Questa è una recensione atipica perchè io sono un puttaniere atipico, ammesso che lo sgangherato caos della perversione ammetta dei canoni dai quali differenziarsi: "cerco" molto la puttana, anzi col tempo mi sono quasi convinto che il reale godimento consista nella ricerca della vacca piuttosto che nella chiavata che ne segue - sempre che la si trovi, la vacca. mi sono reso conto in questi anni che alla fine la scopata è quasi accessoria, che la scopata è spesso deludente, che non rispecchia in nulla il desiderio multiforme di chi sta arzigogolando una sua complessa ricerca di porcume, cioè una sua narrazione: un eden capovolto dove come un adamo pervertito si vaga schizzando sperma su numerose facce da zoccola, tutte intorno raccolte con le bocche aperte come si fosse l'unico uomo mai esistito - l'unico fiore del giardino.
Spesso mi sono trovato a vagare per la città a notte fonda, mi sono messo alla ricerca della troia con l'idea nemmeno tanto vaga che la ricerca non si sarebbe conclusa mai, che tutto si risolveva lì, nel divagare, nel solleticare una conclusione che non doveva esistere. Spesso ho considerato poi la mia sborrata non come l'appagamento di un desiderio, ma come la liberazione da un insondabile compito che dovevo svolgere, come assolvessi all'idea invertita di una pazza etica del dovere, un imperativo di cui mi sarei liberato sborrando.
Questa complicazione del mio io e delle sue ricerche ha fatto sì che che tutte le mie puttane fossero puttane dell'ultima ora, puttane vicino all'alba.
E l'unica che a quell'ora in cui la ricerca si era protratta oltre l'evidenza del fallimento del suo obiettivo era Stephany.
Stephany attendeva sempre.
Rispondeva alle 4 di notte:
- insomma ancora non stai dormendo, non sei una brava ragazza.
- dai, allora cosa aspetta, viene da me?
- vieni vieni.. è tardi! non so se ho voglia di vederti.
Lei ride, la sua risata è come un giocattolo, adoro dire stupidaggini per farla ridere a quel modo bambinesco.
L'ho sentita tante volte anche solo per romperle le scatole.
La zona dove riceveva Stephany era comoda alle 4 di notte: parcheggio facile, ingresso oscuro e semiaperto da un portone che dà su un locale, e porticina sulla sinistra.
un corridoio buio, con le stanze da letto sulla sinistra, tendaggi rosso cupo, pareti colorate e luci soffuse, vecchie poltrone in cuoio, lettoni con il baldacchino, grossi specchi con cornici di legno scolpito..
Mi apre lei, la prima volta che vado là, mi porta in una stanza, mi svacco sulla poltrona di cuoio e lei si mette sul letto, io le guardo le grosse tette dalla scollatura.
Abbiamo parlato a lungo la prima volta.
Era arrivata il giorno prima dalla Spagna, dice che ha lasciato una figlia a New York col padre, dove quella vuole studiare moda, lei è di Santo Domingo, arriva dalla Spagna dove c'è crisi.
- ho amici di Santo Domingo.
io la osservo e penso se ho davvero voglia di chiavarla.
è settembre 2009 sono quasi le 4 di notte.
Avrà 31 anni, ha un seno tanto grande, ha i fianchi larghi, dalle foto non si capisce, è scura di pelle, ha dei bellissimi capelli lunghi, ha gli occhi dolci, è di compagnia ed è annoiata.
io son vestito di stracci - in ciabatte con i jeans distrutti, lei ride, sa che son mezzo pazzo.
Mi porta al cesso, un bel cesso pulito, svoltando nel corridoio intravedo una gran bella ragazza bionda in lingerie nera, al bagno mi fa accomodare sul bidet, io sghignazzo mentre mi lava l'uccello.
sembra mia madre, mi lava l'uccello come mi lavasse una ferita - sto pensando - come mi fossi fatto male e fossi da accudire.
ho vagato davvero a lungo, a lunghissimo per ogni angolo della città - e adesso che mi sto calando dentro la forma di quella notte, per sentirne la mancanza, vorrei tirare su il telefono - chiamare.
Lei non sta più in procaccini, sta in zona farini adesso, e non riceve più fino a quell'ora di notte - le ho chiesto se non vuole venirsene a passare la notte a casa mia.
