Questa e' la storia... scappato anzitempo dal lavoro, decido di cambiare zona e sull'onda delle ampie e dettagliate descrizioni dei colleghi, mi avventuro nel primo pomeriggio per l'ardeatina, direzione rotonda di valle caia. In effetti, a cominciare dal sottoponte GRA, dove stazionava una gradevolissima ragazza con minigonna verde, scorgo, passato il divinamore, una certa quantità di belle manze. Vengo attratto, a poche centinaia di metri dalla rotonda in questione da una zinnona paradossale con trapuntato verde fosforescente soprainguinale. Culo enorme ma solidissimo.
Il troppo esposto mi frena, anche perché c'era un passaggio di autotreni e auto micidiale. La zona e' ancora piena di fabbriche, per fortuna in attività, e il giro di persone e' enorme. Comincio a fare su e giu' per cercare una topa adeguata alle mie necessita' estetiche e vedo due o tre belle ragazze nello spiazzo a ridosso della rotonda. Rinuncio perché c'e' il capolinea della linea 4 e il bus e' pieno di operai e operaie. Sinceramente mi sono vergognato. C'e' una ragazza in macchina con la portiera aperta e le cosce esposte al sole, dall'altra parte una bionda seduta e semisvestita. Tutto quanto descritto dagli amici e' assolutamente vero. Non so collegare i nomi da loro forniti alle ragazze, ma c'era un vero bordello all'aperto. Dopo molti andirivieni, anche per controllare eventuali pufferie, mi imbatto in una bella visione di una ragazza giovane moretta appena scesa da un'auto. (https://www.google.it/maps/@41.6986403,12.5876828,21z/data=!5m1!1e1) Belle cosce, bel seno pushappato. Bel viso... Retromarcia, di nuovo verso la rotonda, in uno slargo sulla destra uscendo da Roma, mi fermo e mi dice il solito VU-20. Daje, monta e si va, tra gli sguardi arrapati di giovani operai e costernati di anziani, verso roma in un posto un po' lontano ma tranquillo. Un parcheggio di una stazione ferroviaria alla fine di una via senza sbocchi.
Lei e' Roxana, rumena di 21 anni. Ho controllato la sua carta perche' mi sembrava troppo giovane. Simpatica, spigliata, mi ha fatto una pompa come si deve, essendosi tolta lo slip e facendosi toccare passera e chiappe. Mi ha chiesto di non infilargli dita nella figa. Poi si e' sdraiata e si e' fatta scopare. Partecipazione sufficiente, ma come si può pretendere altro. Comunque ha staccato la schiena dal sedile e tirandosi su con le cosce ha accompagnato il rapporto muovendosi con i fianchi. Dopo un po' di spinte, sono arrivato al capolinea e dopo le rituali pulizie siamo ripartiti.
Tornati sull'argentina, sbuchiamo dietro a un'auto puffa con lampeggianti accesi. Lei ha tirato su la zip del giubbetto ricoprendo quei meravigliosi doni della natura e ha messo le sue tre borse sulle cosce. Io ho messo su la faccia da culo sfatto tipica del pendolare. I puffi si sono fermati accanto a una bionda che metteva in mostra le sue grazie in modo da contravvenire a una cinquantina di articoli di codici etici. Li abbiamo sorpassati con noncuranza. Dallo specchietto, ho visto che hanno invitato la fanciulla a indossare un indumento un po' piu' coprente. La Roxana stazionava piu' in la'. Un conto e' richiamare una ragazza al decoro e un conto e' beccare un cliente praticamente sul fatto. Avevo una strizza notevole e stavo quasi per rapire la ragazza, nel senso che non l'avrei lasciata scendere neanche a pagamento, almeno fino a Napoli se necessario. Lei si e' infilata un paio di short, che per la verita' mi sembravano piu' sexy dello slip intrachiapparolo che indossava. Ho svoltato nello slargo, lei e' scesa e, come ho ripreso la strada nel verso opposto direzione Roma, l'auto lampeggiante e' passata oltre senza fermarsi. Tutto questo per avvertire i compari di fare attenzione, anche di giorno. E' superfluo dire che, sulla via del ritorno, lo spettacolo ai lati della strada era piu' castigato che all'andata, ma non troppo. Le cosce nude erano state ricoperte da pantacollant iperaderenti e, in qualche caso semitrasparenti e la vista richiamava lo stesso l'attenzione dei mignottari come me. Vi saluto e alla prossima.
