Stava ritornando da un week end di lavoro, passato fra colleghi vecchi e nuovi, i soliti sbattimenti, giovani rampanti figli-di-papà e belle figliuole in tailleur grigio.
Il nastro d’asfalto scivolava via, mentre mille pensieri attanagliavano la sua mente.
Con la mente ritornava a quella notte, quando, nelle sue ormai ricorrenti peregrinazioni in lungo e in largo per la rete, si era imbattuto nel suo annuncio. Il suo sguardo l’aveva stregato. Cosa aveva poi di più delle altre mille ragazze … se lo stava chiedendo, senza riuscire a darsi una risposta.
Quante volte aveva percorso quell’autostrada, sin da quando, trent’anni prima, l’avevano mandato a servire la patria in culo al mondo (battaglione alpini cadore … at-tenti!). Avrebbe potuto fare quella strada ad occhi chiusi, conosceva aree di sosta, uscite, tempi di percorrenza e tutto quanto necessario. Quindi sapeva con precisione millimetrica quanti minuti lo separavano dall’incontro con il suo angelo, a lungo atteso e ormai inevitabile. Un cielo plumbeo lo aveva accompagnato dall’inizio del viaggio; ma ecco il Po (placido e maestoso) e i primi raggi di sole che gli danno il benvenuto nella sua terra, in quell’Emilia autentica e schietta, sincera ed ospitale; i filari dei pioppi proiettano le loro lunghe ombre in una campagna ancora vera, come le vacanze passate da bambino dai nonni.
Con puntualità svizzera arriva all’appuntamento. La tensione è ormai alle stelle: non era la prima volta che ricorreva al sesso a pagamento, ma questa volta é diverso, se lo sente …..
- “… ma cos’è questa roba?”
- “ehm … è la nostra nuova recensione … ti piace?”
- “nostra? … e io dove sono?”
- “sì, ma dai … questa volta ho voluto fare qualcosa di diverso … un racconto in terza persona … sai … queste recensioni poi le leggono … non possiamo raccontare sempre la solita storia trita e ritrita …”
- “terza persona ‘sto par d’orecchie … ma cosa credi? … di lavorare da solo? … siamo una coppia io e te … te senza di me non vai da nessuna parte … stronzo!”
effettivamente topogigio non ha tutti i torti … il lavoro sporco spetta sempre a lui
-“… e poi lo sai cosa gliene frega ai ‘tuoi’ lettori degli alpini? … per non parlare del Po … ma fammi il piacere, va!”
Allora … riavvolgiamo il nastro e partiamo da capo …
Beh … il viaggio è andato più o meno come l’ho descritto … in autogrill vicino a Padova la chiamo per evitare sorprese “Ciao … sono quello che aveva preso un appuntamento per le ore …. se arrivo con mezz’ora di ritardo è un problema?” (problema?!? … ma problema per chi?) …. “nonono caro … ti aspetto … ciaociao”
Arrivo puntualmente (grazie a TomTom) … squillo al cell … istruzioni per raggiungere il tesoro (tre passi a sinistra, due a destra, ecc.) … la porta si apre, entro e me la trovo davanti in tenuta professionale (intimo grigio, tacchi un po’ troppo alti … ma va bene lo stesso).
Accoglienza decisamente GFE … braccia al collo, baci, battutine di rito … in poco tempo mi ritrovo senza accorgermene a torso nudo, con lei che mi accarezza dappertutto e continua a darmi baci sempre più profondi …
Mi stacco, tolgo i pantaloni, tiro fuori il portafoglio … “ah, ecco, li metto qua?” (appoggio i santini vicino alla TV) … “così non ci penso più, sai non vorrei dimenticarmene dopo” (dimenticarmene?!? … Bugs: sei un mito!) … “sì sì … va bene lì”
“Mi accompagni tu in bagno? … o devo fare da solo” … lavaggio propiziatorio ben fatto, con topogigio che si risveglia dal torpore del viaggio
Dopo torniamo di là (è un monolocale, con tutto quello che serve in un’unica stanza) e lei continua a stuzzicare il mio amico, mentre fiocca in maniera sempre più insistente (fiocca? … si dice così, vero, quando la lingua ti arriva fino in fondo?)
Vorrebbe iniziare a lavorarsi topogigio, ma c’è tempo, le dico, e la faccio sdraiare a gambe aperte sul letto … “Voglio sentire il tuo sapore” le dico … inizio così a slinguazzare lì sotto … lei comincia ad ansimare e ad inarcarsi (il chè mi aiuta anche a leccare l’altro buchino … vedi mai che più avanti non possa servire).
Insomma, vado avanti per qualche minuto, fintanto che lei non mi dice “Adesso te lo voglio mangiare io” … “No, guarda che sono io che voglio mangiare te …” faccio io “… anzi, forse è meglio di no, perché dopo che ti ho mangiato come faccio a tornare dalla mia Nicol?” (Bugs: così ti voglio vedere … cominci a farti furbo … se lei capisce che gli piaci, farà di tutto per farti tornare … bravo!)
