Gnocca forum
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carluccio
Jr. Member (126 post)
K+ 45 | K- 35
scusate la prosaicità ma c'è qualcuno che questa Marianna (aka Michelle) se l'è tr.....ta ?
gentleman
Newbie (9 post)
K+ 11 | K- 1
Ciao MMF, ti karmo xchè questa è la più bella rece che ho letto da quando frequento il forum, ma hai sbagliato il titolo: la rece non è su MARIANNE (AKA MICHELLE) ma sulle nostre inquietudini o ossessione, rito, forma magica , come le chiami tu, e di cui la dolce MARIANNE è solo un ingrediente.

Se puoi mandale un sms x ringraziarla a nome di tutti noi: trovare un porto sicuro dai nostri fantasmi, anche solo x poche ore, nel cuore della notte da una giovane donne sconosciuta è un’esperienza che baratterei volentieri con l’ultima miglior scopata.

P.S.: che la finanza e i tuoi ex dipendenti si fottano, quello che dici e come lo dici non potranno levartelo mai.
magnia-fico
Super Hero (1132 post)
K+ 829 | K- 328


ciao ti ho letto volentieri ,ti ringrazio per la tua semplicità ,uno spaccato  che ci distingue, ma in fondo ci vede così uguali..sia nel lavoro che nella routine..interessi quotidiani ,priorità che sembrano sfumare ..lo scorrere della vita nei rapporti umani che a volte non riconosciamo ,non sappiamo leggere sotto quel pelo d'acqua che ci fa vedere un immagine preconfezionata che ci serve per sentirci vivi ma in fondo è un lento  morire ai sentimenti che legano la vita all' anima
grazie ..è un piacere averti nel forum..consideravo la bellezza della diversità ,se ci fai caso nel forum convivono davvero molti caratteri diversi aspetti umani differenti che ci arricchiscono e ci completano
Ti abbraccio MMF auguri per la tua vita e per il tuo lavoro
M.Fico
spazzino
Sr. Member (302 post)
K+ 111 | K- 37
Vivo e rivivo tante notti insonni nella tua recensione e in "Certe notti" di Ligabue...

bucanero
Account eliminato
MMF, bentornato!!!

grande è il piacere di reincontrarti e di rileggerti 

ed è un'occasione per prositare in questa solitudine ... cercata ... e fermamente voluta  > > >

Ma, quando sono solo, mi rompe i coglioni anche la divina Solitudine 

Domattina, come sempre, moglie e figli, baci e abbracci (abitiamo alla distanza di Km 1,5) eppoi, segretarie, soci, collaboratori e collaboratrici, clienti ... Rivoglio stare solo!

Ma, quando sono solo ... è meglio non ripetere la filastrocca 

Certo è che mi resta tempo, così tanto, soprattutto notturno, che devo ZOCCOLARE (voce del verbo...)  : : :

Mi pare che da questo punto di vista abbiamo qualche affinità 

Tanti saluti, grazie per la "rece-couitus inesistentis" e, nuovo prosit
andreadimilano
Sr. Member (200 post)
K+ 83 | K- 22
non ti avevo mai letto MMF
ora mi sono letto d'un fiato tutti i tuoi post, consecutivamente...
mi ci sono divertito e malinconicamente ritrovato, parecchio...
grande!
Pippo201034
Sr. Member (353 post)
K+ 36 | K- 35
bravo bella rece scrivi bene mi ha preso molto . Sembra un racconto scritto veramente bene complimenti.
Pilone
Jr. Member (122 post)
K+ 30 | K- 34
Credo che Pisapia almeno in questo caso non abbia ancora colpe,  ,  le OTR stanno ripopolando le strade solo perchè il pacchetto sicurezza del governo che autorizzava i sindaci ad appioppare multe salate ai clienti è stato invalidato dalla Consulta.
Blek Macigno
Full Member (45 post)
K+ 11 | K- 37
MMF:

