Cap. XII - “Il club delle Piccole Mogli” 8° parte
Il fatto di aver incrociato la collega in quel locale mi aveva un po' scocciato, non mi andava di farmi vedere con le 2 ragazze visto che era stata proprio lei a dare il via all'operazione (con il sermone sulle Piccole Mogli ).
Ma oramai la frittata era fatta, tanto valeva proseguire facendo finta di niente.
Per fortuna era ad alcuni metri di distanza, per cui proseguii pilotando le mie ragazze al tavolo che ci avevano indicato.
Mentre il buon Danny si lustrava gli occhi con i vedo/non vedo dei vestiti di Whuan e Xhin, io osservavo compiaciuto la reazione della francesina (scocciata dalla piega che stava prendendo la serata ), ma sopratutto mi divertiva vedere la reazione degli altri presenti (tutti cinesi, giovani) nel locale.
Gli uomini lanciavano delle occhiate inequivocabili alle ragazze, mentre le donne commentavano sottovoce.
Ma anche quello era un piacere per me; un sottile piacere nel far vedere qualcosa che non potevano toccare; una piccola rivincita, come diceva Alberto Sordi nel “Il Marchese del Grillo”, “io so io e voi non siete un c@@@o ......” )
E, a scanso di equivoci, ad un gruppetto di ragazzotti seduti ad un tavolo lì vicino, quando gli sguardi sulle ragazze diventarono troppo eloquenti, risposi facendo il famoso “sguardo cattivo” che facevano gli uomini delle nostre scorte nei “Paesi disagiati”; è quello sguardo che ti trasmette un messaggio molto semplice : “Allontanati”.
Difatti, dopo alcuni minuti si alzarono e se ne andarono a cercar ragazze da un'altra parte.
Ad un certo punto convenimmo che era ora di chiudere la serata : ognun per sé e Dio per tutti; quando uscimmo, vidi che la mia collega e le sue amiche se n'erano già andate; meglio così, avevo tempo fino a lunedì per dare qualche spiegazione. :
Quando ci salutammo, Danny mi bisbigliò nell'orecchio un : “Buona serata, hai fatto un'ottima scelta...”
Feci altrettanto con lui, poi presi per un braccio le mie bamboline e le guidai verso il taxi.
“Visto che l'altra volta ho dormito io da voi, questa volta vi porto da me....” e diedi l'indirizzo dell'albergo.
Mentre il nostro cocchio rullava per le vie di Macao, cominciai a scaldare l'atmosfera; visto che mi ero messo in mezzo tra loro, misi un braccio al collo di Xhin e feci scendere la mano fino ad accarezzare uno dei suoi piccoli seni, senza quasi percepire il tessuto del vestito; lei per risposta appoggiò la testa sulla mia spalla e chiuse gli occhi.
Sotto le mie dita sentii inturgidirsi il capezzolo; bene, e ora visto che il buon Dio ci ha dato 2 mani, infilai l'altra nello spacco del vestito di Whuan, accarezzando la gamba e risalendo pian pianino verso la coscia e .... l'oggetto del desiderio. )
Mentre facevo tutte queste manovre, mi venne in mente gli anni dell'adolescenza, le compagne di scuola e le amichette, i primi toccamenti, le prime “scoperte”, i primi giochi. :
Quando, cm. dopo cm, arrivai al boschetto, Whuan ebbe un piccolo sobbalzo; durante tutta la manovra aveva continuato a far finta di niente, guardando fuori dal finestrino.
Ora che ero arrivato sull'obbiettivo, dovevo decidere se continuare l'esplorazione; la fermata era voluta, ma lei non lo sapeva, era un “giochetto” che avevo imparato da una “No-prof” novarese .
L'attesa aumenta il piacere, mi aveva detto una volta.
E aveva ragione. )
Quando Whuan, per invogliarmi, allargò leggermente le coscie, ripartii verso il suo “tesssoro”; quando arrivai, la “Zona” era già diventata “Umida”.
Per fortuna arrivammo all'albergo, prima che l'atmosfera creata si incendiasse del tutto......
Entrammo e andai alla reception per ritirare il badge della mia camera; l'addetto mi guardò spalancando gli occhi; era lo stesso a cui avevo chiesto le informazioni sulle “Piccole Mogli”.
Era uno sveglio, guardò le ragazze e poi sorridendo mi porse il badge.
