Anna fa il turno diurno sulla Binasca.
Le coordinate approssimative di riferimento possono essere 45.335397, 9.247731, ma per la zona Google maps e Street view non sembrano molto affidabili (queste funzionano abbastanza se visualizzate direttamente da Google, senza cliccare per entrare in Google maps). Dunque per intendersi meglio: venendo da Binasco e procedendo verso Melegnano, poco prima della rotonda di svincolo che congiunge Binasca e Valtidone, nella piazzola antistante a un complesso albergo-ristorante abbandonato, alla stessa altezza del distributore di benzina che invece ci si ritrova a sinistra.
Dice di avere 25 anni e di essere rumena, in Italia da qualche anno, ma in questa posizione solo da alcune settimane.
È una mora, di carnagione scura e/o molto abbronzata, dal viso tondo, carino ma non di più, che tende al paffuto. L’ho sempre vista portare un abito unico cortissimo, che lasciava in bella mostra le mutandine e il culo. Non ha una pelle perfettamente liscia e all’inguine non pareva perfettamente rasata. In compenso ha delle forme notevoli: sarà alta 160/165 cm; le cosce e il culo, dato l’abbigliamento, non possono non notarsi; il seno, soprattutto, è una terza pienissima, soda, ben fatta, con capezzoli rilevati e reattivi.
Porta a consumare, a seconda di ciò che le si chiede, in una stradina di campagna o all’interno del ristorante fatiscente, dunque una sorta di rovina, fra i vetri divelti per terra e mobili rovesciati, sporco, contesto non privo di un certo fascino horror.
Una volta mi sono fatto fare un pompino, coperto, per 20 euri. La tecnica è buona, con variazioni di lingua e bocca, anche se ad un certo punto ha teso ad accelerare.
Rovinosa, invece, la scopata che ho provato recentemente, per il costo dei soliti 30. Si inizia al meglio: lei mi spompina, io mi occupo delle sue tette. Quando però vorrei passare alla pecorina, comincia il delirio. Mi dice che è appena stata in albergo, si è sciacquata le parti intime e adesso è un po’ carente di lubrificazione. Le chiedo se non ha qualcuno dei soliti tubetti di gel e mi risponde che ce l’ha a casa: molto utile quindi! Allora insiste per mettermi un secondo preservativo! Ora, è evidente che è tutto molto assurdo: se le volessi credere, penserei che riteneva di avere rimosso il lubrificante del preservativo prendendolo in bocca. Ma in realtà anche la saliva è un lubrificante naturale. E anche se fosse, perché non sostituire il preservativo usato per il pompino con uno nuovo invece di aggiungere l’uno all’altro? O piuttosto, non sarà una paranoica della rottura del goldone? Beh, ho fatto caso alla bustina, erano preservativi di marca, di quelli che fanno sentire qualcosa al cliente e non suscitano ragionevoli preoccupazioni di resistenza. In ogni caso, onde evitare di mandare del tutto a monte la scopata con l’intermezzo di una discussione surreale, procediamo con i due preservativi. Solo che comprensibilmente il mio uccello, anestetizzato da questa specie di scafandro, non è che fosse proprio entusiasticamente coinvolto dall’esperienza, sicché dopo un po’ di dentro e fuori si è concluso manualmente a sua cura.
A differenza di quello che ci si potrebbe aspettare dopo il mio racconto, non è una persona che si ponga in modo antipatico. Diciamo che è mediamente socievole, loquace e sorridente.
In sintesi ragazza non di bellezza freschissima, però dalle forme eccitanti, abbastanza simpatica, insufficiente quanto a prestazione, forse sprovveduta o forse con qualche paranoia.
Le coordinate approssimative di riferimento possono essere 45.335397, 9.247731, ma per la zona Google maps e Street view non sembrano molto affidabili (queste funzionano abbastanza se visualizzate direttamente da Google, senza cliccare per entrare in Google maps). Dunque per intendersi meglio: venendo da Binasco e procedendo verso Melegnano, poco prima della rotonda di svincolo che congiunge Binasca e Valtidone, nella piazzola antistante a un complesso albergo-ristorante abbandonato, alla stessa altezza del distributore di benzina che invece ci si ritrova a sinistra.
Dice di avere 25 anni e di essere rumena, in Italia da qualche anno, ma in questa posizione solo da alcune settimane.
È una mora, di carnagione scura e/o molto abbronzata, dal viso tondo, carino ma non di più, che tende al paffuto. L’ho sempre vista portare un abito unico cortissimo, che lasciava in bella mostra le mutandine e il culo. Non ha una pelle perfettamente liscia e all’inguine non pareva perfettamente rasata. In compenso ha delle forme notevoli: sarà alta 160/165 cm; le cosce e il culo, dato l’abbigliamento, non possono non notarsi; il seno, soprattutto, è una terza pienissima, soda, ben fatta, con capezzoli rilevati e reattivi.
Porta a consumare, a seconda di ciò che le si chiede, in una stradina di campagna o all’interno del ristorante fatiscente, dunque una sorta di rovina, fra i vetri divelti per terra e mobili rovesciati, sporco, contesto non privo di un certo fascino horror.
Una volta mi sono fatto fare un pompino, coperto, per 20 euri. La tecnica è buona, con variazioni di lingua e bocca, anche se ad un certo punto ha teso ad accelerare.
Rovinosa, invece, la scopata che ho provato recentemente, per il costo dei soliti 30. Si inizia al meglio: lei mi spompina, io mi occupo delle sue tette. Quando però vorrei passare alla pecorina, comincia il delirio. Mi dice che è appena stata in albergo, si è sciacquata le parti intime e adesso è un po’ carente di lubrificazione. Le chiedo se non ha qualcuno dei soliti tubetti di gel e mi risponde che ce l’ha a casa: molto utile quindi! Allora insiste per mettermi un secondo preservativo! Ora, è evidente che è tutto molto assurdo: se le volessi credere, penserei che riteneva di avere rimosso il lubrificante del preservativo prendendolo in bocca. Ma in realtà anche la saliva è un lubrificante naturale. E anche se fosse, perché non sostituire il preservativo usato per il pompino con uno nuovo invece di aggiungere l’uno all’altro? O piuttosto, non sarà una paranoica della rottura del goldone? Beh, ho fatto caso alla bustina, erano preservativi di marca, di quelli che fanno sentire qualcosa al cliente e non suscitano ragionevoli preoccupazioni di resistenza. In ogni caso, onde evitare di mandare del tutto a monte la scopata con l’intermezzo di una discussione surreale, procediamo con i due preservativi. Solo che comprensibilmente il mio uccello, anestetizzato da questa specie di scafandro, non è che fosse proprio entusiasticamente coinvolto dall’esperienza, sicché dopo un po’ di dentro e fuori si è concluso manualmente a sua cura.
A differenza di quello che ci si potrebbe aspettare dopo il mio racconto, non è una persona che si ponga in modo antipatico. Diciamo che è mediamente socievole, loquace e sorridente.
In sintesi ragazza non di bellezza freschissima, però dalle forme eccitanti, abbastanza simpatica, insufficiente quanto a prestazione, forse sprovveduta o forse con qualche paranoia.