizione.

Per fortuna Bigfoot aveva piani alternativi, già collaudati in altre occasioni. :

“Ragazze, non c'è problema, ci divertiremo in altri modi.....”


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Cap. XII - “Il club delle Piccole Mogli” 6° parte

Mentre con il taxi andavamo alla villa, guardai le ragazze; anche così, vestite in modo casual e senza trucco erano bellissime.
Dovevo recuperare il tempo perduto, ammesso che si possa recuperare il tempo, e sopratutto dovevo evitare che qualcun'altro me le portasse via. :

“Ragazze, che ne dite se stasera andiamo a cena da qualche parte per festeggiare il vostro ritorno ?”
Le 2 ragazze si guardarono, poi Whuan disse che bisognava parlarne con la direttrice.
Questo era un problema che dovevo risolvere al più presto; la màitresse non mi era piaciuta molto fin dal primo momento : troppo distaccata, e sopratutto troppo omertosa; non mi aveva mai detto niente delle 2 ragazze.
Forse era un segreto di stato ? :

Quando arrivammo alla villa, entrai con le ragazze; appena la “direttrice” (come l'avevano chiamata le ragazze) ci vide, venne incontro; sul momento, avendomi riconosciuto come quel “rompiscatole” che cercava solo Whuan e Xhin non fu molto felice di vedermi. :

Quando fu vicina, iniziò a parlare con le ragazze, lanciandomi alcune occhiate non proprio amichevoli; purtroppo il dialogo non era in cantonese (bene o male avevo imparato qualche parola nei 2 mesi trascorsi), ma credo, in mandarino.
Probabilmente chiedeva alle ragazze spiegazioni sulla mia presenza lì; quando però le ragazze gli spiegarono che ero andato a prenderle all'aeroporto perchè sapevo con quale volo sarebbero arrivate, il suo atteggiamento cambiò, diventando più amichevole.

Lasciò andare le ragazze a prepararsi, e venne da me; ora era decisamente amichevole, e mi chiese come avevo fatto a sapere quando sarebbero arrivate le ragazze.
Qui il vecchio Bigfoot, memore di come vanno le cose in un certo mondo, si sedette su una poltrona dell'ingresso e con un sospiro ammiccante gli disse :
“Ho degli amici che mi hanno avvertito.....”

In fondo era la verità, a parte il fatto che avevo messo all'aria mezza Macao.

La direttrice era decisamente sveglia, capì esattamente quello che gli trasmettevo tra le righe; anch'io ero una “persona importante”, come “l'uomo di Pechino”, ma sopratutto avevo “amicizie” nei posti giusti. :
Era esattamente quello che volevo, sfruttare la soggezione atavica dei cinesi verso “il potere”, da qualunque direzione arrivasse.

Gli dissi che intendevo portare a cena le 2 ragazze, e quando feci l'atto di tirar fuori i sesterzi per il “ticket”, la donna mi bloccò subito; poi con voce mielosa mi disse che era un'onore per lei offrire quei 2 “giovani fiori” ad un uomo come me.
Non so come, ma dovetti stringere i denti per non scoppiare a ridere.

Quando le 2 ragazze arrivarono, si premurò addirittura di accompagnarci fuori, suscitando un po' di sorpresa in loro.
Avevo decisamente fatto la mossa giusta, nei tempi giusti e con i modi giusti. :
Daltronde noi italiani siamo o no degli attori nati ?

Il ristorante che avevo scelto si trovava nella zona del porto; c'ero stato una settimana prima con alcuni colleghi, e mi era piaciuto molto; buona cucina europea, e location decisamente elegante.
Ricavato da un vecchio magazzino che serviva al deposito delle spezie, aleggiavano ancora nell'aria i tipici aromi, creando una piacevole sensazione olfattiva.

Quando entrammo, il màitre probabilmente mi riconobbe; nella mia ricerca disperata delle ragazze ero passato anche da lì, ed ora vedendomi in splendida compagnia, ne dedusse che la ricerca era conclusa.
Ma la solita discrezione cinese impedì ogni battuta; solo un sorriso complice.

La cena andò benissimo e piacque molto anche alle ragazze; e fu proprio durante la cena che scoprii anche altri aspetti della loro vita.
Tutte e 2 erano molto colte e raffinate; Whuan era laureata in storia dell'arte, mentre Xhin era laureata in lingue straniere e venivano tutte e 2 da una zona della Cina al confine col Vietnam.
Forse la loro bellezza era dovuta anche a quello, le più belle orientali in assoluto le ho viste in Vietnam.

