Oggi ho partecipato a una di quelle riunioni-fiume a cui non ti puoi sottrarre: fiumi di parole, già ascoltate in 100 occasioni. Tra una filippica e l'altra, pensavo a quanto sarebbe stato stato bello non essere lì. Leggero e invisibile come Campanellino di Peter Pan, in viaggio con amici verso un 'Fandango'...
Sapete cos’è un ‘Fandango’ vero? no, non il ballo. Ok, ve lo spiego io. Una settimana è sufficiente, soprattutto se avete pochi soldi. Quali sono gli ingredienti per un viaggio on the road che ti aiuti a capire chi sei, cosa vuoi, ma soprattutto quanto puoi arrivare a puzzare? Trovate un amico che non si faccia troppe pippe mentali; che sia simpatico e non troppo fighetto. Non è facile, ma nemmeno troppo difficile come pensate. O forse lo state pensando solo per darvi una giustificazione: in verità siete voi le checche isteriche che hanno paura dell’ignoto. Se non è così, andate al passo 2
2. Proponetegli una vacanza diversa dal normale, una vacanza senza meta. Fate così, mettetela sul divertente, altrimenti il vostro amico sarà colpito dalla follia del tutto. Se sarete convincenti, vi dirà "Figo, sarebbe da fare... sulla soglia degli ‘anta’, e siamo ancora troppo scemi!". Se questa è la reazione, avete trovato un soggetto adatto e andate al passo 3
3. Ora spiegategli cosa intendete fare: prendere una macchina, una borsa e partite senza una meta. Non si prenderà mai nessuna camera in albergo, forse qualcuno vi ospiterà per la strada, forse qualcuno vi permetterà di usare il suo bagno. Ma non è questo che importa, state facendo un Fandango. Dormirete in macchina e vi laverete nei bar. Mi raccomando, tutto con entusiasmo, altrimenti vi prenderà per scemi. Ha accettato? Allora passo 4
4. Una sera vi sentite e deciderete che la mattina dopo si parte: cambio d'olio, pieno di benzina e via... solo allora sceglierete quale sarà la prima tappa. Ma solo la prima, dovete essere completamente liberi da ogni condizionamento in termini di tempo. Lasciate che le cose scorrano e vengano da sé.
Eccovi un esempio di un Fandango-tipo.
13 giugno - incontro un paio di vecchi amici: Pippo e Max; me ne esco scherzando di voler fare un Fandango, di andare in giro a cazzo per l'Italia senza meta. Max dice che non può (ha le emorroidi); Pippo dice: "Vabbè, andiamo". Ok allora, lo faremo. Non si sa quando. Tutto comincerà quando uno dei due chiamerà l'altro e gli dirà: "Andiamo?"
29 giugno - Pippo mi chiama: "Stan, andiamo?" - Appuntamento fissato per le 8 di mattina. Puntuali, mi raccomando.
30 giugno - ore 12,40. Il mio vicino di casa tira lo sciacquone e mi sveglia. Chiamo Pippo: "Scusa Pippo, stanotte una zanzara non mi ha fatto dormire." - "Ti ha punto?" – “No, russava…” - Si parte alle 14,30. Decidiamo di passare per Faenza, dove ci fermiamo a prendere un gelato galattico. Scopriamo che in serata ci sarà il mago Forrest. Restiamo. Arrivati allo spettacolo, scopriamo il prezzo del biglietto: 28 euro… "Ma che sei scemo?". Pisciamo in uno spiazzo con veduta notturna sui colli di Brisighella. Partenza e arrivo a Rimini a mezzanotte, vestiti di merda e con le ascelle sudate. Incontro con due amici di Pippo in mezzo alla via principale. Vanno a ballare. “No grazie, io in sandali non me la sento...” - Notte in macchina.
