NOME Alisa
NAZIONALITA' rumena
LUOGO INCONTRO: via Togliatti direzione casilina, poco prima del semaforo angolo via dei platani
DESCRIZIONE FISICA: Alta circa 1,60 bellissimo viso con stupendi occhi neri, capelli lunghi neri ondulati, corporatura burrosa ma soda senza un filo di grasso, tette disegnate da un Giotto redivivo, una 3 piena a me sembrate naturali
RATE CONCORDATO: 2 VU
SERVIZI USUFRUITI: BbJ+ Rai1+Daty+Rai2
DURATA INCONTRO: 20 minuti
ATTITUDINE: ottima, simpatica, alla mano, tranquilla.
REPERIBILITA’: molto difficile (la seconda volta, la prima beccata subito ma per un colpo di culo, di quelli che uno nella vita capitano a tutti )
Vengo a recensire (con colpevole ritardo) la seconda fanciulla dopo Maria (alla cui rece vi rimando) del mio recente Togliatti tour in occasione di una mai così benedetta trasferta lavorativa.
Premetto che la presente recensione vale per due, nel senso che la sera dopo ho replicato con le stesse modalità copulatorie con l’unica differenza che essendomi fatto dare il suo numero di telefono l’ho raggiunta direttamente a casa. Parlavo nella scheda di colpo di culo perché il culo è il leit motiv dell'incontro con questo splendido fiorellino e in effetti la scelta di Alisa è successa quasi per caso (se mai il caso esiste). Dopo aver parcheggiato l'auto proprio sulla Togliatti, svuotato e appagato per essermi liberato da ogni preoccupazione e pensiero grazie alla bella morettina 21enne, insieme al mio compagno di merende me ne stavo facendo ritorno a piedi verso l'appartamento tatticamente (e, ancora, un po’ per culo) scelto nelle immediate vicinanze, quando dal marciapiede poco prima del semaforo all'incrocio con via dei Platani, l'occhio mi cade (e la lingua pure) su una notevolissima mora che a 2 metri di distanza sul ciglio della strada al di là della fila di macchine parcheggiate faceva bella mostra di sé appoggiata quasi a 90 al cofano di un’auto col culo (appunto) bellamente esposto al traffico notturno. Esiste il colpo di fulmine? Sì, esiste. Sarà stato per quegli incredibili occhi neri che alla Cupido mi lanciavano dardi infuocati o sarà stato per quel fisico da gran gnocca, o per quel culo (ancora) che così impunemente mostrato mi ha risvegliato l'animale che si stava preparando al meritato riposo, fatto sta che così, d'improvviso, una forza magnetica mi ha attratto verso di lei. Rapido dietrofront, mi avvicino e “Ciao, bellissima, come ti chiami? “. “Alisa, ma tu dove hai la macchina? “.” È parcheggiata lì, poco più indietro “.” Ah, sì?”. “Sì, non mi credi?”.” Allora valla a prendere e andiamo “.” Certo, però sul momento me lo impediscono due cose “.” E sarebbero? “. “La prima è che devo prima accompagnare a casa il mio amico, stiamo qui a 100 metri”. “Questa la possiamo risolvere subito, viene anche lui”. “È stanco, e poi a lui piace una cosa che non so se fai, il pompino scoperto con ingoio finale”. “No, non faccio, ma qui nessuna fa “.” Beh, qui tesoro avrei da obiettare perché torniamo proprio adesso a casa dopo che una tua collega ci ha bevuto anche l’anima”. “Non credo “.” Te lo giuro, ma poi ci sono anche io: pure a me piace un'altra cosa che credo che tu purtroppo non fai “. “Sentiamo”. “Io voglio questo tuo culo meraviglioso”. “Questo, sì, faccio”. Se questo angelo lo fa, io che dovevo fare a sto punto? “Ah sì, amore? Fantastico. E qual'è, bellissima, il regalino per te per poterlo avere incluso tutto il resto? “100”. Durante tutta questa conversazione sul ciglio della strada con le macchine che ci passavano a nemmeno un metro di distanza, il