Arrivati in camera, mentre stappavo una bottiglia di vino portoghese, le ragazze corsero in bagno per prepararsi; era arrivato il momento clou della serata, quello che aspettavo da 3 settimane.
Appena ritornarono, dopo avergli offerto i bicchieri con il vino, iniziai le manovre di avvicinamento, partendo ovviamente dal più facile : bastò spostare leggermente le spalline dell'abito di Whuan per trovarmela bella nuda dritta sui “trampoli” di P....da.
Bene, mentre lei beveva a piccoli sorsi, me la rimirai in lungo e in largo; poi passai a Xhin, il cui abito a collo alto mi fece perdere qualche secondo in più, ma alla fine anche lui scivolò a terra.
Wow che spettacolo !!
Non sapevo da dove cominciare......
“Partiamo dall'inizio” suggerì uno dei miei ufficiali.
Ci spostammo in camera da letto e le feci sdraiare, appaiate; era già da un po' che mi frullava una certa idea, e visto che erano lì gliela esposi.
Come capitava spesso con le mie battute fecero dei risolini, ovviamente con la dovuta educazione orientale che dice di coprirsi la bocca con una mano.
In fondo non c'era niente di male; in ogni collezione che si rispetti, è importante non avere pezzi unici; loro avevano 2 aiuole “quasi” identiche, e sarebbe stato bello diversificare. )
Quando chiesi a Xhin di depilarla (avevo scelto lei perchè era meno “boscosa&rdquo, rimase un po' perplessa, poi dopo aver consultato la collega accettò (sempre sorridendo).
Bigfoot scattò immediatamente a prendere la borsa degli attrezzi; a forza di girare il mondo con certe persone ho preso l'abitudine di portarmi dietro un po' di attrezzatura “jolly”; quindi in poco più di mezz'ora, con l'aiuto di forbicine, rasoio e schiuma e sotto lo sguardo divertito delle 2 ragazze, resi bella liscia la pista di atterraggio per il 104 di Mr. Dick.
Ora finalmente ne avevo una “con” e una “senza”, come in ogni bella collezione.
Ovviamente tutta questa operazione aveva contribuito a mandare alle stelle il livello della mia eccitazione.
Era giunto il momento di dare il via alle danze; alternare una zona con “bush” ad una zona “desertica” è una delle situazioni più arrapanti che si possa immaginare. :
Così mi era stato raccontato, e non posso che confermare.
Ad un certo punto persi la cognizione del tempo, del colpi sparati e .... di tutto il resto. )
Solo all'alba di domenica la battaglia cessò, dovevamo recuperare le forze per il resto della giornata; l'ultimo mio pensiero prima di addormentarmi tra quelle 2 dee fu .... al tempo perso e ai soldi buttati con le CG in Italia.
Quando mi svegliai, loro stavano ancora dormendo; Xhin alla mia sinistra, come al solito tutta raggomitolata nel lenzuolo, mentre Whuan dall'altra parte era stesa su un fianco, con il braccio sotto il capo.
Bene, perchè non iniziare la giornata in un modo nuovo ? Pensai tra me e me.
Diedi la sveglia anche a Mr. Dick, casco in testa ben allacciato e .... Scramble, Scramble !!
Mi voltai verso Whuan, spostai leggermente la sua gamba e .... entrai.
Lei spalancò subito gli occhi e mi guardò, ma restò in silenzio; gli indicai Xhin che ancora dormiva, e capì al volo. :
Come 2 serpenti iniziammo a muoverci, avvinghiati uno all'altro, sempre nel più assoluto silenzio; era una cosa che mi faceva eccitare da morire, e se ne accorse anche lei; brava ragazza e ben addestrata, strinse i denti e continuammo fino alla fine.
La giornata era iniziata alla grande. )
Nel tardo pomeriggio le riaccompagnai alla villa; quando uscendo dal mio albergo l'addetto della reception e la sua collega ci videro, commentarono sotto voce e tra falsi sorrisi.
Ma oramai non me ne fregava più niente della gente....
Il lunedì affrontai il problema Liù; durante una pausa caffè, la raggiunsi nell'apposita saletta del bar; era in compagnia di altre colleghe e appena mi vide.... si tuffò nella sua enorme tazza del caffè (o thè ?).
Io feci finta di niente, ogni tanto davo un'occhiata nella sua direzione, ma vedevo solo una ciocca di capelli.
