Anna è “la rossa” per distinguerla dalla legione di omonime, ma anche perché è tutta rossa: vistosa cascata di capelli lisci ramati, giubbotto rosso, borsetta rossa, la prima volta anche vestitino rosso poco sotto le natiche e scarpe rosse taccate, la seconda con un mono-abito nero che comunque conferma la preferenza per colori decisi ed eventualmente contrastanti. Il tutto supportato dal bel corpicino di una ventiquattrenne (dichiarata e credibile) sull’1,65, snello e flessuoso, gambe affusolate e sempre in mostra, culetto proporzionato, seno non visto ma al massimo una seconda, viso ovale più anonimo del resto. Ci si lascia distrarre volentieri dalla sua presenza dove aspetta, dopo una breve stagione notturna a Carpiano, zona industriale, adesso, sempre in notturna, a Milano, sotto la pensilina ATM di via Bazzi, subito a destra svoltando al semaforo di via Antonini, 45.4 37 657, 9.1 87 890, in piedi o seduta a gambe accavallate. Come è un piacere guardarla camminare quando, al ritorno, si fa lasciare dalla parte opposta di via Bazzi, allo stesso semaforo, e sculetta fra le macchine per tornare al suo posto.
Tariffario limitato al tutto coperto (lei è munita di Serena bianchi, ma accetta i preservativi forniti dal cliente), 20 pompino, 30 boccafiga, niente anale, 100 albergo, casa troppo lontana per appoggiarvisi. Le ho pagato un pompino e un boccafiga.
Ci si apparta, per così dire, in un famigerato parcheggio, non appiccicato alla sua pensilina, ma con un palazzo da un lato, il transito della strada dall’altro, senza interruzione visiva, cui magari si aggiunge qualcuno che rincasa in macchina o che accompagna il cane alla passeggiata escrementizia della sera nella triste erbetta d’arredo.
Il pompino è un trattamento più di energia che di virtuosismo, un convinto su e giù comunque senza attriti e senza mano, che perlomeno fa il suo effetto. Per la scopata è disponibile alle varie posizioni e mi viene su lei, posizionandosi correttamente (cioè poggiando entrambi i piedi e non le ginocchia sul sedile, sicché poi cavalca bene e non si limita ad ondeggiare) e portandomi all’orgasmo con colonna sonora di discreta simulazione.
Albanese, è disinvolta, antipatica no, altrimenti non sarei tornato, ma certo apatica, cortese ma passiva, scambia quattro parole per farsi presto ricatturare dalla sua musica auricolare o dai suoi messaggini. Temo che a rompere la convenzionalità di una conversazione che si spegne presto sul tema che stanotte fa ancora freddo e ci sono pochi clienti potrebbe essere solo l’irrompere della bella stagione, per passare a parlare di come stanotte faccia già caldo e ci siano pochi clienti. Non spogliarsi spontaneamente e adempiere con lineare correttezza quello che deve senza guizzi ulteriori contribuisce a far ristagnare l’esperienza almeno dei primi incontri ad un livello scolastico.
Tariffario limitato al tutto coperto (lei è munita di Serena bianchi, ma accetta i preservativi forniti dal cliente), 20 pompino, 30 boccafiga, niente anale, 100 albergo, casa troppo lontana per appoggiarvisi. Le ho pagato un pompino e un boccafiga.
Ci si apparta, per così dire, in un famigerato parcheggio, non appiccicato alla sua pensilina, ma con un palazzo da un lato, il transito della strada dall’altro, senza interruzione visiva, cui magari si aggiunge qualcuno che rincasa in macchina o che accompagna il cane alla passeggiata escrementizia della sera nella triste erbetta d’arredo.
Il pompino è un trattamento più di energia che di virtuosismo, un convinto su e giù comunque senza attriti e senza mano, che perlomeno fa il suo effetto. Per la scopata è disponibile alle varie posizioni e mi viene su lei, posizionandosi correttamente (cioè poggiando entrambi i piedi e non le ginocchia sul sedile, sicché poi cavalca bene e non si limita ad ondeggiare) e portandomi all’orgasmo con colonna sonora di discreta simulazione.
Albanese, è disinvolta, antipatica no, altrimenti non sarei tornato, ma certo apatica, cortese ma passiva, scambia quattro parole per farsi presto ricatturare dalla sua musica auricolare o dai suoi messaggini. Temo che a rompere la convenzionalità di una conversazione che si spegne presto sul tema che stanotte fa ancora freddo e ci sono pochi clienti potrebbe essere solo l’irrompere della bella stagione, per passare a parlare di come stanotte faccia già caldo e ci siano pochi clienti. Non spogliarsi spontaneamente e adempiere con lineare correttezza quello che deve senza guizzi ulteriori contribuisce a far ristagnare l’esperienza almeno dei primi incontri ad un livello scolastico.