Concedetemi un ultima rece sulle due girls, considerato che, a tempo alterno , la tipa inculabile resta, ma l’altra si ricambia ogni tanto.
E’ così che nel tempo passato , pur non recensendo, ho provato altre coinquiline di varia provenienza, aspetto, qualità , ricordando in particolare una fantastica succhiatrice di Singapore, decisamente carina e l’ultima, credo ancora presente, niente affatto male di aspetto e molto partecipativa.
Descrivo infatti l’ultimo incontro avvenuto in prossimità di Carnevale, in occasione di un viaggio di lavoro mattutino in quel di Voghera.
Avendo diverso tempo libero, contatto la tipa che parla italiano, che mi riconosce e me la prenoto, sapendo che non avrà impedimenti di li alla prossima oretta.
Raggiunto il loft, entro e, come al solito vengo accolto in accappatoio e ciabatte dalla moretta che mi abbraccia infilandomi il solito linguainbocca.
Entrato nell’alcova, trovo l’altra (che avevo già provato la settimana precedente), che mi abbraccia e con cui parte un intenso limone.
Ci laviamo tutti , anzi sono loro due ad occuparsi di me sia nella svestizione, che nelle abluzioni (mentre una lava, l’altra limona e viceversa).
Tornati in camera, verso il dovuto (non richiesto) VU+20 (scontato per la lunga conoscenza tra noi) e, prima ancora di averli consegnati ad una , mi trovo l’altra già col pirla in bocca ad affondarselo fin dove può.
Seduto sul bordo del letto, faccio avvicinare le due girls per un leccarello a tre di benvenuto, chiedendo di proseguire tra loro, cosa che fanno di buon grado, leccandosi la punta della lingua dapprima e limonandosi a vicenda poi.
Basta quel gesto semplice e quella visione per trovarmi sua maestà in atteggiamento militare, perfettamente sull’attenti, duro, massiccio ed incazzato.
Confesso che ogni tanto le fermavo per limonarmene una e poi l’altra in alternanza, con bene placido di entrambe.
Dato che Carnevale era vicino, ho fatto indossare loro due maschere prima di iniziare i giochi e aver così la possibilità di effettuare qualche ripresa .
Non so se dilungarmi nelle descrizioni, anche se, scrivendo adesso mi sta tornando sull’attenti al solo pensiero.
Fattostà che, dopo i giochi di bbj alternato e bbj congiunto, con ogni variante possibile ( una ciuccia e l’altra lecca e poi viceversa; tutte e due leccano i lati dell’asta; tutte e due leccano e ciucciano la punta limonandosi contemporaneamente, ecc.), chiedo di passare ai canali di una, privilegiando il rai2 per iniziare.
Accucciata a pecora, la girl inculabile allarga bene le gambe e si passa la cremina sul buchetto, esercitando l’orifizio con le dita, mentre l’altra, con fare sapiente mi indossa la gomma con la bocca.
Pervaso da sentimento orgiastico, chiedo all’altra (che tra l’altro parla solo un discreto inglese), di prendere dal cassetto il loro dildo e infilarlo nel culo all’amica, cosa che fa dopo aver indossato un goldon anche all’attrezzo.
In attesa dell’esplorazione rettale, mi godo la simpatica scenetta della cino-jap a pecora colle gambe aperte, che ansima agli affondi dell’amica, che, divertendosi a tale gesto, anche su mia spinta verbale, si presta di buon grado.
Giunto il fatidico momento, godo già al pensiero della sana inkiappettata, che questa volta rispetto alle altre, voglio godermela fino al colon.
Estratto il dildo mi godo la scena, quasi da film hard, di quel buchetto bello aperto che si muove ritmicamente.
Fatta mettere l’altra girla sotto a 69, con le loro lingue bene impiantate nel loro rai1, salgo sul letto avvicinando le gambe ai reni della ragazza sottostante e, piegando sua maestà, lo faccio letteralmente scivolare in profondità nelle viscere dell’intestino, non senza un sobbalzo iniziale e un ahi, ahi di dolore della malcapitata sottostante.
La posizione non è delle più comode, ma era da tempo che volevo provarla e infatti non duro molto, considerato che si deve lavorare di brutto con i muscoli delle cosce, dei polpacci e del ventre.
Nel frattempo però ho tutto il tempo per godermi la scena siffrediana vivendola di persona.
Col pirla ben piantato fino agli zebedei faccio ansimare e godere la ragazza, che a più riprese tenta di opporsi , cercando di estrarselo dal culo, ma, in quella posizione di totale sottomissione, con me che le spingo la testa verso il’altro rai1, non può far altro che restare e godere, spruzzando nella bocca dell’altra girl sottostante (almeno credo).