Quando ad un certo punto fece per andarsene, l'affrontai; gli spiegai tutto, le regole aziendali e le mie regole personali; sopratutto gli spiegai che forse alla base c'era stato un enorme equivoco e quindi .... nulla di personale.
Lentamente, molto lentamente vidi spuntare dalla tazza 2 occhi melanconici e un pò umidi.
Mi disse che aveva capito e che da parte sua non c'erano problemi; poi se ne andò via con una faccia da funerale che era tutto un programma.
Da quel momento tutto ritornò “normale” e solo “professionale”.
Anche perchè io avevo i miei giocattoli........
Con le ragazze avevo fissato un'altro appuntamento per il prossimo week-end e dovevo trovare ancora trovare l'attrezzatura “giusta”.
Volevo verificare una certa cosa che mi aveva raccontato una mia amica americana, e quello mi sembrava il posto giusto.
Dovetti girare parecchi negozi prima di trovare l'articolo esatto; quelli che trovavo normalmente non erano adatti, io volevo un modello particolare (quello che mi aveva suggerito la mia amica e che aveva provato personalmente), anche per poter fare questo esperimento rispettando i protocolli che mi aveva detto.
Finalmente in un grosso store trovai l'articolo esatto; quando chiesi alla commessa, per conferma, come si usavano e dopo quanto avevano effetto, lei restò allibita; poi con la solita gentilezza tutta cinese, mi disse come si usavano e il tempo di “attivazione”.
Bene, tutto coincideva con quanto mi aveva detto la mia amica.
Mi feci preparare 2 confezioni regalo, impacchettate in modo sontuoso e venni via contento come una pasqua.
Avevo fatto un'ulteriore passo nel mio delirio.
Quando quel sabato, dopo aver prenotato una cena a lume di candela in uno dei migliori ristoranti di Macao, arrivai alla villa subito la “direttrice” mi corse incontro; tra sorrisi e inchini mi disse che le 2 ragazze erano a “mia completa disposizione”.
Gli diedi la mia benedizione e salii da loro; appena gli diedi le 2 scatole con il regalo, sorridendo mi chiesero che cosa conteneva.
“E' una sorpresa” risposi. )
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
Il fatto di aver incrociato la collega in quel locale mi aveva un po' scocciato, non mi andava di farmi vedere con le 2 ragazze visto che era stata proprio lei a dare il via all'operazione (con il sermone sulle Piccole Mogli ).
Ma oramai la frittata era fatta, tanto valeva proseguire facendo finta di niente.
Per fortuna era ad alcuni metri di distanza, per cui proseguii pilotando le mie ragazze al tavolo che ci avevano indicato.
Mentre il buon Danny si lustrava gli occhi con i vedo/non vedo dei vestiti di Whuan e Xhin, io osservavo compiaciuto la reazione della francesina (scocciata dalla piega che stava prendendo la serata ), ma sopratutto mi divertiva vedere la reazione degli altri presenti (tutti cinesi, giovani) nel locale.
Gli uomini lanciavano delle occhiate inequivocabili alle ragazze, mentre le donne commentavano sottovoce.
Ma anche quello era un piacere per me; un sottile piacere nel far vedere qualcosa che non potevano toccare; una piccola rivincita, come diceva Alberto Sordi nel “Il Marchese del Grillo”, “io so io e voi non siete un c@@@o ......” )
E, a scanso di equivoci, ad un gruppetto di ragazzotti seduti ad un tavolo lì vicino, quando gli sguardi sulle ragazze diventarono troppo eloquenti, risposi facendo il famoso “sguardo cattivo” che facevano gli uomini delle nostre scorte nei “Paesi disagiati”; è quello sguardo che ti trasmette un messaggio molto semplice : “Allontanati”.
Difatti, dopo alcuni minuti si alzarono e se ne andarono a cercar ragazze da un'altra parte.
Ad un certo punto convenimmo che era ora di chiudere la serata : ognun per sé e Dio per tutti; quando uscimmo, vidi che la mia collega e le sue amiche se n'erano già andate; meglio così, avevo tempo fino a lunedì per dare qualche spiegazione. :
Quando ci salutammo, Danny mi bisbigliò nell'orecchio un : “Buona serata, hai fatto un'ottima scelta...”
Feci altrettanto con lui, poi presi per un braccio le mie bamboline e le guidai verso il taxi.
