Pomeriggio in moto nel t-mattatoio della Togliatti, incrocio Malena, t-girl strepitosa, che però ha appena adocchiato un cliente e mi fa cenno di fare un giro: infoiato come un toro da monta in astinenza sessuale, impossibilitato da un recinto a raggiungere una mandria di voluttuose vacche intimamente bagnate che rilasciano nell'aere una nuvola di ferormoni, mi dirigo a caxxo dritto verso altri lidi o perlomeno per perdere il tempo necessario fino al prossimo turno con la t-tipa (non sono balbuziente...).
Faccio il giro e passo davanti al palatenda, proseguo e trovo la carovana di zingaresca etnia, con alcune tzigane invitantia troppo esposte alla vista e al pubblico ludibrio. Arrivo alla fine della strada e svolto sulla prenestina direzione centro città, dopo circa 100 metri seduta sul marciapiede, in una rientranza tipo fermata di autobus, c'è una biondina giovane, caruccetta, ma non riesco subito a capire se lo sguardo che mi lancia voglia dire "a bello, che facciamo, andiamo?" o piuttosto "sto aspettando che l'astronave venusiana proveniente da Algor mi teletrasporti a bordo", in quanto ha un'espressione leggermente svagata.
Faccio il periplo del quartiere residenziale alle sue spalle, e ritorno in loco rallentando mentre mi avvicino: stavolta mi guarda avendo capito il motivo della mia manovra, le chiedo gentilmente tariffa e servigi, aderenti allo standard della zona, ovvero vu-30 per rai1; chiedo per un esame orale, mi risponde che la tassa universitaria è comunque la stessa, e quando faccio presente che da studente fuori corso quale sono dispongo di sole vu-40, accetta senza problemi.
Parcheggio la moto ed entriamo, attraverso un'apertura nella recinzione, nel boschetto retrostante, attraversandolo fino a salire su una collinetta che assicura una privacy se non ottimale, almeno discreta, e a suo dire tranquilla senza rischio di blitz di Puffi nelle svariate tonalità di blu.
La ragazza si chiama Sara, avrà 25/26 anni, ma non sono sicuro dell'età, inizialmente avevo addirittura il dubbio che avesse un'età accessibile a noi punter, ma vedendola da vicino ogni dubbio è fugato.
I denti non sono in ottime condizioni, sono rovinati e mi danno la sensazione che la tipa possa fare uso di sostanze non proprio legali (supposizione personale che non costituisce affermazione né tantomeno giudizio alcuno), vestita con maglietta, giubbettino jeans, gonna jeans con sotto leggins pesanti, praticamente semi-blindata.
Le mani sono poco curate, come dimostra lo smalto quasi del tutto staccato dalle unghie delle mani.
Ha uno sguardo dolce, non come le altre in zona, che forse più giovani di lei sembrano tuttavia professioniste di lungo corso dell'arte zoccolesca.
Le chiedo di poterla toccare un po', mi dice va bene ma non la patatina, perché non si può, credo sia per il periodo particolare del mese, ma allora come facevi rai1, al sugo di pecora?
Chiedo allora di toccare il seno, anziché alzare la maglietta, ne allarga la scollatura per permettermi di infilare la mano: noto così che le tette sono abbastanza sciallate, che per carità fanno pendant con i miei addominali sblusati, ci mancherebbe, ma non sono il massimo, tenuto conto del fatto che ha dei grossi capezzoli a mosaico, come le piastrelle di rivestimento di alcuni bagni.
Quindi tette mosce, speriamo culo sodo, invece dal palpeggiamento sembra che anche il posteriore senza il sostegno dei leggins si smollerebbe verso il basso.
Passiamo oltre: si abbassa davanti a me, e all'ombra di un alberello accoglie nella bocca il mio fringuello.
Sarà che Sara con quel suo aspetto un po' dimesso mi attizza particolarmente, ma le sue leccate incerte, i suoi affondi esitanti, il suo fare da inesperta, rendono il bbj particolarmente gradito e la sensibilità della mia cappella sembra amplificata dai suoi lenti movimenti dolcemente e vagamente schizzinosi: ogni tanto le spingo delicatamente la testa in un affondo, lei non si oppone ma mi dà l'idea di essere impercettibilmente restìa al deep. Le chiedo se le piaccia succhiare il c...o, e lei candidamente risponde non tanto. Non le chiedo allora perché faccia quello che fa, mi sembra evidente che lo faccia per necessità, ma preso da insostenibile paterno sentimento, non la guido più e le lascio fare come meglio crede senza forzature.
Mi chiede di avvisarla prima di venire in quanto non gradisce cim, senza problema la avverto al momento giusto e lei termina l'opera con un'elegante manovella a tre dita, molto chic-snob, con ampia sgorgata ed apprezzamento da parte sua per l'abbondante innaffiatura dell'alberello.
Al termine del tutto le verso quanto pattuito, le chiedo se sia andato tutto bene, e lei mi risponde che sono stato dolce e gentile ringraziandomi per questo e dicendomi che avevo gli occhi belli.
Lo so che se continuo così anziché sul forum potrei scrivere il seguito del libro "Cuore", ma volevo rendervi partecipi della divergente sensazione ai limiti del bipolarismo, ossia la voglia di farsela e nel contempo la tenerezza che ispira.
Credo che la ragazza non eserciti abitualmente, oppure è alle prime armi, ciuccia il chupa chups fino alla cappella evitando gli affondi perché come detto non è che gli piaccia, e tutto lascia trasparire la sua inesperienza (tipo prendere i soldi alla fine).
Che dire di più? Ci torno? Boh! Quel che mi frena è il timore che possa essere una tos..ca, per il resto rate e servizi, uniti alla campo della in quasi sicurezza, non sono da scartare.
Ci penserò....
Magari se qualcun altro prova e condivide, possiamo confrontare le nostre impressioni.
Saluti a tutti.