NOME: Era
CITTA DELL'INCONTRO: Albairate
ZONA: SP 114 distributore vicino vivaio - Coordinate: 45.416998,8.942461
NAZIONALITA': Albanese
ETA': 23 a fine gennaio
SERVIZI OFFERTI: BJ+Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30 in car - 70 in loft
COMPENSO CONCORDATO: 70 in loft
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti
DESCRIZIONE FISICA: altezza 177 dichiarata senza tacchi, capelli neri lunghi lisci, fisico da velina, viso carino, notevole lato b, seno 2a
ATTITUDINE: Socievole, tranquilla
L’altra sera a tarda notte proveniente da Trezzano mi spingo fino ad Albairate per verificare la presenza di 2 o tre girl che mi attiravano… al distributore incontro subito Era (con la quale avevo già avuto un incontro in auto) indossa leggins bianchi che fasciano le lunghissime gambe, al mio passaggio compie una rotazione che mette in evidenza le splendido culetto skinny ma ben rotondo, stivaletti con tacco altissimo e giubbottino con cappuccio per proteggersi dal freddo. E’ veramente notevole… proseguo il giro… alla rotonda vedo la collega Caterina anche lei già testata… ma ormai l’obbiettivo è chiaro.
Ritorno da Era, si avvicina, toglie il cappuccio per scoprire il suo bel viso, ciao come stai? e mi espone il menù: VU-20 in auto, VU+20 in casa; senza esitare le dico di salire per andare a casa sua… per un attimo mi torna alla mente quanto scritto dal collega ‘qui non so se ne esco vivo…’ ma penso che se è andata bene a lui perché pensare negativo!
Entra in auto e con un sorriso mi dice ma noi ci conosciamo… mentre mi guida alla sua magione chiacchieriamo piacevolmente, mi chiede come ho festeggiato Capodanno e mi racconta di essere appena tornata dall’Albania dove ha trascorso un mesetto di vacanza; il ritorno a casa non l’ha resa felice, anzi mi esprime tutta la delusione per i sui connazionali…
Facciamo in tempo a scherzare sulle nostre età prima di giungere a destinazione un pied-a-terre che utilizza solo per lavoro prestato da una collega OTR diurna con ufficio alla rotonda vicino al benzinaio.
Giriamo in una via in mezzo a capannoni fino ad un parcheggio illuminato schermato alla vista come se fosse un motel… Di fronte a noi un cancelletto, attraversiamo un cortiletto lastricato con una piccola piscina, e poi entriamo in casa un ambiente open space ben arredato ma piuttosto freddo. Freddino dico… no preoccupati su fa più caldo… saliamo la scala che al piano di sopra e mi conduce in camera dove una stufetta garantisce un tepore accettabile. Luce soffusa, ambiente piacevole, sul comodino noto alcune foto di una ragazza bionda in posa da modella e chiedo conferma che fosse la sua collega titolare del loft.
Era comincia a togliersi giubbotto, stivaletti, io mi metto comodo per osservare i suoi movimenti, con un sorriso dolce mi dice che fai spogliati… ma voglio godermi la scena, sfila la maglietta e abbassa i leggins rimane in intimo di pizzo fucsia… uno spettacolo tuttavia il culetto mi delude un po’ sarà il freddo ma si presenta un po’ arrossato e con pelle non propriamente vellutata… Perché mi guardi così mi chiede... mi piace guardare le belle ragazze le rispondo. Ormai e quasi nuda di fronte a me, pelle bianchissima fisico esile flessuoso seni piccoli da adolescente ma con capezzoli tutti da mordicchiare. Le accarezzo le cosce e sono veramente gelide ed anche il culetto è semi-assiderato. Di fronte a me il suo bacino con la patatina depilata e labbra sporgenti. Sotto il seno sinistro ha tatuato un nome, mi dice del fratello e sotto la nuca una pantera nascosta dai lunghi capelli neri. Il viso è dolce, forse un velo di tristezza begli occhi.
Era ha già diligentemente preparato tutto l’occorrente compresa gel lubrificante che butta sul lettone e mi invita di nuovo a spogliarmi e a saldare il dovuto. Nudo mi fa sdraiare sul letto, posizionandomi il cuscino dietro la nuca, mi si avvicina come una gatta, le sfioro nuovamente le gambe e il contatto con la sua pelle mi provoca brividi… di freddo! la ragazza povera è un ghiacciolo e non metaforicamente! Accucciata sopra le mie gambe accarezza il fratellino con le sue gelide manine, ogni contatto è un brivido. Veste il fratellino cominciando un bj delicato con affondi lenti, profondi e qualche leccatina al glande. Non dimostra abilità da professionista ma il fratellino comunque gradisce. Le chiedo di stendersi di fianco a me e comincio a sbaciucchiare le tettine massaggiandola per scaldarle gli arti. La stuzzico per conoscere le sue preferenze, ti piace se ti baciano i seni? La farfallina? esita prima di rispondermi poi candidamente si… ma non più di tanto. Più che una pantera è una gattina…
Mi chiede poi di prenderla a mission, lubrifica il fratellino con il gel e la penetro lentamente… emette un gemito che sembra di dolore, ma mi rassicura… continua, comincio a spingere e con una manina riesce ad accarezzarmi le palle e tenere sotto controllo il condom. Ogni tanto solleva la testa e mi guarda fisso con i suoi occhioni come una bimba felice, geme sommessamente, niente di teatrale… Vorrei baciarla ma si nega con un sorriso…
Poi mi propone una pecos… tu giù dal letto, mi posiziono di fianco, altra lubrificata al fratellino e comincio a scoparla, spinge molto contro di me… è sempre incollata al mio bacino la prendo per i fianchi morbidi e comincio a darci dentro, pian piano la sento meglio, l’effetto del lubrificante si attenua, il mio piacere aumenta, se ne accorge anche lei… si sfila e si lubrifica di nuovo. Proseguiamo con una bella cavalcata. Poi forse stanca si sfila mi fa sdraiare di nuovo sul letto e prosegue con un bj. Si propone per una smorza, si siede sopra di me ma il fratellino ha perso vigore… La faccio stendere di fianco e cerco di alzare la temperatura erotica ma non mi segue in questo gioco…
Poi come quando l’arbitro fischia la fine della partita con candore mi comunica che la mezz’ora è passata e che i giochi sono finiti… ci rimango male guadagno qualche minuto di tempi supplementari, lei mi guarda tranquilla e sorridente, ma è game over… tento di spendere 10 rose che mi erano rimaste in tasca ma rifiuta è tardi e deve tornare a casa.
Si riveste con abiti più comodi perché attende il passaggio, riassetta il letto con cura mentre mi rivesto. Poi mi riaccompagna al cancello esterno; si assicura che sia in grado di trovare la via del ritorno e ci salutiamo con bacini sulle guance.