Uno esce un po scocciato e pensa chissà cosa combinerò di nuovo che io non abbia già fatto. Eppure qualcosa di nuovo si può sempre fare o può sempre accadere.
Non è un buon periodo per me sotto vari punti di vista ma ho una sola qualità che mi aiuta, non sono mai ricorso a medicine psicologi oppure amici, ma affronto tutto con ironia sarcasmo e inventiva.
Racconto la prima parte della serata.
Parte 1
Non sono mai stato un amante delle black, posso contare sulle dita di una mano i miei incontri con mamma Africa ma stasera non potevo andare oltre. Dopo via De Marini difronte agli autolavaggi, credo si chiami via Chiesa, vedo una vera e propria venere nera come non di capitava da anni.
A dire il vero faccio due passaggi perché non credevo ai mie occhi e poi sapete con poca luce non per fare ironia, se non sorridono non le vedi proprio.
Mi fermo a da subito capisco che non è la solita black. Mi sorride e mi dice un ciao sensuale e allo stesso tempo strafottente. Non è apatica come le altre, ma molto presente a se stessa. Ha un viso bellissimo, naso piccolo e non largo praticamente da occidentale, occhi da gatta labbra naturalmente carnose ma ben disegnate e proporzionate, sorriso accattivante e una bella linea nel profilo. Come se non bastasse un corpicino fantastico gambe sedere e seno seppur non grande perfetto.
Trattativa lunga da parte mia per testarne la pazienza, è irremovibile sul no al bbj ma va bene lo stesso perché dice di spogliarsi solo per 20 fiori.
In loco appena la vedo nuda ne apprezzo la pelle di ebano, un seno giusto per il suo fisico, peccato non grande come alcuni di noi apprezzano.
Mi bacia il petto timidamente dopo essersi accurata che fossi liscio, credo che in caso contrario faccia la schizzinosa. Nel frattempo mi masturba scoperto. Poi le faccio mettere il guanto e la faccio salire sopra di me. Non ha nessun problema a farlo, non è altissima, circa 160 e poi è agile come una gazzella, soda come una europea lo può essere soltanto a 16 anni ma con due ore di palestra al giorno. Comincia il su e giù e me lo godo tutto perché mi ero messo in modo tattico a posta in loco bel illuminato. Dopo un po di affondi profondi le chiedo di mettersi sul sedile per la missionaria conclusiva, all'inizio non mi capisce si mette a pecorina, forse sono abituate solo ai missionari, poi si posiziona ma entro con difficoltà.
Affondo piano ma sento che non riesco ad andare giù come vorrei. Insomma stringeva troppo le pareti vaginali, troppo stretta per i miei gusti e non era piacevole neanche per lei perché non prendevo ritmo e giusto tiraggio, tant'è che comincia a dirmi di finire ma con voce dolce e timidamente non come la solita african dal vocione alla Berry White.
Alchè comincio a sussurrarle "Please relax relax.." ripetutamente ed ecco che affondo bene
prendo ritmo e lei comincia ad ansimare, le do dei colpi veloci e ben assestati. Ora non mi dice più basta..
Concludo con grande soddisfazione.
Prendo il suo numero, mi faccio raccontare un po della sua traversata on the boat per arrivare in Italy, dice che erano in 100, la faccio un ridere e la lascio al suo posto con il compiacimento di aver ottenuto un rapporto qualità prezzo da far saltare le quotazioni delle importazioni di tutte le materie prime dall'Africa. Ricordo che una figa così l ho portata via per 20 bit coin.
Si chiama Sofia, ha 21 anni ma ne dimostra meno. È arrivata da 6 mesi e dice di essere di solito nei vicoli in via della Maddalena, stasera era al posto di una amica ma che se la chiamo la sera può anche riproporsi stradale.
La lascio e riprendo la mia strada perché il progetto della mia serata era un altro come racconterò nella seconda parte.
Continua..
OGNI MIA NARRAZIONE È UN PURO ESERCIZIO DI FANTASIA E RETORICA