“Visto che l'altra volta ho dormito io da voi, questa volta vi porto da me....” e diedi l'indirizzo dell'albergo.
Mentre il nostro cocchio rullava per le vie di Macao, cominciai a scaldare l'atmosfera; visto che mi ero messo in mezzo tra loro, misi un braccio al collo di Xhin e feci scendere la mano fino ad accarezzare uno dei suoi piccoli seni, senza quasi percepire il tessuto del vestito; lei per risposta appoggiò la testa sulla mia spalla e chiuse gli occhi.
Sotto le mie dita sentii inturgidirsi il capezzolo; bene, e ora visto che il buon Dio ci ha dato 2 mani, infilai l'altra nello spacco del vestito di Whuan, accarezzando la gamba e risalendo pian pianino verso la coscia e .... l'oggetto del desiderio. )
Mentre facevo tutte queste manovre, mi venne in mente gli anni dell'adolescenza, le compagne di scuola e le amichette, i primi toccamenti, le prime “scoperte”, i primi giochi. :
Quando, cm. dopo cm, arrivai al boschetto, Whuan ebbe un piccolo sobbalzo; durante tutta la manovra aveva continuato a far finta di niente, guardando fuori dal finestrino.
Ora che ero arrivato sull'obbiettivo, dovevo decidere se continuare l'esplorazione; la fermata era voluta, ma lei non lo sapeva, era un “giochetto” che avevo imparato da una “No-prof” novarese .
L'attesa aumenta il piacere, mi aveva detto una volta.
E aveva ragione. )
Quando Whuan, per invogliarmi, allargò leggermente le coscie, ripartii verso il suo “tesssoro”; quando arrivai, la “Zona” era già diventata “Umida”.
Per fortuna arrivammo all'albergo, prima che l'atmosfera creata si incendiasse del tutto......
Entrammo e andai alla reception per ritirare il badge della mia camera; l'addetto mi guardò spalancando gli occhi; era lo stesso a cui avevo chiesto le informazioni sulle “Piccole Mogli”.
Era uno sveglio, guardò le ragazze e poi sorridendo mi porse il badge.
Arrivati in camera, mentre stappavo una bottiglia di vino portoghese, le ragazze corsero in bagno per prepararsi; era arrivato il momento clou della serata, quello che aspettavo da 3 settimane.
Appena ritornarono, dopo avergli offerto i bicchieri con il vino, iniziai le manovre di avvicinamento, partendo ovviamente dal più facile : bastò spostare leggermente le spalline dell'abito di Whuan per trovarmela bella nuda dritta sui “trampoli” di P....da.
Bene, mentre lei beveva a piccoli sorsi, me la rimirai in lungo e in largo; poi passai a Xhin, il cui abito a collo alto mi fece perdere qualche secondo in più, ma alla fine anche lui scivolò a terra.
Wow che spettacolo !!
Non sapevo da dove cominciare......
“Partiamo dall'inizio” suggerì uno dei miei ufficiali.
Ci spostammo in camera da letto e le feci sdraiare, appaiate; era già da un po' che mi frullava una certa idea, e visto che erano lì gliela esposi.
Come capitava spesso con le mie battute fecero dei risolini, ovviamente con la dovuta educazione orientale che dice di coprirsi la bocca con una mano.
In fondo non c'era niente di male; in ogni collezione che si rispetti, è importante non avere pezzi unici; loro avevano 2 aiuole “quasi” identiche, e sarebbe stato bello diversificare. )
Quando chiesi a Xhin di depilarla (avevo scelto lei perchè era meno “boscosa&rdquo, rimase un po' perplessa, poi dopo aver consultato la collega accettò (sempre sorridendo).
Bigfoot scattò immediatamente a prendere la borsa degli attrezzi; a forza di girare il mondo con certe persone ho preso l'abitudine di portarmi dietro un po' di attrezzatura “jolly”; quindi in poco più di mezz'ora, con l'aiuto di forbicine, rasoio e schiuma e sotto lo sguardo divertito delle 2 ragazze, resi bella liscia la pista di atterraggio per il 104 di Mr. Dick.
Ora finalmente ne avevo una “con” e una “senza”, come in ogni bella collezione.
Ovviamente tutta questa operazione aveva contribuito a mandare alle stelle il livello della mia eccitazione.