1 luglio - doccia nella stanza d'albergo degli amici di Pippo e arrivo a Mirabilandia alle 13. Mega pranzo. Pippo, un'ora dopo, vomita in faccia a un tedesco in bermuda e sandalo d’ordinanza. Guido io, guidi tu? Cartello di strada interrotta, Pippo guarda la cartina: “Và tranquillo, sicuramente se giriamo di qua arriviamo senza problemi…” ci ritroviamo dalle parti di Cattolica. Ma va bene uguale, lì c’è un bell’acquario da vedere. Si riparte per Rimini alle 22,30. Tour by night per Rimini in pedalò (quello colle rotelle). Pippo vede una ragazzotta bionda che somiglia un casino alla sua ex, e gli prende un botta di nostalgia. Per fargli coraggio gli dico: “Pippo, se ami qualcuno lascialo andare: se non torna significa che non era vero amore; se torna significa che ha dimenticato qualcosa…” – Pippo sorride: “Hai ragione, ma questo è il mio carattere: sodomizzo tutto!”
2 luglio – ore 11, si procede e si va a mangiare a Gallo (Pesaro). Ci eravamo dimenticati che là c’è una trattoria dove fanno il pesce da dio. L’ha rilevata un russo che ha fatto i soldi (import-export di Matrioske) e che ha deciso di vivere alla grande. Dice che s’è fatto imbiancare la cucina da Vittorio Sgarbi, che ha assunto un famoso commercialista che conta le pecore al posto suo mentre dorme, e che tiene in giardino un famoso ballerino di flamenco solo per schiacciargli le formiche. Tutto falso, ovviamente, ma il pesce è ottimo. Partenza alle 17 da Pesaro, Pippo scopre di aver lasciato le sue scarpe da ginnastica nel parcheggio dove avevano dormicchiato. Arrivo a Venezia alle 22. Sosta a pagamento. Pippo urla: "Che palle! Io vengo qua a vedere ‘sta città di merda, me la visito, mi compro pure un gelato e volete pure 20 euro per parcheggiare?" Pippo si calma e fa la fila tranquillamente per prendere un vodka e redbull in un pub nel quale poi gli danno anche del ladro. Prediamo un altro gelato, Pippo, stufo della fila, decide che quel gelato non lo pagherà! E' un ladro, ma questa volta nessuno se ne accorge… Pippo, prima di dormire, abbozza una riflessione filosofica: “Stan, ma quanto sono stronzi i veneziani? ora ho capito perché qua votano tutti per Bossi…”
3 luglio - ore 12. Partenza, fermata come al solito in un bar a lavarsi i denti e poi in un centro commerciale. Pippo cerca un nuovo paio di scarpe: non hanno il 47 del modello che piace a lui, così dirotta su sandali rossi e blu. Orribili. Arrivo alle 15 a Lignano Sabbiadoro. Sole, mare e incontro con Gina e sua sorella, amiche di Pippo, che non sapevano del nostro arrivo. Serata in discoteca. Pippo si cambia la maglietta e si mette il deodorante per le ascelle. Più tardi si apparterà con Gina. Io passo per finocchio (la sorella è la versione femmina di Brunetta: non quella dei ‘Ricchi e Poveri, Brunetta l’ex ministro alto 80 cm, voglio dire...) e vado a dormire in un fantastico parcheggio a 5 stelle.
4 luglio - ore 11. Sveglia, ci laviamo i denti a una fontanella sul lungomare davanti alla gente. Un signore ci chiede se siamo quegli attori del programma “Turisti per caso”, Pippo annuisce sputando. Si forma una specie di crocchio. Una tedesca con le pere a punta chiede a Pippo indicazioni per il Bagno ‘Miranda’, lui gliele dà, controlla che la tipa abbia capito, e nel caso si offre di accompagnarla. Pomeriggio al mare: perché Lignagno di nome e Sabbiadoro di cognome, se poi la spiaggia è color cemento? Serata in discoteca con tre amiche orrende di Gina (Gina, ma vaffanculo&hellip, tra le quali la mitica Kiara (colla K, ci tiene a precisare!) tennista semiprofessionista, numero 130 delle classifiche nazionali, alta un metro e venti e due polpacci degni di una Salama da Sugo.