RECENSIONE ATIPICA DI MARIANNE (AKA MICHELLE) RR
http://www.rosarossa.com/an…

premessa: questa recensione non servirà a un cazzo

nei miei sogni migliori
ci sono orge e la mia donna
non è proprietà privata
non ha confini


sono le notti del garage, che trascorro in una attività di mia proprietà in milano in attesa che ex-dipendenti da me licenziati e che me l'hanno giurata mi facciano arrivare la finanza, peggio dei ladri, in casa.
così mi son preso il turno serale in prima persona e controllo che in questa sede ogni cosa sia in ordine. passo le serate a fare lavoretti, e poi a leggere piperno e nitezsche, e infine a chiacchierare con vittorio, che ha 70anni ed è incapace di stare fermo, e all'una di notte, quando chiudiamo insieme il cancello di ferro mi chiede:
- adesso dove andiamo?
così, spesso chiudiamo la serata - io con residui di preoccupazione che ormai si dissolvono nelle ombre dell'ultimo traffico di serata - mangiando un panino dalle parti di maciachini: beviamo una birra, diciamo due stronzate alla bella rumena con gli occhi blu che ce li vende e con la quale vorrei tanto uscire una sera per farmi due risate, perchè mi piace proprio, e son fatto di carne ossa e affascinanti parole - un serpente.

più spesso però pago dazio alla mia ossessione di cui non conosco ancora l'origine e che, proprio in virtù di questa sua misteriosa genesi è ciò che essa è diventata: cioè appunto una ossessione, un rito, una forma magica, come una spirale che avvolge il mio cervello dentro la sua forma di comportamenti indotti, e di cui io mi professo la vittima concussa, il corrotto che altro non poteva fare che corrompere perchè obbligato a farlo da un perverso meccanismo di oneri reciproci, che affondano le ragioni in una cultura bislacca, in una genesi e in una formazione di cui ho scordato le origini, ma di cui applico i comportamenti.
così dopo che ho girato a lungo per le strade, valutando l'interesse dal turgore nervoso del pene sul quale la mia mano comincia a lavorare mentre guido l'auto, le numerose otr che finalmente dall'insediamento del nuovo sindaco ricominciano a popolare le belle strade di milano (sarca, marche, loreto, vallazze, piazza udine e lambrate, via leoncavallo - oppure di qua della città in monterosa e verso lampugnano, eccetera eccetera) telefono a marianne (http://www.rosarossa.com/an…): sono quasi le due di notte e comincio così una lunga conversazione telefonica in un idioma che non assomiglia all'italiano, non assomiglia al lusitano nè allo spagnolo e nemmeno all'inglese.
tuttavia questo linguaggio esperanto del puttaniere, che voi tutti sicuramente conoscete, in qualche arcaico modo funziona e la conversazione dura almeno un'ora.
frattanto io guido l'auto.
lei sta in via murillo zona lotto, e giunto a questo punto le dico che se vuole passo da lei, nonostante siano quasi le tre di mattino.
acconsente, così prelevo e parcheggio in zavattari.
sotto casa sua lei mi apre e mi indica una porta al settimo piano di un grande palazzo.

