Photoshop? Proprio per nulla. A meno che non l’abbia invece utilizzato per invecchiarsi un poco nelle foto. Quando ce l’hai di fronte vedi che è bella davvero. Se si spoglia ti sembra che Photoshop lo abbia usato la sua mamma, quando l’ha fatta. Proprio perfettina la fanciulla, molto, quasi troppo, che nel vederla distesa sul letto, seguendo le curve liscissime della sua pelle mi chiedevo da che parte potessi cominciare. Sarà che, quel primo incontro ad Aprile, mia aveva spedito subito a lavarmi ed al ritorno me l’ero trovata di fronte nudissima e liscia. Io preferisco invece perdere un po’ di tempo prima, nella speranza di scoprire qualcosa della signora che ho di fronte prima che i vestiti cadano. Mi aiuta nell’illusione di un rapporto sessuale che non assomigli troppo alle figurine che ho sbirciato su Internet e sulle quali ho costruito le mie aspettative. Quella volta fui sessualmente soddisfatto, ma mi rimase uno strano sentimento, frutto della poca conoscenza e della troppo linda beltà (alla quale si accompagna,ora lo so, una morbida, elastica, sensazione tattile, per nulla plasticosa, perché Iustina è, evidentemente, tutta naturale!) Così è successo che, alla volta successiva, cioè tre giorni fa, ho colto al balzo l’occasione fortuita di un incontro a tre con la sua splendida amica Maya. Tre ore in tre: per gli appassionati di numerologia. Gli incontri a tre sono una strana cosa alla quale ho pensato con desiderio per metà della mia vita e che mi avevano, sino ad allora, sistematicamente deluso. Questa volta, invece, tutto è stato enormemente diverso! Mi sono preso (complice una bottiglia di vino) il tempo necessario per parlare e farle palare. In qualche modo questo essere in tre ha diluito la forzatura tipica di questi incontri. Parlare,per davvero, è stato facile e la transizione al gioco è stata semplice e naturale. Iustyna e Maya sono state capaci di accogliermi nel loro spettacolo, farmene partecipe, confondermi nello stesso annodarsi delle loro figure sottili (ma morbide). Mi sono sentito sempre spettatore ed interprete mentre, addosso a me, si rovesciavano tintinnanti le molte siglette previste dal contratto. Sempre la sensazione di intimità si è rinnovata, come se ogni posizione fosse la naturale continuazione di quella precedente e regalandomi un senso di vispa felicità (unita ad una certa fisica spossatezza) che trovo sempre meno facilmente in questi od altri incontri. Ora per me Iustina e Maya non sono più splendide bambole con cui esercitare sigle, ma affascinanti signorine disposte a giacersi con me. Così questa curiosa (per me) vicenda, questa riscoperta del trio, riscoperto per se stesso, ma anche come facilitatore dell’umana conoscenza con due splendide (ed intelligenti) donne dell’est, mi è parsa da raccontare.
Info tecniche: 2 ore 600 rose. Sante e benedette…