STRANGERS IN THE NIGHT : PRIMA PUNTATA E ANTEFATTO
Sono tempi di magra. Mentre vagavo in macchina sconsolato attorno alla zona stazione, vedo ad un tratto nell’ombra un visetto che mi sorride. Orpo, avevo appena fatto una ricognizione a piedi, cercando di scansare le solite cinesi e perfino una specie di travestito che mi aveva preso in simpatia, e non l’avevo vista. Doveva essere appena arrivata, e non doveva essere molto esperta, dato che si era messa tutta intimidita in una zona d’ombra, in curva, dove non era possibile fermare la macchina.
Comunque sia: zip, mi fiondo sul primo parcheggio precario, salto giù dalla macchina (devo aver lasciato la portiera aperta) e torno indietro prima che si metta a girovagare o che qualche altro falco della notte se la carichi al volo. La trovo ancora lì, una cinesina giovane e carina. New entry del trio (ora quartetto evidentemente) cino-fagottonico già più volte recensito? . Qui la novità sembra interessante.
CITTA’ DELL'INCONTRO: Verona Station
NOME: Giulia
ETA’: ventiepochi
NAZIONALITA': Cinese
SERVIZI OFFERTI: BJ, rai1,BBJ, CIM
SERVIZI OTTENUTI: BBJ, CIM
RATE DI PARTENZA: VU – VU – 10…Boh?
RATE CONCORDATO: VU-20
RATE PAGATO: VU-10 e poi vi spiego
DURATA DELL'INCONTRO: 20’
DESCRIZIONE FISICA: giovane, piccola, minuta, aspetto gradevole; fisico liscio e tonico.
FUMATRICE: ma no!
ATTITUDINE: buona
Da vicino il giudizio cambia un po’. Ha i denti da furetto, ma è liscia e giovane (non troppo: molto bene), ed è evidentemente nuova. Capisce quello che basta; ci mettiamo d’accordo per uno spurgo in bocca scoperto in macchina – lei dice “massaggio”- e ci incamminiamo, mano nella mano. Ora non è che io voglia fare il romantico, ma la ragazza è docile e affettuosa, e la cosa non mi dispiace.
Salendo in macchina, lei sembra avere un’idea, e mi propone per “cincuanta” di andare a casa. Mi pare che “qualanta” sarebbero bastati, e l’idea di spupazzarmela con calma in orizzontale mi attirava, ma non conosco la città – lei mi ha detto una via che non conosco – e avevo paura di perdermi o di finire su qualche corsia vietata; e di sicuro la ragazza conosce i sensi unici e le corsie preferenziali meno di me.
Sia come sia, parcheggio nella solita zona buia (in pratica a bordo strada, col muso in avanti per una eventuale esfiltrazione d’emergenza) e ci organizziamo. Al momento di pagare, chiedo se ha il resto di cinquanta euri; lei dice di sì celto, ma poi si accorge che ha solo due pezzi da cinque. Perplessità. Che fale? Che fale? Mannaggia a me che non esco con i soldi contati. So bene che non bisognerebbe creare inflazione, mi scuso coi colleghi ma…dico va bene, dammi i dieci euli, però a questo punto devi davvero fare la brava. Lei mi guarda seria seria e dice: sì io blava blava.
E in effetti, la ragazza si applica con impegno. Si toglie le maglia e mi presenta due belle tettine piccole e sode. Quando la vedo armeggiare con salviettine e fazzoletti le dico, guarda che sono pulito; lei ci pensa un attimo, lascia stare e passa subito all’azione. Bene. “Oh glande” mi fa riferendosi all’oggetto della conversazione: in effetti, io non sono il figlio segreto di John Holmes, ma ho dimensioni al limite superiore, e questo, nell’hobby come nella vita, a volte è utile, a volte no. Comunque lei se la cava benissimo, con una certa fantasia; mi viene in mente che potrei approfittare per chiederle l’ingoio, ma la poverina si sta già sforzando di cacciarsi in gola fino in fondo una ventina di centimetri di carne cruda, e mi pare che il pane se lo guadagna bene. La fermo e la bacio sulle labbra; non si nega ma non sembra molto convinta. Ok, va bene.
Continuiamo con calma e concludo in bocca con un finale non privo di una certa dolcezza. Quasi mi dispiace doverla rimettere sulla strada, anche perché lei continua con il suo atteggiamento – molto cinese – calmo e affettuoso. Ma d’altro canto la conversazione è assai limitata. “Felmale qui va bene”; ultimo abbraccio, bacio. Si torna a casa. Buonanotte Giulia.
