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CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NOME INSERZIONISTA: Inna
NAZIONALITA': Romena
PRESENZA: Stanziale
ETA': 30/35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: E’ lei, è cambiata solo l’acconciatura
SERVIZI OFFERTI: BJ – RAI1 – FK – DATY
RATE DI PARTENZA: N.R.
RATE CONCORDATO: 2VU
DESCRIZIONE FISICA: 1,70, snella, capelli neri con treccine.
ATTITUDINE: Grandissima dedizione a te
REPERIBILITA': Buona
LOCATION: Ok
BARRIERE ARCHITETTONICHE: Probabilmente alcune difficoltà tra il cancello e l’ingresso del palazzo, poi no.
INDEX: IDXaf54e5b82f35dd33180774dffbaa353f
RACCONTO (Titolo: Altri tempi)
Al giorno d’oggi le città sono il mondo, un mondo in miniatura, e forse lo sappiamo bene noi punter, che vediamo ragazze di ogni nazionalità.
Così quando il torpedone che passa per Corticella, mi si ferma accanto ed apre, straripante, le sue porte, ti ricordi che a Bologna c’è un mondo intero, e che oggi, in quei sette metri di bus, hanno rinchiuso metà delle nazionalità della terra.
Forse si sarebbe stranita solo mia nonna in altri tempi, ormai non ci si fa più caso, e non è nemmeno un caso, visto che sto per varcare le porte di una delle note ambasciate romene di Bologna.
Mi affaccio davanti alla porta socchiusa, ma è un po’ difficile essere ricevuti dalla lavatrice… effettivamente, mi aveva detto in fondo al corridoio.
C’è un po’ di mondo anche qui, quando la ragazza della Valacchia mi apre con una curiosa acconciatura afro.
Gentile, simpatica, anche se, per la sincerità, ha un viso un po’ particolare. Ha un bel fisico, slanciato, ma ha un viso un po’ invecchiato. Fatico, francamente, a darle un età, anche se non mi importa molto, e poi tutto ha una spiegazione.
Cortese, educata, direi anche dolce. Queste qualità le dimostra in pochi secondi, e capisci che non hai marcato male.
Esplico la burocrazia ed i lavacri, ora ce l’ho faccia a faccia.
Parte con un paio di bacetti casti e poco convinti.
“escludendo che sia un ghiacciolo o una furba, perché non mi ha dato questa impressione, vuoi vedere che non le garbo, o che l’ho beccata in giornata no?”
Qualcuno ricorda com’erano le vecchie Maserati Ghibli di vent’anni fa?
Potevi schiacciare anche tutto l’acceleratore, ma la macchina sembrava ferma, poi quando di colpo partivano le turbine…
Mi sta baciando con una foga mai vista, come fossi l’ultimo uomo sulla terra.
E allora ci si butta sul letto, e si continua, poi mi sciorina un po’ del suo repertorio di deep throat, mai forzato.
E’ molto dedita, a quello che fa, è molto dedita a te. Decido che è il momento di mangiarmela tutta, ovunque.
Anche qua, all’inizio non sembra troppo convinta, poi prende la coppia, comincia a godersela e a farmi capire cosa vuole. Il risultato è che si scalda, e che i baci tremendi che ho provato prima, non sono nulla a confronto di quelli che mi arrivano adesso.
Parto sopra per non perdermi neanche un momento di questa Inna, calda assai.
Così come parto termino, dopo non molto, sempre attaccato a lei.
“Minchia sto peggiorando”
È quasi preoccupata che non l’abbia strapazzata tanto, vorrebbe provare a fare il secondo giro, ma oggi non ho tempo a sufficienza.
Lei è lì, mi coccola, vuole che le parli un po’, che stia ancora con lei.
Simpatica, alla mano, quasi curiosa ed ingenua. Mi parla un po’ di lei e di questo lavoro. Mi dice che cerca sempre di capire il cliente e di adattarsi e che ha un’amica dal temperamento molto più aggressivo sotto le coperte.
Ovviamente non glielo dico, ma ho la vaga impressione di sapere di chi si tratta ?
La sto guardando negli occhi, in quel viso, che forse la invecchia ed a cui non riesco a dare un’età, ma a cui so dare una spiegazione.
Inna, credo sia il diminutivo del suo nome vero, che dev’essere Innata Gentilezza, perché, a prescindere dal dato anagrafico, è una donna d’altri tempi, che si dedica a te, che si dedica ad un uomo che non ha mai visto prima, con una dedizione che è rara, al giorno d’oggi. E tutto ciò, sia nella parte prettamente ginnica che nel prima e dopo con la sua naturalezza.
Da lei, dal suo modo di fare, dal suo viso ho capito questo.
Da questi pochi elementi si capiscono spesso molte cose, per esempio che l’uomo che incrocio nel pianerottolo, mentre finge di guardare il soffitto, è un collega, di qualche stanza adiacente, che è entrato anzitempo con il tiro che mi aveva dato Inna per uscire.
“Tranquillo amico, siamo tutti qui per lo stesso motivo”
Chissà se lei dal mio viso ha capito che, anche se forse non l'ho trovata splendida, di fatto lo è perché ha saputo veramente farmi stare bene.
Nulla di ció é realtà. Trattasi di opera pseudoletteraria, delirio o illusione.