Ma quello che mi colpiva era sopratutto il loro carattere; sempre educate, lasciavano a me il compito di decidere su qualsiasi cosa; forse fu questa caratteristica a far decollare la mia fantasia. :
Cominciai a pensare a certe cose, a come potevo sfruttare questa loro caratteristica; Bigfoot ha sempre avuto una fervida fantasia, e avere 2 ragazze a sua completa disposizione non faceva altro che stimolarlo ulteriormente. )

Fu in quel momento che pensai ai romanzi della Dominique Aury ( o di Erika Leonard qualche anno più tardi); era giunto il momento di superare la sottile linea grigia del perbenismo e di esplorare nuove sensazioni. :
Avevo trovato la compagnia adatta.

Mentre cenavamo, mi arrivò una telefonata dall'amico Danny; mi invitava per il sabato seguente ad una serata di gala con una sua amica francese; davano la Turandot, l'opera più amata dai cinesi, ed era per la Macao “bene” una serata imperdibile.
Gli risposi che sarei andato volentieri, a patto che estendesse l'invito alle mie 2 amiche; Danny si mise a ridere, poi accettò :
“Così me le farai conoscere queste 2 ragazze che ti hanno fatto perdere la testa....”

Quando lo comunicai a Whuan e Xhin, si rallegrarono subito tantissimo; era un'opera che avevano già visto diverse volte, ma sempre e solo in televisione, mai dal vivo a teatro.
Mi domandai quante altre pay che conoscevo sarebbero state così contente di andare a vedere un'opera lirica. :
Non me ne venne in mente nessuna.

Poi ridendo mi dissero che per sabato sarebbero state di nuovo “in servizio” e magari dopo...... :
Wow, adess avevo decisamente il vento in poppa, era ora.

Carpe diem ; ecco quello che dovevo fare. :

Mentre le riaccompagnavo a casa dopo la cena, mi chiesero come dovevano vestirsi; esattamente come le “Piccole Mogli” di Lanterne Rosse, era l'uomo che decideva queste cose.
“Eleganti, ci sarà un sacco di gente...” gli risposi sorridendo. )

Ma oramai le mie fantasie veleggiavano spinte dalle ultime belle notizie; il vento era decisamente cambiato e dovevo sfruttarlo al massimo. :

Allargai le braccia e le strinsi a me; nel buio del taxi iniziai a baciarle, prima una poi l'altra.
C'era da smaltire un po' di arretrato......


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Cap. XII - “Il club delle Piccole Mogli” 7° parte

Ora non mi restava altro per completare il lavoro con il portare dalla mia parte la “direttrice”; nelle visite precedenti alla villa, avevo notato che nella stanza dove mi riceveva c'erano molti libri, quasi tutti di opere teatrali.
Probabilmente la tipa era appassionata di teatro, per cui decisi di prendere la palla al balzo; tramite l'efficientissima Liù chiesi dove si potevano reperire dei biglietti per il teatro dell'Opera di Pechino e per questa volta fui fortunato; la collega aveva un'amica nell'organizzazione, e anche se oramai i biglietti erano praticamente esauriti, riuscì a procurarmene una decina.
Eh eh, l'efficienza cinese !

Il venerdì pomeriggio feci un salto alla villa per portare i biglietti alla “direttrice” (e per dare un'occhiata alle mie bamboline); appena mi vide, mi disse subito che Whuan e Xhin erano uscite per fare un po' di shopping in vista della serata del giorno dopo.
“Vedrà, le faranno una bellissima sorpresa; sarà molto contento.....”
Adoro le sorprese, sopratutto quelle di un certo tipo.

Quando gli porsi i biglietti d'entrata, oramai introvabili, rimase come paralizzata dalla sorpresa; non se l'aspettava.
Mi chiese come avevo fatto a trovarli, visto che erano molto “riservati” ed esauriti da tempo.
“Beh, diciamo che ho qualche amico nei posti giusti...” :

La donna mi guardò per alcuni secondi; aveva capito esattamente quello che volevo io; ora toccava “all'uomo di Pechino” di aspettare il suo turno.

A questo punto potevo dire tranquillamente che l'avevo portata dalla mia parte; mentre la salutavo per tornarmene al mio albergo, lei si avvicinò aggiustandosi i capelli e la camicetta, poi con aria soave mi disse che se volevo fermarmi un po' per aspettare le ragazze, lei era disponibile.
Non era una brutta donna, anzi probabilmente in gioventù era stata molto bella; sicuramente era ancora più bella di molte delle CG che si incontrano in Italia.
Ma potendo viaggiare in “First Class” perchè dovrei scegliere di andare in “Business Class”; e poi perchè sprecare munizioni ? :
In fondo mancavano solo 24 ore alla grande serata.
Con gentilezza declinai l'offerta : “Sarà per un'altra volta...”
Lei sorrise e con un'inchino ci congedammo.