5 luglio - ore 10, partenza da Lignano, pranzo a Padova, gelato a Ferrara, e cena in quel di Bondeno. C’è un famoso locale per soli uomini (o uomini soli..?) laggiù. Pippo ha letto che quella sera si esibiranno Bambi e Cenerentola: non vuole assolutamente perdersele. In effetti, lo spettacolo è suggestivo e non privo di una certa trama. La cosa che non capisco è cosa c’entrano due personaggi delle fiabe in quella storia..? Pippo è stravolto. Ho calcolato che dorme in media 2 ore ogni 24. Forse non vale la pena di essere così estremisti, ora ci vorrebbe proprio un letto. Pippo mi fa: “Ma sei impazzito? in una porcilaia non ci dormo.” In fondo non ha torto: un mio amico finì da queste parti e dormì in un albergo così sporco che all’uscita fu costretto a pulirsi le scarpe sullo stuoino per non sporcare la strada. Consulto l’agendina del Punter: c’è una rece interessante su Cornelia Porcu. Riceve in provincia di Ferrara, disponibile 24 ore su 24. Telefoniamo a Cornelia, dice che fa tutto covered per VU+30. Arriviamo alla sua location. Lei apre. E’ in vestaglia, ha la retina in testa e ha una certa peluria in prossimità delle narici. Non c’è dubbio, per essere una donna è una donna, ma Pippo sviene. Io le chiedo se per un VU ci fa dormire entrambi sul divano. Cornelia accetta.
6 luglio - ore 13, arrivo a Maranello. Paesino strano, qui si parla solo di auto e ceramiche: il giorno che inventano un’auto in ceramica sono a posto! Compriamo da mangiare in un supermercato, ma arriva all'improvviso il nubifragio. Siamo vestiti da mare: pantaloncini e ciabatte. Ci bagnamo come solo due idioti ultraquarantenni possono bagnarsi. Arrivati in macchina ci spogliamo e ci asciughiamo alla meglio. Quando smette, Pippo si mette in mezzo alla strada in accappatoio e ciabatte, gridando: “Alè alè, Forza Bolognaaa...” Immenso. Partenza per Firenze. Città bellissima, di notte. Dalle parti di Pontevecchio, c’è un barbone che dorme in uno scatolone: "Forte, quello scatolone: deve tenere anche caldo!", è il commento di Pippo. "Ho la massima stima per i barboni…" Parole sante. Quello che abbiamo scoperto è che un vero Fandango fa quasi svanire il bisogno di pulizia, il pudore va a farsi benedire e si sta un sacco bene con se stessi. L'autostima va alle stelle, sebbene a volte ci si senta fuori luogo. E proprio perché ti senti diverso, cominci a odiare un po' (ma un po' soltanto) chiunque è diverso da te. Per esempio, non sopporti che ci siano persone che spendono 1.000 euro per una cintura di coccodrillo, che qualcuno dei cosiddetti "normali" sia davanti a te in una qualsiasi fila. Il processo che porta all'imbruttimento di sé è un processo incredibilmente veloce, se già in una sola settimana si riesce a notare la differenza in maniera così netta.
7 luglio - ore 12,30 tappa in un paesino di nome Poppi: un paese con un nome così va visitato per forza. Tipica osteriola toscana. Beviamo Chianti a garganella. Pippo sa bere, ma non quanto me. Crolla su una panchina della piazza del paese. Pochi minuti e arriva un vigile con la faccia da Lodo Alfano che lo tocca sulla spalla e sibila: “Oh figliolo, qui l’è mica casa tua…” Così Pippo comincia a gridare: “Ho creduto in Marx e mi sono sbagliato, ho creduto in Lenin e mi sono sbagliato... ora, con tutta la buona volontà, come faccio a credere in D’Alema?” Ecco, ci siamo. In qualche modo, la maleducazione prende il sopravvento: non si tratta di una maleducazione radicata, ma soltanto figlia dell'intolleranza verso certi atteggiamenti che anche normalmente ci urterebbero. Voglio dire, in una situazione normale, un tipo che ci ferma e fa un’affermazione del cazzo ci infastidisce, ma lo sopportiamo comunque. Durante un Fandango si diventa insofferenti a questo tipo di "abusi", mostrando subito al nostro nemico il nostro nervo scoperto. Forse è tempo di tornare a casa. Ma