Tra via Pasta e via Deledda, vicino al cimitero di Brusuglio, fin da metà mattina è possibile trovare delle signore che stazionano in quella parte di Parco Nord, sedute sulle panchine o che passeggiano nell’area riservata ai cani. Sono almeno un paio, piuttosto in là con gli anni, vecchie del mestiere. Di fronte, dietro al cimitero, su via Pasta, una ragazza dai capelli lunghi e neri, attorno ai 30, non bellissima di viso. Nello stesso luogo il pomeriggio in passato ho provato a vedere anche una signora nera, più anziana ed una nera più giovane.
Poco tempo fa, tarda mattina, con poco in tasca, essendo di passaggio e colto da improvviso desiderio, mi sono fermato. Parcheggio molto facile.
Prima chiedo alla giovane, che mi propone imbosco nel bosco a VU-20 per il classico sopra-sotto. L’aspetto trasandato e la non particolare bellezza e signorilità (era piuttosto insistente di fronte alla mia titubanza) attivano il mio sesto senso e mi fanno definitivamente declinare l’offerta. Dall’accento mi pareva dacica, ma non ci giurerei.
Attraverso la strada e mi siedo su una panchina. Subito si avvicina una, direi, sessantenne o giù di lì, più su che giù, che mi sussurra: “Andiamo? VU-30 di bocca”. Acconsento e la seguo su un sentiero alcuni passi dietro di lei, tra gli sguardi di rimprovero di un paio di pensionati che portavano a passeggio il cane. Me ne frego e dopo 100 metri ci infrattiamo in un boschetto fitto che dà sul muro perimetrale dell’altro cimitero della zona, quello di Bruzzano.
Non ci siamo scambiati molte parole, quasi niente, non c’era molto da dire, e sinceramente non ho capito se la signora sia a sua volta dacica o piuttosto, dall’accento, meridionale. Viso rotondo contornato da capelli biondi alla spalla, mossi, semiriccioli. Occhi scuri e bocca con una dentatura non proprio brillante, qualche efelide sul viso, naso non grosso. Alta più 1,55 che 1,60. Il corpo era avvolto da un giaccone lungo da donna color crema e non ho apprezzato le forme. Nell’insieme, comunque, piuttosto squadrata.
Nel freddo e nel silenzio, io in piedi lei piegata sulle gambe, lavoro, coperto, di bocca coadiuvato da mano, ma mi andava così. Pochi minuti e mi sono svuotato, fazzolettino e via. Vecchia professionista, adatta per una svuotata improvvisa senza pretesa alcuna o per chi ama l’imbosco diurno ed un minimo di rischio per la gente che passa nelle vicinanze.