Inizia un bbj ben calibrato … topogigio ringrazia … e anche le sue orecchie … sorrido beatamente mentre la guardo lavorare attorno al mio amico, io a gambe aperte completamente alla mercè della sua bocca e delle sue mani (mi sento un po’ un sempliciotto … ma chi se ne frega) … anche lei mi guarda con i suoi occhioni da gatta …
Poco dopo, con il mio consenso, mi incappuccia e, rimanendo io nella stessa posizione, comincia a cavalcarmi (non è male la ragazza, ci sa fare) … allungo le mani sul suo culetto e parto all’esplorazione del buchino là dietro … lei però stringe le chiappe e si ritrae - tentativo di digitalizzazione stroncato sul nascere - ripiego allora sulle sue tette (non sono grandi, ma per i miei gusti sono perfette)
Arriva il momento di cambiare posizione: dopo un pò di capriole (dove mi ricarico di FK e cerco di baciarla in posti che fin a quel momento avevo trascurato) partiamo a mission: lei solleva le gambe (ha una buona apertura … farà esercizi di stretching ?&hellip
e in breve tempo le mie spinte la portano ad avere la testa reclinata all’indietro fuori dal letto … visione paradisiaca, con lei che geme e si contorce … sta per venire?!? “non è che così ti va il sangue alla testa, vero? … dimmi qualcosa se non ti senti bene … non vorrei dover chiamare il 118” … lei sfarfuglia qualcosa che non capisco … ma non sembra disdegnare il servizio
Mi viene il fiatone … così mi fermo un attimo … la tiro su, la bacio sul collo e sui capelli (mi piace il suo profumo ….) … altra leccatina di figa … e partiamo a pecora, prima sul letto e poi sul divano (sul divano ?!? … brava, mi piace vedere una ragazza fantasiosa … in breve però realizzo che il motivo del trasferimento era che sul letto stavamo facendo troppo casino – c’era una molla o una doga che cigolava, e il letto è proprio di fianco alla porta del monolocale).
Affondo topogigio e comincio a pompare da dientro … bella visione sul b-side, mi metto il pollice in bocca per inumidirlo e parto con un nuovo tentativo di digitalizzazione, che però sortisce il medesimo risultato … desisto (non ho la faccia tosta di tentare un colpo di mano … io poi sono uno che le cose le capisce … il messaggio è fin troppo eloquente) … allora comincio ad accarezzarle il clito … lo trovo insolitamente bagnato (il miracolo di San Gennaro?) … le dico “Non ci posso credere … sono stato io a farti bagnare così?” … “Sì … caro … dai continua così” … allora parto a baciarla mentre continuo a stantuffare … non per molto, però, perché non voglio che le venga il torcicollo ...
Arriviamo al rush finale, mi stacco … “dove posso venire, cara?” … “Qui …” mi dice lei indicando il pancino … inizia un paio di minuti di manovella praticata da lei (coadiuvata da gel lubrificante trovato sul divano, che, mi ha detto, usa abitualmente per preparare la pussy alle sessioni di lavoro) … topogigio resiste fino a che riesce, ma inevitabile arriva il momento della resa dei conti …
La aiuto a pulirsi con una salviettina, poi ci dirigiamo tutti e due in bagno … qui ho il tempo di osservarla con una luce migliore (scopare in penombra comincia a starmi un po’ stretto … ma fatto tutte così?) … è proprio bella (almeno secondo i miei gusti) e glielo dico …. “con questi capelli mi sembro una matta” mi dice mentre si guarda allo specchio … “no …” dico io “cioè … sì, forse un po’ matta lo sei, ma non è colpa dei capelli” …. “ma daii” mi dice lei ridendo
Mi rivesto, controllo se ho tutto … “cara, dovrebbero esserci i miei occhiali lì sul divano ….”
Mi volto e la vedo sul divano con i miei occhiali addosso, sorriso sbarazzino di sfida, che ancheggia seguendo il ritmo di un videoclip che passava in tv (confermo che le piace la musica … qualcuno l’aveva già scritto)
&ldquo
AMMELI!” (ma è mai possibile che non capiscano che senza occhiali io vado massimo a 1VU? … per me fare senza è come la nebbia sull’Autobrennero all’altezza di Mantova) …. “Perché … non ti piaccio? … non sono sexy con gli occhiali?” …. “Sì cara … facciamo così: la prossima volta che vengo me li cavo e te li metti tu … ma adesso proprio mi servono per tornare a casa”
Ci salutiamo da vecchi amici …. esco … i lampioni cominciano ad accendersi , conferendo alla vecchia Bologna quell’atmosfera così autentica e vera (… arridaie)
Ah dimenticavo:
NOME INSERZIONISTA: NICOL
NAZIONALITA’: Rumena
ETA’: 26 (non ho chiesto, ma mi pare verosimile)
ALTEZZA: Direi 165-170 cm
CONFORMITA’ FOTO: E’ lei (foto un po’ patinate)
SERVIZI FRUITI: FK, DATY, BBJ, RAI1, COB
COMPENSO CONCORDATO: 2VU
DURATA DELL’INCONTRO: 30 min.
ATTITUDINE: GFE con forti accenni di maialaggine
REPERIBILITA’: ottima
PRESENZA DI BARRIERE: per ovvie ragioni di privacy non posso rivelare il piano; dirò però che non ci sono gradini (né in su né in giù
, nessun ascensore o montacarichi, no scivoli, no tapis roulant, no tiri in corda doppia … ci potete arrivare ad occhi chiusi, basta seguire l’odore di f… (se però avete il raffreddore, è un casino).
CONCLUSIONI:
Bell’incontro … ragazza molto simpatica (non arriva però ai livelli della Karmen .. eh) … tecnica buona, fisico buono, social time soddisfacente … la consiglio
VOTO FISICO: otto
PREPARAZIONE PROFESSIONALE: dall’otto al nove
SIMPATIA: nove
GIUDIZIO FINALE: otto e mezzo