Ai primi di settembre, ancora ebbro dell’estate appena trascorsa e convinto, come molti connazionali che il Covid-19 fosse un lontano ricordo ho incontrato una delle mie fidelizzate che da tempo non mette più annunci (e di cui quindi non posso rivelare l’identità dato il suo considerevole “portafoglio clienti”.
Un breve rimpatriata dove ho avuto modo di apprezzare la consueta piacevolezza dell’incontro, avvenuto con qualche precauzione in più.
Alla fine del mese, dato il riaccendersi dei contagi Covid-19 la signora ha deciso di sospendere l’attività temendo di essere contagiata visto il particolare tipo di attività che, almeno in qualche suo momento, non consente l’uso della mascherina. “Anch’io ho una famiglia e devo stare molto attenta. Preferisco fare qualche rinuncia che ritrovarmi contagiata”. Ho poi saputo che la povera signora si è beccata il Covid-19 veicolato da un componente della sua famiglia… Ora sta meglio ma ovviamente non ci pensa proprio a riprendere l’attività. Qual è la morale che possiamo ricavare da questo episodio?
La prima cosa che mi viene in mente che è relativamente facile beccarsi il Covid-19, la seconda che bisogna essere intelligenti e consapevoli come la signora di sopra che anche non avendo sintomi ha chiuso in anticipo l’attività a scopo precauzionale (cosa non da tutte&hellip. Mi chiedo: quante “esercenti” (loft o otr) positive ma asintomatiche ci sono in giro? Quante consapevolmente o meno proseguono la loro attività per motivi economici (per loro) irrinunciabili? Personalmente ho sempre pensato che frequentando un ristretto manipolo di fidelizzate il rischio fosse minimo ma questo episodio mi dimostra che non è così.
In questo caso sono stato fortunato uscendo indenne da quest’inciampo ma poteva non essere così.
Mi chiedo, e vi chiedo, vale davvero la pena di rischiare la nostra pelle (e quella dei nostri cari) per una scopata? Gradito ogni intervento esclusi quelli di (eventuali) negazionisti che considero fuori della storia.
Un saluto a tutti
Un breve rimpatriata dove ho avuto modo di apprezzare la consueta piacevolezza dell’incontro, avvenuto con qualche precauzione in più.
Alla fine del mese, dato il riaccendersi dei contagi Covid-19 la signora ha deciso di sospendere l’attività temendo di essere contagiata visto il particolare tipo di attività che, almeno in qualche suo momento, non consente l’uso della mascherina. “Anch’io ho una famiglia e devo stare molto attenta. Preferisco fare qualche rinuncia che ritrovarmi contagiata”. Ho poi saputo che la povera signora si è beccata il Covid-19 veicolato da un componente della sua famiglia… Ora sta meglio ma ovviamente non ci pensa proprio a riprendere l’attività. Qual è la morale che possiamo ricavare da questo episodio?
La prima cosa che mi viene in mente che è relativamente facile beccarsi il Covid-19, la seconda che bisogna essere intelligenti e consapevoli come la signora di sopra che anche non avendo sintomi ha chiuso in anticipo l’attività a scopo precauzionale (cosa non da tutte&hellip. Mi chiedo: quante “esercenti” (loft o otr) positive ma asintomatiche ci sono in giro? Quante consapevolmente o meno proseguono la loro attività per motivi economici (per loro) irrinunciabili? Personalmente ho sempre pensato che frequentando un ristretto manipolo di fidelizzate il rischio fosse minimo ma questo episodio mi dimostra che non è così.
In questo caso sono stato fortunato uscendo indenne da quest’inciampo ma poteva non essere così.
Mi chiedo, e vi chiedo, vale davvero la pena di rischiare la nostra pelle (e quella dei nostri cari) per una scopata? Gradito ogni intervento esclusi quelli di (eventuali) negazionisti che considero fuori della storia.
Un saluto a tutti