NOME: Elena
LINK ANNUNCIO: http://bologna.bakecaincont…
SOMIGLIANZA ALLE FOTO: è lei con qualche anno in più
NAZIONALITA': ucraina
ETA': 38-40 anni
ALTEZZA: 1,70
RATE CONCORDATO: 2VU x un'ora e 2 shot
SERVIZI ELARGITI: Bbj - RAI 1 - fk - gfe
INDIRIZZO: via roselle
Attitudine: ottima
VOTO DA 1 A 10: bellezza 7, cronometro 10
RECENSIONE:
Guido lento la macchina, nella mente l’idea di completare il ‘trittico’ che mi sono prefissato. Mercoledì ho esplorato la donna-clessidra, ieri la corazziera brasileira, oggi sarà qualcosa di diverso. Al telefono mi è stato promesso un time e un rate che stento a credere. Davanti al grande caseggiato un ampio parcheggio, dovrei chiamare per farmi indicare l'appartamento. Nel parcheggio ci sono due giovanotti che cazzeggiano, non vorrei farmi notare, mi dirigo nella direzione opposta e chiamo. Mi ripete l'indirizzo col numero esatto. Quando da una porta socchiusa vedo Elena, noto che è quella delle foto ma con qualche annetto in più sulle spalle. E' comunque carina: una trentotto-quarantenne ancora ben tenuta nel fisico. Nonostante ciò, mi dà l'impressione di attendere timidamente se mi piace o se la rifiuterò. Mi avvio verso di lei con un sorriso che le fa comprendere di essere stata apprezzata. Risponde al mio sorriso e mi conduce verso la camera da letto. Cerco nel portafoglio il dovuto, non sono ancora abituato alla penombra. Porgo due banconote di medesimo colore, mi ringrazia come se fossero regalate. Esce e rientra, comincia ad accarezzarmi, mi dà l'impressione di non muoversi in modo spigliato, probabilmente è alle prime armi. Arrivo quasi a pensare che potrei essere il suo primo cliente. Le tocco il seno (naturale) mentre continua a strusciarsi e darmi bacetti vicino alla bocca: lo interpreto come un segno di disponibilità anche se ancora non so se si farà baciare in modo profondo. Le sfioro le labbra: subito sento la lingua. Non mi ero ancora spogliato, mi stacco, comincio a spogliarmi, lei fa altrettanto. Ride divertita quando le dico che ha un bel fisico per la sua età. Ammette di aver postato foto non recentissime. Le chiedo di dov’è. Lei mi spara un ‘norvegia’ non troppo convinto. Le dico che ho un amico che vive da anni a Oslo... lei si scusa e timidamente si arrende: “Sono ucraina, ma non so mai cosa dire, perché so che qui in Italia le donne dell’Est non sono ben viste...” Le dico che si sbaglia, che non tutti gli italiani la pensano così. Mi abbraccia per farmi capire che ha gradito. Con la bocca comincia a titillarmi i capezzoli, poi scende in basso, comincia a girare attorno al mio willy che inizia a farsi turgido. Si sofferma sulla punta, poi lo ingoia e comincia a muovere voluttuosamente la bocca, passa a delicati giochetti di lingua, per poi proseguire a ritmo più intenso. Ci sa fare, Elena. Eccome se ci sa fare... io, che in genere sono molto lungo nel venire coi BBJ, questa volta ho la netta impressione di stare per perdere il controllo, mi rilasso, sono già pronto ad arrendermi all’orgasmo quando viene di nuovo a cercarmi le labbra, poi ritorna sul willy, le dico che sto per venire... forse non mi sente, vengo mentre lei mi guarda negli occhi. Mi sento imbarazzato, lei invece mi fa un sorriso, come se venirle sulle tette fosse stato un gesto normale e gentile. Andiamo in bagno, si lava, mi lavo. Ritorniamo a letto, mi accarezza lentamente, alcuni bacetti sul petto, poi va giù a darmi nuova energia. Penso che ci vorrà ancora tempo per riprendere le danze, invece no, mi sbaglio: potenza del corpo quando la mente è totalmente libera. La donna-clessidra è ormai dimenticata... Elena rotola verso il comodino ed estrae un preservativo, lo apre, lo srotola sul willy. Quindi si sdraia a gambe larghe facendomi cenno di cavalcarla. Comincio una mission possible, mentre lei segue il mio ritmo con genuina partecipazione che mi induce ad aumentare l'energia. Temevo che il precedente shot mi avrebbe tolto impeto guerriero, invece mi ha dato soltanto una specie di insensibilità. Non è che non goda, ma godo in modo soft, raffinato, posso continuare a battermi senza rischio di venire. Forse non si aspettava una simile durata, il suo piacere si fa più ansimante e interrotto, intercalato da sguardi assassini che non so se interpretare come parte del gioco, o se vogliano dire: questo italiano vuole farmi morire soffocata sotto. Ha movimenti istintivi, del corpo e delle mani, come se volesse essere liberata, uscire da sotto. Continuo alla pecos bill per la galoppata finale, il godimento si fa intenso, sento che sto per venire, vorrei proseguire ma mi sento svuotato, non potrei continuare neppure se mi pagassero. Estraggo con delicatezza il willy, poso un delicato bacio sulle sue labbra, lei mi accarezza come a ringraziarmi, mi dice che sono stato bravo, ricambio dicendo che è stata brava lei, ridiamo insieme.
