qualcuno c'era stato?
https://torino.repubblica.i…
Hanno sequestrato due ragazze che avevano costretto alla prostituzione e poi, quando loro hanno provato a ribellarsi, hanno cominciato a minacciarle. “Se non fate come diciamo noi mandiamo le foto dei vostri incontri bollenti ai vostri genitori”. La polizia ha fermato il giro di sfruttamento.
L’indagine era cominciata ad agosto di un anno fa quando agli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, oggi diretto dal vicequestore aggiunto Alice Rolando, era arrivata una segnalazione su una coppia marocchina che sfruttava loro connazionali. La coppia, un uomo di 31 anni e una donna di 28 anni, aveva obbligato le ragazze a non uscire mai dall’appartamento di corso Moncalieri dove erano costrette a prostituirsi. Erano loro a gestire i rapporti con i clienti, a stabilire i prezzi e le prestazioni. Erano loro a ritirare i soldi prima di ogni incontro con i clienti. Ogni volta che le ragazze provavano a ribellarsi ricevevano le stesse minacce: “Tutto quello che fate con i clienti finisce su facebook e lo facciamo vedere ai vostri parenti in Marocco”.
L’uomo è stato arrestato dalla polizia mentre a donna è stata sottoposta all’obbligo di firma, per entrambi l’accusa è sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona ed estorsione.
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Hanno sequestrato due ragazze che avevano costretto alla prostituzione e poi, quando loro hanno provato a ribellarsi, hanno cominciato a minacciarle. “Se non fate come diciamo noi mandiamo le foto dei vostri incontri bollenti ai vostri genitori”. La polizia ha fermato il giro di sfruttamento.
L’indagine era cominciata ad agosto di un anno fa quando agli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, oggi diretto dal vicequestore aggiunto Alice Rolando, era arrivata una segnalazione su una coppia marocchina che sfruttava loro connazionali. La coppia, un uomo di 31 anni e una donna di 28 anni, aveva obbligato le ragazze a non uscire mai dall’appartamento di corso Moncalieri dove erano costrette a prostituirsi. Erano loro a gestire i rapporti con i clienti, a stabilire i prezzi e le prestazioni. Erano loro a ritirare i soldi prima di ogni incontro con i clienti. Ogni volta che le ragazze provavano a ribellarsi ricevevano le stesse minacce: “Tutto quello che fate con i clienti finisce su facebook e lo facciamo vedere ai vostri parenti in Marocco”.
L’uomo è stato arrestato dalla polizia mentre a donna è stata sottoposta all’obbligo di firma, per entrambi l’accusa è sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona ed estorsione.