megabizzo
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Stimatissimi colleghi, benché in trasferta iersera ho sognato. Ho sognato di percorrere amabilmente via della Selciatella, strada che taglia l'amena campagna alle spalle di Anzio, quand'ecco comparirmi alla rotonda con la provinciale 23b una signorina in vesticciuola rosa, capello corto e un gran bel stacco di cosce affusolate. Sapete com'è... il trentino che entra a Trento trotterellando era con me, l'arietta era fresca e un bel tramonto vermiglio completava il quadro. "ove si va?" "Entra di qua" mi fa la ragazza indicandomi il cancellaccio di un enorme campo di cocomeri scocomerato, quindi perfettamente brullo... strada sterrata in mezzo alla distesa desertica, polvere finissima nell'aere... "fermati qui" "ma come, proprio qua in mezzo?" difatti la landa desolata di offriva perfettamente alla vista di tutta la cittadinanza transumante nei paraggi, e a quell'ora erano davvero in tanti a passare... "vabbè, stic***i" elaboro fra me e me. La signorina si prodiga oralmente con tecnica tutta personale: inspira a fondo, va in iperventilazione e si tuffa in apnea per una quindicina di applicazioni, dopodiché riemerge dagli abissi, inspira nuovamente e nuovamente sparisce fra i flutti... "la prossima volta le regalo un boccaglio o le spiego come respirare dal naso" mi dico in coscienza. La donzella offre alla pecos il bel sederino vellutato quand'ecco palesarsi l'increscioso inconveniente: il legittimo proprietario del terreno rincasa col suo enorme trattore, intralciato proprio da noi due... lenta e imbarazzata marcia indietro col timore del vituperio, ma quando il mio sguardo incrocia quello dell'agricoltore quest'ultimo, con sorriso bonario sul viso cotto dal sole, mi fa con la manona il gesto del tipo "no alpitur, ahiahiahiai!!!"... e continua sornione per la sua via. A causa del trambusto, il birillo ha nel frattempo mostrato segni di cedimento, quindi nuova apnea e nuova offerta delle terga. Che dire? In piena campagna speravo in una maggiore privacy: la prossima volta la monto a Fontana di Trevi, magari c'è meno gente. Prosit