la vista da lassù è bella.
marianne è una giovane donna di 28 anni, coi tacchi è più alta di me.
condivide l'appartamento con una dominicana.
guardiamo milano da sopra i tetti, il miasma soffuso di luce arancione e stanchezza urbana decolora l'orizzonte delle tre passate di notte.
spengo la luce e mi metto sul letto con lei.
ha un bel viso pulito, occhi oscuri e brillanti, indossa un vestitino scollato, ha un corpo brunito e robusto, ma armonico, una pelle di velluto, ma soprattutto un sorriso che ha qualcosa di impertinente e amichevole.
no, non potrò mai scoparla.
sono esausto, glielo dico.
ride, mi dice che non sono normale - le solite cose.
spengo la luce e mi sdraio.
parliamo della vita, delle ultime vicende, della mancanza di soldi.
vuole tornare in brasile, mi parla della madre.
io le parlo della mia stanchezza, di come siano pesanti questi giorni, così pesanti che quando arrivano alla fine, nonostante io sia spossato, non voglio dormire, non voglio lasciare che il giorno dopo arrivi - è per questo che sono lì da lei a quell'ora di notte, sono lì perchè non voglio che sia domani, sono lì perchè penso che ci sia sempre qualcosa a cui aggrapparsi prima che l'inesroabile corrente fiumana della notte non mi trascini via con il mio sonno, dentro la foce del nuovo giorno che inizia.
mi dà ragione.
faccio per andarmene ma lei mi trattiene.
accade più volte che, siccome è tardi e lei deve alzarsi alle nove di mattino, io voglia levarle quell'inutile disturbo che sono diventato, visto che non è il caso di scopare, che la cosa appare per uno straniante mistero terribilmente comica e fuori luogo.
ma lei butta là una frase e io mi rimetto giù e parliamo ancora.
mi fa vedere le foto di casa in brasile, la sua famiglia, la mamma.
- ma cosa fai qua?
le chiedo
- torna in brasile, vattene via.
marianne ha 28 anni e 3 figli.
ha avuto il primo a 17 anni.
deve essere molto bello crescere con i figli.
mi snocciola i complicatissimi nomi e soprannomi dei figli.
parliamo di calcio.
poi mi addormento sul letto.
sento il suo respiro, apro gli occhi per spiarla e lei è lì che guarda e ride, ha messo della musica portoghese.
arrivano così le 5 di mattino, l'alba già si annuncia con tutta la sua tristezza nei colori tenui che salgono dall'orizzonte di città  in vece della curva mefitica della notte che chiudeva i palazzi nella sospensione oscura che io chiamo a proteggermi ogni volta che cala la notte ed il giorno dopo mi sembra così lontano.
mi allaccio le scarpe, è già domani.
marianne mi accompagna alla porta, non le ho lasciato nulla.
anche nel corridoio stretto verso l'uscita dal suo appartamento la prima luce del giorno si sta insinuando come un veleno che sale a ondate iridescenti, verso il mio petto per annegarmi.
dovrò dormire adesso!
scendo a piedi i sette piani.
il giorno dopo marianne mi chiama più volte sul cellulare ma io non rispondo.


RICAPITOLANDO
prestazioni: nessuna, diciamo gfe (?)
foto: è lei al 100% ma di viso è più bella.
rate: zero (chiede 80 ?)


è la prima volta che leggo per intero un post così lungo

mi pare di risentire un amico che era (economicamente) nelle tue stesse condizioni.
è un bel po' che non lo sento
e tu mi hai fatto venire la voglia.
domani lo chiamo!!
la tua amica (per come ti ha trattato) deve essere una splendida persona.. perchè non gli hai risposto al telefono ??

ciao Blek
MMF
Full Member (24 post)
K+ 7 | K- 9
RECENSIONE ATIPICA DI MARIANNE (AKA MICHELLE) RR
http://www.rosarossa.com/an…

premessa: questa recensione non servirà a un cazzo

nei miei sogni migliori
ci sono orge e la mia donna
non è proprietà privata
non ha confini


sono le notti del garage, che trascorro in una attività di mia proprietà in milano in attesa che ex-dipendenti da me licenziati e che me l'hanno giurata mi facciano arrivare la finanza, peggio dei ladri, in casa.
così mi son preso il turno serale in prima persona e controllo che in questa sede ogni cosa sia in ordine. passo le serate a fare lavoretti, e poi a leggere piperno e nitezsche, e infine a chiacchierare con vittorio, che ha 70anni ed è incapace di stare fermo, e all'una di notte, quando chiudiamo insieme il cancello di ferro mi chiede:
- adesso dove andiamo?
così, spesso chiudiamo la serata - io con residui di preoccupazione che ormai si dissolvono nelle ombre dell'ultimo traffico di serata - mangiando un panino dalle parti di maciachini: beviamo una birra, diciamo due stronzate alla bella rumena con gli occhi blu che ce li vende e con la quale vorrei tanto uscire una sera per farmi due risate, perchè mi piace proprio, e son fatto di carne ossa e affascinanti parole - un serpente.