Decisamente provato dall’esperienza fisica e cerebrale, ma soprattutto dall’ardita posizione difficoltosa (ammiro infatti la bravura e l’agilità dei pornostars), dopo pochi, ma intensi minuti, estraggo sua maestà e mi elevo, godendomi la scena di quel buco ora bello largo da cui colano umori di ogni genere e provenienza.
Anche la cino-jap è decisamente provata e, tra una fuoriuscita d’aria e l’altra, con nostra somma ilarità, rialzatasi a fatica si assenta nel bagno per i dovuti rilavaggi.
Anch’io, con pirla in mano, mi appropinquo al wc per la svestizione del goldone sporcato dai residui interni e per il lavaggio sotto l’acqua corrente.
Rientrati in camera, mi sdraio sul letto, il pirla è moscio e provato, ma la voglia è restata.
Avvicino le due girls a chiedo loro di ricominciare lo splendido bbj a due bocche per riportare sua maestà all’originale posizione penetrativa; bastano pochi minuti infatti per trovarmelo sull’attenti di nuovo, pronto per infilarlo nel rai1 dell’altra girl (quella che parla anglosassone), non avendolo mai provato prima.
Devo osservare che con tutte le china con cui sono stato ho sempre applicato la penetrazione a pecora, privilegiando tal posizione rispetto alla mission, trovandola più difficoltosa per le mie dimensioni di ampia circonferenza.
Indossato il goldon col solito sistema sapiente, prosegue la perfrormance con lo stantuffamnento del rai1 della ragazza a pecora, con le mie mani che allargano le natiche e la cino-jap che accarezza l’amica e mi limona, mentre l’altra sembra godere (non capivo se faceva apposta o per davvero, comunque era brava ad ansimare).
Prossimo allo scoppiamento (era da un po di tempo che non venivo), estraggo il pirla, elimino il goldon e, in piedi quel’ero, abbasso la testa di una verso i miei paesi bassi, obbligandola ad ingoiare sua maestà; anche l’altra, ricompostasi, si è nel frattempo accucciata ai miei piedi e si alterna all’altra nelle ciucciate e nelle leccate.
All’apice dell’apogeo, estraggo a fatica il mio compagno di avventure e finisco menandomelo ,con ritmo sapiente, e direzionando i copiosi getti di candida semente ora in una bocca, ora nell’altra, aperte e agognanti a ricevere siffatto mio godimento.
Seguono le abluzioni di rito in bagno con le due girls che si lavano e fanno i gargarismi, mia svuotata nel wc e ritorno nell’alcova per proposta di massaggio, che , questa volta accetto contrariamente alle altre.
E’ passata poco più di un ora dal mio ingresso nello scannatoio e il telefono è squillato soltanto una volta con la jap che ha risposto (mi è andata bene), sono esausto, ma estremamente felice, (credo che ricorderò questa esperienza tra gli annali) e mi godo il meritato riposo del guerriero comodamente sdraiato sul letto con una che mi massaggia i muscoli e mi confessa di aver veramente goduto dell’inkiappettata e l’altra che, colla testa sua sulla mia spalla, alterna accarezzate a dolci limonate e leccarelli.
Ma il tempo diventa tiranno, il telefono squilla per la seconda volta e questa volta il collega sembra essere nei paraggi, anzi, probabilmente sono due colleghi assieme, da quello che percepisco, quindi bisogna affrettarsi ad uscire.
Ricomposto, mi rivesto, anzi sono le due concubine che mi rivestono, tra un sorriso ed un bacio, mi offrono caramelle e una bottiglietta d’acqua , ringrazio e finisce l’idillio.
Appena fuori, la sferzata di freddo febbrarino mi sveglia dal torpore e mi turbina un pensiero: è stato sogno o realtà ?
Probabilmente è stata realtà, perché di li a meno di un minuto mi vedo sbucare dall’angolo i due colleghi che proseguiranno, (due facce non tanto raccomandabili, quasi da tossico, uno bianco col telefono in mano, che ride senza denti con i pochi rimasti quasi neri e l’altro magro e di colore, che fuma), mi passano vicino, mi guardano con un sorrisetto a guisa di riconoscimento (come se tutti i punter si riconoscessero con rispetto).
La porta si apre e loro entrano.
Questa è stata l’unica nota dolente di tutto l’incontro.
Un cordiale saluto.
Rag. Fantozzi