Il troppo esposto mi frena, anche perché c'era un passaggio di autotreni e auto micidiale. La zona e' ancora piena di fabbriche, per fortuna in attività, e il giro di persone e' enorme. Comincio a fare su e giu' per cercare una topa adeguata alle mie necessita' estetiche e vedo due o tre belle ragazze nello spiazzo a ridosso della rotonda. Rinuncio perché c'e' il capolinea della linea 4 e il bus e' pieno di operai e operaie. Sinceramente mi sono vergognato. C'e' una ragazza in macchina con la portiera aperta e le cosce esposte al sole, dall'altra parte una bionda seduta e semisvestita. Tutto quanto descritto dagli amici e' assolutamente vero. Non so collegare i nomi da loro forniti alle ragazze, ma c'era un vero bordello all'aperto. Dopo molti andirivieni, anche per controllare eventuali pufferie, mi imbatto in una bella visione di una ragazza giovane moretta appena scesa da un'auto. (https://www.google.it/maps/@41.6986403,12.5876828,21z/data=!5m1!1e1) Belle cosce, bel seno pushappato. Bel viso... Retromarcia, di nuovo verso la rotonda, in uno slargo sulla destra uscendo da Roma, mi fermo e mi dice il solito VU-20. Daje, monta e si va, tra gli sguardi arrapati di giovani operai e costernati di anziani, verso roma in un posto un po' lontano ma tranquillo. Un parcheggio di una stazione ferroviaria alla fine di una via senza sbocchi.
Lei e' Roxana, rumena di 21 anni. Ho controllato la sua carta perche' mi sembrava troppo giovane. Simpatica, spigliata, mi ha fatto una pompa come si deve, essendosi tolta lo slip e facendosi toccare passera e chiappe. Mi ha chiesto di non infilargli dita nella figa. Poi si e' sdraiata e si e' fatta scopare. Partecipazione sufficiente, ma come si può pretendere altro. Comunque ha staccato la schiena dal sedile e tirandosi su con le cosce ha accompagnato il rapporto muovendosi con i fianchi. Dopo un po' di spinte, sono arrivato al capolinea e dopo le rituali pulizie siamo ripartiti.
Tornati sull'argentina, sbuchiamo dietro a un'auto puffa con lampeggianti accesi. Lei ha tirato su la zip del giubbetto ricoprendo quei meravigliosi doni della natura e ha messo le sue tre borse sulle cosce. Io ho messo su la faccia da culo sfatto tipica del pendolare. I puffi si sono fermati accanto a una bionda che metteva in mostra le sue grazie in modo da contravvenire a una cinquantina di articoli di codici etici. Li abbiamo sorpassati con noncuranza. Dallo specchietto, ho visto che hanno invitato la fanciulla a indossare un indumento un po' piu' coprente. La Roxana stazionava piu' in la'. Un conto e' richiamare una ragazza al decoro e un conto e' beccare un cliente praticamente sul fatto. Avevo una strizza notevole e stavo quasi per rapire la ragazza, nel senso che non l'avrei lasciata scendere neanche a pagamento, almeno fino a Napoli se necessario. Lei si e' infilata un paio di short, che per la verita' mi sembravano piu' sexy dello slip intrachiapparolo che indossava. Ho svoltato nello slargo, lei e' scesa e, come ho ripreso la strada nel verso opposto direzione Roma, l'auto lampeggiante e' passata oltre senza fermarsi. Tutto questo per avvertire i compari di fare attenzione, anche di giorno. E' superfluo dire che, sulla via del ritorno, lo spettacolo ai lati della strada era piu' castigato che all'andata, ma non troppo. Le cosce nude erano state ricoperte da pantacollant iperaderenti e, in qualche caso semitrasparenti e la vista richiamava lo stesso l'attenzione dei mignottari come me. Vi saluto e alla prossima.