...continua. Prossimamente: looking for Julia ovvero l'elogio del fagotto.
Sono tempi di magra. Mentre vagavo in macchina sconsolato attorno alla zona stazione, vedo ad un tratto nell’ombra un visetto che mi sorride. Orpo, avevo appena fatto una ricognizione a piedi, cercando di scansare le solite cinesi e perfino una specie di travestito che mi aveva preso in simpatia, e non l’avevo vista. Doveva essere appena arrivata, e non doveva essere molto esperta, dato che si era messa tutta intimidita in una zona d’ombra, in curva, dove non era possibile fermare la macchina.
Comunque sia: zip, mi fiondo sul primo parcheggio precario, salto giù dalla macchina (devo aver lasciato la portiera aperta) e torno indietro prima che si metta a girovagare o che qualche altro falco della notte se la carichi al volo. La trovo ancora lì, una cinesina giovane e carina. New entry del trio (ora quartetto evidentemente) cino-fagottonico già più volte recensito? . Qui la novità sembra interessante.
CITTA’ DELL'INCONTRO: Verona Station
NOME: Giulia
ETA’: ventiepochi
NAZIONALITA': Cinese
SERVIZI OFFERTI: BJ, rai1,BBJ, CIM
SERVIZI OTTENUTI: BBJ, CIM
RATE DI PARTENZA: VU – VU – 10…Boh?
RATE CONCORDATO: VU-20
RATE PAGATO: VU-10 e poi vi spiego
DURATA DELL'INCONTRO: 20’
DESCRIZIONE FISICA: giovane, piccola, minuta, aspetto gradevole; fisico liscio e tonico.
FUMATRICE: ma no!
ATTITUDINE: buona
Da vicino il giudizio cambia un po’. Ha i denti da furetto, ma è liscia e giovane (non troppo: molto bene), ed è evidentemente nuova. Capisce quello che basta; ci mettiamo d’accordo per uno spurgo in bocca scoperto in macchina – lei dice “massaggio”- e ci incamminiamo, mano nella mano. Ora non è che io voglia fare il romantico, ma la ragazza è docile e affettuosa, e la cosa non mi dispiace.
Salendo in macchina, lei sembra avere un’idea, e mi propone per “cincuanta” di andare a casa. Mi pare che “qualanta” sarebbero bastati, e l’idea di spupazzarmela con calma in orizzontale mi attirava, ma non conosco la città – lei mi ha detto una via che non conosco – e avevo paura di perdermi o di finire su qualche corsia vietata; e di sicuro la ragazza conosce i sensi unici e le corsie preferenziali meno di me.
Sia come sia, parcheggio nella solita zona buia (in pratica a bordo strada, col muso in avanti per una eventuale esfiltrazione d’emergenza) e ci organizziamo. Al momento di pagare, chiedo se ha il resto di cinquanta euri; lei dice di sì celto, ma poi si accorge che ha solo due pezzi da cinque. Perplessità. Che fale? Che fale? Mannaggia a me che non esco con i soldi contati. So bene che non bisognerebbe creare inflazione, mi scuso coi colleghi ma…dico va bene, dammi i dieci euli, però a questo punto devi davvero fare la brava. Lei mi guarda seria seria e dice: sì io blava blava.
E in effetti, la ragazza si applica con impegno. Si toglie le maglia e mi presenta due belle tettine piccole e sode. Quando la vedo armeggiare con salviettine e fazzoletti le dico, guarda che sono pulito; lei ci pensa un attimo, lascia stare e passa subito all’azione. Bene. “Oh glande” mi fa riferendosi all’oggetto della conversazione: in effetti, io non sono il figlio segreto di John Holmes, ma ho dimensioni al limite superiore, e questo, nell’hobby come nella vita, a volte è utile, a volte no. Comunque lei se la cava benissimo, con una certa fantasia; mi viene in mente che potrei approfittare per chiederle l’ingoio, ma la poverina si sta già sforzando di cacciarsi in gola fino in fondo una ventina di centimetri di carne cruda, e mi pare che il pane se lo guadagna bene. La fermo e la bacio sulle labbra; non si nega ma non sembra molto convinta. Ok, va bene.
Continuiamo con calma e concludo in bocca con un finale non privo di una certa dolcezza. Quasi mi dispiace doverla rimettere sulla strada, anche perché lei continua con il suo atteggiamento – molto cinese – calmo e affettuoso. Ma d’altro canto la conversazione è assai limitata. “Felmale qui va bene”; ultimo abbraccio, bacio. Si torna a casa. Buonanotte Giulia.
...continua. Prossimamente: looking for Julia ovvero l'elogio del fagotto.