È domenica sera. La notte è ormai prossima. Ultimamente mi ritrovo ad andare a caccia di gentildonne sempre di domenica. In linea di massima so che è considerato un giorno di magra, ma sono sempre stato fiducioso, so che alla fine qualcosa d'interessante si trova sempre.
Passando per Corso Grosseto e Sansovino mi accorgo distrattamente che quelle stangone scosciate sui marciapiedi non mi colpiscono granché. Mi sanno di fregatura, sospetto siano tutte macchinette, così tiro dritto. Arrivo in Strada del Portone, c'è una bionda niente male vicino a un Camper, accorto, le domando informazioni, mi mostro un pò indeciso, al che lei mi risponde che sta per andare via, quindi se la voglio debbo approfittarne ora...
Tra me e me penso sia una scusa, quindi rinunzio al succoso piatto e faccio qualche giretto nella zona. Circa mezz'ora dopo ripasso davanti al camper e la rivedo. Ciò conferma i miei dubbi di prima, così abbandono definitivamente l'idea di avventurarmi con lei e intraprendo un buffo girovagare senza meta per stradine che non memorizzo, per poi ritrovarmi in questa Via Vigliani, in cui non ricordavo d'esser mai stato.
Noto una biondina ben fatta, con un giubbottino rosa, una minigonna nera e delle graziose scarpette rosse. Accorto e le chiedo un pò di cosette: è gentile, sembra onesta. Noto che ha dei collant color carne.
Le dico che ripasso più tardi, quindi, siccome non ho fretta, decido di studiarmi un pò il quartiere: c'è un piccolo benzinaio, un autolavaggio, un giardinetto... sembra una zona tranquilla. Nessuna macchina puffosa in vista.
Decido perciò di agire. Ritorno sui miei passi, la carico e mi metto d'accordo per dei gustosi preliminari al costo di VU-30.
Lei è simpatica, ride, scherza, agguanta la banana. Mi dice di chiamarsi Eleonora. È albanese, ha 25 anni.
Mi porta in un parcheggio circondato da palazzine, passiamo nei sedili dietro e si dà da fare in vari modi, eseguendo bene e con calma tutti i preliminari classici. Quando poi le domando maliziosamente se posso adagiare il mestolo su quelle gustose cosce velate, lei sorridendo accetta di buon grado.
L'incontro dura circa 20 minuti, e anche stavolta mi sento fortunato, perché ne ho scovata un'altra che non mette fretta.
Durante il breve tragitto per riaccompagnarla alla mattonella le domando il numero, ma lei cortesemente rifiuta di darmelo.
Una volta scaricata le faccio "ciao ciao" con la mano e mi preparo a lasciare quel quartiere lontano e per me nuovo, per fare ritorno nelle mie zone con un nuovo, curioso e piccante ricordo 😉
Passando per Corso Grosseto e Sansovino mi accorgo distrattamente che quelle stangone scosciate sui marciapiedi non mi colpiscono granché. Mi sanno di fregatura, sospetto siano tutte macchinette, così tiro dritto. Arrivo in Strada del Portone, c'è una bionda niente male vicino a un Camper, accorto, le domando informazioni, mi mostro un pò indeciso, al che lei mi risponde che sta per andare via, quindi se la voglio debbo approfittarne ora...
Tra me e me penso sia una scusa, quindi rinunzio al succoso piatto e faccio qualche giretto nella zona. Circa mezz'ora dopo ripasso davanti al camper e la rivedo. Ciò conferma i miei dubbi di prima, così abbandono definitivamente l'idea di avventurarmi con lei e intraprendo un buffo girovagare senza meta per stradine che non memorizzo, per poi ritrovarmi in questa Via Vigliani, in cui non ricordavo d'esser mai stato.
Noto una biondina ben fatta, con un giubbottino rosa, una minigonna nera e delle graziose scarpette rosse. Accorto e le chiedo un pò di cosette: è gentile, sembra onesta. Noto che ha dei collant color carne.
Le dico che ripasso più tardi, quindi, siccome non ho fretta, decido di studiarmi un pò il quartiere: c'è un piccolo benzinaio, un autolavaggio, un giardinetto... sembra una zona tranquilla. Nessuna macchina puffosa in vista.
Decido perciò di agire. Ritorno sui miei passi, la carico e mi metto d'accordo per dei gustosi preliminari al costo di VU-30.
Lei è simpatica, ride, scherza, agguanta la banana. Mi dice di chiamarsi Eleonora. È albanese, ha 25 anni.
Mi porta in un parcheggio circondato da palazzine, passiamo nei sedili dietro e si dà da fare in vari modi, eseguendo bene e con calma tutti i preliminari classici. Quando poi le domando maliziosamente se posso adagiare il mestolo su quelle gustose cosce velate, lei sorridendo accetta di buon grado.
L'incontro dura circa 20 minuti, e anche stavolta mi sento fortunato, perché ne ho scovata un'altra che non mette fretta.
Durante il breve tragitto per riaccompagnarla alla mattonella le domando il numero, ma lei cortesemente rifiuta di darmelo.
Una volta scaricata le faccio "ciao ciao" con la mano e mi preparo a lasciare quel quartiere lontano e per me nuovo, per fare ritorno nelle mie zone con un nuovo, curioso e piccante ricordo 😉