Dialogo immaginario con una pay che non vedrò più...
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Queste sono le parole che vorrei dire a una pay che, molto probabilmente, non vedrò più...
Stan - Ciao tesoro, è andato bene il viaggio?
V - Sì amòr... todo bièn!
Stan - E ora si ricomincia...
V - col lavoro? sì, è normale...
Stan - col lavoro, ma non con me...
V - Es la vida...
Stan - Già, la vita è un filo.
V - un filo?
Stan - Il filo sottile che tiene insieme due persone. Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.
V - Perché dici "il filo", amòr?
Stan - Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione. Però non è affatto scontato che ci sia, il filo.
V - No?
Stan - No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo.
V - E allora perchè pensavano di essere legati?
Stan - Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua.
V - Che triste.
Stan - Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo.
V - Come fai a sapere che invece il filo c’è?
Stan - Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.
V - E di cosa è fatto, questo filo?
Stan - Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. E similitudini, e differenze.
V - Intiendo amòr... Quando sarò capace d'amare, mi piacerebbe un amore che non avesse alcun appuntamento col dovere.
Stan - E coi soldi.
V - Già... ma quelli servono per vivere.
Stan - e tu questa la chiami vita?
V - Sì, è la mia vita...
Stan - Lo so, tesoro.
V - L'hai sempre saputo amòr, fin dall'inizio...
Stan - Allora buena suerte, tesoro. Non prendere freddo: qui a Bologna non è come da te, lo sai...
V - Dacuerdo, mi amòr... gracias por todo...
Stan - Un abrazo mas fuerte. Adiòs...