Ciao raga ma con bbj o fk o leccata a cosa si va' incontro? Spero nn qlcosa di grave? Grazie
Inserisco tutto ciò che è relativo al sesso ed alle malattie associate. Le info le ho prese da un mio post passato. Medesime info provengono da un sito ufficiale delle malattie trasmesse per via sessuale. Spero di chiarirti le idee. Poi ognuno è libero di fare quello che vuole: vivi e lascia vivere -senza però arrecare danni BD. Escludo HIV del quale tutti dovremmo essere a conoscenza. CIAO
CLAMIDIA
E’ una Malattia Sessualmente Trasmissibile molto comune ed è causata da un batterio, la Chlamydia trachomatis. Si trasmette attraverso rapporti sessuali non protetti di qualsiasi tipo (orale, vaginale, anale).
La Clamidia è un’infezione “Silenziosa” perché spesso i suoi sintomi non sono sempre evidenti, e spesso possono essere scambiati per lievi disturbi di altro genere. Seppur caratterizzata da manifestazioni molto leggere, alla lunga, se non curata, può essere causa di seri danni all’apparato riproduttivo (soprattutto quello femminile).
Spesso viene trasmessa assieme alla Gonorrea. Quindi vengono sempre curate entrambe le infezioni contemporaneamente.
Chi è infettato da Clamidia corre un rischio cinque volte maggiore di essere contagiato dal virus dell’HIV durante un rapporto non protetto con persone sieropositive.
Una volta guariti non si acquisisce immunità nei confronti di successive infezioni: si può infatti essere nuovamente contagiati un numero infinito di volte.
Come si trasmette?
- Con rapporti sessuali non protetti: sono a rischio TUTTI i tipi di rapporto (orale, anale, vaginale)
- Praticando sesso orale non protetto (sia attivo che passivo)
- Con il semplice contatto fra genitali
- Tramite la masturbazione reciproca
- Utilizzando strumenti a uso genitale contaminati
- Con scambio e utilizzo di giocattoli sessuali contaminati
Cosa succede se non si cura?
Se non viene curata, possono insorgere conseguenze anche a lungo termine fino a portare, nella donna, a: infiammazioni pelviche, danno permanente alle tube, all’utero e ai tessuti circostanti con conseguente dolore cronico, infertilità e possibilità di gravidanze extrauterine.
Negli uomini la sterilità è meno probabile, ma l’infezione può colpire i testicoli causando dolore e febbre.
Raramente possono verificarsi: artrite, lesioni epidermiche, infiammazione agli occhi e all’uretra.
Come si diagnostica?
Tramite un esame delle urine e un prelievo di tessuto infetto. Se hai avuto un rapporto sessuale non protetto o se hai il dubbio di aver contratto la Clamidia, rivolgiti al tuo medico o recati presso l’Unità Operativa Malattie Sessualmente Trasmesse (UOMST) a te più vicina per effettuare il Test.
Se risulti positivo alla Clamidia astieniti da qualunque tipo di rapporto sessuale per almeno 4 mesi dal termine della cura e, trascorso questo tempo, rifai i test di controllo. Avvisa inoltre tutte le persone con cui hai avuto rapporti sessuali negli ultimi 6 mesi e consiglia loro di fare i dovuti test.
Come si cura?
La Clamidia viene curata con antibiotici. La terapia va fatta in modo corretto, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni del personale medico, per evitare la comparsa di resistenze.
Va ricordato che, una volta guariti, non si diventa immuni a successive infezioni. Chi ha già contratto la Clamidia corre un elevato rischio di contrarre nuovamente l’infezione. Inoltre aumenta notevolmente la possibilità che le conseguenze dell’infezione diventino molto serie.
HERPES GENITALE/ORALE
E’ una Malattia Sessualmente Trasmissibile molto diffusa causata da un virus, l’Herpes Virus (HSV-2), simile a quello che provoca le classiche vescicole sulla bocca.
Una volta infettati, il virus rimane nel nostro corpo per tutta la vita e non è attualmente possibile liberarsene. Si possono solamente effettuare terapie volte ad alleviare i sintomi e ad accorciare i tempi di guarigione delle lesioni.
Chi ha l’Herpes genitale corre un rischio cinque volte maggiore di essere contagiato dal virus dell’HIV se ha rapporti non protetti con persone sieropositive durante un episodio erpetico acuto.
Come si trasmette?
- Con rapporti sessuali non protetti: sono a rischio TUTTI i tipi di rapporto (orale, anale, vaginale); SPECIALMENTE TRAMITE RAPPORTI ORALI NON PROTETTI.
- Praticando sesso orale non protetto (sia attivo che passivo)
- Con il semplice contatto fra genitali
- Tramite la masturbazione reciproca
- Tramite baci, carezze, effusioni (il virus viene eliminato sulla pelle e sulle mucose)
- Tramite il contatto con le lesioni (sono molto infettive!)
