Passaggio notturno su via prenestina, dopo il noto locale con le statue di cuoco e mucca sulla strada, prima della rotonda di via Longoni, sulla destra una tgirl bionda spettacolare, svestita con classico abitino nero a rete da pescatore, fisico notevole, labbra da sturbo e occhi da gatta: troppo per non girare la moto e tornare indietro ad intervistare. Monique, brazil, 26 anni, fisico da sturbo, occhi stupendi, bocca irresistibile. Perciò anche se il posto come già raccontato è stra-sputtanato in quanto territorio ad alta densità di trans al lavoro, questa merita, e contro ogni buonsenso parcheggio e la seguo praticamente dietro un muro a ridosso della strada, ci accordiamo per vu-30 e parte subito di fk (accettato dal sottoscritto solo perché è appena arrivata, quindi con la bocca fresca di dentifricio, non di collutorio...). Il fisico è tonico, due belle tette rifatte bene, culo splendido, ci appoggiamo ad un albero dietro il già citato muro e mentre mi bacia mi chiede di farle vedere l'uccello, non faccio in tempo a tirarlo fuori che è già partita di bbj, lento e poi veloce, deep e poi leccata di palle, con occhiate maliziose che mi fanno saltare del tutto l'ormone. Le accarezzò il culo e chiedo se sia esplorabile, ma vorrebbe altri vu-40, quindi mi accontento di digitalizzarglielo mentre mi pompa l'uccello. Non mi sento tranquillo, la prenestina è dietro l'angolo del muro, quindi lascio ogni freno e le vengo copiosamente in bocca, senza che lei se ne lasci sfuggire neanche una goccia, e vi assicuro che vengo copiosamente. Ovviamente a fine opera scracchia il tutto ai piedi dell'albero, che infatti cresce rigoglioso, e mi porge una salviettina umida per detergere il membro esanime. Le dico che vorrei fare una cosa con più calma a casa, ovviamente non adesso, e le chiedo il numero. La richiamo qualche sera dopo, mi dice che abita proprio là vicino, zona tor sapienza, e le propongo di andarla a trovare, facciamo una casetta al volo e poi magari la accompagno al lavoro. Ok risponde lei, così all'ora stabilita sono sotto casa sua e la chiamo. Esita un attimo, poi mi dice che però a casa sono vu... Oh amore, che peccato, pensa che io invece ho in tasca solo vu-30, proprio come l'altra volta... Mi dice di aspettarla di sotto, quindi scende con un lungo abito nero a coprirla completamente, una nuova parrucca bionda a caschetto (ma lei ha i suoi capelli naturali lunghi) perché sembra che così lavora di più, questa acconciatura piacerebbe molto ai clienti. Saliamo in auto (si, stavolta sono venuto preparato) e mi spiega che se andiamo a casa deve dare una parte dell'incasso alla padrona di casa, pratica molto diffusa tra conviventi trans, specie se una subaffitta una stanza ad un'altra. Si accomoda sul sedile e subito si libera dell'abito, scoprendo quella che sarà la mise della serata, ovvero il solito abito nero a rete. È proprio bella, le propongo un imbosco a vu-30, che accetta senza storie. Una volta appartati mi butto su quelle due bombe e le succhio i capezzoli, apprezza molto e anzi chiede di aprire bene la bocca e succhiare tutta la tetta perché le piace così, poi si gira porgendo quello spettacolo di culo e mi chiede di fare la stessa cosa, ma io per leccare un culo gli devo come minimo aver fatto prima il bidet, quindi mi limito a morderle quei glutei rotondi e tosti, con reciproca soddisfazione. Adesso tocca a te, le dico dopo una serie di fk, quindi si abbassa sul mio uccello e lo succhia con la dovizia già descritta nella precedente esperienza. Stavolta sembra più coinvolta, così le chiedo il lato b per vedere se rilancia, cosa che fa puntualmente: la guardo intensamente negli occhi e le dico che se avessi altri soldi te li darei di sicuro, ma non li ho, e tu sei così maledettamente bella, e le dò un bacio dolce accarezzandole con la mano il viso. Evidentemente fa il suo effetto, perché in tutta risposta mi gomma l'uccello e si mette a pecorella sul sedile del passeggero, a gambe però quasi chiuse. Non ho intenzione di forzare la fortuna e di chiederle di mettersi in posizione per me più comoda, temendo che possa ripensarci, così me la incalco in una situazione che mi fa pensare a quando sei al distributore di benzina, self-service, hai già pagato ed estratto la pistola della pompa, ma la macchina è appena troppo lontana e quasi non ci arrivi al tappo della benzina, ma non puoi spostare la macchina perché dovresti riporre la pistola nella sede, e perderesti i soldi, così fai i salti mortali per poterla comunque introdurre nel foro del serbatoio e fare rifornimento. Ecco, questo è quello che ho pensato mentre allungavo il mio uccello per incularmi Monique da un sedile all'altro. Però ad un certo punto la posizione non era più sostenibile, quindi ho sfilato l'uccello da culo ed il gommino dall'uccello, per terminare con un bbj altamente gustoso. Ho il suo cellulare ma fate prima a cercare in rete Monique Martins, io l'ho trovata googlando il suo numero di telefono, e sono rimasto sorpreso dalle tariffe popolari di cui ho usufruito, considerati gli annunci che ho visto online. Probabilmente lavorando in strada ha dovuto uniformarsi alle tariffe locali, però merita davvero. Saluti a tutti.