più spesso però pago dazio alla mia ossessione di cui non conosco ancora l'origine e che, proprio in virtù di questa sua misteriosa genesi è ciò che essa è diventata: cioè appunto una ossessione, un rito, una forma magica, come una spirale che avvolge il mio cervello dentro la sua forma di comportamenti indotti, e di cui io mi professo la vittima concussa, il corrotto che altro non poteva fare che corrompere perchè obbligato a farlo da un perverso meccanismo di oneri reciproci, che affondano le ragioni in una cultura bislacca, in una genesi e in una formazione di cui ho scordato le origini, ma di cui applico i comportamenti.
così dopo che ho girato a lungo per le strade, valutando l'interesse dal turgore nervoso del pene sul quale la mia mano comincia a lavorare mentre guido l'auto, le numerose otr che finalmente dall'insediamento del nuovo sindaco ricominciano a popolare le belle strade di milano (sarca, marche, loreto, vallazze, piazza udine e lambrate, via leoncavallo - oppure di qua della città in monterosa e verso lampugnano, eccetera eccetera) telefono a marianne (http://www.rosarossa.com/an…): sono quasi le due di notte e comincio così una lunga conversazione telefonica in un idioma che non assomiglia all'italiano, non assomiglia al lusitano nè allo spagnolo e nemmeno all'inglese.
tuttavia questo linguaggio esperanto del puttaniere, che voi tutti sicuramente conoscete, in qualche arcaico modo funziona e la conversazione dura almeno un'ora.
frattanto io guido l'auto.
lei sta in via murillo zona lotto, e giunto a questo punto le dico che se vuole passo da lei, nonostante siano quasi le tre di mattino.
acconsente, così prelevo e parcheggio in zavattari.
sotto casa sua lei mi apre e mi indica una porta al settimo piano di un grande palazzo.

la vista da lassù è bella.
marianne è una giovane donna di 28 anni, coi tacchi è più alta di me.
condivide l'appartamento con una dominicana.
guardiamo milano da sopra i tetti, il miasma soffuso di luce arancione e stanchezza urbana decolora l'orizzonte delle tre passate di notte.
spengo la luce e mi metto sul letto con lei.
ha un bel viso pulito, occhi oscuri e brillanti, indossa un vestitino scollato, ha un corpo brunito e robusto, ma armonico, una pelle di velluto, ma soprattutto un sorriso che ha qualcosa di impertinente e amichevole.
no, non potrò mai scoparla.
sono esausto, glielo dico.
ride, mi dice che non sono normale - le solite cose.
spengo la luce e mi sdraio.
parliamo della vita, delle ultime vicende, della mancanza di soldi.
vuole tornare in brasile, mi parla della madre.
io le parlo della mia stanchezza, di come siano pesanti questi giorni, così pesanti che quando arrivano alla fine, nonostante io sia spossato, non voglio dormire, non voglio lasciare che il giorno dopo arrivi - è per questo che sono lì da lei a quell'ora di notte, sono lì perchè non voglio che sia domani, sono lì perchè penso che ci sia sempre qualcosa a cui aggrapparsi prima che l'inesroabile corrente fiumana della notte non mi trascini via con il mio sonno, dentro la foce del nuovo giorno che inizia.
mi dà ragione.
faccio per andarmene ma lei mi trattiene.
accade più volte che, siccome è tardi e lei deve alzarsi alle nove di mattino, io voglia levarle quell'inutile disturbo che sono diventato, visto che non è il caso di scopare, che la cosa appare per uno straniante mistero terribilmente comica e fuori luogo.
ma lei butta là una frase e io mi rimetto giù e parliamo ancora.
mi fa vedere le foto di casa in brasile, la sua famiglia, la mamma.
- ma cosa fai qua?
le chiedo
- torna in brasile, vattene via.
marianne ha 28 anni e 3 figli.
ha avuto il primo a 17 anni.
deve essere molto bello crescere con i figli.
mi snocciola i complicatissimi nomi e soprannomi dei figli.
parliamo di calcio.
poi mi addormento sul letto.
sento il suo respiro, apro gli occhi per spiarla e lei è lì che guarda e ride, ha messo della musica portoghese.
arrivano così le 5 di mattino, l'alba già si annuncia con tutta la sua tristezza nei colori tenui che salgono dall'orizzonte di città  in vece della curva mefitica della notte che chiudeva i palazzi nella sospensione oscura che io chiamo a proteggermi ogni volta che cala la notte ed il giorno dopo mi sembra così lontano.
mi allaccio le scarpe, è già domani.
marianne mi accompagna alla porta, non le ho lasciato nulla.
anche nel corridoio stretto verso l'uscita dal suo appartamento la prima luce del giorno si sta insinuando come un veleno che sale a ondate iridescenti, verso il mio petto per annegarmi.
dovrò dormire adesso!
scendo a piedi i sette piani.
il giorno dopo marianne mi chiama più volte sul cellulare ma io non rispondo.


RICAPITOLANDO
prestazioni: nessuna, diciamo gfe (?)
foto: è lei al 100% ma di viso è più bella.
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