- Utilizzando strumenti a uso genitale contaminati
- Con scambio e utilizzo di giocattoli sessuali contaminati
- Tramite passaggio del virus dalla madre infetta al bambino durante il parto
Come si diagnostica?
La diagnosi è di norma basata sull'osservazione delle lesioni. Volendo è possibile confermarla con esami in centri specializzati.
Per stabilire se una persona è stata esposta al virus dell'Herpes, esistono test per la ricerca degli anticorpi nel sangue.
Come si cura?
Attualmente non esiste una cura definitiva per il virus dell’Herpes. Il medico potrà comunque stabilire se utilizzare farmaci antivirali, volti alla riduzione della durata delle lesioni e dei sintomi.
Possono dare sollievo bagni con acqua leggermente salata oppure impacchi con ghiaccio avvolto in un panno. Inoltre sostanze come l’amido o l’alcol (molto doloroso!) risultano più efficaci delle creme dermatologiche a base di antivirali.
In casi gravi possono essere prescritti anche antidolorifici (soprattutto durante la prima infezione).
CONDILOMI
Sono causati da un virus, il Papilloma Virus (HPV), simile a quello delle verruche che si formano sulla pelle. Questo virus colpisce in maniera indiscriminata uomini e donne, omoessuali ed eterosessuali.
I condilomi, detti anche “Creste di Gallo” sono dei piccoli tumori benigni che possono insediarsi sugli organi genitali (pube, pene, testicoli), all’entrata della vagina e dell’ano, sull’uretra e sul collo dell’utero. Talvolta ne sono colpiti l’inguine e la coscia.
Queste escrescenze (verruche) possono essere piatte o in rilievo, di dimensioni variabili e possono trovarsi isolate o in gruppi.
Chi è infettato da Condilomi corre un rischio sei volte maggiore di essere contagiato dal virus dell’HIV durante un rapporto non protetto con persone sieropositive.
In alcuni casi i Condilomi possono evolvere verso il cancro dell’utero (nella donna) o dell’ano e del retto (uomo).
Come si trasmettono?
Con rapporti sessuali non protetti: sono a rischio TUTTI i tipi di rapporto (orale, anale, vaginale)
Con il semplice contatto fra genitali
Tramite contatto diretto con la pelle della persona infetta
Tramite lo scambio di biancheria intima e di salviette
Utilizzando strumenti a uso genitale contaminati
Con scambio e utilizzo di giocattoli sessuali contaminati
Anche appoggiare semplicemente il pene vicino all’ano di una persona con Condilomi in zona perianale può provocare il contagio
Quali sono i sintomi?
Sia nell’uomo che nella donna, si formano escrescenze più o meno grandi in prossimità dei genitali o in zona anale. Queste formazioni possono essere totalmente asintomatiche, possono dare fastidio o provocare dolore. A volte si ha rottura e sanguinamento dei condilomi.
Generalmente i Condilomi sono destinati a crescere nel tempo, fino a diventare un ostacolo per il rapporto: sia dal punto di vista meccanico che per il dolore e il sanguinamento che provocano durante l’atto sessuale.
Cosa succede se non si cura?
Oltre ad aumentare il rischio di contrarre il virus dell’HIV, i Condilomi possono portare al cancro. Va però precisato che non tutti i tipi di condiloma evolvono a tumore! Tuttavia è sempre meglio rimuoverli quanto prima, anche per evitare che l’infezione si propaghi ad altre persone.
Come si diagnostica?
La diagnosi va fatta dal medico specialista, che sarà in grado di distinguerlo da altre lesioni apparentemente simili (sifilide per esempio). E’ inoltre consigliabile indagare su eventuali infezioni contratte contemporaneamente (Sifilide, HIV, Epatite, eccetera).
Se hai avuto un rapporto sessuale non protetto o se hai il dubbio di aver contratto i Condilomi, rivolgiti al tuo medico oppure recati presso l’Unità Operativa Malattie Sessualmente Trasmesse (UOMST) a te più vicina per farti visitare.
Come si cura?
La terapia varia a seconda della grandezza delle escrescenze e del distretto corporeo sul quale sono presenti:
Terapia di tipo FISICO: crioterapia (bruciatura con azoto liquido), diatermocoagulazione (bruciatura con calore), laser-terapia, intervento chirurgico;
Terapia di tipo CHIMICO: consiste nell’applicazione di specifici prodotti dermatologici direttamente sulla lesione.
La durata della cura può essere molto lunga ed è necessario avere pazienza, finché il proprio sistema immunitario non riesca a “far piazza pulita” del virus. Infatti non è raro che le escrescenze si riformino.