un Fandango è davvero completo solo se lo colori con un'emozione finale. Anche timbrare una pay può essere una soluzione. Siamo a pochi km da Vergato, e Pippo conosce una moldava che mi assicura essere strepitosa. Riceve a Sasso Marconi, e frse non è troppo tardi per chiamarla. Pippo sgancia il numero e dice che non gli va di trombare a quell'ora di notte. Se Oana (così si chiama la moldava) risponde, lui mi aspetterà in auto. Chiamo. Risponde una vocina assonnata che mi invita a raggiungerla. Venti minuti di tornanti, ed eccoci sotto casa di Oana. Lascio Pippo in compagnia di Patty Pravo che canta "E dimm iche non vuoi morireee..." e mi avvio all'appuntamento. La palazzina a due piani è nuova. Salgo le scale lentamente. La porta è socchiusa. Entro sussurrando: "Permesso?" Oana è nella penombra, mi fa cenno di entrare. Ragazzi, in vita mia ne ho viste tante... ho visto gatti neri rincorsi da cani razzisti, ho visto un videogame che diceva: "Non capisco una SEGA, non me NINTENDO!", ho visto un inquilino sfrattato urlare: "Che disdetta!", genitori attempati mettere al mondo dei nipoti, cannibali leccarsi le dita e dire: "Era veramente una persona squisita!", diabetici morire in luna di miele, una cicala ereditare una fortuna da una formica morta di stress, un verme battersi per essere chiamato single e non 'solitario', un uomo con un occhio pesto e l'altro ragù, zingarelli vendere vocabolari ai semafori, forni a micronde simili a televisori che trasmettono un "tenero-manzo"... ma non avevo mai visto una Milf così brutta. Talmente brutta che durante le gite in campagna le amiche la usano come spaventapasseri... Dovevo immaginarlo. Pippo è un amico, ma totalmente inaffidabile nelle sue dritte. Dico a Oana che ho dimenticato il portafoglio in macchina, e con un fulmineo dietrofront scendo in strada. Pippo è crollato sul sedile, mentre Patty ha finito la sua canzone. “Ehi Pippo, hai sonno?” – “Ma nemmeno per sogno... ehi, hai fatto presto! Ti è piaciuta Oana? E' strepitosa, vero?" Vorrei staccargli la testa, ma viene solo da sorridergli: "Pippo, tra poco apre Pollacci. Ci facciamo due cornetti caldi...?”.
Sapete cos’è un ‘Fandango’ vero? no, non il ballo. Ok, ve lo spiego io. Una settimana è sufficiente, soprattutto se avete pochi soldi. Quali sono gli ingredienti per un viaggio on the road che ti aiuti a capire chi sei, cosa vuoi, ma soprattutto quanto puoi arrivare a puzzare? Trovate un amico che non si faccia troppe pippe mentali; che sia simpatico e non troppo fighetto. Non è facile, ma nemmeno troppo difficile come pensate. O forse lo state pensando solo per darvi una giustificazione: in verità siete voi le checche isteriche che hanno paura dell’ignoto. Se non è così, andate al passo 2
2. Proponetegli una vacanza diversa dal normale, una vacanza senza meta. Fate così, mettetela sul divertente, altrimenti il vostro amico sarà colpito dalla follia del tutto. Se sarete convincenti, vi dirà "Figo, sarebbe da fare... sulla soglia degli ‘anta’, e siamo ancora troppo scemi!". Se questa è la reazione, avete trovato un soggetto adatto e andate al passo 3
3. Ora spiegategli cosa intendete fare: prendere una macchina, una borsa e partite senza una meta. Non si prenderà mai nessuna camera in albergo, forse qualcuno vi ospiterà per la strada, forse qualcuno vi permetterà di usare il suo bagno. Ma non è questo che importa, state facendo un Fandango. Dormirete in macchina e vi laverete nei bar. Mi raccomando, tutto con entusiasmo, altrimenti vi prenderà per scemi. Ha accettato? Allora passo 4
4. Una sera vi sentite e deciderete che la mattina dopo si parte: cambio d'olio, pieno di benzina e via... solo allora sceglierete quale sarà la prima tappa. Ma solo la prima, dovete essere completamente liberi da ogni condizionamento in termini di tempo. Lasciate che le cose scorrano e vengano da sé.
