Per quanto mi riguarda già basta il fatto che bisogna indossare la mascherina e che ti prendono la temperatura per farmi passare la voglia di andare al ristorante o in pizzeria. Al massimo prendo le pizze da portar via, ma a queste condizioni non andrò mai al ristorante. E mi dispiace tantissimo per gli imprenditori, tante attività sono a gestione familiare (mi viene da pensare alle pizzerie napoletane, ai piccoli bar, ai barbieri). Io penso che a queste condizioni loro per primi dovrebbero rifiutarsi di riaprire la loro attività. Non ce la faranno mai, falliranno quasi tutti. Capisco che la disperazione può portare le persone ad accettare qualunque regola pur di avere una piccola speranza di poter guadagnare quel tanto che basta per mangiare, però è una falsa speranza. Si accorgeranno loro stessi di non poter tenere aperto perchè dopo 1-2 mesi già non ce la fanno a far quadrare i conti. Quindi secondo me ha senso rifiutarsi di riaprire adesso e protestare, così magari forse ci sarà davvero una piccola speranza di poter mandare avanti l'attività. Ma a queste condizioni è impossibile farcela, non c'è speranza.
Santo cielo più della metà dei profitti di un'impresa va in tasse. Ci rendiamo conto? Come si fa ad accettare di dar via più della metà dei propri guadagni? Per via di quella irrazionale paura di perdere anche quel poco che ci è rimasto?
Non è modo di vivere questo, non è dignitoso vivere così. Ci sono dei momenti nella vita in cui è necessario lottare per sopravvivere. Ci sono dei momenti in cui la paura va messa da parte, soprattutto se si ha una famiglia e dei figli, perchè se non si reagisce un domani la stessa sorte toccherà alle future generazioni. La vita è così, non si può pensare di vivere sempre in pace e sopravvivere in eterno. Arriva sempre un momento in cui bisogna avere il coraggio di alzare la testa e farsi rispettare, perchè se non lo facciamo tutti si sentiranno in diritto di metterci i piedi in testa.