Mi dispiace, avrei voluto esordire con una recensione positiva e propositiva, invece mi trovo a raccontare una esperienza poco entusiasmante. Vabbè tutto serve.
Nome: .... sicuramente NON Jane (leggere sotto)
Paese: non italiana
Anni: sulla trentina
Orario: serale (incontro IDX2c6ce730c7ac72b6fd0ca05d4bfcaf32 )
Posizione: Pisa. Statale Aurelia
Descrizione fisica: altezza 1,70, carnagione chiara, capelli medio-lunghi, belle gambe, bel culetto tondo, seno un po’ cadente, denti spettinati
Servizi offerti: Rai1 + BJ VU-20 , non richieste info su altre sigle
Trovandomi in trasferta lavorativa in Toscana, la valvola del “troppo pieno” dei miei paesi bassi ha cominciato a fischiare come quella di una pentola a pressione. Ed in effetti, sempre di alta pressione si tratta.
Non conosco abbastanza la zona e non ho avuto modo di consultare con calma le recensioni per stabilire un obiettivo sicuro. Decido quindi di andare alla ventura (1° errore) in OTR (2° errore). Ultima considerazione razionale: zona litorale... evitiamo Viareggio e giorni festivi o prefestivi. OK siamo in un nornale giorno feriale, dirigiamoci sulla zona di Pisa.
Uscito dalla superstrada FI-PI-LI imbocco l’Aurelia direzione nord e mi rendo conto che la zona, che mi ricordavo frequentata da africane, ha subito un’invasione barbarica. In uno spiazzo a sinistra, davanti ad una grossa fabbrica vedo tre ragazze, già trafficate, una delle quali mi colpisce: medio-alta, bionda, buona dotazione di seno, abitino corto color albicocca che mette in risalto un bel paio di gambe ben proporzionate ed un culetto in rilievo.
E qui cominciano i guai: il mio cervello decide di lasciare la residenza abituale e di domiciliarsi nei paesi bassi, per cui istintivamente interrompo anzitempo l’esplorazione (3° errore) e, alla nuova rotonda prima del ponte sull’Arno, inverto e mi fiondo a dita incrociate sul gruppetto, ridotto a due elementi ma con la biondina ancora presente.
Da vicino il seno asseconda troppo la legge di gravità... vabbè siamo in auto. Alla intervista di rito, sorride mostrando denti molto spettinati e rispondendo con il classico VU-20, aggiungendo in un italiano stentanto: “c’è mia amica, facciamo cose belle”. Rapida occhiata all’amica: bruttina e insignificante. Ma, anche se fosse stata accettabile, già in auto alla mia età certe cose sono difficoltose, figuriamoci in 3... ci vorrebbe un numero da circo acrobatico. E non avevo nessuna intenzione di Pay-per-View a doppio rate. Al mio rifiuto, il sorriso sparisce (poco male) e la tipa ha un chiaro gesto di disappunto.
Se c’è una cosa che ancor oggi a distanza di qualche giorno mi fa ancor girare le balle è il fatto che, dopo ormai decenni di onorata carriera ed esperienza, dovrei aver imparato quando è il momento di accettare un errore di valutazione e cambiare strada. Spesso mi riesce ed invece stavolta il mio cervello, in combutta con l’amico olandese, mi dice: “daiiii che c’ha un bel paio di gambe ed un culetto tondo tondo!!”. E la faccio salire (ho perso il conto degli errori commessi...).
In auto tento un minimo si socializzazione e le chiedo il nome. Nessuna risposta. Capirà male l’italiano.... provo con un approccio tipo “io Tarzan, tu?” ma, o non si chiama Jane (probabile), o il Tarzan sottoscritto le sta antipatico per cui continua a tacere.
