In una delle passate notti da lupi, fredde e piovese, in cui viale Ortles era deserta delle presenze abituali, non vedendo neanche la mia ultima scoperta, Diana, che da quello che leggo deve avere avuto molto da fare con i colleghi, vengo attirato, più o meno al punto 45. 440652 , 9 .212505, cioè dopo l’incrocio con via Calabiana, nella direzione di marcia verso piazza Bonomelli, sulla destra, da una biondina sorridente sotto l’ombrello. Si presenta come Daniela. Offre il solito tariffario, ma io, visto che come raccontavo altrove, ho un impellente desiderio della vista da appagare e, in viale Ortles, un certo timore di essere colto sul fatto dalle pattuglie sempre di ronda, contratto una prestazione a domicilio (il mio). Dagli iniziali 100 euri per un’ora, la tariffa alberghiera, ci si accorda per 80 e un tempo un po’ più contenuto, per questa volta tutto coperto, e sale. Dice di avere 22 anni, di essere originaria della Romania, ma in Lombardia da moltissimo tempo. In effetti sentirla parlare fa un’incredibile simpatia, per gli echi di un accento est-europeo cui si sovrappone una spiccatissima inflessione bresciana! A parte questo particolare pittoresco, lei si conferma come una ragazza spiritosa, chiacchierona e davvero di ottima compagnia, in una misura abbastanza rara fra le colleghe. La corporatura, senza essere una chiattona inguardabile, anche perché per fortuna, vista l’età, è ancora tonica, è comunque quella di una taglia forte. Già da vestita si nota il faccione e il pantalone che ne costringe la formosità. Il viso, in ogni caso, con i lineamenti fini, gli occhi marroni chiari, i capelli biondi sulle spalle, è carino, e la rotondità gli conferisce semmai una maggiore dolcezza. Sulla pancia, le cosce, i fianchi e il culo la massa eccedente si vede – eccome se si vede –, anche considerando la piccola statura, a occhio 1,60. Le tette, che possono essere una seconda abbondante, sembrano piccole nell’insieme. È anche abbastanza tatuata. Dopo brevi preliminari, comunque, si passa alla ginnastica, alternando orale e posizioni da tergo fino alla mia venuta. Con il pompino parte davvero meccanica, però poi si riprende prodigandosi senza parsimonia. Anche nella scopata è discretamente partecipativa. In sintesi, ottimo incontro sul piano umano e abbastanza buono su quello della prestazione. Igiene sufficiente, visto che si è fatta il bidet dopo ma non prima, del resto io non gliel’ho sollecitato perché prevedevo preliminari di tatto e vista e non di lingua, altrimenti data la persona che è non dubito che avrebbe acconsentito. Fisicamente non risponde al mio gusto estetico, non lo nascondo, ma una volta si può fare; diciamo, per gli amanti del cinema italiano, che mettendola a pecorina ho provato la sensazione di essere in un film di Fellini o, in Mimì metallurgico, di rivivere la seduzione della “chiattulella” Amalia (http://www.youtube.com/watc… per gli eventuali altri anziani del forum nostalgici dei tempi che furono).