Anna è l’attuale sentinella notturna, insieme ad una collega fisicamente molto diversa, più alta e con i capelli chiari, di un luogo classico dell’incontro venale, che ha conosciuto in passato miglior gloria: il benzinaio Q8 di viale Cassala, a destra provenendo da piazza Napoli, dopo il cavalcavia, 45.44 60 03, 9.15 98 41.
Lavora solo coperto: in macchina 20 il pompino (ciò che le ho pagato) e 30 la scopata, 70 il boccafiga a casa.
A mio gusto, è una attraente ragazza minuta. Dice di avere vent’anni, alta sull’1,60, mora, capelli lunghi lisci, visino quadrato carino con occhi felinizzati agli angoli dal trucco. Porge in modo sempre sexy il suo corpo magro: quando l’ho caricata stivali oltre il ginocchio neri perlinati stringevano due belle gambe affusolate mentre la mini leopardata lasciava le cosce scoperte senza calze; una sera più calda di queste l’ho intravista ancor meno vestita e danzante.
Purtroppo sotto il vestito, cioè oltre lo svestito, non ho trovato niente. Non si spoglia e mi fa un pompino di mano e di lingua strano, perché di solito quelle che sanno stimolare la cappella con il materllamento della lingua in bocca poi non ci danno dentro di mano in quel modo triviale e per contro chi ricorre al segone ignora le finezze del basso continuo di lingua. Penso pertanto che il combinato abbia avuto il mero scopo di accelerare. Unico merito: non stacca subito alla venuta.
Albanese, difetta di una conoscenza anche di base dell’italiano. La mancanza di comunicazione concorre alla generale sensazione di freddezza.
Imbosco ideale per un’altra pagina di epica dell'erotismo diffuso e insinuato in tutti i recessi della metropoli. Il parcheggio sembra ideale: lontano, non in prossimità di palazzi, dalla visuale protetta. Poi gli immancabili due fari che si avvicinano, si avvicinano, forse capiscono e arretrano leggermente ma non si spengono: quando andiamo via due ragazzi sono ancora nell’abitacolo a chiacchierare e fumare a finestrino aperto. E ad operazioni finite da un’altra macchina, che avevo quasi accostato non rilevando segni di vita, si affaccia dalla portiera posteriore un giovane tra l’interrogativo e l’ispettivo, prima di richiudere.
Lavora solo coperto: in macchina 20 il pompino (ciò che le ho pagato) e 30 la scopata, 70 il boccafiga a casa.
A mio gusto, è una attraente ragazza minuta. Dice di avere vent’anni, alta sull’1,60, mora, capelli lunghi lisci, visino quadrato carino con occhi felinizzati agli angoli dal trucco. Porge in modo sempre sexy il suo corpo magro: quando l’ho caricata stivali oltre il ginocchio neri perlinati stringevano due belle gambe affusolate mentre la mini leopardata lasciava le cosce scoperte senza calze; una sera più calda di queste l’ho intravista ancor meno vestita e danzante.
Purtroppo sotto il vestito, cioè oltre lo svestito, non ho trovato niente. Non si spoglia e mi fa un pompino di mano e di lingua strano, perché di solito quelle che sanno stimolare la cappella con il materllamento della lingua in bocca poi non ci danno dentro di mano in quel modo triviale e per contro chi ricorre al segone ignora le finezze del basso continuo di lingua. Penso pertanto che il combinato abbia avuto il mero scopo di accelerare. Unico merito: non stacca subito alla venuta.
Albanese, difetta di una conoscenza anche di base dell’italiano. La mancanza di comunicazione concorre alla generale sensazione di freddezza.
Imbosco ideale per un’altra pagina di epica dell'erotismo diffuso e insinuato in tutti i recessi della metropoli. Il parcheggio sembra ideale: lontano, non in prossimità di palazzi, dalla visuale protetta. Poi gli immancabili due fari che si avvicinano, si avvicinano, forse capiscono e arretrano leggermente ma non si spengono: quando andiamo via due ragazzi sono ancora nell’abitacolo a chiacchierare e fumare a finestrino aperto. E ad operazioni finite da un’altra macchina, che avevo quasi accostato non rilevando segni di vita, si affaccia dalla portiera posteriore un giovane tra l’interrogativo e l’ispettivo, prima di richiudere.