Inoltre è consigliabile evitare rapporti sessuali per tutto il periodo del trattamento per non diffondere l’infezione.
DONOVANOSI
E’ un’infezione progressiva, causata da un batterio, il “Calymmatobacterum granulomatis”, che colpisce la cute dei genitali.
Chi è infettato da Donovanosi corre un rischio sette volte maggiore di essere contagiato dal virus dell’HIV durante un rapporto non protetto con persone sieropositive.
Come si trasmette?
Attraverso rapporti sessuali non protetti, specialmente di tipo orale ma anche anale e vaginale.
Quali sono i sintomi?
Si forma una lesione (nodulo) di colore rosso scuro, che in seguito si trasforma in un’ulcera infetta e maleodorante. L’ulcera, che è molle e indolore, può crescere e sanguinare. C’è anche gonfiore dei tessuti circostanti. Le ulcere possono durare anni e lasciare cicatrici deturpanti.
Cosa succede se non si cura?
La malattia, se non curata, si diffonde ai tessuti circostanti (autoinfezione) provocandone abbondante distruzione. A volte l’infezione raggiunge le ossa, le articolazioni o il fegato.
Come si diagnostica?
La diagnosi avviene mediante osservazione al microscopio di un pezzetto di lesione precedentemente asportato (biopsia).
Come si cura?
La terapia è lunga (circa un mese) e viene effettuata tramite la somministrazione di antibiotici mirati.
TRICOMONIASI
E’ causata da un Protozoo, il Trichomonas. E’ una delle MST più diffuse al mondo. Come per altre Malattie Sessualmente Trasmissibili, dopo essere guariti non si acquisisce immunità.
L’utilizzo corretto del profilattico è un metodo molto efficace per proteggersi dalla Tricomoniasi.
Chi è infettato da Tricomoniasi corre un rischio due volte maggiore di essere contagiato dal virus dell’HIV durante un rapporto non protetto con persone sieropositive.
Come si trasmette?
Attraverso rapporti orali e/o vaginali non protetti
Attraverso lo scambio di oggetti per il piacere sessuale contaminati
Quali sono i sintomi?
Uomo: spesso asintomatica, talora bruciore mentre si urina e piccole perdite
Donna: prurito o bruciore ai genitali esterni, con perdite vaginali giallastre e maleodoranti
Cosa succede se non si cura?
Uomo: irritazione del pene, infiammazione delle prostata, infertilità.
Donna: infezioni all’utero e alle tube.
Come si diagnostica?
Tramite diagnosi di laboratorio, basata sull’esame microscopico delle secrezioni e dell’urina. Nell’uomo la diagnosi è più difficoltosa.
Come si cura?
Con un ciclo di antibiotici mirati e prescritti dal medico.
ULCERA MOLLE O CANCROIDE
Si tratta di un’infezione causata da un batterio, l’Haemophilus ducrey. E’ una malattia molto contagiosa e l’infezione può essere facilmente “trasportata” da un punto all’altro del corpo.
Si trasmette facilmente attraverso qualunque tipo di rapporto sessuale (orale, anale, vaginale). E’ anche possibile la trasmissione da parte di soggetti asintomatici, ossia che non hanno alcuna manifestazione visibile.
L’utilizzo del profilattico offre una discreta protezione dal contagio, anche se non totale.
Chi è infettato da Ulcera molle corre un rischio sette volte maggiore di essere contagiato dal virus dell’HIV durante un rapporto non protetto con persone sieropositive.
Come si trasmette?
- Attraverso rapporti sessuali di ogni tipo (orale, anale, vaginale)
- Con il semplice contatto fra genitali
- Utilizzando strumenti a uso genitale contaminati
- Con scambio e utilizzo di giocattoli sessuali contaminati
- E’ possibile le trasmissione da un punto all’altro del corpo
Quali sono i sintomi?
- Formazione di ulcere molto dolenti a livello dei genitali
- Ingrossamento dei linfonodi inguinali
- Dolore all’ano e sanguinamento
- Perdite uretrali (nell’uomo)
- Perdite vaginali (nella donna)
Cosa succede se non si cura?
Possono insorgere complicanze, quali: formazione di fistole (piccoli buchi attorno ai genitali, dai quali fuoriesce pus), ulcerazione dei linfonodi, febbre.
Come si diagnostica?
Essendo facile confonderla con altre MST, quali Herpes o Sifilide, è necessario affidarsi a un centro specializzato per confermare la diagnosi, anche tramite esami speciali effettuati sul liquido che trasuda dalle ulcere.
Come si cura?
Il contenuto dei bubboni deve essere aspirato, mentre la terapia farmacologica si basa sulla somministrazione di antibiotici. I malati vanno tenuti sotto controllo per tre mesi, dopo di che devono essere sottoposti a screening per eventuali altre MST.
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