Adesso sto tornando a casa: penso che non devo prendere il vizio del ‘trittico’, altrimenti saltano gli ‘impegni’ assunti con la magica banda dei punters per metà marzo. Non sia mai...
Ripenso alle 3 esperienze così diverse. Le mie sinapsi partoriscono un accostamento. Tequila e rosolio. La tequila è un liquoraccio, serve il sale sulle labbra per ingoiare il suo aspro sapore. Il rosolio è un liquorino da vecchiette. Non ho mai provato a mischiarli, ma la logica dice che sicuramente sono meglio degli originali puri. E poi, io non ho mischiato. Direi piuttosto che ho accostato: la sessualità, anche con pay così diverse, non è un insieme di porcate, e neppure pura ginnastica. Non si può inventare un sesso dolce e casto, e neppure un dentro-fuori fatto di fretta e bestialità. La sessualità è passione sensoriale. Con Elena è stato questo, per oltre un’ora.
La prossima settimana cambierà location, ma fortunatamente rimarrà a Bologna.
LINK ANNUNCIO: http://bologna.bakecaincont…
SOMIGLIANZA ALLE FOTO: è lei con qualche anno in più
NAZIONALITA': ucraina
ETA': 38-40 anni
ALTEZZA: 1,70
RATE CONCORDATO: 2VU x un'ora e 2 shot
SERVIZI ELARGITI: Bbj - RAI 1 - fk - gfe
INDIRIZZO: via roselle
Attitudine: ottima
VOTO DA 1 A 10: bellezza 7, cronometro 10
RECENSIONE:
Guido lento la macchina, nella mente l’idea di completare il ‘trittico’ che mi sono prefissato. Mercoledì ho esplorato la donna-clessidra, ieri la corazziera brasileira, oggi sarà qualcosa di diverso. Al telefono mi è stato promesso un time e un rate che stento a credere. Davanti al grande caseggiato un ampio parcheggio, dovrei chiamare per farmi indicare l'appartamento. Nel parcheggio ci sono due giovanotti che cazzeggiano, non vorrei farmi notare, mi dirigo nella direzione opposta e chiamo. Mi ripete l'indirizzo col numero esatto. Quando da una porta socchiusa vedo Elena, noto che è quella delle foto ma con qualche annetto in più sulle spalle. E' comunque carina: una trentotto-quarantenne ancora ben tenuta nel fisico. Nonostante ciò, mi dà l'impressione di attendere timidamente se mi piace o se la rifiuterò. Mi avvio verso di lei con un sorriso che le fa comprendere di essere stata apprezzata. Risponde al mio sorriso e mi conduce verso la camera da letto. Cerco nel portafoglio il dovuto, non sono ancora abituato alla penombra. Porgo due banconote di medesimo colore, mi ringrazia come se fossero regalate. Esce e rientra, comincia ad accarezzarmi, mi dà l'impressione di non muoversi in modo spigliato, probabilmente è alle prime armi. Arrivo quasi a pensare che potrei essere il suo primo cliente. Le tocco il seno (naturale) mentre continua a strusciarsi e darmi bacetti vicino alla bocca: lo interpreto come un segno di disponibilità anche se ancora non so se si farà baciare in modo profondo. Le sfioro le labbra: subito sento la lingua. Non mi ero ancora spogliato, mi stacco, comincio a spogliarmi, lei fa altrettanto. Ride divertita quando le dico che ha un bel fisico per la sua età. Ammette di aver postato foto non recentissime. Le chiedo di dov’è. Lei mi spara un ‘norvegia’ non troppo convinto. Le dico che ho un amico che vive da anni a Oslo... lei si scusa e timidamente si arrende: “Sono ucraina, ma non so mai cosa dire, perché so che qui in Italia le donne dell’Est non sono ben viste...” Le dico che si sbaglia, che non tutti gli italiani la pensano