Ci sono sempre 2 modi per risolvere le questioni ... quella all'Italiana, dimostrandosi accondiscendenti e passivi (finisce quasi sempre a tarallucci e vino). Ovviamente nessuno circola con l'avvocato nel bagagliaio (mi auguro
) dunque a mente fredda è difficile prendere una decisione. Di solito se sei certo di non essere in difetto (sei uno a posto, non gira droga, vita regolare, lavoro dimostrabile, tieni casa e magari famiglia) può essere la scelta esatta. Ovvio che hai diritto ad avere copia di quanto firmi, e prima di firmare devi leggere bene in controluce, anche le virgole e i punti. Non si sa mai ...
L'altro modo è quello "rigido", che presuppone una altrettanto rigida conoscenza delle leggi e soprattutto della pratica applicativa delle medesime; in certi casi, quando senti puzza di bruciato e sei quasi certo che ti vogliono fottere per salvare il culo a qualcuno (che magari è o è stato loro confidente / informatore) è d'obbligo comportarsi così. Però è bene sapere che devi avere una vita a prova di bomba, nessun legame che possa fungere da ricatto per essere stato con una prostituta (se sei sposato ... vabbè avete capito), non devi essere ricattabile, devi avere una abbondante disponibilità economica, perché se gli devi andare contro non basta abbaiare, devi mordere, ovvero sguinzagliare avvocati con le palle e non mollare il colpo.
Non sempre ne vale la pena: non invochiamo come i fessi "questa è una questione di principio".
Le "questioni di principio" per esperienza pluri 25ennale sul campo hanno 3 caratteristiche: 1) richiedono un sacco di tempo; 2) richiedono un sacco di soldi; 3) alla fine scontentano tutti