Era giunto il momento di dare il via alle danze; alternare una zona con “bush” ad una zona “desertica” è una delle situazioni più arrapanti che si possa immaginare. :
Così mi era stato raccontato, e non posso che confermare.
Ad un certo punto persi la cognizione del tempo, del colpi sparati e .... di tutto il resto. )
Solo all'alba di domenica la battaglia cessò, dovevamo recuperare le forze per il resto della giornata; l'ultimo mio pensiero prima di addormentarmi tra quelle 2 dee fu .... al tempo perso e ai soldi buttati con le CG in Italia.
Quando mi svegliai, loro stavano ancora dormendo; Xhin alla mia sinistra, come al solito tutta raggomitolata nel lenzuolo, mentre Whuan dall'altra parte era stesa su un fianco, con il braccio sotto il capo.
Bene, perchè non iniziare la giornata in un modo nuovo ? Pensai tra me e me.
Diedi la sveglia anche a Mr. Dick, casco in testa ben allacciato e .... Scramble, Scramble !!
Mi voltai verso Whuan, spostai leggermente la sua gamba e .... entrai.
Lei spalancò subito gli occhi e mi guardò, ma restò in silenzio; gli indicai Xhin che ancora dormiva, e capì al volo. :
Come 2 serpenti iniziammo a muoverci, avvinghiati uno all'altro, sempre nel più assoluto silenzio; era una cosa che mi faceva eccitare da morire, e se ne accorse anche lei; brava ragazza e ben addestrata, strinse i denti e continuammo fino alla fine.
La giornata era iniziata alla grande. )
Nel tardo pomeriggio le riaccompagnai alla villa; quando uscendo dal mio albergo l'addetto della reception e la sua collega ci videro, commentarono sotto voce e tra falsi sorrisi.
Ma oramai non me ne fregava più niente della gente....
Il lunedì affrontai il problema Liù; durante una pausa caffè, la raggiunsi nell'apposita saletta del bar; era in compagnia di altre colleghe e appena mi vide.... si tuffò nella sua enorme tazza del caffè (o thè ?).
Io feci finta di niente, ogni tanto davo un'occhiata nella sua direzione, ma vedevo solo una ciocca di capelli.
Quando ad un certo punto fece per andarsene, l'affrontai; gli spiegai tutto, le regole aziendali e le mie regole personali; sopratutto gli spiegai che forse alla base c'era stato un enorme equivoco e quindi .... nulla di personale.
Lentamente, molto lentamente vidi spuntare dalla tazza 2 occhi melanconici e un pò umidi.
Mi disse che aveva capito e che da parte sua non c'erano problemi; poi se ne andò via con una faccia da funerale che era tutto un programma.
Da quel momento tutto ritornò “normale” e solo “professionale”.
Anche perchè io avevo i miei giocattoli........
Con le ragazze avevo fissato un'altro appuntamento per il prossimo week-end e dovevo trovare ancora trovare l'attrezzatura “giusta”.
Volevo verificare una certa cosa che mi aveva raccontato una mia amica americana, e quello mi sembrava il posto giusto.
Dovetti girare parecchi negozi prima di trovare l'articolo esatto; quelli che trovavo normalmente non erano adatti, io volevo un modello particolare (quello che mi aveva suggerito la mia amica e che aveva provato personalmente), anche per poter fare questo esperimento rispettando i protocolli che mi aveva detto.
Finalmente in un grosso store trovai l'articolo esatto; quando chiesi alla commessa, per conferma, come si usavano e dopo quanto avevano effetto, lei restò allibita; poi con la solita gentilezza tutta cinese, mi disse come si usavano e il tempo di “attivazione”.
Bene, tutto coincideva con quanto mi aveva detto la mia amica.
Mi feci preparare 2 confezioni regalo, impacchettate in modo sontuoso e venni via contento come una pasqua.
Avevo fatto un'ulteriore passo nel mio delirio.
Quando quel sabato, dopo aver prenotato una cena a lume di candela in uno dei migliori ristoranti di Macao, arrivai alla villa subito la “direttrice” mi corse incontro; tra sorrisi e inchini mi disse che le 2 ragazze erano a “mia completa disposizione”.
Gli diedi la mia benedizione e salii da loro; appena gli diedi le 2 scatole con il regalo, sorridendo mi chiesero che cosa conteneva.
“E' una sorpresa” risposi. )
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.