Eccovi un esempio di un Fandango-tipo.
13 giugno - incontro un paio di vecchi amici: Pippo e Max; me ne esco scherzando di voler fare un Fandango, di andare in giro a cazzo per l'Italia senza meta. Max dice che non può (ha le emorroidi); Pippo dice: "Vabbè, andiamo". Ok allora, lo faremo. Non si sa quando. Tutto comincerà quando uno dei due chiamerà l'altro e gli dirà: "Andiamo?"
29 giugno - Pippo mi chiama: "Stan, andiamo?" - Appuntamento fissato per le 8 di mattina. Puntuali, mi raccomando.
30 giugno - ore 12,40. Il mio vicino di casa tira lo sciacquone e mi sveglia. Chiamo Pippo: "Scusa Pippo, stanotte una zanzara non mi ha fatto dormire." - "Ti ha punto?" – “No, russava…” - Si parte alle 14,30. Decidiamo di passare per Faenza, dove ci fermiamo a prendere un gelato galattico. Scopriamo che in serata ci sarà il mago Forrest. Restiamo. Arrivati allo spettacolo, scopriamo il prezzo del biglietto: 28 euro… "Ma che sei scemo?". Pisciamo in uno spiazzo con veduta notturna sui colli di Brisighella. Partenza e arrivo a Rimini a mezzanotte, vestiti di merda e con le ascelle sudate. Incontro con due amici di Pippo in mezzo alla via principale. Vanno a ballare. “No grazie, io in sandali non me la sento...” - Notte in macchina.
1 luglio - doccia nella stanza d'albergo degli amici di Pippo e arrivo a Mirabilandia alle 13. Mega pranzo. Pippo, un'ora dopo, vomita in faccia a un tedesco in bermuda e sandalo d’ordinanza. Guido io, guidi tu? Cartello di strada interrotta, Pippo guarda la cartina: “Và tranquillo, sicuramente se giriamo di qua arriviamo senza problemi…” ci ritroviamo dalle parti di Cattolica. Ma va bene uguale, lì c’è un bell’acquario da vedere. Si riparte per Rimini alle 22,30. Tour by night per Rimini in pedalò (quello colle rotelle). Pippo vede una ragazzotta bionda che somiglia un casino alla sua ex, e gli prende un botta di nostalgia. Per fargli coraggio gli dico: “Pippo, se ami qualcuno lascialo andare: se non torna significa che non era vero amore; se torna significa che ha dimenticato qualcosa…” – Pippo sorride: “Hai ragione, ma questo è il mio carattere: sodomizzo tutto!”
2 luglio – ore 11, si procede e si va a mangiare a Gallo (Pesaro). Ci eravamo dimenticati che là c’è una trattoria dove fanno il pesce da dio. L’ha rilevata un russo che ha fatto i soldi (import-export di Matrioske) e che ha deciso di vivere alla grande. Dice che s’è fatto imbiancare la cucina da Vittorio Sgarbi, che ha assunto un famoso commercialista che conta le pecore al posto suo mentre dorme, e che tiene in giardino un famoso ballerino di flamenco solo per schiacciargli le formiche. Tutto falso, ovviamente, ma il pesce è ottimo. Partenza alle 17 da Pesaro, Pippo scopre di aver lasciato le sue scarpe da ginnastica nel parcheggio dove avevano dormicchiato. Arrivo a Venezia alle 22. Sosta a pagamento. Pippo urla: "Che palle! Io vengo qua a vedere ‘sta città di merda, me la visito, mi compro pure un gelato e volete pure 20 euro per parcheggiare?" Pippo si calma e fa la fila tranquillamente per prendere un vodka e redbull in un pub nel quale poi gli danno anche del ladro. Prediamo un altro gelato, Pippo, stufo della fila, decide che quel gelato non lo pagherà! E' un ladro, ma questa volta nessuno se ne accorge… Pippo, prima di dormire, abbozza una riflessione filosofica: “Stan, ma quanto sono stronzi i veneziani? ora ho capito perché qua votano tutti per Bossi…”
3 luglio - ore 12. Partenza, fermata come al solito in un bar a lavarsi i denti e poi in un centro commerciale. Pippo cerca un nuovo paio di scarpe: non hanno il 47 del modello che piace a lui, così dirotta su sandali rossi e blu. Orribili. Arrivo alle 15 a Lignano Sabbiadoro. Sole, mare e incontro con Gina e sua sorella, amiche di Pippo, che non sapevano del nostro arrivo. Serata in discoteca. Pippo si cambia la maglietta e si mette il deodorante per le ascelle. Più tardi si apparterà con Gina. Io passo per finocchio (la sorella è la versione femmina di Brunetta: non quella dei ‘Ricchi e Poveri, Brunetta l’ex ministro alto 80 cm, voglio dire...) e vado a dormire in un fantastico parcheggio a 5 stelle.