mio amico (che sentitamente ringrazio per la pazienza) ci stava osservando divertito dal marciapiede. Che dovevo fare? Lasciare un angioletto simile (col suo bel culo) così alla merce’ di voi lupi famelici? Sia mai. “Ascolta amore. Io vado ad accompagnare a casa il mio amico, poi torno subito, prendo la macchina e andiamo. Non è che quando torno però non ti trovo più? “. “Mi trovi, sto qua fino alle 5”. Detto, fatto. Tempo 15’ e stavolta opportunamente motorizzato mi ripresento alla sua mattonella che, ovviamente, trovo desolatamente vuota. Da quel momento comincio a rendermi conto che l'angioletto è una preda particolarmente richiesta in zona considerato il numero di giri Togliattiani che avrò inanellato per quasi un'ora e durante i quali transito più volte davanti a Maria che mi lancia sorrisi e occhiate come se avesse avuto ulteriore conferma, dopo la prova in diretta che le avevo dato, del maiale che sono. Siccome chi l’ha dura(o) vince, dicono, ecco che finalmente la visione mora riappare d'incanto. “Ah, allora sei tornato? “. “Avevi dei dubbi, tesoro? “.” Sì “.” Sali che te li tolgo tutti “. Avendo concordato prima durante la fase conoscitiva la parte contrattuale, seguendo le sue indicazioni giungiamo al suo loft non lontano da lì che non sono riuscito a capire se la fanciulla ci vive o utilizza solo per concedersi. Infatti, entrando c’è subito un vano a destra con lo spazio giusto per il letto e praticamente nient'altro, a sinistra un piccolo bagnetto e di fronte una porta chiusa. Per quello che sono lì a fare l'essenziale c’è, quindi si procede. Mentre mi spoglio e lascio i 2 bigliettoni sul comodino lei va a lavarsi e ritorna nuda, sui tacchi, in autoreggenti nere e con indosso solo un leggero giubbottino di jeans aperto su due tette che non posso definire della Madonna solo per non essere scomunicato dal Papa tra l'altro lì nei paraggi. Il fisico, come detto è notevole, se vogliamo proprio trovare il pelo nell'uovo si potrebbe dire che non è una velina col culo a mandolino ma avercene di fighe così, soprattutto se tale bocconcino è impreziosito da un viso davvero bello e soprattutto da due occhi e uno sguardo che fanno innamorare all'istante. Siccome stento ancora un po’ a credere che di lì a breve mi inculero’ un gioiellino simile, le chiedo conferma: “Abbiamo detto il tuo fantastico culetto, ricordi tesoro? “. “Certo che ricordo “, mi fa mentre prende un goldone con la nefasta intenzione di procedere a una pompa coperta. “Alt! Cos'è quel coso? Perché coperto, amore?”. “Ah, vuoi senza? Va bene.. tutti vogliono coperto “. “Certo, senza, tesoro. Mica mi sono fatto 700 km per farmi fare un pompino col preservativo”. A parte, penso tra me, che nemmeno sotto casa mia a km zero, né sotto tortura, né regalato me lo farei fare coperto,ma poi dico: farsi una figa del genere aggiungendo paletti che nemmeno lei metterebbe significa andare a puttane vestiti da Tafazzi, anche se chiaramente ognuno si regola per sé come gli pare. Torniamo a noi. Gettata nel cestino l’orribile plastica la fanciulla si appecora di fianco a me e dà inizio al solfeggio. Giudizio personale: il piacere è nel vedere un sì bel gnocchino applicarsi nell’imboccamento, ma la pompa fatta come Dio comanda (e come il mio compagno di merende richiede per assegnare almeno la sufficienza) sta di casa altrove, a Modena e Bologna so dove, qui a Roma al momento non so. Alisa si prodiga in un pur lodevole su e giù ma il tutto risulta abbastanza monotono e incolore senza variazioni sul tema, tipo uso della lingua e ciucciamento di palle.