L’imbosco è tutto tranne che un... imbosco: una strada laterale verso un cantiere o qualcosa del genere. Deserta ma larga e abbastanza in vista, speriamo in bene. Ormai sono rassegnato. Va fatto? OK, allora sbrighiamoci e facciamola finita
Una volta fermi, si tira appena su il vestito, mi incappuccia e parte di BJ, meccanico e veloce. Le accarezzo le cosce, ma come arrivo agli slip cambia posizione e mi rende inaccessibile il bersaglio. Allora la fermo bruscamente, le dico “scopiamo” (si abbassa gli slip, togliendoli da una sola gamba) e parto in missione, già contento che con tutto il giramento e la delusione, almeno “lui” abbia mantenuto un dignitosa rigidità.
Ovviamente non mi trattengo affatto e finisco il più velocemente possibile. La riaccompagno in ufficio senza dire parola incrociando nel percorso una astronave puffa a luci spente, per cui, appena scaricata, sgommo via rapidamente. Ci sarebbe mancato solo l’essere beccato... in quel caso l’Arno vicino sarebbe stato comodo per un suicidio immediato.
Una volta rientrato dalla sua “vacanza” nei paesi bassi, il mio cervello mi ha fatto notare che, con un po’ di sforzo mentale, avrei potuto rievocare una qualche cavalcata selvaggia e dedicarmi al bricolage “ad memoriam” con maggior soddisfazione e minor danno (anche se minimo). A volte sa proprio essere fetente con la persona che lo ospita.
COMMENTI
Fisico: 6 (con qualche difetto ma fisico discreto)
Prestazione: 4 (meccanica e frettolosa)
Attitudine: 4 (svogliata, scocciata per mancato coinvolgimento amica)
Social time: sottozero (consigliata solo in caso di guasto al condizionatore auto)
Conclusione personale: esperienza negativa da non ripetere e da non consigliare
PS. Scusatemi se sono stato prolisso, ma ho cercato di rendervi partecipi anche in modo emotivo della mia esperienza, non solo di fare una scarna ed arida cronaca del fatto. Spero (soprattutto per ME STESSO!) di recensire qualcosa di più piacevole la prossima volta
E’ la mia prima recensione per cui avvisi di errori, consigli e suggerimenti sono, ovviamente, ben accetti. Grazie
"But more, much more than this,I did it my way"
Nome: .... sicuramente NON Jane (leggere sotto)
Paese: non italiana
Anni: sulla trentina
Orario: serale (incontro IDX2c6ce730c7ac72b6fd0ca05d4bfcaf32 )
Posizione: Pisa. Statale Aurelia
Descrizione fisica: altezza 1,70, carnagione chiara, capelli medio-lunghi, belle gambe, bel culetto tondo, seno un po’ cadente, denti spettinati
Servizi offerti: Rai1 + BJ VU-20 , non richieste info su altre sigle
Trovandomi in trasferta lavorativa in Toscana, la valvola del “troppo pieno” dei miei paesi bassi ha cominciato a fischiare come quella di una pentola a pressione. Ed in effetti, sempre di alta pressione si tratta.
Non conosco abbastanza la zona e non ho avuto modo di consultare con calma le recensioni per stabilire un obiettivo sicuro. Decido quindi di andare alla ventura (1° errore) in OTR (2° errore). Ultima considerazione razionale: zona litorale... evitiamo Viareggio e giorni festivi o prefestivi. OK siamo in un nornale giorno feriale, dirigiamoci sulla zona di Pisa.
Uscito dalla superstrada FI-PI-LI imbocco l’Aurelia direzione nord e mi rendo conto che la zona, che mi ricordavo frequentata da africane, ha subito un’invasione barbarica. In uno spiazzo a sinistra, davanti ad una grossa fabbrica vedo tre ragazze, già trafficate, una delle quali mi colpisce: medio-alta, bionda, buona dotazione di seno, abitino corto color albicocca che mette in risalto un bel paio di gambe ben proporzionate ed un culetto in rilievo.
E qui cominciano i guai: il mio cervello decide di lasciare la residenza abituale e di domiciliarsi nei paesi bassi, per cui istintivamente interrompo anzitempo l’esplorazione (3° errore) e, alla nuova rotonda prima del ponte sull’Arno, inverto e mi fiondo a dita incrociate sul gruppetto, ridotto a due elementi ma con la biondina ancora presente.