4 luglio - ore 11. Sveglia, ci laviamo i denti a una fontanella sul lungomare davanti alla gente. Un signore ci chiede se siamo quegli attori del programma “Turisti per caso”, Pippo annuisce sputando. Si forma una specie di crocchio. Una tedesca con le pere a punta chiede a Pippo indicazioni per il Bagno ‘Miranda’, lui gliele dà, controlla che la tipa abbia capito, e nel caso si offre di accompagnarla. Pomeriggio al mare: perché Lignagno di nome e Sabbiadoro di cognome, se poi la spiaggia è color cemento? Serata in discoteca con tre amiche orrende di Gina (Gina, ma vaffanculo&hellip, tra le quali la mitica Kiara (colla K, ci tiene a precisare!) tennista semiprofessionista, numero 130 delle classifiche nazionali, alta un metro e venti e due polpacci degni di una Salama da Sugo.
5 luglio - ore 10, partenza da Lignano, pranzo a Padova, gelato a Ferrara, e cena in quel di Bondeno. C’è un famoso locale per soli uomini (o uomini soli..?) laggiù. Pippo ha letto che quella sera si esibiranno Bambi e Cenerentola: non vuole assolutamente perdersele. In effetti, lo spettacolo è suggestivo e non privo di una certa trama. La cosa che non capisco è cosa c’entrano due personaggi delle fiabe in quella storia..? Pippo è stravolto. Ho calcolato che dorme in media 2 ore ogni 24. Forse non vale la pena di essere così estremisti, ora ci vorrebbe proprio un letto. Pippo mi fa: “Ma sei impazzito? in una porcilaia non ci dormo.” In fondo non ha torto: un mio amico finì da queste parti e dormì in un albergo così sporco che all’uscita fu costretto a pulirsi le scarpe sullo stuoino per non sporcare la strada. Consulto l’agendina del Punter: c’è una rece interessante su Cornelia Porcu. Riceve in provincia di Ferrara, disponibile 24 ore su 24. Telefoniamo a Cornelia, dice che fa tutto covered per VU+30. Arriviamo alla sua location. Lei apre. E’ in vestaglia, ha la retina in testa e ha una certa peluria in prossimità delle narici. Non c’è dubbio, per essere una donna è una donna, ma Pippo sviene. Io le chiedo se per un VU ci fa dormire entrambi sul divano. Cornelia accetta.
6 luglio - ore 13, arrivo a Maranello. Paesino strano, qui si parla solo di auto e ceramiche: il giorno che inventano un’auto in ceramica sono a posto! Compriamo da mangiare in un supermercato, ma arriva all'improvviso il nubifragio. Siamo vestiti da mare: pantaloncini e ciabatte. Ci bagnamo come solo due idioti ultraquarantenni possono bagnarsi. Arrivati in macchina ci spogliamo e ci asciughiamo alla meglio. Quando smette, Pippo si mette in mezzo alla strada in accappatoio e ciabatte, gridando: “Alè alè, Forza Bolognaaa...” Immenso. Partenza per Firenze. Città bellissima, di notte. Dalle parti di Pontevecchio, c’è un barbone che dorme in uno scatolone: "Forte, quello scatolone: deve tenere anche caldo!", è il commento di Pippo. "Ho la massima stima per i barboni…" Parole sante. Quello che abbiamo scoperto è che un vero Fandango fa quasi svanire il bisogno di pulizia, il pudore va a farsi benedire e si sta un sacco bene con se stessi. L'autostima va alle stelle, sebbene a volte ci si senta fuori luogo. E proprio perché ti senti diverso, cominci a odiare un po' (ma un po' soltanto) chiunque è diverso da te. Per esempio, non sopporti che ci siano persone che spendono 1.000 euro per una cintura di coccodrillo, che qualcuno dei cosiddetti "normali" sia davanti a te in una qualsiasi fila. Il processo che porta all'imbruttimento di sé è un processo incredibilmente veloce, se già in una sola settimana si riesce a notare la differenza in maniera così netta.
