Calacausi, S., e qualsiasi altro nome io possa darti fuori da qui, ma che qui non scrivo perché li voglio solo tuoi, mi spingi a romper la promessa di ritiro.
Allora, sbuco un pelo fuori dal tendone per dirti che io, sciocca, gli Eyes del mio nickname li ho posati solo adesso per caso qui.
Adesso chiamiamoli occhi.
Ecco, gli occhi mi han fatto prima scherzo, nel non trovar questo subito, e poi pioggia quando lo ho letto, questo Questo.
Non volevi far sfoggio di spavalderia o arroganza, ma eri già arso vivo come lo ero io.
Questo lo dico, per chi non ha capito.
Non hai voluto male, temevi qualcosa non fosse limpido e hai agito come sentivi.
Non datecene colpa, scusatemi, ma io non avevo altro modo, dovevo disturbar voi tutti o mi sarei strozzata con bocconi dolcissimi che non avrei potuto ricambiare altrimenti.
Tu, S., eri carbonizzato sì, soltanto in posizione più comoda della mia, su di un divano, e di messaggi privati facevi uso come di cuscini solo tuoi.
Adesso, un appoggio più degno, che non mi fa livida, ce l'ho anche io.
Posso ricambiarli, i tuoi messaggi, e adesso ricambiare anche Te.
La tua seduta morbida adesso è anche la mia, e io ti siedo accanto.
Ti amo, ti amo.
calacausi:
Grazie, muti osservatori (o quasi muti o che dovrebbero star muti...) dei fatti del giardino segreto.
Questo è uno spazio piccino picciò racchiuso tra alte mura di cinta, all'interno di un giardino più grande.
Dove gli occhi inumiditi di chi lo vorrà, potranno osservare lo svolgersi di un piccolo fatto di nessuna utilità:
nei giorni prima di natale, lontano dalle vie illuminate e dalle vetrine di borse griffate,
un quasi vecchio dal pensiero scadente e dall'eloquio forbito ma inconcludente,
incontra una ex bambina prodigio dal passato depredato e dal futuro luminoso ancora tutto ai suoi piedi.
Per sbaglio si incontrano ad un incrocio quasi come ad un botto di piccolo incidente...
scendon dalle zucche fatate in questo breve spazio comune
e cominciano puntuali a redigere una semplice constatazione:
amichevole prima e poi via via più effusiva. Anche allusiva.
Non c'è bisogno di tirarla alle lunghe, non si deve spiegare quel che è evidente e da tutti constatabile:
ti amo Eyes dei miei occhi, proprio come se fossi un ragazzino, sei tutta vita mia, dentro e fuori di questo muro di cinta.
S.