Salve a tutti, colleghi gnoccomaniaci! Dopo lungo, lunghissimo periodo di inattività ieri sera - di ritorno da una convulsa giornata lavorativa e intrippato come uno scimpanzè - mi sono fatto un rapido giro serale nella vecchia contrada Colombo. Erano da poco passate le sette, s'era fatto buio ma la vita ordinaria ferveva e lasciava poco spazio alle nsotre amatissime professioniste dell'infratto scopereccio.
Qualche sporadica presenza, tuttavia, si faceva notare e mi decido a intervistare una signorina accovacciata sul marciapiede di Piazza Gandhi e apparentemente intenta al proprio cellulare. La signorina si rivela di aspetto gradevole anche se non strafigolare e si palesa disponibile in parcheggio o a piedi nell'adiacente giardinetto, per guiderdone standard (VU-20) già noto ai più.
Faccio presente che ho in saccoccia solo VU - 25, ma la benemerita non si scompone e accetta di buon grado di accompagnarmi nell'imbosco prospiciente il summenzionato piazzale dedicato al nume tutelare dell'indipendenza indiana.
Il contesto, specie in un orario ancora dedicato alle incombenze quotidiane dei civili, non garantisce alcuna privacy: sconsiglio chiunque non apprezzi il brividazzo di farsi lucidare l'amichetto sotto lo sguardo fugace di qualche sportivello o di qualche travet in fuga dal suo odiato posto di lavoro e verso la propria tirannica consorte...tuttavia a me, personalmente, aggrada e apprezzo il lavoro di bocca onestamente operato dalla signorina mentre le tengo saldamente il capino biondo tinto e le affondo ritmicamente nella gola, sussurrandole qualche complimento affettuosamente osceno.
Raggiunta un'adeguata consistenza, l'operatrice si solleva offrendo il posteriore che - denudato - si rivela formato assai apprezzabilmente, pingue e setoso da attirare carezze e palpeggiamenti prolungati. Assai piacevole la passerina, pulita e gradevole anche al naso, bagnata e di gradevole digitalizzazione. Posizionata a modo, le apro bene natiche invitanti e inforco il suo ingresso principale trovandola calda e bagnata che è un piacere. La stantuffo non troppo lungamente ma assai piacevolmente, impugnando la bella curva dei suoi fianchi torniti e carezzando la pelle liscia delle sue belle cosce nude, fino a venirmene soddisfatto dentro il mio gommino.
Appena il tempo di riprendermi, assaporandomi ancora un momento le sue grazie, e mi lascia alle mie abluzioni allontanadosi qualche metro con i leggings e gli slip a mezza coscia e quel suo culo nudo a biancheggiare sotto la luce di un lampione per appattarsi e lasciare andare una sonora pisciata stimolata dalla mia chiavata. Lo spettacolo mi aggrada, assai.
Ci salutiamo, risalgo sul pulmino e mi dirigo verso casa con quella sensazione di meritato appagamento che ci conduce in stato di grazia verso casa...momento in cui la vita ci sembra una giardino di primizie che aspettano solo di esser colte per un modico compenso. A turbare il momento....solo la fugace apparizione di una presenza femminile, biondo platino e abitino a fasciare una figura da pin-up, in malinconica attesa allo svincolo tra Colombo e Marconi verso il centro....prevedo presto un nuovo aggiornamento sulla situazione, compagni!
Qualche sporadica presenza, tuttavia, si faceva notare e mi decido a intervistare una signorina accovacciata sul marciapiede di Piazza Gandhi e apparentemente intenta al proprio cellulare. La signorina si rivela di aspetto gradevole anche se non strafigolare e si palesa disponibile in parcheggio o a piedi nell'adiacente giardinetto, per guiderdone standard (VU-20) già noto ai più.
Faccio presente che ho in saccoccia solo VU - 25, ma la benemerita non si scompone e accetta di buon grado di accompagnarmi nell'imbosco prospiciente il summenzionato piazzale dedicato al nume tutelare dell'indipendenza indiana.
Il contesto, specie in un orario ancora dedicato alle incombenze quotidiane dei civili, non garantisce alcuna privacy: sconsiglio chiunque non apprezzi il brividazzo di farsi lucidare l'amichetto sotto lo sguardo fugace di qualche sportivello o di qualche travet in fuga dal suo odiato posto di lavoro e verso la propria tirannica consorte...tuttavia a me, personalmente, aggrada e apprezzo il lavoro di bocca onestamente operato dalla signorina mentre le tengo saldamente il capino biondo tinto e le affondo ritmicamente nella gola, sussurrandole qualche complimento affettuosamente osceno.
Raggiunta un'adeguata consistenza, l'operatrice si solleva offrendo il posteriore che - denudato - si rivela formato assai apprezzabilmente, pingue e setoso da attirare carezze e palpeggiamenti prolungati. Assai piacevole la passerina, pulita e gradevole anche al naso, bagnata e di gradevole digitalizzazione. Posizionata a modo, le apro bene natiche invitanti e inforco il suo ingresso principale trovandola calda e bagnata che è un piacere. La stantuffo non troppo lungamente ma assai piacevolmente, impugnando la bella curva dei suoi fianchi torniti e carezzando la pelle liscia delle sue belle cosce nude, fino a venirmene soddisfatto dentro il mio gommino.
Appena il tempo di riprendermi, assaporandomi ancora un momento le sue grazie, e mi lascia alle mie abluzioni allontanadosi qualche metro con i leggings e gli slip a mezza coscia e quel suo culo nudo a biancheggiare sotto la luce di un lampione per appattarsi e lasciare andare una sonora pisciata stimolata dalla mia chiavata. Lo spettacolo mi aggrada, assai.
Ci salutiamo, risalgo sul pulmino e mi dirigo verso casa con quella sensazione di meritato appagamento che ci conduce in stato di grazia verso casa...momento in cui la vita ci sembra una giardino di primizie che aspettano solo di esser colte per un modico compenso. A turbare il momento....solo la fugace apparizione di una presenza femminile, biondo platino e abitino a fasciare una figura da pin-up, in malinconica attesa allo svincolo tra Colombo e Marconi verso il centro....prevedo presto un nuovo aggiornamento sulla situazione, compagni!