NOME: Leticia
ETA’: sulla trentina
NAZIONALITA’: si dichiara argentina ma (a quanto pare***) uruguagia
ASPETTO: bionda e fisicata, con quarti posteriori abbastanza ampi, vita più stretta e una quarta bella ampia in evidenza (ma come scoprirò poi, rifatta male o comunque ormai piuttosto moscia)
RATE BASE & CONCORDATO: VU x BJ+RAI1 (a casa sua)
RATE COMPLETO: per ogni aggiunta occorre mettere sul piatto, oltre che la base, un VU in più… BBJ+RAI1 x 2VU - BBJ+RAI1+RAI2 x 3VU - BBJ+RAI1+RAI2 x 60 minuti x 4VU
LOCATION: Via Vallazze angolo via Frescobaldi, sulla destra (appena prima di arrivare in Via Lulli/Piazza Aspromonte procedendo da Via Lombardia verso viale Abruzzi
COORDINATE: 45. 48 45 52, 9.22 19 60
ATTITUDINE: provocante e disinvolta all’intervista: “dai che ti faccio divertire oppure ti ridò indietro i soldi” (avrei dovuto capire già da lì - stanca e scazzata (anche se sempre col sorriso) una volta a casa e col VU intascato
Fanciulla presente a mia memoria da un annetto - mentre lei dice 2 - ma che non mi risulta essere mai stata recensita.
Attirato dall’aspetto e dalle forme abbastanza simili a quelle di Alba di Viale Umbria, ma con un viso dai lineamenti che a me piacciono un po’ di più, vistala ormai svariate decine di volte, la settimana scorsa decido di fermarmi e intervistarla.
Mi lascio convincere - non che ci voglia molto! credo in tre anni di attività punteristica di non essere ancora mai riuscito a recedere da una trattativa dopo aver fatto io il primo passo : - lego la bici, salgo sulla sua auto e ci dirigiamo in Leoncavallo intrattenendoci con il solito social ‘pre’, durante il quale già mi anticipa che se voglio BBJ devo darle ‘qualcosina’ in più. Raggiunto il suo monolocale ho l’impressione che sia praticamente una fotocopia, anche se leggermente più ampio e soprattutto molto più luminoso di quello in uso a Sara la polacca di via Teodosio.
Uso del bagno - ‘non sporco’ (ma ‘pulito’ è un’altra cosa) - per sciacquata da parte mia mentre lei si spoglia e basta. E la 4° traboccante intravista dal vestito scollato e stretto ad hoc si trasforma in due seni ‘divergenti’: tutto sommato voluminosi, ma schiacciati e ormai indirizzati su strade diverse… uno sta abbastanza dritto… l’altro vira tutto a destra :
Mi invita a stendermi sul letto, gomma e parte col BJ. Discreto e non di più: buon lavoro di lingua rotante e picchiettante ma affondi decisamente scarsi e soprattutto mano iperattiva. Inoltre eseguito da posizione in cui è impossibile toccarle alcunché se non un ginocchio
Provo a farle qualche complimento dicendole che è brava ma che dovrebbe rallentare un po’: lei sembra gasarsi e a bocca piena mi dice “immagina se te lo facessi senza”. Le chiedo ma quanto vuoi di regalino in più? Risposta VU.
A’uallera che regalino!
Visto che non avevo in tasca altro e non le avrei dato comunque una cippa la invito a proseguire.
Tutto dura più o meno 90 secondi poi dice “Scopiamo!”.
“Ok: sali sopra?”, chiedo.
“No, sono stanca, vieni sopra tu…”.
Vabbuò. In realtà non si tratta di una mission perché lei sta quasi seduta con la schiena su un cumulo di cuscini poggiati alla testata del letto. Entro nonostante la scomodità estrema e al 6° affondo parte il primo delicato e suggestivo invito: “dai, sborame dentro!”.
Mi metto a ridere e le faccio notare che abbiamo iniziato da meno di tre minuti.
A quel punto le sollevo le chiappe e cerco di avvicinarla a me, le prendo le caviglie per alzarle verso le mie spalle ma protesta che non ce la fa.
Reputandomi un signore (ma al tempo stesso un pirla), abbozzo e riprovo a darci dentro facendo buon viso a cattivo gioco.
Finalmente lei ha una specie di piccolo cedimento scivolando con il culo verso di me e mi dico “vai! ora riesco a scoparla per benino!”, ma neanche le passa per la capa visto che a quel punto è lei che mi afferra tra fianchi e pancia per tenermi a distanza di sicurezza in modo che la penetrazione riesca giusto giusto per metà.
Siamo così arrivati forse al sesto o settimo minuto di amplesso e chiedo di passare a pecora. Accetta ma ancora una volta detta lei la posizione e io devo stare in piedi giù dal letto. Il perché lo capisco immediatamente: è come se cercassi di scopare una carriola senza poterla afferrare… Lo infilo e lei avanza di quei pochi centimetri che bastano a farmi uscire. Di nuovo infilo, e di nuovo lei “scappa”.
