buongiorno,
vorrei raccontare anch'io la mia esperienza con Sara.
Durante una strana nottata fuori dal tempo e dallo spazio mi appare in sogno il genio della lampada, che dopo essersi presentato, si propone per esaudire un mio desiderio.
Essendo a conoscenza della mia passione per le ragazze e della mia costanza nel gioco del superenalotto egli mi mette davanti ad una scelta: vincita di 6 milioni di euro con il superenalotto oppure contatto telefonico di Supersara.
Guardo attentamente il genio, ma non riesco a rispondere, sono come bloccato, ma ecco che il mio "amico" risponde per me con voce ferma e sicura: "genio, smolla il numero di Supersara".
La contatto, ci faccio una chiacchieratina e mi piscio addosso dalle risate. E' una battutista nata. Sara, manda un provino a zelig, ti prendono di sicuro
Le dico che voglio andare a trovarla. Io sto a milano, mica dietro l'angolo...
Ci mettiamo d'accordo e sbarco a roma con il frecciarossa. Lei in precedenza mi aveva detto come sarebbe stata vestita e di quale colore sarebbe stato l'ormai mitico sacchetto.
Arrivo puntuale nella capitale, scendo dal treno e mi dirigo verso l'interno della stazione osservando le varie ragazze che incrocio nella speranza di intercettare la Saretta.
Proseguo sul binario, quella è carina, quella no, non è lei, l'altra ha un bel fisichino, ma niente vado avanti, fino a quando incrocio un viso.
La guardo, mi giro e subito mi rigiro di scatto, mi sorride. E' lei!
Ci riconosciamo, ci abbracciamo. Praticamente mi ritrovo davanti lo stereotipo della velina mora con qualche centimetro in meno.
Decidiamo di prendere un caffè in un baretto della stazione termini. Lei inizia a parlare. Ohhhhh uguale uguale a come scrive sul forum...
Mi fa fare un sacco di risate ed oltre ad ascoltarla e comprendere in breve tempo quanto sia intelligente ed in gamba la osservo attentamente anche se non me ne faccio accorgere(ahahhahaah figiuriamoci, certo che se ne è accorta).
Prima cosa il viso, che per me rappresenta la condizione sine qua non per effettuare un incontro di questo tipo. Ohhhh è bellissimo! Fine, tratti delicati, bocca carnosa, naso regolare, capelli da paura e ciliegina sulla torta occhi favolosi. Sono grandi, a mandorla, di un colore particolare, a volte ho visto il cielo di quel colore. E' per questo che parafrasando Biagio la voglio chiamare "la ragazza occhi cielo".
Fisico, bello e non mi dilungo perchè tanto hanno già scritto gli amici che mi hanno preceduto.
Dopo quasi un'ora di caffè, chiacchiere e sigarettina decidiamo di muoverci verso l'alberghetto. Prendiamo il tram ed arriviamo a destinazione, ma prima di entrare e prendere possesso della camera, altro caffè, stavolta con panna... ahahahahha Saretta è una golosastra
Cari amici, da qui in poi lascio alla vostra fantasia. Mi sono trovato moooooolto bene, adesso che l'ho conosciuta fuori dal virtuale le voglio proprio bene perchè al di là di tutto penso di avere capito almeno un po che tipo di persona è.
Un saluto a tutti e una raccomandazione: sconsigliata per chi si innamora facilmente, non ne uscireste vivi...
vorrei raccontare anch'io la mia esperienza con Sara.
Durante una strana nottata fuori dal tempo e dallo spazio mi appare in sogno il genio della lampada, che dopo essersi presentato, si propone per esaudire un mio desiderio.
Essendo a conoscenza della mia passione per le ragazze e della mia costanza nel gioco del superenalotto egli mi mette davanti ad una scelta: vincita di 6 milioni di euro con il superenalotto oppure contatto telefonico di Supersara.
Guardo attentamente il genio, ma non riesco a rispondere, sono come bloccato, ma ecco che il mio "amico" risponde per me con voce ferma e sicura: "genio, smolla il numero di Supersara".
La contatto, ci faccio una chiacchieratina e mi piscio addosso dalle risate. E' una battutista nata. Sara, manda un provino a zelig, ti prendono di sicuro
Le dico che voglio andare a trovarla. Io sto a milano, mica dietro l'angolo...
Ci mettiamo d'accordo e sbarco a roma con il frecciarossa. Lei in precedenza mi aveva detto come sarebbe stata vestita e di quale colore sarebbe stato l'ormai mitico sacchetto.
Arrivo puntuale nella capitale, scendo dal treno e mi dirigo verso l'interno della stazione osservando le varie ragazze che incrocio nella speranza di intercettare la Saretta.
Proseguo sul binario, quella è carina, quella no, non è lei, l'altra ha un bel fisichino, ma niente vado avanti, fino a quando incrocio un viso.
La guardo, mi giro e subito mi rigiro di scatto, mi sorride. E' lei!
Ci riconosciamo, ci abbracciamo. Praticamente mi ritrovo davanti lo stereotipo della velina mora con qualche centimetro in meno.
Decidiamo di prendere un caffè in un baretto della stazione termini. Lei inizia a parlare. Ohhhhh uguale uguale a come scrive sul forum...
Mi fa fare un sacco di risate ed oltre ad ascoltarla e comprendere in breve tempo quanto sia intelligente ed in gamba la osservo attentamente anche se non me ne faccio accorgere(ahahhahaah figiuriamoci, certo che se ne è accorta).
Prima cosa il viso, che per me rappresenta la condizione sine qua non per effettuare un incontro di questo tipo. Ohhhh è bellissimo! Fine, tratti delicati, bocca carnosa, naso regolare, capelli da paura e ciliegina sulla torta occhi favolosi. Sono grandi, a mandorla, di un colore particolare, a volte ho visto il cielo di quel colore. E' per questo che parafrasando Biagio la voglio chiamare "la ragazza occhi cielo".
Fisico, bello e non mi dilungo perchè tanto hanno già scritto gli amici che mi hanno preceduto.
Dopo quasi un'ora di caffè, chiacchiere e sigarettina decidiamo di muoverci verso l'alberghetto. Prendiamo il tram ed arriviamo a destinazione, ma prima di entrare e prendere possesso della camera, altro caffè, stavolta con panna... ahahahahha Saretta è una golosastra
Cari amici, da qui in poi lascio alla vostra fantasia. Mi sono trovato moooooolto bene, adesso che l'ho conosciuta fuori dal virtuale le voglio proprio bene perchè al di là di tutto penso di avere capito almeno un po che tipo di persona è.
Un saluto a tutti e una raccomandazione: sconsigliata per chi si innamora facilmente, non ne uscireste vivi...