Buongiorno giovani virgulti affetti dal virus più PATATAlogico esistente sulla terra.
Dunque, oggi è la festa della donna. Il dubbio è se sfruttare questa occasione per farle gli auguri od opporsi a quella che in molti ritengono sia una delle tante feste fini a se stesse. Anche io, come tanti, ho questo dubbio. Certo, la donna non va festeggiata con una ricorrenza annuale, alla quale dedichiamo molta attenzione, ma per un solo giorno all'anno. Piuttosto andrebbe rispettata, sempre, amata tutti i giorni se si ha una compagna, manifestare il proprio apprezzamento per tutte le cose che fa, anche quelle più piccole che spesso cadono nel calderone del "è naturale che sia così...", insomma, non dovremmo limitarci a ricordarci di Lei solo un giorno all'anno, ma farlo tutti i giorni, con gesti e parole semplici che poi sono quelli che maggiormente apprezzano (e naturalmente non solo loro, ma anche noi ometti...), quelli che all'atto pratico ti fanno sentire di "esistere" e che questa esistenza è viva in ogni giorno della vita... credo di essermi spiegato...
Però la festa della donna non è solo questo. E' anche un paletto della memoria. Una memoria, che come tante altre, rischia, appunto, di essere dimenticata. Violenza, delitti, ingiustizie di ogni tipo, perpetrate dai tempi di Adamo ed Eva, cioè da sempre. Ecco queste non possono essere dimenticate, il ricordo deve essere sempre vivo, deve essere sempre lì, bello evidente, non dimenticarcene mai, neanche un attimo, per non ricadere negli stessi orrori. E poi le lotte fatte. Tante e tutte dolorose. E quelle da fare, sia nei paesi "civili", sia, a maggior ragione, in quelli dove ancora è considerata un oggetto a disposizione della stoltezza dell'uomo e di dottrine religiose che pescano nella violenza e nell'orrore orripilanti scuse per perpetrare violenze inaudite.
Insomma, tanto è stato fatto, ma c'è ancora da fare molto, direi troppo, ma non bisogna arrendersi ed andare avanti. Sempre.
Quindi, oggi doniamo un fiore alle donne, se possiamo facciamole sentire speciali, facciamo sentire amata la nostra partner, facciamo sentire amate le nostre amiche, lo si può fare anche senza andare in un ristorante di lusso e un regalo a 24 carati, una pizza ed un fiore, se accompagnati da un sorriso sincero, credo siano apprezzati ugualmente.
Per tutto questo vi faccio comunque gli auguri oggi, con il cuore, con simpatia, con affetto, con rispetto e con tutta la gratitudine di questo mondo per tutti i modi con cui mi siete state vicino nella mia vita, madri, figlie, partner, amiche, dispensatrici di carezze in notti in cui i vostri raggi sono quelli argentei della luna che mi ha sorriso sorniona e maliziosa... grazie, non meritavo tanto...
Con affetto, Livio.
"Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle"
Voltaire
Dunque, oggi è la festa della donna. Il dubbio è se sfruttare questa occasione per farle gli auguri od opporsi a quella che in molti ritengono sia una delle tante feste fini a se stesse. Anche io, come tanti, ho questo dubbio. Certo, la donna non va festeggiata con una ricorrenza annuale, alla quale dedichiamo molta attenzione, ma per un solo giorno all'anno. Piuttosto andrebbe rispettata, sempre, amata tutti i giorni se si ha una compagna, manifestare il proprio apprezzamento per tutte le cose che fa, anche quelle più piccole che spesso cadono nel calderone del "è naturale che sia così...", insomma, non dovremmo limitarci a ricordarci di Lei solo un giorno all'anno, ma farlo tutti i giorni, con gesti e parole semplici che poi sono quelli che maggiormente apprezzano (e naturalmente non solo loro, ma anche noi ometti...), quelli che all'atto pratico ti fanno sentire di "esistere" e che questa esistenza è viva in ogni giorno della vita... credo di essermi spiegato...
Però la festa della donna non è solo questo. E' anche un paletto della memoria. Una memoria, che come tante altre, rischia, appunto, di essere dimenticata. Violenza, delitti, ingiustizie di ogni tipo, perpetrate dai tempi di Adamo ed Eva, cioè da sempre. Ecco queste non possono essere dimenticate, il ricordo deve essere sempre vivo, deve essere sempre lì, bello evidente, non dimenticarcene mai, neanche un attimo, per non ricadere negli stessi orrori. E poi le lotte fatte. Tante e tutte dolorose. E quelle da fare, sia nei paesi "civili", sia, a maggior ragione, in quelli dove ancora è considerata un oggetto a disposizione della stoltezza dell'uomo e di dottrine religiose che pescano nella violenza e nell'orrore orripilanti scuse per perpetrare violenze inaudite.
Insomma, tanto è stato fatto, ma c'è ancora da fare molto, direi troppo, ma non bisogna arrendersi ed andare avanti. Sempre.
Quindi, oggi doniamo un fiore alle donne, se possiamo facciamole sentire speciali, facciamo sentire amata la nostra partner, facciamo sentire amate le nostre amiche, lo si può fare anche senza andare in un ristorante di lusso e un regalo a 24 carati, una pizza ed un fiore, se accompagnati da un sorriso sincero, credo siano apprezzati ugualmente.
Per tutto questo vi faccio comunque gli auguri oggi, con il cuore, con simpatia, con affetto, con rispetto e con tutta la gratitudine di questo mondo per tutti i modi con cui mi siete state vicino nella mia vita, madri, figlie, partner, amiche, dispensatrici di carezze in notti in cui i vostri raggi sono quelli argentei della luna che mi ha sorriso sorniona e maliziosa... grazie, non meritavo tanto...
Con affetto, Livio.
"Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle"
Voltaire