Esperienza anonima quella con Isabela nella strada verso Arluno, dopo la rotonda di Rogorotto in cui sosta la biondina Daria. La ragazza è molto giovane, dichiara 20 anni, ha il viso pieno di acne ma è complessivamente carina, con capelli lunghi corvini, carnagione chiara, un bel lato B e due tettine da teenager. Il fatto è che ha un'aria di mestizia che rende la scopata niente di più che una svuotata triste. Vani sono stati i miei tentativi di rallegrare un pochino l'atmosfera, cercando di farla sorridere. Sorride con un certo sforzo, proprio perché non ne può fare a meno. Sicuramente è bloccata dal fatto che parli pochissimo l'italiano e faccia fatica a capirlo. Eppure è da 5 mesi qui in Italia e non sembra che si stia ammazzando di fatica per fare progressi. Al di là di questo, non ci mette niente nel sesso, né un minimo di (finta) partecipazione, né uno sguardo intrigante, niente di niente. Sempre con quello sguardo assente e perso nel vuoto. E qui non è questione di lingua, è proprio che non è tagliata proprio per questo mestiere. Probabilmente non le hanno spiegato che fare il suo lavoro non sia per nulla una passeggiata di salute e che i soldi facili e rapidi hanno un rovescio della medaglia molto difficile da sopportare. Dà quasi l'impressione di essere costretta a prostituirsi, se non fosse che in realtà le dinamiche sono altre. Detto questo, non è un missile, nel senso che non mette fretta o è aggressiva (con quel piglio funereo che ha sarebbe paradossale solo immaginarlo). E' solo che una volta svuotato ti rimane quel senso di vuoto, dentro di te e nel portafoglio.