Questa è a tempo determinato, ma non è conforme ai principi generali dell'Ordinamento, visto che proibisce la prostituzione in maniera vasta ed indeterminata, anche quando tale professione non causa un "gravoso" pericolo per la sicurezza urbana. In più, se un problema simile fosse causato direttamente ed unicamente dal meretricio sulle vie, questo sarebbe a carattere permanente e non certo temporaneo.
Cito dal 3d indicato. Il punto è che questa ordinanza a Lomazzo ha un termine temporale ben indicato (sopra è scritto che è in vigore fino a fine Agosto). Quindi cadono le premesse, a mio parere, per il ricorso. Sarei felice di essere smentito, altrimenti museruola al pisello
La Cassazione annulla con rinvio la sentenza del giudice di pace di Pescara accogliendo il ricorso di un uomo di Montesilvano
Stop alle multe per chi viene sorpreso in auto mentre si accosta a una prostituta che attende clienti sul marciapiede. La sesta sezione civile della Cassazione ha annullato con rinvio una sentenza con cui il giudice di pace di Pescara aveva respinto il ricorso di un uomo che era stato sanzionato per aver violato l'ordinanza del sindaco di Montesilvano che proibiva di "fermarsi con autoveicolo in prossimità di esercente il meretricio sulla via pubblica". Il giudice di pace aveva confermato la sanzione, riducendola della metà. La Suprema Corte ha ritenuto fondato il ricorso dell'uomo sanzionato richiamando la recente giurisprudenza della Corte Costituzionale, che, nel 2011, ha dichiarato illegittima la norma contenuta nel 'pacchetto sicurezza' varato nel 2008 con cui venivano assegnati poteri straordinari ai sindaci per l'adozione di "provvedimenti a contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minaccino la sicurezza urbana, anche fuori dai casi di contingibilità e urgenza". La Consulta aveva sancito che tale disposizione violasse diversi articoli della Costituzione, perche' non prevedeva "una qualunque delimitazione della discrezionalita' amministrativa in un ambito, quello dell'imposizione di comportamenti, che rientra nella generale sfera di libertà dei consociati", con la conseguenza che "gli stessi comportamenti potrebbero essere ritenuti variamente leciti o illeciti a seconda delle numerose frazioni del territorio nazionale rappresentate dagli ambiti di competenza dei sindaci". La Cassazione ha quindi inviato di nuovo gli atti al giudice di pace di Pescara, che dovrà riesaminare il caso sulla base dei principi dettati dalla Corte Costituzionale. "Spetta al giudice di merito - si legge nella sentenza - il compito di valutare nuovamente la legittimita' della disposizione posta a base della sanzione comunale, alla luce di principi sanciti dalla Corte Costituzionale in ordine ai poteri del sindaco in materia di sicurezza urbana". Il giudice di pace "dovrà quindi verificare - conclude la Cassazione - se l'ordinanza trovasse copertura normativa soltanto nella norma di legge dichiarata incostituzionale o fosse compatibile con il limitato potere in materia, abnormemente ampliato dal legislatore nel 2008".
Approfitto anche per dire che l'ambasciata albanese di Lurago Marinone ha alzato il rate (VU-10) e invito a tenere il pisello a freno fino a che non saranno tornate al rate standard, anche se con quelle due fighe nuove è effettivamente difficile
Franco