Ciao punters
Dato il periodo di pausa forzata accedo poco al forum
Ma un saluto ogni tanto lo faccio.
Facciamo un gioco?
Come vi immaginate un incontro con una pay ai tempi del coronavirus? :
La chiamo, risponde subito. Le dico che ci siamo già visti, le do il mio nome da punter e lei dice di ricordarsi di me, sembra contenta di risentirmi. Sarà...
Le chiedo se riceve, cosa possiamo fare...
"se hai la mascherina, tutto come prima".
Va bene. Solito viaggio in macchina, parcheggio nel solito posto, dove c'è qualche spazio libero in più rispetto all'ultima visita. Mascherina e guanti sono già indosso, così scendo dall'auto. Sono in orario perfetto. la chiamo subito e mi fa salire.
Solita porta che si apre "da sola", e io ci guizzo dentro.
Lei come sempre è in intimo, sempre bellissima, forse ha qualche chilo in più... Sembra averli messi sulle tette, per fortuna : il reggiseno fa fatica a contenere. Una misura o due in più... Solo in un secondo momento mi accorgo che ha indosso anche la mascherina: un'immagine a metà tra un'odalisca e una fetish.
Purtroppo non ci salutiamo baciandoci come al solito...
Verso il dovuto e vado in bagno a lavarmi (nonostante sia partito da casa già docciato).
La raggiungo in camera da letto dove mi aspetta sul letto già nuda.
Mi dice di cambiare i guanti e indossare quelli che ha lei sul comodino. Tolgo i miei e li butto nel cestino sottostante e indosso i suoi. Anche lei c'è li ha addosso. Solo guanti e mascherina. Mi si avvicina e me lo prende in mano. Sembra di essere a una visita medica. La dottoressa dei film sexy degli anni 70.
Mi fa sdraiare sul letto. Mi struscia addosso quei seni extra-large, ci piglia in mezzo il pisello. Abbiamo entrambi la mascherina chirurgica. Vuol dire che ognuno, se ne ha, si tiene I suoi virus.
Se uno dei due avesse avuto la ffp2 o fpp3 sarebbe stato un problema.
Tira fuori il preservativo e me lo infila. Si abbassa la mascherina e comincia a puppare. Quanto mi mancava. Quanto tempo sono stato senza...?
Dopo un po' si scosta, rimette la mascherina e mi viene sopra. Le accarezzo le gambe mentre va su e giù e quei senoni ballano e ballano e ballano. Non voglio finire subito, così le chiedo di cambiare. Pecos, un paio di sculacciate, e poi entro. Lei ride, mi chiede quanto mi è mancata, quante seghe mi sono fatto pensando a lei.
Le dico che voglio sborrarle sulle tette.
Mi risponde che è compreso nel prezzo.
Via di spagnola e nel mentre le dico che mi sembrano più grosse. Lei ride, e dice qualcosa che non sento perché proprio in quel momento vengo, e tre mesi di reclusura, noia, clausura e seghe di liberano sul suo petto, sulla sua gola, fin sulla sua mascherina.
Io ho il fiatone come se avessi partecipato alla maratona di new York, lei ride, mi dice che ne faccio sempre tanta, ma stavolta è più del solito. Do uno strappo alla carta del rotolone e inizio a pulire il misfatto, sa che voglio farlo sempre, dopo. lei ride e mi lascia fare, lasciandomi far ballare un po' quelle tettone esagerate.
Finito, mi pulisco con la carta ma non mi rilavo per non dover buttare i guanti, mi rivesto e lei mi accompagna alla porta, nuda. Di solito ci salutavamo con dei bacini, due sulle guance e due che le davo io sulle tette. stavolta niente.
Ecco nel caldo di questa estate quasi arrivata.
Mentre guido mi accorgo di avere addosso un paio di guanti diversi da quelli con cui sono uscito di casa: quelli erano bianchi, questi sono azzurri.
Che cazzo di scusa invento con mia moglie?
Erminio
punter sì, ma fine gentleman.