7 luglio - ore 12,30 tappa in un paesino di nome Poppi: un paese con un nome così va visitato per forza. Tipica osteriola toscana. Beviamo Chianti a garganella. Pippo sa bere, ma non quanto me. Crolla su una panchina della piazza del paese. Pochi minuti e arriva un vigile con la faccia da Lodo Alfano che lo tocca sulla spalla e sibila: “Oh figliolo, qui l’è mica casa tua…” Così Pippo comincia a gridare: “Ho creduto in Marx e mi sono sbagliato, ho creduto in Lenin e mi sono sbagliato... ora, con tutta la buona volontà, come faccio a credere in D’Alema?” Ecco, ci siamo. In qualche modo, la maleducazione prende il sopravvento: non si tratta di una maleducazione radicata, ma soltanto figlia dell'intolleranza verso certi atteggiamenti che anche normalmente ci urterebbero. Voglio dire, in una situazione normale, un tipo che ci ferma e fa un’affermazione del cazzo ci infastidisce, ma lo sopportiamo comunque. Durante un Fandango si diventa insofferenti a questo tipo di "abusi", mostrando subito al nostro nemico il nostro nervo scoperto. Forse è tempo di tornare a casa. Ma un Fandango è davvero completo solo se lo colori con un'emozione finale. Anche timbrare una pay può essere una soluzione. Siamo a pochi km da Vergato, e Pippo conosce una moldava che mi assicura essere strepitosa. Riceve a Sasso Marconi, e frse non è troppo tardi per chiamarla. Pippo sgancia il numero e dice che non gli va di trombare a quell'ora di notte. Se Oana (così si chiama la moldava) risponde, lui mi aspetterà in auto. Chiamo. Risponde una vocina assonnata che mi invita a raggiungerla. Venti minuti di tornanti, ed eccoci sotto casa di Oana. Lascio Pippo in compagnia di Patty Pravo che canta "E dimm iche non vuoi morireee..." e mi avvio all'appuntamento. La palazzina a due piani è nuova. Salgo le scale lentamente. La porta è socchiusa. Entro sussurrando: "Permesso?" Oana è nella penombra, mi fa cenno di entrare. Ragazzi, in vita mia ne ho viste tante... ho visto gatti neri rincorsi da cani razzisti, ho visto un videogame che diceva: "Non capisco una SEGA, non me NINTENDO!", ho visto un inquilino sfrattato urlare: "Che disdetta!", genitori attempati mettere al mondo dei nipoti, cannibali leccarsi le dita e dire: "Era veramente una persona squisita!", diabetici morire in luna di miele, una cicala ereditare una fortuna da una formica morta di stress, un verme battersi per essere chiamato single e non 'solitario', un uomo con un occhio pesto e l'altro ragù, zingarelli vendere vocabolari ai semafori, forni a micronde simili a televisori che trasmettono un "tenero-manzo"... ma non avevo mai visto una Milf così brutta. Talmente brutta che durante le gite in campagna le amiche la usano come spaventapasseri... Dovevo immaginarlo. Pippo è un amico, ma totalmente inaffidabile nelle sue dritte. Dico a Oana che ho dimenticato il portafoglio in macchina, e con un fulmineo dietrofront scendo in strada. Pippo è crollato sul sedile, mentre Patty ha finito la sua canzone. “Ehi Pippo, hai sonno?” – “Ma nemmeno per sogno... ehi, hai fatto presto! Ti è piaciuta Oana? E' strepitosa, vero?" Vorrei staccargli la testa, ma viene solo da sorridergli: "Pippo, tra poco apre Pollacci. Ci facciamo due cornetti caldi...?”.