Da vicino il seno asseconda troppo la legge di gravità... vabbè siamo in auto. Alla intervista di rito, sorride mostrando denti molto spettinati e rispondendo con il classico VU-20, aggiungendo in un italiano stentanto: “c’è mia amica, facciamo cose belle”. Rapida occhiata all’amica: bruttina e insignificante. Ma, anche se fosse stata accettabile, già in auto alla mia età certe cose sono difficoltose, figuriamoci in 3... ci vorrebbe un numero da circo acrobatico. E non avevo nessuna intenzione di Pay-per-View a doppio rate. Al mio rifiuto, il sorriso sparisce (poco male) e la tipa ha un chiaro gesto di disappunto.
Se c’è una cosa che ancor oggi a distanza di qualche giorno mi fa ancor girare le balle è il fatto che, dopo ormai decenni di onorata carriera ed esperienza, dovrei aver imparato quando è il momento di accettare un errore di valutazione e cambiare strada. Spesso mi riesce ed invece stavolta il mio cervello, in combutta con l’amico olandese, mi dice: “daiiii che c’ha un bel paio di gambe ed un culetto tondo tondo!!”. E la faccio salire (ho perso il conto degli errori commessi...).
In auto tento un minimo si socializzazione e le chiedo il nome. Nessuna risposta. Capirà male l’italiano.... provo con un approccio tipo “io Tarzan, tu?” ma, o non si chiama Jane (probabile), o il Tarzan sottoscritto le sta antipatico per cui continua a tacere.
L’imbosco è tutto tranne che un... imbosco: una strada laterale verso un cantiere o qualcosa del genere. Deserta ma larga e abbastanza in vista, speriamo in bene. Ormai sono rassegnato. Va fatto? OK, allora sbrighiamoci e facciamola finita
Una volta fermi, si tira appena su il vestito, mi incappuccia e parte di BJ, meccanico e veloce. Le accarezzo le cosce, ma come arrivo agli slip cambia posizione e mi rende inaccessibile il bersaglio. Allora la fermo bruscamente, le dico “scopiamo” (si abbassa gli slip, togliendoli da una sola gamba) e parto in missione, già contento che con tutto il giramento e la delusione, almeno “lui” abbia mantenuto un dignitosa rigidità.
Ovviamente non mi trattengo affatto e finisco il più velocemente possibile. La riaccompagno in ufficio senza dire parola incrociando nel percorso una astronave puffa a luci spente, per cui, appena scaricata, sgommo via rapidamente. Ci sarebbe mancato solo l’essere beccato... in quel caso l’Arno vicino sarebbe stato comodo per un suicidio immediato.
Una volta rientrato dalla sua “vacanza” nei paesi bassi, il mio cervello mi ha fatto notare che, con un po’ di sforzo mentale, avrei potuto rievocare una qualche cavalcata selvaggia e dedicarmi al bricolage “ad memoriam” con maggior soddisfazione e minor danno (anche se minimo). A volte sa proprio essere fetente con la persona che lo ospita.
COMMENTI
Fisico: 6 (con qualche difetto ma fisico discreto)
Prestazione: 4 (meccanica e frettolosa)
Attitudine: 4 (svogliata, scocciata per mancato coinvolgimento amica)
Social time: sottozero (consigliata solo in caso di guasto al condizionatore auto)
Conclusione personale: esperienza negativa da non ripetere e da non consigliare
PS. Scusatemi se sono stato prolisso, ma ho cercato di rendervi partecipi anche in modo emotivo della mia esperienza, non solo di fare una scarna ed arida cronaca del fatto. Spero (soprattutto per ME STESSO!) di recensire qualcosa di più piacevole la prossima volta
E’ la mia prima recensione per cui avvisi di errori, consigli e suggerimenti sono, ovviamente, ben accetti. Grazie
"But more, much more than this,I did it my way"