Comunque ero lì soprattutto per altro, quindi mentre lei procede nel suo lavoro io mi diletto a stocazzarla dappertutto, tette in primis, davvero una meraviglia, chiedendole poi di posizionarsi sopra di me per un daty davvero piacevole anche perché ottengo l'effetto di cominciare a sentirla mugulare a bocca piena. Avendo la bega durissima già fuori della port prima di entrare, il servizio boccale non mi è necessario più di tanto per cui accorcio i tempi e le chiedo di dare inizio alle cose serie. “Prima fica o subito culo vuoi?”. “Che domande amore. Tu sei una fuoriserie, voglio il pacchetto full optional, sempre per quel fatto dei 700 km”. Senza aspettare che le dica il come, di suo si mette a 90, e qui.. e qui signori..che ve lo dico a fare? Anzi, ve lo dico. Così come per le tette, anche per il culo che mi vedo piegato davanti sarei tentato di riprendere la similitudine blasfema, solo per darvi un'immagine, ma credo che tanti di voi sappiano già, per cui vi dico solo che se entrare da dietro in quella fica e pomparla come non ci fosse un domani è pura poesia, sfilarsi e piantarglielo nel culo (previo suo ingellamento) è un'esperienza che chi non prova (per sua scelta, legittima, per carità, o altro, non sto a sindacare) non può sapere cosa si è perso nel suo breve passaggio in questo mondo. Soprattutto darglielo tutto fino in fondo, sfilarsi e rimetterglielo dentro, più e più volte, sentendola gemere e dire “Sì, dai, cosi”, che sarà anche un po’ recita ma è da applausi scroscianti. Purtroppo la libidine è tanta che non riesco, pur pensando di farlo, a smettere di sbattere quel culo divino per finirle di scaricare tutto in bocca, e così, purtroppo ma comunque con immenso appagamento, me ne vengo dentro di lei. Solo una piccola aggiunta per evidenziare la potenza di questa ragazza, almeno ciò che è stata capace di risvegliare in me: solitamente, ormai da qualche anno, non riesco più a fare due venute di seguito, se non aspettando parecchie ore, se non andare direttamente al giorno dopo, con Alisa invece saranno passate due ore dalla prima venuta con Maria che già eruttavo di nuovo. Vestizione, due chiacchiere piacevoli in cui mi faccio dare il telefono, rientro alla postazione e bacetti con la promessa di rivedersi la sera dopo, cosa come detto puntualmente avvenuta. Sintesi finale: data l'impossibilità di frequentare la Togliatti con assiduita’ non sono in grado di fare confronti con altre ragazze (a parte con Maria) e quindi dare una valutazione con più cognizione di causa ma la ragazza, per estetica, attitudine e anche prestazione rimane per me un bocconcino delizioso che sarebbe cosa buona e giusta gustarsi ogni tanto, cosa che ho intenzione di fare in una prossima trasferta romana
NAZIONALITA' rumena
LUOGO INCONTRO: via Togliatti direzione casilina, poco prima del semaforo angolo via dei platani
DESCRIZIONE FISICA: Alta circa 1,60 bellissimo viso con stupendi occhi neri, capelli lunghi neri ondulati, corporatura burrosa ma soda senza un filo di grasso, tette disegnate da un Giotto redivivo, una 3 piena a me sembrate naturali
RATE CONCORDATO: 2 VU
SERVIZI USUFRUITI: BbJ+ Rai1+Daty+Rai2
DURATA INCONTRO: 20 minuti
ATTITUDINE: ottima, simpatica, alla mano, tranquilla.
REPERIBILITA’: molto difficile (la seconda volta, la prima beccata subito ma per un colpo di culo, di quelli che uno nella vita capitano a tutti )
Vengo a recensire (con colpevole ritardo) la seconda fanciulla dopo Maria (alla cui rece vi rimando) del mio recente Togliatti tour in occasione di una mai così benedetta trasferta lavorativa.