La notte della vigilia fu come tutte le mie altre vigilie che precedono momenti importanti : insonne.
Nella mia mente frullavano le parole della direttrice; non vedevo l'ora di scoprire la sorpresa che mi avevano preparato le mie ragazze....
Ed io a loro ovviamente.....

Finalmente arrivò il sabato pomeriggio; dopo lunghi ripensamenti e prove, optai per un vestito grigio antracite con camicia azzurrina; faceva molto “funzionario ministeriale” ma non avevo niente di meglio in quel momento.
Quando arrivai alla villa, con un certo anticipo, trovai la direttrice che mi aspettava; appena mi vide metter mano al salvadanaio mi bloccò subito dicendomi che non serviva, ero diventato membro onorario del club.

Avevo fatto un buon investimento con quei biglietti, anche se probabilmente contava di più l'apparenza che mi ero creato nel suo immaginario.
La “direttrice” mi disse poi che le ragazze si stavano preparando e che avrei dovuto aspettare ancora qualche minuto.
Risposi subito che non c'era problema, ero venuto con un po' di anticipo per poter stare in loro compagnia; a queste parole, chiamò una delle cameriere e con un inchino mi invitò a seguirla che mi avrebbe accompagnato dalle ragazze.

Anche la cameriera (che avevo già intravisto le altre volte) non era male, ma non era per niente loquace; percorremmo una serie di corridoi fino a quando si fermò davanti ad una porta, da cui provenivano risate e voci allegre in cinese.
La cameriera aprì la porta e io entrai; di colpo scese il silenzio.

La stanza era una specie di camerino e le ragazze effettivamente si stavano preparando; o meglio le stavano preparando, in quanto c'erano anche altre 2 cameriere che le aiutavano.
Ora per rendere chiaro il racconto dovrò entrare nei particolari.
Whuan seduta su una poltroncina completamente nuda, a parte il microscopico perizoma nero che indossava, aveva una delle 2 cameriere che gli stava applicando alle unghie dei piedi delle minuscole decorazioni dorate.
Pensai subito agli adoratori di quella parte del corpo, c'era da sbavarsi addosso vedendo quello che faceva la ragazza inginocchiata sul pavimento con certosina pazienza.

Whuan vedendomi mi lanciò subito un sorriso complice.

Xhin invece era davanti ad uno specchio con l'altra cameriera che la stava truccando e sistemando i lunghi capelli neri.
Anche lei mi sorrise subito guardandomi dallo specchio; e anche lei era ancora completamente nuda a parte il solito microscopico perizoma scuro.
“Ragazze, fate come se non ci fossi.” )
Mi sedetti su una poltrona e mi godetti il backstage.

La cameriera di Xhin, dopo aver sistemato i capelli e il viso, iniziò ha fare una cosa che non avevo mai visto : con un pennellino che intingeva in un piccolo contenitore iniziò a “schiarire” i capezzoli della ragazza; mi domandai il perchè. :

Quando la cameriera di Whuan finì il lavoro ai piedi, subito Whuan si alzò e passandomi davanti nel suo splendore andò nell'altra camera; dopo pochi secondi anche Xhin era pronta, e anche lei si alzò per correre nell'altra camera.
Restai così in compagnia delle 2 cameriere; guardandole meglio mi accorsi che una delle 2 era quella che mi aveva fatto la “soffiata” sul vialetto di fronte alla villa. :
Avrei voluto dire qualcosa, ma quando vidi che tutte e 2 tenevano gli occhi bassi decisi di starmene zitto in attesa che le mie 2 bamboline ritornassero.
Per fortuna l'attesa non fu lunga; quando ritornarono erano vestite e pronte per la serata. )
Quando le vidi..... rimasi senza parole.


Ecco dov'era la sorpresa, quello che avevano addosso era un tripudio del made in Italy; avevano tutte e 2 un vestito da sera lungo di V....no , Whuan color blu scuro con una scollatura molto profonda e spacco laterale che partiva dall'inguine; Xhin invece aveva un abito nero a collo alto decorato con motivi floreali, ma quasi trasparente (a parte i punti dove c'erano i fiorellini).
Ai piedi scarpe P...da con tacco altissimo che le spediva tranquillamente verso 1.80; la mise era completata da una minuscola borsetta da sera di G...ci.
Al collo una minuscola collanina con un ciondolo stranissimo uguale per tutte e 2; solo gli orecchini erano diversi, più piccoli per Whuan.

Ero senza fiato, non sapevo cosa dire; Xhin cominciò subito a preoccuparsi e mi domandò se c'era qualcosa che non andava.
Fu a quel punto che il mio subconscio prese il sopravvento :
“Toglietevi l'intimo”.

Fui quasi perentorio, ma in realtà non ero io, ma il mio subconscio; le 2 ragazze si guardarono per alcuni secondi, poi ubbidirono sfilandosi i 2 minuscoli perizomi e dandoli ad una delle cameriere.
“Perfette, ora siete assolutamente perfette; possiamo andare.”