.....Mi sono portato tante volte delle troie a casa... le ho sistemate nell'idromassaggio alle due di notte, e ho acceso le candele versando due calici di vino rosso.. mi capitava che nemmeno volessero esser pagate al mattino..non lo dico per vanità, ma con il senso dell'assurdità delle sensazioni e delle cose - credo di essere un buon cliente comunque, voglio dire, alla fine uno che paga e non tira sui prezzi - mi capitava che fuori dall'ampia vetrata sul retro venisse giù la neve, alle 5 di notte, e che una bella brasiliana di nome luisa, con un seno enorme, rispondesse al telefono a certi suoi cienti che la invitavano per fare festa, mentre stordita di gioia effimera e di una tristezza lontana, faceva delle brutte facce alle voci nel telefono, dicendo a me:
- mio amor, che noia questi! me encanta la neve e l'idromassaggio! amor mio allora ci sposiamo, vieni da mia mamma in brasil? prendiamo un cane come la julie?
stephany..sono andato da lei altre volte. una volta con un compagno di avventura. io la leccavo mentre il mio socio si faceva spompinare. le piace come lecco. poi mi ha leccato lei mentre lo prendeva alla pecora. tutto coperto, o forse la pompa scoperta, non mi ricordo. niente rai2.. anzi si stizzisce quando il mio socio glielo chiede. lo shot tra le tettone, che hanno una cicatrice sotto il capezzolo, non molto visibile ma presente... mi piace fermarmi da lei a parlare.. mi fa fare un secondo round. so che le piace farsela leccare, gliela lecco, rilecco, sditaleggio.. non so come considerare queste donne.. le do il suo Vu+20e magari son là da tre ore.. io non so che pensare di questo avanzato stato di decomposizione notturno - ricordo di essere uscito che albeggiava:
- ho sconfitto il giorno!
mi dicevo: - ho sconfitto il giorno che deve arrivare, perchè non ho dormito! domani non è arrivato!
pago stephany che viene dalla spagna e che arriva dall'america, e che è salita da santo domingo; stephany che ride come un giocattolo, che dice dove la accompagno domani: - ma domani lavoro, io ci sono solo di notte.
forse umiliandola così tanto con il pagare per una scopata, una specie di stupro gentile, umiliando fino a questo punto lei, io umilio ad un tale livello anche me stesso, ad un livello tale che mi ritrovo nudo, nudo con il nulla che io sono e nient'altro, ed è forse per questo motivo, per questo spogliarsi di ogni moralità, per questo esser così schifoso da arraparsi nel pagare per la fica (ah sì! che bella porcata, che voglia mi viene!), è per questo fatto di essere un verme, di non aver null'altro da dimostrare, null'altro da difendere di fronte a lei, e nulla da perdere di fronte a lei, sì sì, è per questo, per questo motivo che mi sono così affezionato a quel mondo di puttane, di ricerca infinita e raffinata, dove lo scopo di trovare una zoccola perfetta è solo il pretesto per perdere sè stessi.
stefany:
http://www.hellasescorts.co…
http://www.rosa-rossa.com/a…
oppure cercate stefany su bakeca
Spesso mi sono trovato a vagare per la città a notte fonda, mi sono messo alla ricerca della troia con l'idea nemmeno tanto vaga che la ricerca non si sarebbe conclusa mai, che tutto si risolveva lì, nel divagare, nel solleticare una conclusione che non doveva esistere. Spesso ho considerato poi la mia sborrata non come l'appagamento di un desiderio, ma come la liberazione da un insondabile compito che dovevo svolgere, come assolvessi all'idea invertita di una pazza etica del dovere, un imperativo di cui mi sarei liberato sborrando.
Questa complicazione del mio io e delle sue ricerche ha fatto sì che che tutte le mie puttane fossero puttane dell'ultima ora, puttane vicino all'alba.
E l'unica che a quell'ora in cui la ricerca si era protratta oltre l'evidenza del fallimento del suo obiettivo era Stephany.
Stephany attendeva sempre.
Rispondeva alle 4 di notte:
- insomma ancora non stai dormendo, non sei una brava ragazza.
- dai, allora cosa aspetta, viene da me?
- vieni vieni.. è tardi! non so se ho voglia di vederti.
Lei ride, la sua risata è come un giocattolo, adoro dire stupidaggini per farla ridere a quel modo bambinesco.
L'ho sentita tante volte anche solo per romperle le scatole.
La zona dove riceveva Stephany era comoda alle 4 di notte: parcheggio facile, ingresso oscuro e semiaperto da un portone che dà su un locale, e porticina sulla sinistra.
un corridoio buio, con le stanze da letto sulla sinistra, tendaggi rosso cupo, pareti colorate e luci soffuse, vecchie poltrone in cuoio, lettoni con il baldacchino, grossi specchi con cornici di legno scolpito..