Premetto che la presente recensione vale per due, nel senso che la sera dopo ho replicato con le stesse modalità copulatorie con l’unica differenza che essendomi fatto dare il suo numero di telefono l’ho raggiunta direttamente a casa. Parlavo nella scheda di colpo di culo perché il culo è il leit motiv dell'incontro con questo splendido fiorellino e in effetti la scelta di Alisa è successa quasi per caso (se mai il caso esiste). Dopo aver parcheggiato l'auto proprio sulla Togliatti, svuotato e appagato per essermi liberato da ogni preoccupazione e pensiero grazie alla bella morettina 21enne, insieme al mio compagno di merende me ne stavo facendo ritorno a piedi verso l'appartamento tatticamente (e, ancora, un po’ per culo) scelto nelle immediate vicinanze, quando dal marciapiede poco prima del semaforo all'incrocio con via dei Platani, l'occhio mi cade (e la lingua pure) su una notevolissima mora che a 2 metri di distanza sul ciglio della strada al di là della fila di macchine parcheggiate faceva bella mostra di sé appoggiata quasi a 90 al cofano di un’auto col culo (appunto) bellamente esposto al traffico notturno. Esiste il colpo di fulmine? Sì, esiste. Sarà stato per quegli incredibili occhi neri che alla Cupido mi lanciavano dardi infuocati o sarà stato per quel fisico da gran gnocca, o per quel culo (ancora) che così impunemente mostrato mi ha risvegliato l'animale che si stava preparando al meritato riposo, fatto sta che così, d'improvviso, una forza magnetica mi ha attratto verso di lei. Rapido dietrofront, mi avvicino e “Ciao, bellissima, come ti chiami? “. “Alisa, ma tu dove hai la macchina? “.” È parcheggiata lì, poco più indietro “.” Ah, sì?”. “Sì, non mi credi?”.” Allora valla a prendere e andiamo “.” Certo, però sul momento me lo impediscono due cose “.” E sarebbero? “. “La prima è che devo prima accompagnare a casa il mio amico, stiamo qui a 100 metri”. “Questa la possiamo risolvere subito, viene anche lui”. “È stanco, e poi a lui piace una cosa che non so se fai, il pompino scoperto con ingoio finale”. “No, non faccio, ma qui nessuna fa “.” Beh, qui tesoro avrei da obiettare perché torniamo proprio adesso a casa dopo che una tua collega ci ha bevuto anche l’anima”. “Non credo “.” Te lo giuro, ma poi ci sono anche io: pure a me piace un'altra cosa che credo che tu purtroppo non fai “. “Sentiamo”. “Io voglio questo tuo culo meraviglioso”. “Questo, sì, faccio”. Se questo angelo lo fa, io che dovevo fare a sto punto? “Ah sì, amore? Fantastico. E qual'è, bellissima, il regalino per te per poterlo avere incluso tutto il resto? “100”. Durante tutta questa conversazione sul ciglio della strada con le macchine che ci passavano a nemmeno un metro di distanza, il mio amico (che sentitamente ringrazio per la pazienza) ci stava osservando divertito dal marciapiede. Che dovevo fare? Lasciare un angioletto simile (col suo bel culo) così alla merce’ di voi lupi famelici? Sia mai. “Ascolta amore. Io vado ad accompagnare a casa il mio amico, poi torno subito, prendo la macchina e andiamo. Non è che quando torno però non ti trovo più? “. “Mi trovi, sto qua fino alle 5”. Detto, fatto. Tempo 15’ e stavolta opportunamente motorizzato mi ripresento alla sua mattonella che, ovviamente, trovo desolatamente vuota. Da quel momento comincio a rendermi conto che l'angioletto è una preda particolarmente richiesta in zona considerato il numero di giri Togliattiani che avrò inanellato per quasi un'ora e durante i quali transito più volte davanti a Maria che mi lancia sorrisi e occhiate come se avesse avuto ulteriore conferma, dopo la prova in diretta che le avevo dato, del maiale che sono. Siccome chi l’ha dura(o) vince, dicono, ecco che finalmente la visione mora riappare d'incanto. “Ah, allora sei tornato? “. “Avevi dei dubbi, tesoro? “.” Sì “.” Sali che te li tolgo tutti “. Avendo concordato prima durante la fase conoscitiva la parte contrattuale, seguendo le sue indicazioni giungiamo al suo loft non lontano da lì che non sono riuscito a capire se la fanciulla ci vive o utilizza solo per concedersi. Infatti, entrando c’è subito un vano a destra con lo spazio giusto per il letto e praticamente nient'altro, a sinistra un piccolo bagnetto e di fronte una porta chiusa. Per quello che sono lì a fare l'essenziale c’è, quindi si procede. Mentre mi spoglio e lascio i 2 bigliettoni sul comodino lei va a lavarsi e ritorna nuda, sui tacchi, in autoreggenti nere e con indosso solo un leggero giubbottino di jeans aperto su due tette che non posso