Non so cosa era successo in quel momento, ma mi era venuto spontaneo; volevo solo provare nuove sensazioni.)

Anche la “direttrice”, quando vide le ragazze, fu sorpresa ma per fortuna si astenne da commenti; mi avrebbe dato sicuramente fastidio, oramai ero io che decidevo per tutti.

Salimmo sul cocchio reale (taxi) che ci aspettava sul vialetto e partimmo; durante il breve viaggio me le assaporai (con gli occhi) per bene.
Ora capivo il motivo del ritocchino di colore ai capezzoli di Xhin; con quel vestito semitrasparente erano comunque ben evidenti nonostante lo schiarimento; e il fatto che gli avevo fatto togliere l'intimo lasciava ben poco spazio all'immaginazione; esattamente come Whuan che ad ogni movimento lo spacco del vestito si apriva leggermente lasciando intravedere il ciuffetto.

Non vedevo l'ora di arrivare; già mi immaginavo la faccia di Danny quando le avrebbe viste; chissà se sarebbe rimasto dello stesso parere di quel giorno al campo sportivo.
C'era parecchia gente e un notevole traffico di limousine davanti al teatro, percui dissi all'autista di fermarsi un po' prima per evitare che finisse imbottigliato; appena scendemmo dal taxi, presi sottobraccio le mie 2 bamboline e ci avviammo.
Danny e la sua amica francese erano già arrivati e ci stavano aspettando proprio davanti al teatro; non dimenticherò mai la loro faccia quando ci videro, o meglio videro le 2 ragazze. )

Appena fummo vicini, inizia con le presentazioni; Danny, come prevedevo era rimasto senza parole; la sua amica invece iniziò una “valutazione” delle 2 ragazze, e mi divertii tantissimo quando si accorse che erano nude sotto il vestito.
Ma non disse nulla; si aggrappò al braccio di Danny e entrammo.

Come mi aveva detto al telefono Danny, c'era parecchia “bella gente”; e come mi aspettavo le mie 2 bamboline non passarono inosservate; quello che mi faceva divertire tantissimo era lo sguardo libidinoso dei maschietti e quello sdegnato delle donne presenti. )

Guarda caso tutti osservavano le stesse parti, anche se con reazioni differenti; quella sera scoprii un nuovo tipo di “piacere”.

L'opera piacque moltissimo alle 2 ragazze; per Danny e la sua amica invece era stato un modo per passare una serata diversa; quanto a me, beh diciamo che ero in attesa del dopo-serata.....

Quando uscimmo, l'amica di Danny lanciò l'idea di andare a bere qualcosa in un locale lì vicino.
L'idea piacque a tutti, quindi ci avviammo; con la coda dell'occhio vidi che Danny non staccava gli occhi da addosso alle 2 ragazze.
Una soddisfazione immensa scese nel mio cuore. )

Quando entrammo diedi subito un'occhiata al locale: niente male, anche qui bella gente, anche se non del livello di quelli che erano a teatro.
Mentre raggiungevamo un tavolo libero, Danny e la sua amica davanti, io e le 2 ragazze dietro, vidi in un angolo 3 ragazze cinesi che ci osservavano: 2 mi erano completamente sconosciute, mentre la terza era .... la mia collega Liù.
Questo non ci voleva, pensai subito.


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Eyjafjallajökull
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Jazz... Quando si dice che tutto il mondo é paese! Si unì anche lei al dopopartita?
AnDaty
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Eyjafjallajökull:

Jazz... Quando si dice che tutto il mondo é paese! Si unì anche lei al dopopartita?
...non sei attento...

Frase tratta da questo capitolo:
"Solo Liu mi sembrava sempre più “attaccata”; quella ragazza si stava facendo strane idee, forse scambiava la mia cortesia per qualcosa in più; purtroppo per lei però, Bigfoot ha delle regole precise. "
Eyjafjallajökull
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Eyjafjallajökull:

Jazz... Quando si dice che tutto il mondo é paese! Si unì anche lei al dopopartita?
...non sei attento...

Frase tratta da questo capitolo:
"Solo Liu mi sembrava sempre più “attaccata”; quella ragazza si stava facendo strane idee, forse scambiava la mia cortesia per qualcosa in più; purtroppo per lei però, Bigfoot ha delle regole precise. "
No no. Lo ricordavo. Però un conto é essere sul lavoro ed un altro quando la si becca in giro.... E tu sei in dolce compagnia. Non penso che non ne abbiano parlato. Mah, vedremo. In fondo i cinesi sono anche famosi per la loro discrezione. Sono curioso di vedere come andrá a finire.
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