Quasi tutte le info chieste erano nella rece. Comunque, ha i capelli castano chiaro, fino a metà collo. Di solito sta davanti al chiosco, nel punto indicato (vedi coordinate). L'altra sera sembrava brilla, se non peggio. Per chi mi ha chiesto il numero di telefono, io non ce l'ho, ma lei non si fa problemi a darlo. In casa sua non ci sono andato ma la descrizione non mi sorprende.
@Speranza cosa vuoi che ti dica, in generale sono d'accordo con te (e me lo dico da solo) ma dopo anni di carriera in cui ho provato un pò di tutto, trovo sempre più difficile trovare una che mi dia una vera scossa, pertanto a volte mi concedo qualche esperienza diversa. E' chiaro che bisogna sempre rimanere entro certi limiti e per me pisciare in bocca a una che dice di gradire, rientra nei confini leciti (dopo tutto pisciare in bocca o venirci dentro non è molto diverso). Ben diverso è il discorso dello scoperto, motivo per cui ho specificato cosa è disposta a fare Simona. Inutile dire che una persona che si espone così è più probabile che sia malata piuttosto che il contrario.
beh certo che non ha nulla da perdere...
saluti
. Le stanze sono con finestre e porte aperte. Con una puzza che non ti dico. Saliamo al primo piano, passiamo lungo tutto un ballatoio ed entriamo in quello che lei chiama appartamento. E' uno stanzone, con il pavimento che non so di che cosa sia fatto (sasso), suddiviso in due o tre vani con delle tende, ma il tutto in uno squallore e disordine che non riesco a descrivere. Solleva una tenda e mi dice di accomodarmi, mentre lei va nel "vano" vicino dove si sente un televisore acceso: "C'è mio zio...-mi dice- lo vado a salutare". Intanto guardo: il letto è una brandina, sporca, unta, maleodorante, infestata da pidocchi che non ti dico. Credetemi, mi veniva il voltastomaco e la nausea. Mi sono salvato in corner, facendo finta che mi era giunto un messaggio e che avevo un impegno improvviso. Le lo lasciato un trentello -che lei ha accettato- ma, ve lo giuro, quando sono uscito da quell'ambiente ho tirato un sospirone di sollievo e ho pensato che era il trentello più bello che mi sono lasciato fregare in vita mia. 