Mi apre lei, la prima volta che vado là, mi porta in una stanza, mi svacco sulla poltrona di cuoio e lei si mette sul letto, io le guardo le grosse tette dalla scollatura.
Abbiamo parlato a lungo la prima volta.
Era arrivata il giorno prima dalla Spagna, dice che ha lasciato una figlia a New York col padre, dove quella vuole studiare moda, lei è di Santo Domingo, arriva dalla Spagna dove c'è crisi.
- ho amici di Santo Domingo.
io la osservo e penso se ho davvero voglia di chiavarla.
è settembre 2009 sono quasi le 4 di notte.
Avrà 31 anni, ha un seno tanto grande, ha i fianchi larghi, dalle foto non si capisce, è scura di pelle, ha dei bellissimi capelli lunghi, ha gli occhi dolci, è di compagnia ed è annoiata.
io son vestito di stracci - in ciabatte con i jeans distrutti, lei ride, sa che son mezzo pazzo.
Mi porta al cesso, un bel cesso pulito, svoltando nel corridoio intravedo una gran bella ragazza bionda in lingerie nera, al bagno mi fa accomodare sul bidet, io sghignazzo mentre mi lava l'uccello.
sembra mia madre, mi lava l'uccello come mi lavasse una ferita - sto pensando - come mi fossi fatto male e fossi da accudire.
ho vagato davvero a lungo, a lunghissimo per ogni angolo della città - e adesso che mi sto calando dentro la forma di quella notte, per sentirne la mancanza, vorrei tirare su il telefono - chiamare.
Lei non sta più in procaccini, sta in zona farini adesso, e non riceve più fino a quell'ora di notte - le ho chiesto se non vuole venirsene a passare la notte a casa mia.
.....Mi sono portato tante volte delle troie a casa... le ho sistemate nell'idromassaggio alle due di notte, e ho acceso le candele versando due calici di vino rosso.. mi capitava che nemmeno volessero esser pagate al mattino..non lo dico per vanità, ma con il senso dell'assurdità delle sensazioni e delle cose - credo di essere un buon cliente comunque, voglio dire, alla fine uno che paga e non tira sui prezzi - mi capitava che fuori dall'ampia vetrata sul retro venisse giù la neve, alle 5 di notte, e che una bella brasiliana di nome luisa, con un seno enorme, rispondesse al telefono a certi suoi cienti che la invitavano per fare festa, mentre stordita di gioia effimera e di una tristezza lontana, faceva delle brutte facce alle voci nel telefono, dicendo a me:
- mio amor, che noia questi! me encanta la neve e l'idromassaggio! amor mio allora ci sposiamo, vieni da mia mamma in brasil? prendiamo un cane come la julie?
stephany..sono andato da lei altre volte. una volta con un compagno di avventura. io la leccavo mentre il mio socio si faceva spompinare. le piace come lecco. poi mi ha leccato lei mentre lo prendeva alla pecora. tutto coperto, o forse la pompa scoperta, non mi ricordo. niente rai2.. anzi si stizzisce quando il mio socio glielo chiede. lo shot tra le tettone, che hanno una cicatrice sotto il capezzolo, non molto visibile ma presente... mi piace fermarmi da lei a parlare.. mi fa fare un secondo round. so che le piace farsela leccare, gliela lecco, rilecco, sditaleggio.. non so come considerare queste donne.. le do il suo Vu+20e magari son là da tre ore.. io non so che pensare di questo avanzato stato di decomposizione notturno - ricordo di essere uscito che albeggiava:
- ho sconfitto il giorno!
mi dicevo: - ho sconfitto il giorno che deve arrivare, perchè non ho dormito! domani non è arrivato!
pago stephany che viene dalla spagna e che arriva dall'america, e che è salita da santo domingo; stephany che ride come un giocattolo, che dice dove la accompagno domani: - ma domani lavoro, io ci sono solo di notte.
forse umiliandola così tanto con il pagare per una scopata, una specie di stupro gentile, umiliando fino a questo punto lei, io umilio ad un tale livello anche me stesso, ad un livello tale che mi ritrovo nudo, nudo con il nulla che io sono e nient'altro, ed è forse per questo motivo, per questo spogliarsi di ogni moralità, per questo esser così schifoso da arraparsi nel pagare per la fica (ah sì! che bella porcata, che voglia mi viene!), è per questo fatto di essere un verme, di non aver null'altro da dimostrare, null'altro da difendere di fronte a lei, e nulla da perdere di fronte a lei, sì sì, è per questo, per questo motivo che mi sono così affezionato a quel mondo di puttane, di ricerca infinita e raffinata, dove lo scopo di trovare una zoccola perfetta è solo il pretesto per perdere sè stessi.
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