così. Mi abbraccia per farmi capire che ha gradito. Con la bocca comincia a titillarmi i capezzoli, poi scende in basso, comincia a girare attorno al mio willy che inizia a farsi turgido. Si sofferma sulla punta, poi lo ingoia e comincia a muovere voluttuosamente la bocca, passa a delicati giochetti di lingua, per poi proseguire a ritmo più intenso. Ci sa fare, Elena. Eccome se ci sa fare... io, che in genere sono molto lungo nel venire coi BBJ, questa volta ho la netta impressione di stare per perdere il controllo, mi rilasso, sono già pronto ad arrendermi all’orgasmo quando viene di nuovo a cercarmi le labbra, poi ritorna sul willy, le dico che sto per venire... forse non mi sente, vengo mentre lei mi guarda negli occhi. Mi sento imbarazzato, lei invece mi fa un sorriso, come se venirle sulle tette fosse stato un gesto normale e gentile. Andiamo in bagno, si lava, mi lavo. Ritorniamo a letto, mi accarezza lentamente, alcuni bacetti sul petto, poi va giù a darmi nuova energia. Penso che ci vorrà ancora tempo per riprendere le danze, invece no, mi sbaglio: potenza del corpo quando la mente è totalmente libera. La donna-clessidra è ormai dimenticata... Elena rotola verso il comodino ed estrae un preservativo, lo apre, lo srotola sul willy. Quindi si sdraia a gambe larghe facendomi cenno di cavalcarla. Comincio una mission possible, mentre lei segue il mio ritmo con genuina partecipazione che mi induce ad aumentare l'energia. Temevo che il precedente shot mi avrebbe tolto impeto guerriero, invece mi ha dato soltanto una specie di insensibilità. Non è che non goda, ma godo in modo soft, raffinato, posso continuare a battermi senza rischio di venire. Forse non si aspettava una simile durata, il suo piacere si fa più ansimante e interrotto, intercalato da sguardi assassini che non so se interpretare come parte del gioco, o se vogliano dire: questo italiano vuole farmi morire soffocata sotto. Ha movimenti istintivi, del corpo e delle mani, come se volesse essere liberata, uscire da sotto. Continuo alla pecos bill per la galoppata finale, il godimento si fa intenso, sento che sto per venire, vorrei proseguire ma mi sento svuotato, non potrei continuare neppure se mi pagassero. Estraggo con delicatezza il willy, poso un delicato bacio sulle sue labbra, lei mi accarezza come a ringraziarmi, mi dice che sono stato bravo, ricambio dicendo che è stata brava lei, ridiamo insieme.
Adesso sto tornando a casa: penso che non devo prendere il vizio del ‘trittico’, altrimenti saltano gli ‘impegni’ assunti con la magica banda dei punters per metà marzo. Non sia mai...
Ripenso alle 3 esperienze così diverse. Le mie sinapsi partoriscono un accostamento. Tequila e rosolio. La tequila è un liquoraccio, serve il sale sulle labbra per ingoiare il suo aspro sapore. Il rosolio è un liquorino da vecchiette. Non ho mai provato a mischiarli, ma la logica dice che sicuramente sono meglio degli originali puri. E poi, io non ho mischiato. Direi piuttosto che ho accostato: la sessualità, anche con pay così diverse, non è un insieme di porcate, e neppure pura ginnastica. Non si può inventare un sesso dolce e casto, e neppure un dentro-fuori fatto di fretta e bestialità. La sessualità è passione sensoriale. Con Elena è stato questo, per oltre un’ora.
La prossima settimana cambierà location, ma fortunatamente rimarrà a Bologna.