definire della Madonna solo per non essere scomunicato dal Papa tra l'altro lì nei paraggi. Il fisico, come detto è notevole, se vogliamo proprio trovare il pelo nell'uovo si potrebbe dire che non è una velina col culo a mandolino ma avercene di fighe così, soprattutto se tale bocconcino è impreziosito da un viso davvero bello e soprattutto da due occhi e uno sguardo che fanno innamorare all'istante. Siccome stento ancora un po’ a credere che di lì a breve mi inculero’ un gioiellino simile, le chiedo conferma: “Abbiamo detto il tuo fantastico culetto, ricordi tesoro? “. “Certo che ricordo “, mi fa mentre prende un goldone con la nefasta intenzione di procedere a una pompa coperta. “Alt! Cos'è quel coso? Perché coperto, amore?”. “Ah, vuoi senza? Va bene.. tutti vogliono coperto “. “Certo, senza, tesoro. Mica mi sono fatto 700 km per farmi fare un pompino col preservativo”. A parte, penso tra me, che nemmeno sotto casa mia a km zero, né sotto tortura, né regalato me lo farei fare coperto,ma poi dico: farsi una figa del genere aggiungendo paletti che nemmeno lei metterebbe significa andare a puttane vestiti da Tafazzi, anche se chiaramente ognuno si regola per sé come gli pare. Torniamo a noi. Gettata nel cestino l’orribile plastica la fanciulla si appecora di fianco a me e dà inizio al solfeggio. Giudizio personale: il piacere è nel vedere un sì bel gnocchino applicarsi nell’imboccamento, ma la pompa fatta come Dio comanda (e come il mio compagno di merende richiede per assegnare almeno la sufficienza) sta di casa altrove, a Modena e Bologna so dove, qui a Roma al momento non so. Alisa si prodiga in un pur lodevole su e giù ma il tutto risulta abbastanza monotono e incolore senza variazioni sul tema, tipo uso della lingua e ciucciamento di palle.
Comunque ero lì soprattutto per altro, quindi mentre lei procede nel suo lavoro io mi diletto a stocazzarla dappertutto, tette in primis, davvero una meraviglia, chiedendole poi di posizionarsi sopra di me per un daty davvero piacevole anche perché ottengo l'effetto di cominciare a sentirla mugulare a bocca piena. Avendo la bega durissima già fuori della port prima di entrare, il servizio boccale non mi è necessario più di tanto per cui accorcio i tempi e le chiedo di dare inizio alle cose serie. “Prima fica o subito culo vuoi?”. “Che domande amore. Tu sei una fuoriserie, voglio il pacchetto full optional, sempre per quel fatto dei 700 km”. Senza aspettare che le dica il come, di suo si mette a 90, e qui.. e qui signori..che ve lo dico a fare? Anzi, ve lo dico. Così come per le tette, anche per il culo che mi vedo piegato davanti sarei tentato di riprendere la similitudine blasfema, solo per darvi un'immagine, ma credo che tanti di voi sappiano già, per cui vi dico solo che se entrare da dietro in quella fica e pomparla come non ci fosse un domani è pura poesia, sfilarsi e piantarglielo nel culo (previo suo ingellamento) è un'esperienza che chi non prova (per sua scelta, legittima, per carità, o altro, non sto a sindacare) non può sapere cosa si è perso nel suo breve passaggio in questo mondo. Soprattutto darglielo tutto fino in fondo, sfilarsi e rimetterglielo dentro, più e più volte, sentendola gemere e dire “Sì, dai, cosi”, che sarà anche un po’ recita ma è da applausi scroscianti. Purtroppo la libidine è tanta che non riesco, pur pensando di farlo, a smettere di sbattere quel culo divino per finirle di scaricare tutto in bocca, e così, purtroppo ma comunque con immenso appagamento, me ne vengo dentro di lei. Solo una piccola aggiunta per evidenziare la potenza di questa ragazza, almeno ciò che è stata capace di risvegliare in me: solitamente, ormai da qualche anno, non riesco più a fare due venute di seguito, se non aspettando parecchie ore, se non andare direttamente al giorno dopo, con Alisa invece saranno passate due ore dalla prima venuta con Maria che già eruttavo di nuovo. Vestizione, due chiacchiere piacevoli in cui mi faccio dare il telefono, rientro alla postazione e bacetti con la promessa di rivedersi la sera dopo, cosa come detto puntualmente avvenuta. Sintesi finale: data l'impossibilità di frequentare la Togliatti con assiduita’ non sono in grado di fare confronti con altre ragazze (a parte con Maria) e quindi dare una valutazione con più cognizione di causa ma la ragazza, per estetica, attitudine e anche prestazione rimane per me un bocconcino delizioso che sarebbe cosa buona e giusta gustarsi ogni tanto, cosa che ho intenzione di fare in una prossima trasferta romana