Mentre mi chiedo come cazzo faccia anche solo a ipotizzare che il suo atteggiamento possa farmi lontanamente divertire, lei da sfogo a tutta la sua vena poetica già anticipata precedentemente: “dai… sborami tutta… sborami dentro… ”.
Passano sti altri 3 minuti di non-pecora e decide che basta così, mi farà “sborare tutto”, ma con la bocca.
Io continuo ad abbozzare, ma quando invece della bocca parte con una sega a velocità supersonica le prendo la mano con fermezza, senza farle male o con atteggiamento violento, e le indico un prosaico “succhialo”.
Quasi si spaventa per una reazione che probabilmente arrivati a quel punto non si aspettava più, lo imbocca e prosegue fino a mia capitolazione.
Rivestizione silenziosa da parte mia mentre lei mi chiede scusa della scarsa performance e mi dice che era stanca, che comincia alle 9 e mezza, che sarei dovuto andare da lei prima (erano le 2 circa), mi elenca il menu full option e dichiara senza mezzi termini che se mai sceglierò il menu da 4VU uscirò da quella casa innamorato di lei.
Io nel frattempo penso al mio amore appena perduto.
Un VU buttato nel cesso.
***APPENDICE
Torniamo alla sua postazione, riprendo la bici e ripercorro via Vallazze quando una collega di Leticia mi ferma per chiedermi una sigaretta. Mi fermo e glie la offro e mi chiede se voglio andare.
Le spiego che ho appena “dato” e che alla mia età le doppiette escono col contagocce.
Mi chiede con chi sono andato e le indico Leticia.
“La bionda con le tette rifatte?” mi chiede
Confermo e le dico nome e nazionalità che mi aveva riferito.
Lei (che nel frattempo scopro si chiama Carolina) si mette a ridere e mi dice che vengono dallo stesso quartiere della stessa città, ma che sono entrambe urugage.
Mi dice "Aspetta che ora la chiamo". Compone un numero e mi invita ad accostarmi a lei per ascoltare.
Leticia nel frattempo aveva probabilmente già mietuto la prossima vittima... ahem, adescato il successivo cliente.
Mentre parla la ascolto poco perché mi rendo conto che ha un paio di tette a dir poco distraenti… Se qualcuno ne sa di più farà cosa gradita a raccontarci la sua testimonianza
Buone OTRombate a tutti!
fotti, sempre fotti, fortissimamente fotti
ETA’: sulla trentina
NAZIONALITA’: si dichiara argentina ma (a quanto pare***) uruguagia
ASPETTO: bionda e fisicata, con quarti posteriori abbastanza ampi, vita più stretta e una quarta bella ampia in evidenza (ma come scoprirò poi, rifatta male o comunque ormai piuttosto moscia)
RATE BASE & CONCORDATO: VU x BJ+RAI1 (a casa sua)
RATE COMPLETO: per ogni aggiunta occorre mettere sul piatto, oltre che la base, un VU in più… BBJ+RAI1 x 2VU - BBJ+RAI1+RAI2 x 3VU - BBJ+RAI1+RAI2 x 60 minuti x 4VU
LOCATION: Via Vallazze angolo via Frescobaldi, sulla destra (appena prima di arrivare in Via Lulli/Piazza Aspromonte procedendo da Via Lombardia verso viale Abruzzi
COORDINATE: 45. 48 45 52, 9.22 19 60
ATTITUDINE: provocante e disinvolta all’intervista: “dai che ti faccio divertire oppure ti ridò indietro i soldi” (avrei dovuto capire già da lì - stanca e scazzata (anche se sempre col sorriso) una volta a casa e col VU intascato
Fanciulla presente a mia memoria da un annetto - mentre lei dice 2 - ma che non mi risulta essere mai stata recensita.
Attirato dall’aspetto e dalle forme abbastanza simili a quelle di Alba di Viale Umbria, ma con un viso dai lineamenti che a me piacciono un po’ di più, vistala ormai svariate decine di volte, la settimana scorsa decido di fermarmi e intervistarla.
Mi lascio convincere - non che ci voglia molto! credo in tre anni di attività punteristica di non essere ancora mai riuscito a recedere da una trattativa dopo aver fatto io il primo passo : - lego la bici, salgo sulla sua auto e ci dirigiamo in Leoncavallo intrattenendoci con il solito social ‘pre’, durante il quale già mi anticipa che se voglio BBJ devo darle ‘qualcosina’ in più. Raggiunto il suo monolocale ho l’impressione che sia praticamente una fotocopia, anche se leggermente più ampio e soprattutto molto più luminoso di quello in uso a Sara la polacca di via Teodosio.
