Ieri mi sono concesso questo ritorno al passato. Era da un pezzo che non l'andavo più a trovare, l'Anna. Si, proprio lei. I problemi pressori che mi hanno afflitto ultimamente, ed un lungo stop forzato, avevano bisogno, bando alle ciance, di una verifica sul campo di battaglia, lì dove la lotta si fa dura e solo i duri allora scendono in campo. Prova superata a pieni voti, l'inferno per me può ancora attendere un pò. L'usato sicuro è sempre la scelta migliore, rispetto all'enigma insidioso delle novità. Ma questa volta l'esito è stato addirittura superiore alle aspettative. Ho ritrovato un Anna più dolce, ancora più disponibile ai bacetti, ma soprattutto più bella. Pelle profumata e liscia, viso molto curato (come tutto l'abbigliamento, elegante, dettagli compresi), sguardo luminoso e bello, occhi e sorriso ammiccanti, quelli di sempre, ma con qualcosa in più in fatto di dolcezza. Più che l'Anna che conoscevo, oggi mi sembrava un'affascinantissima aliena. Così uguale alla splendida Sherley Macklins in "Irma la dolce", la sua interpretazione migliore. E l'interpretazione più verosimile che patinata, della "fidanzatina virtuale", da parte di Anna, ieri pomeriggio è stata magistrale. Con l'audacia estrema dell'uomo navigato, sono stato io a richiederle l' imbosco "Number One", il più eccitante. Cioè lo abbiamo fatto, come del resto tante altre volte, in campo aperto, anche se a debita distanza dalla provinciale, in abiti adamitici tutti e due, ma senza foglia di fico e con l'unico serpente bene in vista, il mio (un pò di rischio nelle avventure ci vuole, inconsciamente ancora mi eccita, dopo che ho già pagato una volta, ma in tutt'altro luogo e con un'altra che meritava poco o niente).
Dalla provinciale, con un teleobbiettivo di media gittata, diciamo con un'ottica da 420mm come il mio, avremmo potuto essere immortalati per i pòsteri.. e per i posteriori. Si che mi aveva proposto di farlo "nella pineta", all'ombra e lontano da eventuali sguardi indiscreti, ma dove avrei potuto prenderla solo alla pecorina. Così ho preferito possederla nel modo più piccante. Lei tutta nuda sdraiata tra i due sedili anteriori, io tutto nudo fuori dall'auto, con i piedi ben puntati a terra per spingere meglio, come piace a me, una mano afferrata al volante imbottito e l'altra al sedile reclinato. In questa posizione vi potete sbattere chiunque volete sferrando colpi magistrali, che sarebbe inimmaginabile riproporre in una camera da letto. L'auto, da questo punto di vista, è un'altro mondo. Ho pompato per tre minuti soltanto, non di più, ma belli e buoni, e così forte che l'ho sentita gemere in modo strano. Temendo di farle un pò male, invasato com'ero, le ho solo chiesto se era tutto ok, continuando però la spinta come un forsennato. Mi ha accennato di si con un pò di tremore, un' istante dopo, dall'espressione estatica del viso, ho capito che godeva e stava per venire sotto quei colpi tremendi. Lui scivolava benissimo dentro, perchè Lei era molto bagnata, lo si capiva eccome. Il paragone con altre OTR vuote e deludenti (la maggioranza), con le quali non scorreva a dovere, era impietoso. Per un secondo ho addirittura rimpianto, come non mi succedeva più dall'ultima fidanzata ufficiale, di non poter riempire Lei invece del gommino. Ah, come mi sono svuotato bene! quanta crema ho lasciato lì sul campo di battaglia, cinquanta milioni di spermatozoi in libera uscita. Parevano trascorsi secoli, invece che settimane, dall'ultima volta ch'ero venuto in quel modo in aperta campagna, lasciandomi alle spalle il mondo intero. Il merito era tutto suo, di Anna. Poco prima, con tanto affetto e dedizione al suo lavoro, che fatto bene diventa una missione, aveva saputo mettermi a mio agio rilassandomi la mente e il cuore. Facilitando in questo modo l'erezione. La mia erezione impressionante, potente, a cui tengo come si può tenere a una persona cara. Un'erezione che riesco a raggiungere solo in condizioni di assoluto pre-rilassamento ed estasi interiore. Corpo e anima, anima e corpo, sono inscindibili. Amici andatevi a rileggere "Il Ritratto di Dorian Grey", è una bella lettura. Se non si ricreano queste condizioni, per me... nisba, o quasi. Non è semplice, ogni volta. Come G.Marquez, anch'io posso dire che "La mia età sessuale non mi ha mai preoccupato, perchè i miei poteri dipendevano più dalle donne che da me, e loro sanno il come e il perchè quando vogliono."
Alla fine tanti saluti, e qualche bacetto di commiato sulla guancia. Avvertivo la sensazione di una completa rinascita, fugati dubbi e timori per la mia salute in primis. Ma tutta la mia anima stava meglio, per quegli attimi di abbandono, impagabili, appena trascorsi, in pace con se stessa, con le sue gioie, coi suoi tormenti. Ancora una volta l'attimo e una fanciulla gentile, che per 30 rose di giusta riconoscenza quel pomeriggio s'era un poco dedicata anche a me, anima e corpo. Tutto ci appartiene.
P.S.:
" Il suo abbandonarsi all'attimo è totalmente gratutito, privo com'è di resistenze e riserve, di avvenire e passato. E' il perfetto compimento dell'attimo, il puro presente, in pura perdita. Sospeso tra lo ieri e il domani, egli offre generosamente se stesso all'istante. Poichè non teme affatto la delusione, è capace di ogni audacia; non avendo nulla da perdere, tutto gli appartiene."
( Lidia Flem , " CASANOVA , l'uomo che amava le donne " )
Libiamo,libiamo ne'lieti calici che la bellezza infiora,e la fuggevol'ora s'inebrii a voluttá!