CITTA DELL'INCONTRO: Genova
NOME INSERZIONISTA: Karen
NAZIONALITA': Colombiana
PRESENZA: Stanziale
ETA': 40+
SERVIZI OFFERTI: BJ – RAI1
RATE DI PARTENZA: VU-20
RATE CONCORDATO: VU-20
DESCRIZIONE FISICA: 1.65 circa, Fisico snello, carnagione ambrata, capelli biondi lunghi e mossi, naso un po’ pronunciato
ATTITUDINE: Alta, a 360°, predilige la qualità all’esercizio fisico.
LOCATION: Ok
BARRIERE ARCHITETTONICHE: Sì
Racconto (Titolo: Luoghi comuni)
Malcostume, tutto gaudio.
Non ho erroneamente storpiato il classico luogo comune, ma è la reinterpretazione di un ignoto “artista” che l’ha scritta sui muri di uno dei vicoli.
Dopo un giro con un amico, che ringrazio sentitamente (alla faccia del luogo comune che vorrebbe i genovesi mugugnoni e inospitali), torno in cerca del mio gaudio nei caruggi del malcostume (anche se in realtà il malcostume italiano è ben altro).
Poche idee, ma ben confuse, da far coincidere con quello si può trovare in una giornata ed in un orario di presenze attese, ma ahimè intraviste solo in borghese.
Parte alta, forse invitante, ma le uniche in divisa le evito per evitare la moltitudine di divise poco sopra.
Scendo immergendomi nella natura primaverile.
Rose che ancora non germogliano, mele sui rami, sì, ma già da tempo appassite, vigne aride per non dire deserte, verso sud alla ricerca del sole che fa sbocciare i fiori.
E gli orti fioriscono, senza lasciarmi troppi dubbi, la luce che filtra sembra avermi indicato i giusti frutti.
In natura, nella foresta, vincono le piante che svettano, quelle che spiccano. Nella giungla dei vicoli, lei spicca nel suo non spiccare.
Non per gioventù o per apparenza di speciale avvenenza, ma per il discreto fascino ed il fascino discreto.
Basta un sorriso e sto già facendo qualche passo verso l’ombra della stanza, lasciandomi alle spalle la luce del sole e di altre stelline di sola immagine e di poco calore.
L’ho già vista nuda prima ancora che si svesta, perché in pochi secondi mi ha già trasmesso chi è, e la sensazione di esser caduto in piedi. Non solo per via del nome, che la precede, ma per la sua natura.
Assieme al suo corpo di donna (non di ragazzina, siamo ben chiari), snello, naturale, mi rivela la sua grande professionalità e la grande attenzione alla pulizia.
Nel mio luogo comune, nella mia personalissima idea, la definizione di professionista, non è un pregio, solitamente la uso per descrivere una valida capacità tecnica, ma con una buona dose di distacco, però in questo caso devo fare un’eccezione.
Perché la capacità tecnica è ben presente, e non dico nulla di nuovo, rispetto ai predecessori, anzi, non posso che confermarli.
L’esame orale, a mio modesto parere, è veramente di rara fattura, il resto è ugualmente pregevole, non solo per mera tecnica, ma anche per la capacita di intuire al volo i miei gusti.
Fedele, nel mantenere la promessa che sarei rimasto soddisfatto al rate base, presente, nell’impressione di avere da lei la giusta partecipazione e con un modo di fare elegante, ma sapiente.
Nonostante il lato tecnico, è più votata alla tranquillità. Non è attrezzo ginnico, ma se trattata con le dovute maniere ed il rispetto, sa dimostrare che, per qualità, al sesso, lei, dà del tu.
C’è anche un po’ di finzione, ma non è fastidiosa e decontestualizzata, segue la trama come un ragno tessitore
e con lei si possono far due chiacchiere, scoprendo una persona, che nonostante la sua figura snella, è di spessore.
È questo l’effetto di Karen, di mandarmi in malora molti luoghi comuni, in un luogo non comune come il CSG.
Non è la bottiglia che può essere mezza piena o mezza vuota, è vedere la bottiglia del tutto piena, mentre esco con la mia “bottiglia” vuota.
Nulla di ció é realtà. Trattasi di opera pseudoletteraria, delirio o illusione.