Uso del bagno - ‘non sporco’ (ma ‘pulito’ è un’altra cosa) - per sciacquata da parte mia mentre lei si spoglia e basta. E la 4° traboccante intravista dal vestito scollato e stretto ad hoc si trasforma in due seni ‘divergenti’: tutto sommato voluminosi, ma schiacciati e ormai indirizzati su strade diverse… uno sta abbastanza dritto… l’altro vira tutto a destra :
Mi invita a stendermi sul letto, gomma e parte col BJ. Discreto e non di più: buon lavoro di lingua rotante e picchiettante ma affondi decisamente scarsi e soprattutto mano iperattiva. Inoltre eseguito da posizione in cui è impossibile toccarle alcunché se non un ginocchio
Provo a farle qualche complimento dicendole che è brava ma che dovrebbe rallentare un po’: lei sembra gasarsi e a bocca piena mi dice “immagina se te lo facessi senza”. Le chiedo ma quanto vuoi di regalino in più? Risposta VU.
A’uallera che regalino!
Visto che non avevo in tasca altro e non le avrei dato comunque una cippa la invito a proseguire.
Tutto dura più o meno 90 secondi poi dice “Scopiamo!”.
“Ok: sali sopra?”, chiedo.
“No, sono stanca, vieni sopra tu…”.
Vabbuò. In realtà non si tratta di una mission perché lei sta quasi seduta con la schiena su un cumulo di cuscini poggiati alla testata del letto. Entro nonostante la scomodità estrema e al 6° affondo parte il primo delicato e suggestivo invito: “dai, sborame dentro!”.
Mi metto a ridere e le faccio notare che abbiamo iniziato da meno di tre minuti.
A quel punto le sollevo le chiappe e cerco di avvicinarla a me, le prendo le caviglie per alzarle verso le mie spalle ma protesta che non ce la fa.
Reputandomi un signore (ma al tempo stesso un pirla), abbozzo e riprovo a darci dentro facendo buon viso a cattivo gioco.
Finalmente lei ha una specie di piccolo cedimento scivolando con il culo verso di me e mi dico “vai! ora riesco a scoparla per benino!”, ma neanche le passa per la capa visto che a quel punto è lei che mi afferra tra fianchi e pancia per tenermi a distanza di sicurezza in modo che la penetrazione riesca giusto giusto per metà.
Siamo così arrivati forse al sesto o settimo minuto di amplesso e chiedo di passare a pecora. Accetta ma ancora una volta detta lei la posizione e io devo stare in piedi giù dal letto. Il perché lo capisco immediatamente: è come se cercassi di scopare una carriola senza poterla afferrare… Lo infilo e lei avanza di quei pochi centimetri che bastano a farmi uscire. Di nuovo infilo, e di nuovo lei “scappa”.
Mentre mi chiedo come cazzo faccia anche solo a ipotizzare che il suo atteggiamento possa farmi lontanamente divertire, lei da sfogo a tutta la sua vena poetica già anticipata precedentemente: “dai… sborami tutta… sborami dentro… ”.
Passano sti altri 3 minuti di non-pecora e decide che basta così, mi farà “sborare tutto”, ma con la bocca.
Io continuo ad abbozzare, ma quando invece della bocca parte con una sega a velocità supersonica le prendo la mano con fermezza, senza farle male o con atteggiamento violento, e le indico un prosaico “succhialo”.
Quasi si spaventa per una reazione che probabilmente arrivati a quel punto non si aspettava più, lo imbocca e prosegue fino a mia capitolazione.
Rivestizione silenziosa da parte mia mentre lei mi chiede scusa della scarsa performance e mi dice che era stanca, che comincia alle 9 e mezza, che sarei dovuto andare da lei prima (erano le 2 circa), mi elenca il menu full option e dichiara senza mezzi termini che se mai sceglierò il menu da 4VU uscirò da quella casa innamorato di lei.
Io nel frattempo penso al mio amore appena perduto.
Un VU buttato nel cesso.
***APPENDICE
Torniamo alla sua postazione, riprendo la bici e ripercorro via Vallazze quando una collega di Leticia mi ferma per chiedermi una sigaretta. Mi fermo e glie la offro e mi chiede se voglio andare.
Le spiego che ho appena “dato” e che alla mia età le doppiette escono col contagocce.
Mi chiede con chi sono andato e le indico Leticia.
“La bionda con le tette rifatte?” mi chiede
Confermo e le dico nome e nazionalità che mi aveva riferito.
Lei (che nel frattempo scopro si chiama Carolina) si mette a ridere e mi dice che vengono dallo stesso quartiere della stessa città, ma che sono entrambe urugage.
Mi dice "Aspetta che ora la chiamo". Compone un numero e mi invita ad accostarmi a lei per ascoltare.
Leticia nel frattempo aveva probabilmente già mietuto la prossima vittima... ahem, adescato il successivo cliente.
Mentre parla la ascolto poco perché mi rendo conto che ha un paio di tette a dir poco distraenti… Se qualcuno ne sa di più farà cosa gradita a raccontarci la sua testimonianza
Buone OTRombate a tutti!
fotti, sempre fotti, fortissimamente fotti