No tranquilli, non è una pubblicità dell'hotel appartenente alla famosa catena internazionale.
E nemmeno un refuso del proto, del resto chi usa più la linotYpe?
Quella frase poi, "E' stato un refuso del proto", veniva spesso usata come scaricabarile quando in un articolo su di un quotidiano appariva una parola fuori luogo, che mandava tutto a cazzabubbolo; si addebitavano così colpe e oneri (mai onori) al povero capo-tipografo, essere quasi mitologico ed invisibile ai più, condannato a vivere in un mondo plumbeo,ipogeo e notturno.
Ed il giovane reporter, magari un boY di bell'aspetto ma un po' vanesio, salvava la faccia, insieme alla capra ed ai cavoli.
No, qui è tutto merito (o colpa) mia, non più giovane reporter della gnocca bY night sulle strade di Torino.
"GuiltY, Your Honour", peggio di uno HieronYmus "HarrY" Bosch uscito da un libro di Michael ConnellY.
Qualche sera fa non faceva ancora un caldo torrenziale, come dicevano Gino e Michele, e le lunghe e dritte strade sabaude invitavano ad essere percorse col finestrino abbassato ed il condizionatore spento.
In codesta modalità, che può prevedere il gomito sinistro mollemente appoggiato al bordo del finestrino e lo stereo a palla per i più tamarri, si può godere appieno del panorama offerto dalle bellezze stazionanti lungo il tragitto, con visioni eclatanti di parti anatomiche di tutto rispetto; per farla breve mi sono ritrovato a percorrere più volte v. Cossa e v. De Sanctis, attraversando ripetutamente piazza Massaua.
Si tratta di una piazza abbastanza unica nel contesto urbano di Torino: è una delle poche che è possibile attraversare percorrendo il Cardo o il Decumano ed allo stesso tempo circumnavigare nel controviale, costeggiando l'anguriaro, l'HolidaY Inn, la multisala Massaua, l'ingresso della Metro col distributore self-service di carburante e culi scoperti, perdendosi in una coazione a ripetere il percorso nello stesso ordine, indecisi tra un melone alla vodka o due pere al benzinaio.
Se riuscite ad uscire da questo loop infinito, da questo anello asfaltato di Mobius, svoltando a destra subito dopo l'HolidaY, vi troverete al suo cospetto: Ina, piccola moretta albanese.
Mi sono fermato e ho fatto le solite domande, nome, rate e prestazioni.
Ho detto che forse sarei ripassato, era ancora presto ed ho proseguito il pellegrinaggio, in cerca di cosa non so nemmeno io.
In v. De Sanctis ad un certo punto ho sentito un tunza-tunza crescere prepotente alle mie spalle e sono stato superato dalla versione 2.0 del Tarro Armato su Tamarromobile: capelli dritti e smartphone all'orecchio, l'auto avanzava ad evidente propulsione fonica, roba da provare nostalgia per il fidanzato di Minchia SabbrY col suo Ciao taroccato e la chiavetta della Simmenthal per aprire le gettoniere delle cabine telefoniche.
Nuovo periplo della piazza e infine ho fatto salire Ina.
Come detto è piccola, non è svestita in modo indecente e fisicamente mi piace.
Durante il tragitto verso la sua casetta mi dice che è in Italia da un anno, "Ad agosto fa un anno", quasi fosse una condanna da scontare, sempre a Torino.
Location in c. Francia, direzione centro, entriamo dal portoncino del civico e si passa quindi nel cortile interno dello stabile, quello che una volta doveva essere un basso fabbricato ad uso officina o laboratorio è stato convertito ad abitazione, probabilmente con cambio di destinazione d'uso e successivo condono di cavalieresca memoria.
Ne risulta un pied-a-terre di 2 locali ben ristrutturato, non angusto e molto in ordine.
Bagno disponibile a fianco della zona letto, molto pulito, di cui chiedo di fare uso.
Nel frattempo Ina è nuda, ha acceso il ventilatore e mi chiede la vile pecunia.
Quindi comincia subito con un BJ nella norma che più norma non si può, la lascio fare per un po', poi la faccio sdraiare per dedicarmi a lei, ha delle tette piccole ma belle, una seconda, ma non pervengono reazioni degne di nota alle mie carezze e sfioramenti, passo al datY, sembra gradire di più, ma poi blocca tutto con la solita frase, "
ai, vieni sopra". Cerco di allungare un po' il brodo, ma non c'è niente da fare, "Non possiamo mica stare qui tutta la sera!", chiedo una smorza ma dice no, mi rassegno ad una classica missionaria, mi sto annoiando, è quasi incredibile, decido di passare a doggY stYle e concludo a stento.
Lavaggio da parte di entrambi, vestizione e ritorno alla mattonella.
Ina è una ragazza molto carina, è discretamente attenta all'igiene, mi piace fisicamente ma io non me la sono goduta.
Vedete almeno voi di godervi il mio racconto
Nome: Ina
Nazionalità: albanese
Età: non chiesta, comunque giovane, sui 22 per me, ma non sono bravo.
Mattonella:
http://aMAP.to/cmyrfxv
Rate: VU
Servizi offerti: BJ, rai1 e datY.
Reperibilità: on the road bY night, fino alle 2 dice lei.
Loft: a 2/3 minuti, park facile, pulito ed in ordine, con bagno altrettanto lindo.
Barriere architettoniche: no, tutto al piano terra.
Bellezza*: 8
Prestazione*: 5
Social: 6
Pulizia: 8
* Ovviamente questi sono giudizi personali.
P.S.: mi girano un po' le balle perchè questo è il mio centesimo post, avrei voluto scrivere ben altro.
Spero si sia capito che mi piace la Y
)
Tutto questo per non fare km inutilmente