CITTA' DELL'INCONTRO: Sesto san Giovanni (MI)
DATA DELL'INCONTRO: Inizio Dicembre 2015
ZONA: 45.53 1486, 9.22 1228 Via Giosuè Carducci
NOME dichiarato: Maria
NAZIONALITA' dichiarata: ucraina o russa
ETA' dichiarata: non chiedo l’età alle donne
ETA' dimostrata: 28 anni
DESCRIZIONE FISICA: alta 1.70, capelli neri, taglio alla Valentina (quella dei fumetti), viso carino, 2a di seno, gambe “Splendidamente Tornite” e caviglie sottili; per me una vera Pin-Up
SERVIZI OFFERTI: BJ + RAI1 (ma non ho ulteriormente investigato)
COMPENSO RICHIESTO: VU-20
COMPENSO CONCORDATO: VU-20
DURATA DELL'INCONTRO: 20-22 minuti circa,
IMBOSCO: parcheggio alberato vicino, rischio ‘alberi’ che scopri essere guardoni
ATTITUDINE: molto socievole - OTR notturna
Una notte di inizio dicembre, imbocco Via Giosuè Carducci a Sesto; so cosa mi aspetta, aspetto solo di vederla. Mi era apparsa giorni addietro, in una nottata propriamente inadatta a quello che si sente di voler fare quando la si vede, sinuosa e ammiccante a bordo strada. Decisamente impattante, anzi sontuosamente irresistibile per quanto mi riguarda, appena la vedo sono preda di un blocco delle funzioni vitali, inverto il senso di marcia appena possibile, “ma era vera ?” , “cosa ho visto ?” e ripasso col limitatore di velocità inserito, lo sguardo spasmodicamente concentrato . . . “è vera, è perfetta” insomma, colpito, affondato; in una parossistica concupiscenza devo comunque fare i conti con la durissima realtà e l’incontro va posticipato di almeno una settimana. Cerco di non pensarci mentre torno a casa, abbacchiato; … ma almeno ho un evento luminoso che mi attende di li a qualche giorno.
Fisicamente è come piacciono a me, una ‘pin-up’, curvismi e sinuosità nella parte bassa che mi annientano. Peraltro lei indossa abiti che aderiscono come e più di una seconda pelle. I giorni scorrono tristi ed interminabili, ma scorrono. Ed eccomi li febbricitante di gioia, ad aspettare di vedere ‘delinearsi’ quelle curve sul parabrezza, nemmeno fosse il megaschermo dell’Arcadia quando viene ‘occupato’ da una strafica. Pochi secondi e la sagoma si delinea nella semioscurità, mi avvicino, l’immagine nel vetro è sempre più grande (e con essa il mio desiderio); le ‘curve’ sempre più delineate e flessuose, anche la mia mente “flette”.
Alta intorno all’unoesettanta, curve del comparto inferiore da pin-up che esibisce col supporto di aderentissimi pantaloni; con classica postura da devasto, ossia le gambe incrociate e piedi praticamente attaccati; tutto per evidenziare forme e proporzioni canoniche. Capelli neri, un taglio sopra le spalle che mi ricorda parecchio la Valentina dei fumetti. Pelle chiara, abbigliamento curato e molto sensuale, un volto carino.
E’ giovane, l’età non gliela chiedo, ma stimo intorno ai 28. Abbasso il finestrino, non è italiana, ma ucraina o russa (se non ricordo male); insceno la richiesta del rate (ma è solo un’inutile formalità, facevo meglio a dire sali,
). Classico VU - 20 per un boccafiga protetto in auto. Non me lo faccio ripetere due volte che stiamo già lasciando il luogo dell’ingaggio (finalmente è mia) diretti verso il luogo del ‘sogno’.
Parliamo un po ed esibisce un ottimo italiano pur essendo in italia da poco più di un anno. Non ha una casa sua dove ricevere, ma non approfondisco l’aspetto eventuale di Motel in quanto lo do un po per scontato.
Il luogo del ‘sogno erotico’ è vicinissimo come distanza, dall’altra parte della strada praticamente; ma per arrivarci bisogna fare un po più di strada. Una sorta di piazzale-parcheggio vastissimo e fittamente alberato. In effetti si tratta di un buon imbosco, anche se non totalmente isolato, e il rischio di qualche guardone mimetizzato da albero non è remoto, anche perché con una così chi gli toglie lo sguardo di dosso per guardarsi attorno con circospezione. Io no di certo. Verso subito il rate.
Lei ha dei modi gentili, una voce pacata ma sensuale; per non parlare del corpo. In effetti ho un attimo di esitazione, del tipo, “da dove inizio ?”. E come una piovra avvolgo quelle curve che mi avevano fatto uscire letteralmente ‘fuori strada’. La tonicità è quella di una ventottenne o giu di li; il seno non è il suo piatto forte a livello di dimensioni, una seconda (visto che io avevo parlato di pin-up).
Ma tutto il resto è per me un tripudio di sensualità e caratteristiche al top. Oltre che fisiche anche di attitudine. E’ disponibile e coinvolgente, si fa toccare senza alcuna limitazione io ogni anfratto. Si fa leccare la patatina, depilatissima e ansima di un piacere che sembra autentico. Dopo un lasso di tempo che vorrei non finisse mai; ma che finisce; lei passa al suo lavoro di bocca, incappucciando il suo ostaggio ormai durissimo. Di bocca eccelle, usa benissimo la lingua, affondi assai efficaci e un sapiente e alternato uso di velocità e lentezza. Non mancano espressioni verbali coinvolgenti, peraltro in un italiano validissimo per cui tutto sembra reale come un incontro ‘free’ con una strafiga nostrana.
Cerco di toccare tutto quello che posso e più che posso del suo ‘comparto inferiore’ mentre lei è chinata su di me. Quelle curve mi mandano in visibilio. Quando di li a poco è il momento della posizione classica per il rai1, la bevo con gli occhi mentre a gambe spalancate assume la posizione migliore; i movimenti con cui accomoda le cosce esaltano tutte quelle sinuosità. C’è letteralmente da impazzire. Tra l’altro allarga davvero le gambe alla ricerca di una posizione molto comoda per la penetrazione; come a dire; adesso sbattimi per bene. Contatto totale. Genitale ma anche epidermico.
Le mie mani su quelle cosce godono almeno quanto il mio pisello. Ho perso cognizione spazio temporale. Una scopata davvero psichedelica. Lei non fa fretta, ma purtroppo, il timer interno deve funzionare; e quando mi sono ormai perso nel parco giochi al tramonto, viene a ricordarmi che di li a poco dobbiamo chiudere fatto salvo l’unico modo esistente per prolungare. Se solo potessi!!!!!
Cmq è facilissimo venirle dentro. Difficilissimo è staccare le mie mani dal suo corpo. Ma Chronos è inesorabile; e così devo accettare una ‘progressiva’ uscita dal sogno; senza troppa fretta comunque. Ed ecco; una splendida sorpresa finale, si è quasi rivestita e mi anticipa che le scappa la pipi. Sono l’uomo più felice della Terra. Appena scende; mentre si accovaccia; evidenziando ancora una volta quelle curve che mi avevano ormai preso rapinosamente in ostaggio; mi distendo fin sopra il sedile passeggero e mi godo quella splendida visione da un punto di osservazione privilegiato. Nell’ipnotico chiaroscuro di quel parcheggio, il mio sogno erotico raggiunge lo Zenith. La osservo estasiato, ma ora comincia la parte più difficile per me: “Il rientro” alla realtà; con lei che si rialza, mi saluta, e torna a piedi nel luogo vicinissimo dove era iniziato il Sogno.