Un classico articolo stilato dal perbenista del momento,che non interpreta certo il pensiero comune riguardo a simili atteggiamenti: è lapalissiano che il sottoscritto condivida in pieno l'operato degli avventori della citata strada e non ne risulti danneggiato moralmente bensì rallegrato.
Come al solito il menzognero approfitta e pubblica un articolo con fonti a basso costo semplicemente divulgando informazione reperita su un blog polemico e fintoperbenista, probabile articolo stilato da quel genere di individui che la domenica va a messa e si lamenta dei tempi di attesa in un triage al pronto soccorso, ma non disdegna all'occorrenza di usufruire dello scudo fiscale o di un condono.
In seconda analisi, leggendo da anni il quotidiano romano noto a tutti noi per la pagina delle relazioni sociali con i sui interessanti trafiletti, oggi soppiantati in larga parte dai mezzi multimediali,non posso non considerare l'assurda dicotomia che caratterizza molti dei servizi giornalistici da esso dedicati al mondo della prostituzione, intere pagine dedicate alle retate o agli scandali della riduzione in schiavitù ai fini sessuali di ragazze est europeee non, pagine tal volta corredate da vere e proprie mappe del meretricio delle strade romane con tanto di indicazione della via e delle nazionalità predominanti delle lavoratrici.
Una persona dotata di un elemetare spirito critico non può, come nel mio caso, non percepire una velata sponsorizzazione delle sopra citate attività ed indirizzi, non può non pensare che dietro l'egida dello scandalo ai meri fini giornalistici non vi sia da parte del redattore la dietrologica volontà di favorire l'uso ed il consumo del meretricio, fidelizzare i lettori, porsi alla loro attenzione con articoli suscettibili del loro interesse. Ogni lettore potrebbe, con l'alibi di interessarsi del caso umano, trarre vantaggio dalle informazioni, recarsi sui luoghi proposti senza affannarsi in ricerche e nei giorni seguenti esprimere gratitudine al menzognero acquistando ancora una copia.
Non credo più a nulla, non credo a chi grida lo scandalo, non credo a chi mi attira con facili tentazioni, credo a quello che vedo, a quello che il mio io sente attraverso l'analisi del mondo che lo circonda.